MARONI BLINDA MONTECITORIO

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Oggi in Aula c’è il voto finale sul Ddl Università. Abbiamo detto ampiamente quello che pensiamo sulla riforma Gelmini, in una sola parola pessima. Le Università sono occupate. Gli studenti sono sui tetti, insieme a ricercatori e professori. Ma fuori dal palazzo sta accadendo qualcosa che non si era mai vista prima. Decine camionette di carabinieri, poliziotti e guardia di finanza (guarda il video)hanno circondato Montecitorio e Palazzo Chigi per impedire agli studenti di avvicinarsi, con un dispiegamento di forze impressionante. Il ministro degli Interni, Roberto Maroni, ha ordinato alle forze dell’ordine di predisporre un rigido blocco di tutte le strade che circondano piazza Montecitorio. Il sit in degli studenti era stato autorizzato dalla questura ma le  strade sono state chiuse e piazza Montecitorio è irraggiungibile, off limits. Una scelta sbagliata quella del ministro Maroni, una scelta che, siamo i primi a scongiurarlo, potrebbe far accendere gli animi ed avere conseguenze, Dio non voglia, ben più gravi. In Aula, Valentina Aprea del Pdl, relatrice del provvedimento Gelmini, ha invitato nell’Aula tutti i partiti al senso di responsabilità, a mantenere toni bassi nel confronto politico per evitare che fuori dal palazzo possa accadere il peggio. Parole condivisibili ma la scelta del governo di porre un blocco rigidissimo, e che le forze dell’ordine sono state costrette ad attuare, seppure vogliamo sperare assunta in buona fede per scongiurare possibili scontri, rischia di apparire come una provocazione per centinaia di studenti in protesta pacifica. C’è un silenzio assordante in queste ore intorno ai palazzi, un silenzio che colpisce ferisce la nostra democrazia. Guardata le immagini che abbiamo fatto per voi. Un muro umano di carabinieri, di ferro e acciaio delle camionette delle forze dell’ordine è il segnale di un palazzo che si chiude a riccio, che si fa sordo alle istanze degli studenti, dei professori, dei ricercatori, degli insegnanti avviliti ed umiliati da questa riforma. Le forze dell’ordine hanno l’obbligo di salvaguardare l’integrità degli edifici delle sedi istituzionali e di evitare scontri fisici ma, al contempo il ministro Maroni ha il dovere di garantire il diritto di manifestare degli studenti. Bisognava ottemperare alle due esigenze, con uguale rispetto, perché non c’è democrazia se cala il silenzio sulla piazza.

Commenti

  

  • Via il bavaglio ai tetti
  • “Analfabeti, somari, eversori, vadano a studiare…”. Queste ed altre espressioni hanno usato Berlusconi, Maria Stella ed altri energumeni contro gli studenti e i docenti che stanno difendendo  la dignità di  quello che ancora resta della scuola pubblico. Questi signori, si fa per dire, forse inconsapevolmente hanno descritto le loro biografie, si sono confessati in pubblico, si sono autodescritti in modo impareggiabile.  Come definire una ministra che blatera di merito e fu costretta a rifugiarsi altrove per riuscire a guadagnare un’abilitazione professionale? Come qualificare un presidente del Consiglio che ha costretto i suoi fedelissimi a mettere il Cepu alla pari con le più prestigiose istituzioni universitarie?  Quelle ingiurie sono state usate per provocare, per gettare benzina sul fuoco, nella speranza che la rivolta in atto possa degenerare ed essere così utilizzata per giocare la consueta carta della paura, dell’amplificazione di eventuali incidenti per criminalizzare le decine di migliaia di persone che stanno lottando per garantirsi il diritto al futuro. Questi sono gli atteggiamenti eversivi, questi, per citare Antonio Gramsci, sono veri e propri “atti di sovversivismo delle classi dominanti”.   Con quale faccia Berlusconi, Bondi, Gelmini possono tuonare contro queste ragazze e questi ragazzi, mentre crollano le ville di Pompei, mentre la Rai regala un milione di euro all’amica Dragomira, mentre persino i rapporti degli Stati Uniti ci parlano di un presidente stanco, più dedito ai festini che ad altro, e con che faccia osano lanciare anatemi contro chi sta chiedendo di continuare a studiare, a fare ricerca, e di poterlo fare senza essere disturbato da questa autentica banda di molestatori del pubblico.   In queste ore, anche alla redazione di  Articolo21, è arrivato un appello dai tetti rivolto al mondo della comunicazione, nel quale si chiede di non spegnere i riflettori, di andarli a trovare, di non piegarsi alla logica del conflitto di interessi, ricordandoci di aver sempre partecipato, e con grande passione civile, a tutte le mobilitazioni contro le leggi bavaglio, contro ogni censura.   Facciamo nostro questo appello. E ci permettiamo di completarlo reclamando l’applicazione del lodo Maroni sul diritto alla replica. Nei giorni scorsi la Rai di Dragomira ha concesso al ministro degli interni qualche ora di dichiarazioni per replicare ai trenta secondi che Roberto Saviano aveva dedicato alla infiltrazione della mafia nel Nord e persino nelle fila leghiste. Non parliamo poi del Movimento per la Vita che ha potuto replicare a Beppe Englaro e a Mina Welby a reti semiunificate, partecipando alla principali trasmissioni giornalistiche e di intrattenimento. Per quale ragione il principio non dovrebbe valere per il movimento che si sta opponendo alla distruzione dell’università pubblica?   Da  qualche ora Gelmini e soci stanno invadendo le reti pubbliche e private, la ministra si esibisce quasi sempre da sola, senza contraddittorio, senza dover mai rispondere alle domande di professori, ricercatori, scienziati, studenti. Perché non promuovere un bel faccia a faccia tra la ministra e uno dei giovani ricercatori che stanno sui tetti?   In ogni caso non possiamo e non dobbiamo rassegnarci all’idea che i loro volti e le loro voci possano trovare ospitalità solo e soltanto nei pochi programmi che ancora osano dare la parola alle voci scomode, non gradite, non omologate. Il lodo Maroni dovrà essere applicato sempre e comunque, le loro ragioni dovranno arrivare ovunque, anche in quei contenitori dove da mesi si parla solo e soltanto di Avetrana.  La riforma dell’università, se dovesse essere approvata anche dal Senato, potrebbe essere l’ultima raffica di Arcore prima della caduta del governo, sarà il caso di moltiplicare gli sforzi affinché i  funerali politici di questa maggioranza possano essere celebrati prima di assistere ai funerali del diritto allo studio.    Ci auguriamo che anche il gruppo di Futuro e Libertà, che purtroppo ha votato questa pessima legge, voglia uscire dal tatticismo e dare il contributo determinante a staccare la spina a chi rischia di rubare ogni forma di energia morale ed etica alla comunità nazionale.  (Giulietti)

  

Non entro neanche in merito al ddl.  Ma voglio dissentire, caro Onorevole Donadi, al Suo condivisibile,d'abbassare i toni, chiesto dalla aprea.  NO, Non sono d'accordo, se siamo a questo punto, é perché molti hanno abbassato i toni, soprattutto della cosi-detta opposizione naturalmente.Ho più di settant'anni, e mi mangio le mani. E' vero che ho vissuto per 45 anni in Paesi "meno" civili dell'Italia, come la Svizzera (35anni) e la Francia (+di 10anni).Abbassare i toni, é il preludio ad abbassare le brache !!!Sono incazzato nero, scusate il disturbo... 

sottolineo una cosa: era impossibile per un comune cittadino entrare nei luoghi da cui si riprendeva il video: piazza montecitorio, via del Corso altezza p.za colonna, largo Chigi, via uffici del vicario nel tratto davanti bar Giolitti. Questo è solo il punto di vista dall'interno della fortezza. La vista dall'esterno era ancora più umiliante, e faceva ancora più paura.

Il ministro Maroni, grazie alla campagna "pro domo sua" che nessuno gli ha impedito di fare, ha "promosso" se stesso, la sua figura, il suo operato. Ha fatto spot per se stesso, considerato che ambisce alla poltrona di premier. In più, i "servi sciocchi" della stampa plaudente gli fanno da amplificatore, affermando che  questi studenti (= un branco di idioti manovrati dalla sinistra - sigh!-), vanno "menati". E purtroppo, tranne che per gli "addetti ai lavori", o per chi ha figli che studiano, non è chiaro il contenuto scellerato di questa riforma. Spero proprio che siamo alla fine, perchè non se ne può proprio più!!!!

Lundi 22 novembre, dans les rues de Naples, cet enfant tente de se frayer un chemin au milieu des ordures pour se rendre à l’école. L’Union européenne menace de sanctions si les autorités italiennes ne mettent pas rapidement en œuvre un plan de traitement des déchets. (Roberto Salomone/AFP)

Ormai, fuori e dentro il palazzo, stanno accadendo troppe cose  che non si erano mai viste prima. Gl interventi di IDV si fanno sempre più necessari per il futuro di questo paese .

Vedendo questo filmato mi a fatto venire in mente un avvenimento. Tanti anni fa,andai a visitare qualche paese dell'est ancora sotto la dittatura,mi ricordo che parcheggiai la macchina in una piazza semi deserta di una città della Cecoslovacchia,una signora con aria impaurita mi si avvicinò e mi disse di andare via perché in quella zona cera un distretto di polizia. Ci rimasi male ,non tanto perché costretto ad allontanarmi,ma per come era impaurita nel dirmi quella cosa.Questo governo ci sta portando verso quelle condizioni.Adesso sono io che ho quasi paura.

Tranquillo, non vivi sotto un sanguinario regime comunista specialista in torture, deportazioni ed omicidi di massa, allora sì che avresti avuto terrore, non paura, in Italia devi temere la criminalità comune, non la polizia!!!!

Immagini che fanno impressione, anche se c'è da considerare l'ira di certi studenti e il fatto dell'altra volta.

Mai vista una cosa del genere! Le truppe lego-naziste, o milizie, al comando del pregiudicato ministro maroni isolano come in quarantela una delle Istituzioni della repubblica, per consentire l'approvazione di una "riforma epocale" della più ignorante ministra della pubblica istruzione (sic!) degli ultimi 150 anni!Mi sorprende soltanto che, di fronte ad uno scempio della democrazia, le forze di opposizione siano ancora dentro l'aula e non escano prima del golpe conclusivo sull'università...

Cercanoil morto. Se ci sarà, mi auguro di no, sono figli nostri, spero l'IDV chiami tutti a raccolta (non ha senso si muova solo una persona, spontaneamente) per andare a tirare tutti fuori da Montecitorio, sbatterli in galera una volta per tutte, requisendo i beni rubati e lasciandoceli al di là di prescrizioni e leggi truffa. TUTTI!!!