SVUOTA-CARCERI CON FIDUCIA? NO GRAZIE

Ennesimo provvedimento, ennesima fiducia. No. Non è questa la strada giusta. Imporre, di nuovo, la questione di fiducia su un provvedimento delicato ed importante come lo "Svuota-carceri" è una scelta sbagliata, che non condividiamo, che mortifica il Parlamento e che ci costringe a votare no. Non abbiamo nessuna pregiudiziale nei confronti del governo Monti, né nei confronti del ministro della Giustizia Severino, sulla quale avevamo espresso considerazione e apprezzamento. Ma volevamo e vogliamo discutere nel merito dei singoli provvedimenti, con animo scevro da preconcetti, per trovare la soluzione migliore, per contribuire con i nostri emendamenti a migliorare, dove e per quanto possibile, i provvedimenti di questo governo tecnico.

Il provvedimento Svuota-carceri non ci convinceva e non ci convince. Pensare di risolvere i problemi del sovraffollamento delle carceri con un provvedimento che, di fatto, è un nuovo indulto mascherato, è sbagliato. Le soluzioni potevano e possono essere diverse: nuovi interventi strutturali sull’edilizia penitenziaria, l’aumento di personale e di risorse, anche modifiche normative sulle disposizioni penale, riservando il carcere ai casi che lo meritano davvero. Ma intaccare la certezza della pena per coprire le inefficienze e le inadempienze dello Stato è sbagliato.

Ebbene, noi volevamo e vogliamo confrontarci, con senso di responsabilità e in maniera costruttiva ma l’ennesima questione di fiducia pone fine ad ogni discussione e questo non va bene.

Avevamo duramente criticato il governo Berlusconi per le sue 50 fiducie in tre anni, ma la media di questo governo è altrettanto preoccupante e inaccettabile. Questo governo, proprio per la sua natura, deve confrontarsi con il Parlamento, deve trovare nelle aule la sua legittimazione. Non può e non deve andare avanti a colpi di mannaie e tagliole.

Per questo, l'Italia dei Valori voterà no alla fiducia sul dl svuota carceri. Si tratta di una legge tampone che non risolve il problema del sovraffollamento delle carceri. Ottiene solo di fare uscire di galera i delinquenti.

Commenti

Questa ministra dal cuore tenero rema decisamente contro il Paese. L'Italia ventre molle d'Europa, alleato debole dell'Occidente, si propone ora come rifugio impunito della delinquenza nazionale ed extra. Solo per fare un esempio la Gran Bretagna con una popolazione quantitatativamete simile alla nostra non transige nell'applicazione della legge penale ed ha una popolazione carceraria superiore a quella italiana. Ha pure problemi di carceri. E tutti i delinquenti oltre la ricettività carceraria sono "ospitati"  in vecchie navi all'ancora. Ma là non sono ammalati di buonismo, né hanno i radicali che rompono i marroni un giorno sì e l'altro pure e nemmeno il Vaticano che fa bella figura a spese di Noi Italiani. Ora molti più delinquenti gireranno per le nostre strade, entreranno nelle nostre case, drogheranno i nostri figli. Almeno i neo statisti spedissero i criminali stranieri a scontare la pena nei loro Paesi di provenienza... No! Ora succede il contrario, liberanno le loro carceri e ce li manderanno in Italia, il Paese del Buonismo e del Bengodi!E' già successo dall'Albania, dalla Romania, dalla Libia, dalla Palestina... Povera Italia.

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On. Donadi

Si ridiscute del problema carceri pieni, da giorni (anni), le soluzioni date dalla politica sono le solite, c’è chi dice “di costruire nuovi carceri” e chi dice “di fare una nuova amnistia”, cioè soluzioni banali e poco efficaci. Inoltre a causa dei continui cambiamenti climatici sempre più aleatori di conseguenza meno controllabili, i normali (o anormali) fenomeni naturali costituiscono problemi insormontabili.

In questi giorni di disaggio collettivo “causa neve” mi è venuta una certa idea, per migliorare il nostro paese! Che se viene integrata può diventare un progetto concreto.

Per spiegarla faccio un esempio:

Io personalmente proporrei di creare un nuovo paradigma di detenzione con dei nuovi deterrenti, immagini i detenuti come risorse del paese (da rieducare) e non come un problema. Creando per loro una nuova forma di NAIA, cioè chi ha commesso “reati minori” dopo un periodo di mini-addestramento, gli farei svolgere dei compiti sociali utili, tipo: pulire i fiumi e le foreste, gli farei mettere i sacchi su gli argini dei fiumi quando rischiano di straripare, oppure spalare la neve (in questi giorni sarebbe utile)….………………. cose di questo genere. In modo tale da ottenere contemporaneamente due risultati utili.

Logicamente ciò si può fare:

·         Avvalendosi dell’ausilio delle rfid

·         Creando un data-base dei reclusi

·         Usufruendo delle infrastrutture esistenti (caserme inutilizzate).

Facendo quattro calcoli, togliendo i costi della manodopera per la manutenzione (eseguite dai reclusi), secondo me lo stato italiano andrebbe a risparmiare qualche miliardo d’euro (calcoli fatti a grasso). 

Per essere preparati ai rischi della natura e avere un sistema di detenzione più efficiente, ciò ai miei occhi sembra una soluzione concreta. Con i dovuti accorgimenti forse diverrebbe anche la più efficace.

 

Caro Massimo, siete l'ultima scintilla per riaccendere i cuori di questo paese sotto il segno di lavoro e giustizia.

Sono di destra ma condivido in pieno la posizione dell'IDv contraria a qualunque provvedimento di amnistia o indulto. Il problema del sovraffollamento carcerario si risolve portando avanti un serio piano di edilizia penitenziaria  e trasferendo i detenuti stranieri che oggi rappresentano ben il 36% della popolazione carceraria, nelle prigioni delle nazioni di origine.