UNA PUGNALATA ALLE SPALLE

Vasto 2010Vasto 2010Sono esterrefatto e chiedo scusa se i miei toni di oggi potranno apparirvi eccessivi ma l’attacco a freddo che De Magistris, Alfano e Cavalli, hanno sferrato oggi al mio partito mi indigna profondamente. Non era bastato il colpo arrivato il giorno dopo la vicenda Razzi e Scilipoti con le critiche alla selezione dei candidati e con il presagio di altre possibili fuoriuscite. A distanza di una settimana, arriva il secondo colpo, la bufala della questione morale in Italia dei Valori. Non siamo perfetti, per carità, lo sappiamo, ma proprio per quel senso di responsabilità che sentiamo a maggior ragione dopo quanto è accaduto, due giorni fa abbiamo analizzato la questione candidature all’ufficio di presidenza, per rivedere i criteri di scelta a cariche elettive della nostra classe dirigente. In quella sede, tra l’altro, ho avanzato nuovamente come soluzione la mia proposta presentata al congresso, di candidare dirigenti che abbiano un percorso nel partito di almeno due anni. Abbiamo anche convocato per il prossimo 14 gennaio l'esecutivo nazionale che dovrà, tra le altre cose, discutere proprio di una eventuale stretta sulle candidature. Il dibattito, dunque, c’è ed è vivo perché è forte la voglia di migliorarsi ma è un percorso difficile, complicato e per questo necessariamente lento e graduale. Negli ultimi due anni, abbiamo portato quasi 60 persone nei parlamenti nazionali ed europei, più di 1.500 persone nelle istituzioni territoriali, siamo cresciuti in modo esponenziale con una classe dirigente ancora in costruzione. Per questo, di tutto abbiamo bisogno tranne che di pugnalate alle spalle perché quella di oggi non ha nessuna velleità di critica costruttiva. Chi vuole costruire un partito sul serio, chi vuole migliorarlo davvero viene alle riunioni, partecipa attivamente alla vita di partito, pone le questioni negli spazi deputati al confronto e se lì non trova le risposte giuste, se li trova porte chiuse e sbarrate, allora lo denuncia ai mezzi di informazione. Non viene alle riunioni, tace e poi lancia bombe sui media. Come si può parlare di questione morale in Italia dei Valori? Come possono arrivare a parlare di questione morale nel mio partito lasciando intendere che vi sarebbero ipotesi di corruzione, malaffare ed un uso personale della politica? Come possono parlare di signori delle tessere in un partito dove tutti i congressi sono stati aperti e molti dall’esito incerto? Quale autorità hanno per salire sul pulpito e vestire i panni di novelli Savonarola nei confronti di quel partito che per loro ha costruito ponti d’oro? Come ho dichiarato insieme a Leoluca Orlando e Felice Belisario in una nota apparsa oggi su il Fatto Quotidiano,  una simile uscita, tanto violenta quanto falsa, offende ed umilia decine di migliaia di attivisti e militanti e migliaia di dirigenti territoriali e nazionali. Per questo credo, che simili astrusità possono avere solo due motivazioni: o nascono da un’inscusabile ignoranza della realtà del partito, e questo mi pare poco probabile, o sono il primo passo di chi pensa di proseguire una percorso politico fuori da IDV e inizia un’opera di sistematica delegittimazione del partito nel quale militano. Ma sappiamo che, se così fosse, tradirebbero il mandato degli elettori  né più né meno di quanto abbiano fatto Razzi e Scilipoti.

Commenti

 io sono d'accordo con chi dice che non è il momento di azzannarci fra di noi, ma tutti uniti addosso allo "psicopatico" per dargli l'ultima spallata. Ma ritengo anche doveroso per Di Pietro fare finalmente pulizia.  Non sarebbe il caso di eliminare tutta quella "mazzamma" che da anni rende fetido il partito?Pensate a tutti i riciclati politici che vengono periodicamente reclutati dai coordinatori regionali per poche manciate di voti o per promesse affaristiche.Il partito deve pensare sopratutto al futuro. E quindi bisogna reclutare persone perbene della società civile, anche se non hanno svolto mai attività politica. Anzi meglio, sarebbe la vera novità in un panorama squallido della politica italiana.Saluti e che un buon 2011 ci porti un pò di saggezza.Arnaldo 
Premesso che il partito non è il "tuo" ma il "nostro", dovresti avere almeno l'umiltà di porti delle domande, perchè da più parti giungono critiche sul reclutamento di squallidi personaggi nel partito?Se persone dello spessore di De Magistris, Alfano e Cavalli hanno sentito l'esigenza di manifestare il loro dissenso pubblicamente, evidentemente non sono stati ascoltati in altri sedi, non ti pare?A  parte queste considerazioni, non ti accorgi che la maggior parte degli interventi sono pro De Magistris, Alfano e Cavalli, non ti viene alcun dubbio?Io,  personalmente, sono uscito dal partito nel 2001 dopo aver contribuito con la mia faccia ed i miei soldi a far raggiungere al partito il famoso 3,9%. Vuoi sapere perchè? Esattamente per lo stesso motivo. Di Pietro ha sempre scelto il peggio e la cosa grave  è che li ha sempre promossi sul "campo"senza la benchè minima analisi del personaggio. Alla prossima ti invio la lettera di commiato che gli ho inviato nel 2001, dopo aver capito che un'altro sogno era svanito.Auguri a te ed a tutti gli amici che nutrono ancora una speranza  nel "revisionismo" del partito.Arnaldo
Ciò che mi ha colpito in questa faccenda è l'assoluta somiglianza con lo scisma finiano.Vuole il mio posto.Traditori.Oltraggio agli elettori che hanno votato......bla bla bla.In realtà, i vertici del partito hanno adottato il motto della Cavalleria: L'attacco è la miglior difesa.Da semplice osseratore esterno io penso che il problema è interno a tutti i partiti " leaderisti", cioè che fanno perno su un leader ( con un paio di c.d. " colonnelli fedeli" ). In queste comunità ogni voce che si levi fuori dal coro appare " pugnalata "; verodimilmente non vi sono aree interne e riservate di discussioni .Può essere semplicemente questo?Spero di si, anche se le acrimoniose risposte di Donati e Di Pietro vanno in altra direzione.
In questa vicenda sbagliano tutti! Hanno sbagliato De Magistris, S. Alfano e Cavalli, non tanto denunciando la questione morale che, seppur di dimensioni minori rispetto ad altri partiti, esiste anche nell’IdV, ma facendolo in rete senza, apparentemente, farlo preventivamente nelle sedi deputate all’interno del partito, sapendo benissimo che le loro parole sarebbero state strumentalizzate da più parti. Sbaglia Donadi (e gli atri dirigenti del partito) parlando di “pugnalata alle spalle” e soprattutto di “questione morale inesistente”, negando così un problema che, invece, anche la base, i militanti sentono esistere. E sbaglia anche Di Pietro, continuando a minimizzare il problema e mettendo in dubbio che lo sfogo dei tre non sia stato fatto per il bene del partito. Credo anch’io che l’IdV non possa essere messa sullo stesso piano di altri partiti riguardo alla questione morale ma, alla luce dei vari casi Porfidia, Razzi e Scilipoti e ad altri precedenti e ad alcune situazioni locali equivoche denunciate anche da Micromega, negare totalmente l’esistenza del problema (soprattutto nel reclutamento dei candidati rastrellando qua e là personaggi equivoci)vuol dire mettere la testa sotto la sabbia e non ascoltare la base. Il ns partito, che ha fatto della legalità, della lotta al malaffare e della battaglia al modello Berlusconi i suoi valori fondanti, non può pensare alla logica del “meno peggio”, ma deve fare una lucida riflessione al proprio interno, un dibattito serio – anche duro – nelle sedi appropriate per ritrovare, prima che sia troppo tardi, la propria identità. Allora dico ai dirigenti, a De Magistris, a S. Alfano, a Cavalli e al Presidente Di Pietro, restate UNITI, anche nelle diversità che pure devono esserci, ascoltate i militanti, le sedi provinciali, la società civile per riacquistare quello spirito che, per molti di noi, ha portato l’IDV ad essere l’unica speranza di vedere un’Italia migliore. Non spezzate questa speranza, non deludeteci!
LE COSE CHE DENUNCIANO DE MAGISTRIS - ALFANO E CAVALLI DOVRESTE ASCOLTARLE PERCHE' SONO SITUAZIONI CHE STIAMO DENUNCIANDO DA DIVERSI ANNI... TESSERE FALSE E PERSONAGGI AL LIMITE DELLA LEGALITA' COME L'ONOREVOLE FAVIA E IL SUO AMICO CONSIGLIERE REGIONALE ACCACIA SCARPETTI ELETTO MENTRE AVEVA ED HA UN PROCEDIMENTO PENALE APERTO CONTRO LE REGOLE DELLO STATUTO DEL PARTITO. MA POSSIAMO ASPETTARE CHE QUESTI CAMBINO CASACCA PER POI MERAVIGLIARCI OPPURE AFFRONTARE LA REALTA'. IL PARTITO E' IN MANO A MERCENARI PROVENIENTI DA ALTRI PARTITI E SE LA SUA PROPOSTA DI BLOCCARE L'ELEZIONI AI NUOVI ANDRA' AVANTI VI RITROVERETE INSIEME A QUESTE IENE E IL MEGLIO DI QUESTO PARTITO RIMARRA' FUORI.SONO PRONTO A SCOMMETTERE LA CIFRA CHE LEI RITERRA' PIU' OPPORTUNA, MI DICA IL NOTAIO CHE VUOLE LEI...!
Roma - Ne mancano solo tre. Se altri tre de­putati lo mollano Tonino finisce nel fritto Misto. In effetti il numero minimo per co­­stituire un gruppo alla Camera, dice l'arti­colo 14 del Regolamento, è di 20 onorevo­li. E l’Idv,rimasto com’è con solo 22 depu­­tati, è sull’orlo del burrone. Di Pietro ne aveva fatti eleggere 29 a Montecitorio nel 2008, tutti ferventi dipietristi, almeno nel­le prime ore. Poi, tra liti feroci, risentimen­ti, tradimenti e promesse da marinaio, To­nino se n’è visti scappare dalle mani sette. Un esodo picaresco, diluito in due anni e mezzo al ritmo di un fuoriuscito ogni quat­tro mesi circa. Il più lesto a tagliare il tra­guardo, dopo soli 50 giorni di legislatura, è stato Jean Leonard Touadi, autotravasa­to nel Pd prima ancora che si capisse chi era. Più tardi passa al Misto Americo Porfi­dia, dopo di lui Beppe Giulietti sempre Mi­­sto, poi gli onorevoli Pino Pisicchio e Aure­lio Misiti, uno all’Api l’altro nel Mpa,e sia­mo a fine 2009. Per finire una settimana fa con la coppia d’assi,imitologici Domeni­co Scilipoti e Antonio Razzi, fin dall’inizio in rotta silenziosa con Di Pietro.Se la china dovesse proseguire sarebbe­ro guai veri per Di Pietro, che infatti da qualche tempo è passato a lisciare l’ex ri­belle Franco Barbato, un tempo capo dei frondisti oggi papabile candidato Idv co­me sindaco di Napoli. Te credo, se svanisse il gruppo alla Ca­mera con qualche altra defezione se ne andrebbero diversi beni connessi con quello status. I privilegi del capogruppo ma soprattutto il grano, inteso come fon­di pubblici dispensati dalla Camera ai gruppi parlamentari. Beninteso, anche il Misto riceve un «rimborso» per il funzio­namento del gruppo, ma si disperde tra tutti gli inquilini del Misto. Mentre i finan­ziamenti destinati ad un gruppo politico vero e proprio vengono gestiti direttamen­te dalla tesoreria (quando c’è) del gruppo stesso. E non si parla di pochi euro ma di milioni. Nel bilancio 2009 (l’ultimo) della Camera, alla voce «Contributi ai Gruppi» si trova la cifra di 35.100.000 euro, e corri­sponde alla somma totale. Quanto vale un gruppo come l’Idv attuale, composto da 22 deputati? Un bel tesoretto, circa 1,6 milioni di euro all’anno (si possono fare solo stime perché Montecitorio non forni­sce dati disaggregati). Tanto valgono quei tre parlamentari in più per Tonino. Ma rischia davvero? Al momento, stra­namente, parrebbe di no. Rientrato nei ranghi Barbato, gli occhi sono puntati su due deputati «insoddisfatti». Uno è il pu­gliese Pierfelice Zazzera, fatto fuori dalla segreteria regionale Idv e ora vicino a De Magistris,l’altro è il torinese Gaetano Por­cino. Per quest’ultimo,ex viceprefetto del­la città sabauda, il motivo di scontentezza sta nella mancata elezione del figlio al Consiglio regionale del Piemonte. Candi­dato, nonostante una primo no di Toni­no, Porcino jr ha sfiorato l’elezione per una manciata di voti (ora è in ballo un ri­corso). Però si tratta di piccole frizioni, che non supportano la tesi di una possibile fuoriu­scita dal gruppo dei tre deputati ancora a tutti gli effetti dipietristi.Però il baratro del Misto è sempre dietro l’angolo. Non solo,Tonino teme profondamente l’isola­mento politico. Tutti fanno appelli a tutti, nessuno a Di Pietro, a cui invece tocca fer­mare alla Camera Bersani e telefonare a Vendola per caldeggiare un’alleanza Pd-Idv-Sel. Però Bersani guarda altrove, e neppure Vendola sembra esaltato dal ma­trimonio con il tribuno molisano. A cui tutti gli istituti di sondaggi continuano a consegnare mesti sondaggi, quasi sem­pre sotto il 6%, sempre sotto Vendola. Nuovi amici all’orizzonte non se ne vedo­no, ma ancora più essenziale, in questo momento, è non farsi nuovi nemici tra i suoi Camerati.link al giornale.it:  http://www.ilgiornale.it/interni/se_perde_altri_tre_deputati_di_pietro_r...FATE MEA CULPA NON PER AVER SCELTO MALE I CANDIDATI, MA PER GESTIRE UN PARTITO IN MODO MUSSOLINIANO. QUESTA è LA VERITà, SCILIPOTI NON SAREBBE MAI ANDATO VIA SE NEL PARTITO VI ERA RISPETTO E DEMOCRAZIA. GUARDATE IN FACCIA ALLA REALtà e DITE LA VERITà[email protected]
Roma - Ne mancano solo tre. Se altri tre de­putati lo mollano Tonino finisce nel fritto Misto. In effetti il numero minimo per co­­stituire un gruppo alla Camera, dice l'arti­colo 14 del Regolamento, è di 20 onorevo­li. E l’Idv,rimasto com’è con solo 22 depu­­tati, è sull’orlo del burrone. Di Pietro ne aveva fatti eleggere 29 a Montecitorio nel 2008, tutti ferventi dipietristi, almeno nel­le prime ore. Poi, tra liti feroci, risentimen­ti, tradimenti e promesse da marinaio, To­nino se n’è visti scappare dalle mani sette. Un esodo picaresco, diluito in due anni e mezzo al ritmo di un fuoriuscito ogni quat­tro mesi circa. Il più lesto a tagliare il tra­guardo, dopo soli 50 giorni di legislatura, è stato Jean Leonard Touadi, autotravasa­to nel Pd prima ancora che si capisse chi era. Più tardi passa al Misto Americo Porfi­dia, dopo di lui Beppe Giulietti sempre Mi­­sto, poi gli onorevoli Pino Pisicchio e Aure­lio Misiti, uno all’Api l’altro nel Mpa,e sia­mo a fine 2009. Per finire una settimana fa con la coppia d’assi,imitologici Domeni­co Scilipoti e Antonio Razzi, fin dall’inizio in rotta silenziosa con Di Pietro.Se la china dovesse proseguire sarebbe­ro guai veri per Di Pietro, che infatti da qualche tempo è passato a lisciare l’ex ri­belle Franco Barbato, un tempo capo dei frondisti oggi papabile candidato Idv co­me sindaco di Napoli. Te credo, se svanisse il gruppo alla Ca­mera con qualche altra defezione se ne andrebbero diversi beni connessi con quello status. I privilegi del capogruppo ma soprattutto il grano, inteso come fon­di pubblici dispensati dalla Camera ai gruppi parlamentari. Beninteso, anche il Misto riceve un «rimborso» per il funzio­namento del gruppo, ma si disperde tra tutti gli inquilini del Misto. Mentre i finan­ziamenti destinati ad un gruppo politico vero e proprio vengono gestiti direttamen­te dalla tesoreria (quando c’è) del gruppo stesso. E non si parla di pochi euro ma di milioni. Nel bilancio 2009 (l’ultimo) della Camera, alla voce «Contributi ai Gruppi» si trova la cifra di 35.100.000 euro, e corri­sponde alla somma totale. Quanto vale un gruppo come l’Idv attuale, composto da 22 deputati? Un bel tesoretto, circa 1,6 milioni di euro all’anno (si possono fare solo stime perché Montecitorio non forni­sce dati disaggregati). Tanto valgono quei tre parlamentari in più per Tonino. Ma rischia davvero? Al momento, stra­namente, parrebbe di no. Rientrato nei ranghi Barbato, gli occhi sono puntati su due deputati «insoddisfatti». Uno è il pu­gliese Pierfelice Zazzera, fatto fuori dalla segreteria regionale Idv e ora vicino a De Magistris,l’altro è il torinese Gaetano Por­cino. Per quest’ultimo,ex viceprefetto del­la città sabauda, il motivo di scontentezza sta nella mancata elezione del figlio al Consiglio regionale del Piemonte. Candi­dato, nonostante una primo no di Toni­no, Porcino jr ha sfiorato l’elezione per una manciata di voti (ora è in ballo un ri­corso). Però si tratta di piccole frizioni, che non supportano la tesi di una possibile fuoriu­scita dal gruppo dei tre deputati ancora a tutti gli effetti dipietristi.Però il baratro del Misto è sempre dietro l’angolo. Non solo,Tonino teme profondamente l’isola­mento politico. Tutti fanno appelli a tutti, nessuno a Di Pietro, a cui invece tocca fer­mare alla Camera Bersani e telefonare a Vendola per caldeggiare un’alleanza Pd-Idv-Sel. Però Bersani guarda altrove, e neppure Vendola sembra esaltato dal ma­trimonio con il tribuno molisano. A cui tutti gli istituti di sondaggi continuano a consegnare mesti sondaggi, quasi sem­pre sotto il 6%, sempre sotto Vendola. Nuovi amici all’orizzonte non se ne vedo­no, ma ancora più essenziale, in questo momento, è non farsi nuovi nemici tra i suoi Camerati.link al giornale.it:  http://www.ilgiornale.it/interni/se_perde_altri_tre_deputati_di_pietro_r...FATE MEA CULPA NON PER AVER SCELTO MALE I CANDIDATI, MA PER GESTIRE UN PARTITO IN MODO MUSSOLINIANO. QUESTA è LA VERITà, SCILIPOTI NON SAREBBE MAI ANDATO VIA SE NEL PARTITO VI ERA RISPETTO E DEMOCRAZIA. GUARDATE IN FACCIA ALLA REALtà e DITE LA VERITà[email protected]
IO guardo ai fatti e non alle parole.I FAtti sono questi.in percentuale quasi il 25% dei deputati IDV, hanno cambiato bandiera.Questo è il fatto, se poi per lei è una pugnalata alle spalle.IN UN Paese normale, che come voi stessi giustamente denunciate l'Italia non è: un gruppo dirigente che sbaglia a scegliere il proprio management al 25% da un punto di vista manageriale è inefficiente.Quando parlate di Giuda, vi ricordo che GESù ne sbaglio uno su 12 cioè 8%.Voi avete triplicato questa cifra. Lo so che non riceverò una risposta in quanto ciò che ho detto è inattacabile, ma spero tanto che facciate una sana riflessione.  
Per raggiungere il 25% su un gruppo di 42 persone non è che ci vuole poi tanto. Se ne avessero avuto 326 come il PD allora sì che sarebbe stato molto grave perché a fronte degli attuali 10,5 parlamentari IDV (25%) ce ne sarebbero stati 81,5 (sempre il 25%). Inoltre, siccome i mezzi (½) parlamentari non si possono fare (in senso letterale), ecco che i 10,5 diventano 11 e gli 81,5 diventano 82. Sulla base di questi altri numeri ecco le nuove percentuali: 26,2% nell'attuale realtà dell'IDV (11:42 x 100) e 25,15% nel caso avessero avuto 326 parlamentari (82:326 x 100). Una variazione quasi decupla (8,4 volte per la precisione) nel primo caso rispetto al secondo (1,26% contro 0,15%) a causa di ½ parlamentare. Certi calcoli, quindi, si fanno tenendo conto anche di altri fattori, non semplicemente "dividendo e moltiplicando".
On.donadi,è del tutto evidente,ormai,che fate finta di non capire.quando si accettano,anzi si sostengono,candidati con un curriculum pieno di passaggi da un partito all'altro(anche di cdx),quando i congressi sono nelle mani dei signori delle tesssere(altro che no,come dice lei!!!),le segreterie comunali e provinciali nelle mani dei cosidetti capibastone(stessa accusa che di pietro fece giustamente al pd),quando si dà spazio credito a nuovi arrivi da vecchi partiti a discapito di militanti da sempre impegnati,vuol dire che si accetta il rischio di avere presenze sgradite pur di ottenere un pacchetto di voti garantito.chi conosce certe situazioni non si è affatto sorpreso dei casi razzi e scilipoti.E nenanche voi,anche se dovete fare finta.Chi ci crede a di Pietro che si prende a schiaffi ad annozero?Ma veramente non sapeva chi aveva candidato?In quanto alla sua risposta è degna del miglior Berlusconi:parla di tradimento e di mancanza di riconoscenza.Che brutta cosa parlare di riconoscenza in politica...Cavalli,alfano,De Magistris hanno preso i loro voti e nella base del partito,oltre che nella società civile,sono molto più apprezzati di lei.Non sonon yes man,non sono carrieristi,fanno polica come servizio alla cittadinanza,perchè ci credono.Anche lei fà come politica come servizio,ma al capo.non ai cittadini.il classico servo di partito.quella che è l'opinione del capo diventa la vostra.come spiegarsi se no repentini,alle volte ridicoli,cambi di prese di posizione su tav,ponte sullo stretto ecc.Da quando tutta questa attenzione agli operai,alle energie rinnovabili,alla contrarietà al nucleare,alla laicità,ai temi cosidetti eticamente sensibili,all'immigrazione(prima a sentirvi parlare sembravate questori,oggi sembrate no global)?da quando non c'è più la sinistra in parlamento e avete capito che quello spazio era per voi una prateria da riempire.Siete degli ottimi strateghi,abili calcolatori.tuttavia non creda che io sia così ingiusto e ingeneroso con di Pietro e idv:il suo progetto,e anche i suoi legittimi cambi di posizione,li considero sinceri.L'apertura alla società civile ne è un segno evidente.Ma se poi le energie migliori non vengono lascete crescere.ma al contario accusate di volere soffiare il posto(che accusa squallida!!che concezione padronale della politica)allora significa che si pensa più al profitto politico,alla sopravvivenza elettorale,alla difesa del propio "feudo" che al bene dell'Italia.non basta avere la fedina penale pulita per potersi candidare,ma anche essere credibili.Anzi le dirò di più,una bestemmia dalle vostre parti:alle volte è più degno e credible un condannato(di alcuni reati,ovviamente)che un incensurato.Che credibilità avevano De gregorio,porfida,razzi,scilipoti ecc?nessuna.E lo sapevate anche voi.Il perchè della candidautra l'ho spiegato.E non mi faccia elencare i casi in periferia di impresentabili,vecchi arnesi della politica,pluririciclati(persone che nel giro di pochi mesi diventavano da segretari provinciali dell'udeur a segretari provinciali dell'idv)ecc.,l'elenco sarebbe troppo lungo.non si può fare i paladini della trasparenza e arruolare in certe battaglie serie oppurtinisti di ogni tipo.Non è con i belisario,i formisano,i pedica(pedica quando parla dice cose giuste,ma si vede lontano un miglio che è un oppurtinista salito sul carro che gli dà più visibilità!)che si può andare avanti.e neanche con lei.é vero che simpatizzava per forza italia all'inizio?buon anno
Su Cavalli e sulla Alfano (a parte la storia poco chiara di Vulpio) nulla da ridire. Su De Magistris qualcosina la voglio dire: ve la ricordate la storia del rinvio a giudizio per la quale non si è temporaneamente autosospeso "perché sono innocente"? Con De Luca non disse la stessa cosa ma esattamente il contrario e De Luca non era stato condannato ma era stato rinviato a giudizio e stava subendo un processo (cosa, quest'ultima, che potrebbe toccare anche a lui). Due pesi due misure e comportamento da politico italiano o cosa? Lo pensavo 2 anni fa e a maggior ragione lo penso adesso: De Magistris è sicuramente una persona onesta e capace ma è un politico (all'italiana intendo) altrettanto capace. Chi ha orecchie per intendere intenda...
che il trio abbia avuto o no ragione di scrivere questa lettera , non è il problema poichè lei, caro Donadi, si è comportato allo stesso modo facendo fare, come loro, una brutta figura al partito; era meglio se contattava direttamente il trio per  chiarirvi  ed in seguito fare una dichiarazione comune . Agli elettori  dell'idv non piace per nulla questi sgambetti fra di voi , dovete alla svelta ritrovare l' unità perchè i vostri avversari stanno godendo come pazzi e questo mi fa arrabbiare.
lancio una provocazione, pur stimando tantissimo luigi anche siamo anni ma anni luce lontani da tonino e dalle sue storiche inchieste: ma de magistris come cambierebbe questo paese qual'è il suo progetto politico, è quello di IDV coincide con quello del partito? mi spiace ridurre la questione che ha posto donadi in termini di personalismo politico ma io credo che l'azione politica ed il progetto del magistrato di Why not che idv ha candidato (E CHE IO VOTATO CON ENTUSIASMO) stia tutta racchiusa in tre lettere: LDM!!! luigi de magistris! meno personalismo e più progetti. di questo abbiamo bisogno!
scusate l'attendibilità del sondaggio di micromega è pari a quella che io potrei fare nel mio condominio. per favoree siamo seri se davvero ci teniamo a questo partito o se vogliamo soltanto dividerci in guelfi e ghibellini. io condivido il merito ma non il metodo di Alfano e De magistris. e voglio atti concreti di pulizia e non sempre e soltanto critiche aspre e da ingrati. l'ho scritto anche a de magistris? caro luigi, bene la denuncia ma ora che si fa?
Ho letto diversi post quì sopra esposti, e onestamente ne condivido pochi. Condivido comunque che chi  si vuole candidare deve almeno essere iscritto al nostro partito da alcuni anni ed aver lavorato attivamente sul territorio.  La trasparenza e l'onestà personale e politica della persona deve essere un altro punto fondamentale di valutazione.  E' necessario che il nostro presidente si contorni di persone oneste alle quali dare mandato di controllo di tutte queste problematiche che sono la base per la vita del partito.  Magari con l' appoggio di un serio SEGRETARIO Politico.   per il resto sono solo chiacchiere di strampalati pidocchi che non hanno il coraggio di firmare il loro pensiero.Militante a Cassano d' Adda( MI ) da 10 anni.Angelo Scuriatti
On. Donadi innanzi tutto le pugnalate non le avete ricevute ma le avete date. Gli elettori dell'IDV si sarebbero aspettati almeno una mea culpa per l'orrore delle candidature Scilipoti Razzi e compagnia cantante, invece niene fate anche gli offesi se qualcuno vi critica. Purtroppo l'IDV ha una patologica carenza di democrazia interna, agisce con scelte verticistiche ed è diventato il refugium peccatorum di trasformisti opportunisti e leccapiedi. Proprio in Veneto grazie a Lei ed al fido Consigliere Regionale ci ritroviamo ad Abano Terme un candidato sindaco IDV ex fascista ed ex assessore della giunta di centrodestra appena commissariata, nonostante dal territorio arrivassero segnali assolutamente negativi. Per questo assieme a numerosi altri ho lasciato il partito con una lettera che naturalmente non ha ricevuto alcuna risposta. Non venga adesso a dare lezioni di fair play e di capacità di ascolto, rischia di fare una figura ridicola. La verità è che qualcuno si è montato la testa cercando alle elezioni risultati a due cifre per cui... dentro tutti basta che assicurino voti. Beh questo non è il partito che si voleva e le parole di De Magistris non fanno che confermare quella brutta impressione che l'IDV aveva dato dopo la inchiesta di Micromega.I segnali di malessere c'erano da tempo ma nessuno sembra li voglia ascoltare, ma non si creda che gli elettori siano così sprovveduti.....
On. Donadi innanzi tutto le pugnalate non le avete ricevute ma le avete date. Gli elettori dell'IDV si sarebbero aspettati almeno una mea culpa per l'orrore delle candidature Scilipoti Razzi e compagnia cantante, invece niene fate anche gli offesi se qualcuno vi critica. Purtroppo l'IDV ha una patologica carenza di democrazia interna, agisce con scelte verticistiche ed è diventato il refugium peccatorum di trasformisti opportunisti e leccapiedi. Proprio in Veneto grazie a Lei ed al fido Consigliere Regionale ci ritroviamo ad Abano Terme un candidato sindaco IDV ex fascista ed ex assessore della giunta di centrodestra appena commissariata, nonostante dal territorio arrivassero segnali assolutamente negativi. Per questo assieme a numerosi altri ho lasciato il partito con una lettera che naturalmente non ha ricevuto alcuna risposta. Non venga adesso a dare lezioni di fair play e di capacità di ascolto, rischia di fare una figura ridicola. La verità è che qualcuno si è montato la testa cercando alle elezioni risultati a due cifre per cui... dentro tutti basta che assicurino voti. Beh questo non è il partito che si voleva e le parole di De Magistris non fanno che confermare quella brutta impressione che l'IDV aveva dato dopo la inchiesta di Micromega.I segnali di malessere c'erano da tempo ma nessuno sembra li voglia ascoltare, ma non si creda che gli elettori siano così sprovveduti.....
On. Donadi innanzi tutto le pugnalate non le avete ricevute ma le avete date. Gli elettori dell'IDV si sarebbero aspettati almeno una mea culpa per l'orrore delle candidature Scilipoti Razzi e compagnia cantante, invece niene fate anche gli offesi se qualcuno vi critica. Purtroppo l'IDV ha una patologica carenza di democrazia interna, agisce con scelte verticistiche ed è diventato il refugium peccatorum di trasformisti opportunisti e leccapiedi. Proprio in Veneto grazie a Lei ed al fido Consigliere Regionale ci ritroviamo ad Abano Terme un candidato sindaco IDV ex fascista ed ex assessore della giunta di centrodestra appena commissariata, nonostante dal territorio arrivassero segnali assolutamente negativi. Per questo assieme a numerosi altri ho lasciato il partito con una lettera che naturalmente non ha ricevuto alcuna risposta. Non venga adesso a dare lezioni di fair play e di capacità di ascolto, rischia di fare una figura ridicola. La verità è che qualcuno si è montato la testa cercando alle elezioni risultati a due cifre per cui... dentro tutti basta che assicurino voti. Beh questo non è il partito che si voleva e le parole di De Magistris non fanno che confermare quella brutta impressione che l'IDV aveva dato dopo la inchiesta di Micromega.I segnali di malessere c'erano da tempo ma nessuno sembra li voglia ascoltare, ma non si creda che gli elettori siano così sprovveduti.....
On. Donadi innanzi tutto le pugnalate non le avete ricevute ma le avete date. Gli elettori dell'IDV si sarebbero aspettati almeno una mea culpa per l'orrore delle candidature Scilipoti Razzi e compagnia cantante, invece niene fate anche gli offesi se qualcuno vi critica. Purtroppo l'IDV ha una patologica carenza di democrazia interna, agisce con scelte verticistiche ed è diventato il refugium peccatorum di trasformisti opportunisti e leccapiedi. Proprio in Veneto grazie a Lei ed al fido Consigliere Regionale ci ritroviamo ad Abano Terme un candidato sindaco IDV ex fascista ed ex assessore della giunta di centrodestra appena commissariata, nonostante dal territorio arrivassero segnali assolutamente negativi. Per questo assieme a numerosi altri ho lasciato il partito con una lettera che naturalmente non ha ricevuto alcuna risposta. Non venga adesso a dare lezioni di fair play e di capacità di ascolto, rischia di fare una figura ridicola. La verità è che qualcuno si è montato la testa cercando alle elezioni risultati a due cifre per cui... dentro tutti basta che assicurino voti. Beh questo non è il partito che si voleva e le parole di De Magistris non fanno che confermare quella brutta impressione che l'IDV aveva dato dopo la inchiesta di Micromega.I segnali di malessere c'erano da tempo ma nessuno sembra li voglia ascoltare, ma non si creda che gli elettori siano così sprovveduti.....
On. Donadi innanzi tutto le pugnalate non le avete ricevute ma le avete date. Gli elettori dell'IDV si sarebbero aspettati almeno una mea culpa per l'orrore delle candidature Scilipoti Razzi e compagnia cantante, invece niene fate anche gli offesi se qualcuno vi critica. Purtroppo l'IDV ha una patologica carenza di democrazia interna, agisce con scelte verticistiche ed è diventato il refugium peccatorum di trasformisti opportunisti e leccapiedi. Proprio in Veneto grazie a Lei ed al fido Consigliere Regionale ci ritroviamo ad Abano Terme un candidato sindaco IDV ex fascista ed ex assessore della giunta di centrodestra appena commissariata, nonostante dal territorio arrivassero segnali assolutamente negativi. Per questo assieme a numerosi altri ho lasciato il partito con una lettera che naturalmente non ha ricevuto alcuna risposta. Non venga adesso a dare lezioni di fair play e di capacità di ascolto, rischia di fare una figura ridicola. La verità è che qualcuno si è montato la testa cercando alle elezioni risultati a due cifre per cui... dentro tutti basta che assicurino voti. Beh questo non è il partito che si voleva e le parole di De Magistris non fanno che confermare quella brutta impressione che l'IDV aveva dato dopo la inchiesta di Micromega.I segnali di malessere c'erano da tempo ma nessuno sembra li voglia ascoltare, ma non si creda che gli elettori siano così sprovveduti.....
On. Donadi innanzi tutto le pugnalate non le avete ricevute ma le avete date. Gli elettori dell'IDV si sarebbero aspettati almeno una mea culpa per l'orrore delle candidature Scilipoti Razzi e compagnia cantante, invece niene fate anche gli offesi se qualcuno vi critica. Purtroppo l'IDV ha una patologica carenza di democrazia interna, agisce con scelte verticistiche ed è diventato il refugium peccatorum di trasformisti opportunisti e leccapiedi. Proprio in Veneto grazie a Lei ed al fido Consigliere Regionale ci ritroviamo ad Abano Terme un candidato sindaco IDV ex fascista ed ex assessore della giunta di centrodestra appena commissariata, nonostante dal territorio arrivassero segnali assolutamente negativi. Per questo assieme a numerosi altri ho lasciato il partito con una lettera che naturalmente non ha ricevuto alcuna risposta. Non venga adesso a dare lezioni di fair play e di capacità di ascolto, rischia di fare una figura ridicola. La verità è che qualcuno si è montato la testa cercando alle elezioni risultati a due cifre per cui... dentro tutti basta che assicurino voti. Beh questo non è il partito che si voleva e le parole di De Magistris non fanno che confermare quella brutta impressione che l'IDV aveva dato dopo la inchiesta di Micromega.I segnali di malessere c'erano da tempo ma nessuno sembra li voglia ascoltare, ma non si creda che gli elettori siano così sprovveduti.....
On. Donadi innanzi tutto le pugnalate non le avete ricevute ma le avete date. Gli elettori dell'IDV si sarebbero aspettati almeno una mea culpa per l'orrore delle candidature Scilipoti Razzi e compagnia cantante, invece niene fate anche gli offesi se qualcuno vi critica. Purtroppo l'IDV ha una patologica carenza di democrazia interna, agisce con scelte verticistiche ed è diventato il refugium peccatorum di trasformisti opportunisti e leccapiedi. Proprio in Veneto grazie a Lei ed al fido Consigliere Regionale ci ritroviamo ad Abano Terme un candidato sindaco IDV ex fascista ed ex assessore della giunta di centrodestra appena commissariata, nonostante dal territorio arrivassero segnali assolutamente negativi. Per questo assieme a numerosi altri ho lasciato il partito con una lettera che naturalmente non ha ricevuto alcuna risposta. Non venga adesso a dare lezioni di fair play e di capacità di ascolto, rischia di fare una figura ridicola. La verità è che qualcuno si è montato la testa cercando alle elezioni risultati a due cifre per cui... dentro tutti basta che assicurino voti. Beh questo non è il partito che si voleva e le parole di De Magistris non fanno che confermare quella brutta impressione che l'IDV aveva dato dopo la inchiesta di Micromega.I segnali di malessere c'erano da tempo ma nessuno sembra li voglia ascoltare, ma non si creda che gli elettori siano così sprovveduti.....
On. Donadi innanzi tutto   le pugnalate non le avete ricevute ma le avete date. Gli elettori dell'IDV si sarebbero aspettati almeno una mea culpa per l'orrore delle candidature Scilipoti Razzi e compagnia cantante, invece niente; fate anche gli offesi se qualcuno vi critica. Purtroppo l'IDV ha una patologica carenza di democrazia interna, agisce con scelte verticistiche ed è diventato il refugium peccatorum di trasformisti opportunisti e leccapiedi. Proprio in Veneto grazie a Lei ed al fido Consigliere Regionale ci ritroviamo ad Abano Terme un candidato sindaco IDV ex fascista ed ex assessore della giunta di centrodestra appena commissariata, nonostante dal territorio arrivassero segnali assolutamente negativi. Per questo assieme a numerosi altri ho lasciato il partito con una lettera che naturalmente non ha ricevuto alcuna risposta. Non venga adesso a dare lezioni di fair play e di capacità di ascolto, rischia di fare una figura ridicola. La verità è che qualcuno si è montato la testa cercando alle elezioni risultati a due cifre per cui... dentro tutti basta che assicurino voti. Beh questo non è il partito che si voleva e le parole di De Magistris non fanno che confermare quella brutta impressione che l'IDV aveva dato dopo la inchiesta di Micromega.I segnali di malessere ci sono da tempo ma nessuno sembra li voglia ascoltare, ma non si creda che gli elettori siano poi così sprovveduti.....
Caro DONADI, Leggo solo adesso queste notizie..e beh..diciamo che le valuto...molto fumo e poco arrosto...Nel senso che mi paiono legittime le preoccupazioni del trio...ma nel contempo mi appare chiaro, anzi chiarissimo, che nn esiste volontà alcuna di far...guerra...Magari tu...ti sarai risentito...forse l'animo del momento...chissà...Quindi nn creiamo ..casini ulteriori...visto che ce ne sono tanti anche in Parlamento...Chiama il trio...e parlate tranquillamente...vedrai che vi capirete..Certo bisognerà essere più attenti adesso...creare una specie di commissione...etica...che visiti provincia per provincia ...e prenda nota dei soggetti....Al di la di tutto...meno medici ed avvocati o imprenditori....ma molto più attivisti con il...cervello ed il..cuore a posto....poiché da loro viene la forza verae reale che porta anche al...consenso!Buone Feste.
 A PARTE, IL BASSO LIVELLO DEI COMMENTATORI DI QUESTO BLOG, CHE, PER LO PIU', NON HANNO IL CORAGGIO, DI FIRMARE CON NOME E COGNOME, LA MAGGIORANZA, NON DA' RAGIONE A MASSIMO. POI, C'E' UN SONDAGGIO, SU MICROMEGA, CHE, IN DUE GIORNI, HA AVUTO 8000 VOTI: SOLO IL 6% DICE CHE LA QUESTIONE MORALE, IN IDV, NON ESISTE. CI SONO MOTIVI, SECONDO IL MIO, MODESTISSIMO PARERE, PER CHI NEGA L'EVIDENZA, DI RIFLETTERE A FONDO. - roberto nacci Lucca
On.DONADI, quanta differenza di cultura politica, di stile, di amore per i Valori sostanziali del nostro Partito ( la democrazia, la partecipazione, la battaglia per impedire che autentici mercenari possano essere ospitai in un partito che vuole cambiare l'Italia) nella lettera di De Magistris, Alfano e Cavalli.... rispetto a questa sua irritata, nervosa, sconclusionata arringa per difendere uno statu-quo indifendibile, a difesa di un partito del quale si ritiene "proprietario" e non "socio".... Si rilegga con attenzione la lettera sulla "questione morale" e poi si rilegga questa sua isterica reazione.. Forse si renderà conto che ha sbagliato partito... anzi è probabile che, essendo stato "nominato" per ben due volte nelle liste dell'ULIVO, possa pensare ad un futuro politico e parlamentare più sicuro. Mi dispiace, ma con questa sua risposta sconclusionata  a una NECESSITA' di rinnovamento di IDV, ha mostrato il suo vero volto politico... non molto dissimile da quello del suo vice presidente che leghista era e leghista è rimasto. Nei fatti e nei comportamenti.
De Magistris, Alfano e Cavalli chiedono quello che da tanti anni chiedono migliaia di iscritti e che non hanno ottenuto ancora.: DEMOCRAZIA dal basso e non IMPOSIZIONI dall'alto!
Gentile Onorevole Donadi, dallo stile di parecchi commenti a Lei favorevoli, mi sembra di riconoscere la Sua mano. Non posso credere che si scriva i commenti, pro domo sua, da solo!Comunque Auguri per un sereno Natale.
gentile militante il suo dubbio e infondato.
MA CHE COLPA HANNO I DIRIGENTI DI PARTITO SE DEI PARLAMENTARI SENZA ONORE SI VENDONO PER INTERESSI PERSONALI.FORSE SI PUO' DISCUTERE SULLA SELEZIONE DELLE PERSONE,ALL'INTERNO DEL PARTITO.CERTO SI PUO' SEMPRE MIGLIORARE,MA QUESTO E' UN PROCESSO LUNGO CHE SI PUO' FARE SOLO CON L'ESPERIENZA SUL CAMPO E L'IDV ESSENDO UN PARTITO GIOVANE PUO' SUCCEDERE CHE PECCHI IN QUESTA COSA.DI QUI' A CHIEDERE COME HANNO FATTO LA TESTA DEI DIRIGENTI MI SEMBRA UNA CRETINATA MOSTRUOSA,SOPRATUTTO PERCHE' NEL SUO CAMPO L'IDV E' UNICA A FARE DELLA QUESTIONE MORALE UNA LINEA DI PRINCIPIO ADOTTATA DAI SUOI STESSI DIRIGENTI.NON E' FACILE CAPIRE PRIMA CHI SARA' ONESTO E CHI INVECE FARA' GIUDA.PURTROPPO DI PERSONE COME L'ULTIMA IN ITALIA CE NE SONO MOLTE.AVANTI IDV
Lo hanno già detto altri prima di me e lo ripeto con fermezza: se continuiamo ad usare il metodo Formisano, personaggio più che ambiguo e discutibile, di reclutare mercenari e approfittatori interessati solo alla gestione del potere, qui i consensi si perdono. Ma peggio si perde quella classe dirigente che sarebbe disposta a lavorare onestamente e con dedizione e si vede soppiantata da pacchettari di voti e traffichini. In questi termini, ma chi ce lo fa fare? Considerando che non si capisce per quale motivo, con milioni di euro di rimborsi elettorali che prende il partito, la base viene lasciata da sola ad affrontare tutte le problematiche economiche che comporta fare politica sul territorio, Non è che ci si vuole guadagnare ma perderci anche e vedere passare avanti sta gentaglia è intollerabile. Ben venga la questione posta da De MAgistris e dalla Alfano che sono, guarda caso, i più amati dentro il partito e fra l'elettorato!
 Guardate i risultati di questo sondaggio  e leggete il relativo articolo di Flores per capire com el'ellettorato dell'IDV, e quello potenziale, sta vivendo questa faccenda e cosa pensa dell'uscita di Donadi che sembra la classica zappa sui piedi. Un tentativo di toppa che è peggio del buco
Carissimo,ben venga la lettera di chiarimenti scritta da De Magistris, Alfano e ... perchè il livello della corruzzione italiana è assai presente e se non si fa autocritica costruttiva e provvedimenti adatti a cercar di mantenersi lontano dalla corruzzione, il mio voto è di qualcun'altro da individuare.Buon Lavoro
Vedo che più d'uno inorridisce per la candidatura di Marylin Fusco. Genova non ha mai avuto un partito, né una sezione: se ci si azzardava a entrare, quasi se ne veniva cacciati (a parte incamerare i soldi dell'iscrizione).;
Un vero e proprio boomerang questa tua presa di posizione contro De Magistris, Alfano e Cavalli. Qualcuno che mi ha preceduto diceva che tu di “pugnalate” sei stato maestro nel tuo territorio. Hanno ragione da vendere e da documentare. Anch'io ho memoria storica di come sia stato pugnalato alle spalle un galantuomo, e intelligente uomo politico, come EDUARDO RINA di cui Di Pietro si fidava ciecamente e che insieme a te, aveva costruito dal nulla il partito nel Veneto, e tu non hai mosso un dito quando Di Pietro gli ha sottratto un Seggio parlamentare alla Camera dopo anni di battaglie politiche sul territorio, nel Consiglio comunale di Conegliano zeppo di leghisti e di centrodestra, e a livello nazionale stimato e voluto bene da tutti quelli che lo conoscevano. Tu non sei stato capace di dire a Di Pietro che avrebbe potuto e dovuto fare l'opzione nel suo territorio, la Lombardia. E già! Ma Di Pietro aveva inserito nei primi posti della Lista in Lombardia un emerito sconosciuto al partito che si chiamava Stefano Pedica e che, fino a qualche settimana prima, era un “titolare” di uno pseudo partitino democristiano legato a Cossiga. Quindi Di Pietro scrive una letterina d'amore a Rina, promettendogli mari e monti per il fututo, e gli comunica che il Capo prende il suo seggio nel Veneto, e tu tutto scodinzolante non fai una piega. Già. Perchè dovevano entrare in Parlamento, con una campagna di compravendita accelerata i veri Pedica, Porfidia, Astore, De Gregorio, Di Nardo e compagnia cantando. Tutti amici del tuo caro amico FORMISANO, altro bel personaggio limpido e immacolato politicamente parlando. Ma avendo buona memoria ti vorrei ricordare che RINA fu candidato in estremis in quel collegio di Veneto 2 dopo che tu e Di Pietro avevate inutilmente corteggiato il Presidente del Treviso Calcio, SETTEN, notissimo amico del “democratico” GENTILINI, sindaco di Treviso, e già candidato e trombato di Alleanza Nazionale nel 2001. Quando, e solo quando, SETTEN rinunciò per pressioni di Gentilini e della Lega, candidaste EDUARDO RINA, perchè la campagna acquisti di Setten era andata male. Poi dopo pochi mesi Di Pietro divenne MINISTRO di Prodi ma cumulò la poltrona di MINISTRO E DI PARLAMENTARE e Rina fu lasciato al suo destino. Il caso di Rina è il più eclatante della “cultura politica” che prevale in IDV per dare spazio ai “nuovi acquisti” e per emarginare le persone che da anni avevano contribuito a tenere in piedi la SPERANZA di un partito nuovo nei metodi democratici e nella gestione della cosa pubblica di cui è intessuta la storia di Italia dei Valori e i procedimenti di reclutamento del personale politico da portare nelle Istituzioni. DE MAGISTRIS, SONIA ALFANO e CAVALLI vogliono un partito democratico e trasparente anche nella selezione “democratica” della sua classe dirigente. E tu parli ancora di “scelta dei candidati”. Ma i candidati dovrebbero essere SCELTI dalla base del partito e non da te, Belisario, Formisano, Mura. Perchè se nel Veneto avesse potuto scegliere la base del Partito il prof. RINA sarebbe stato in Parlamento e Borghesi sarebbe rimasto a Verona. E invece tu e Di Pietro avete fatto il contrario. Una persona seria e di sinistra a casa e un leghista in parlamento. E l'ultima sortita di Borghesi che chiede le dimissioni di De Magistris la dice lunga e anticipa questa tua infelice uscita della “pugnalata alle spalle”. Il futuro di IDV, se ancora si può pensare a un futuro, si chiama DE MAGISTRIS. Il peggior passato ancora non è passato.
Lavorare per unire, non per dividere. credo sia questo l'unico obiettivo sano. per questo io mi auguro che si trovi una soluzione. onorevole donadi perchè non presenta una proposta di legge che impone ai parlamentari vincolo di mandato e se cambiano idea se ne devono andare dal parlamento. O rispetti il voto dei cittadini che ti hanno mandato a rappresentarli nelle istituzioni oppure se non ti riconosci più nel partito con il quale sei stato eletto ti dimetti dal parlamento. si può fare? io credo di si e sarebbe divertente vedere poi quanto appoggiano in parlamento questa proposta di legge. come diceva andreotti a pensar male si fa peccato ma qualche volta ci si azzecca: ne rimarrennero la metà! almeno non dovremmo pagare lo stipendio ai traditori! grazie per tutto quello che lei fa, la seguo sempre e la stimo molto! auguro a lei e a tutta la sua famiglia un buon natale e un sereno anno nuovo. con amicizia e stima, maurizio fortini
donadi lei una delle anime belle di questo partito. lavori per fare in modo che io non debba essere più umiliata da personaggi come razzi e scilipoti. trovi la quadra, una soluzione concreta (la mozione che lei ha prsentato al congresso era una bella prima mossa) con la quale si pone fine una volta per tutte a candidature di personaggi tanto spericolati quanto impresentabili. capisco che alla viltà dell'animo umano non c'è ma fine e che questa è una malattia che riguarda tutti ma proprio tutti i partiti ma noi abbiamo una responsabilità politica in più perchè siamo e saremo sempre l'unico partito a difesa della legalità-. io condivido in pieno il suo post. è scorretto ergersi a giudici e cavalcare i problemi. il tempo dimostrerà se l'intento di dem magistris e alfano era davvero fatto con l'intenzione di arricchire il partito e nn di impoverirlo. a loro ricordo che se non  ci fosse stata italia dei valori probabilmente non sarebbero mai diventati parlamentari. e sarebbe bene che se lo ricordassero. buon natale a lei e a tutta la sua famiglia.
Egr. Onorevole Donadi,Non condivido  il suo pensiero, credo che persone come De Magistris e Alfano rappresentino una ricchezza per IDV e non siano assolutamente accostabili ai GIUDA RAZZI e SCILIPOTI.  Ritengo che il grido di allarme lanciato da De Magistris ed Alfano sia assolutamente condivisibile e reale.Non devono più esistere candidature che non scaturiscano da un attento confronto  e condivisione con la base e dalla loro legittimazione attraverso il voto di elezioni primarie tra gli iscritti di IDV.Caro Onorevole, se vuole veramente sconfessare  De Magistris faccia in modo che alle prossime competizioni elettorali le liste dei candidati siano espressione del voto degli iscritti di IDV. Agisca in modo che ogni candidato  si presenti con un dettagliato curriculum scolastico, professionale , politico con annessa la dichiarazione dei redditi!! ( con una piccola clausola che VIETI a precedenti tesserati con i partiti del centro-destra di candidarsi non prima di 2-3 anni di effettiva militanza nel nostro partito ). Faccia in modo che la lista dei candidati scaturisca unicamente dalle elezioni PRIMARIE degli iscritti e non sia composta da "nominati dall'alto".Faccia in modo che Italia dei Valori ritorni ad essere un faro e una guida per tutte le persone oneste che vogliono impegnarsi attivamente per sconfiggere questo cancro che si diffonde all'interno delle nostre istituzioni rappresentato dal Berlusconismo.La considero una persone onesta ed intelligente e quindi spero consideri queste poche  righe come un contributo di idee piuttosto che un attacco.al nostro partito.
...condivido TOTALMENTE il messaggio di Leonardo!!!!!Donadi stai attento, perche' se cominciate a comportarvi come glaltri partiti, la base vi mandera' a casa!!! ...Mentre se capirete il messaggio lanciato da Giulio,Sonia e Luigi, allora continuerete a crescere!!!Buon Natale a TUTTI 
Invece di parlare di pugnalate e cose del genere, perché i dirigenti tutti non si danno da fare per "fondare" un partito che abbia nelle sezioni (esatto, sezioni, quelle sezioni che hanno fatto grande il Pci di Berlinguer) il proprio fulcro? L'IdV se vuole crescere, se vuole che la sua linea politica incida nelle scelte del centro sinistra, se vuole, infine, evitare altri casi Scilipoti, deve rivedere la sua organizzazione, la sua struttura. Non basta affidarsi alla rete, è un po' ineffabile. Si torni anche alle sezioni. E' lì che si deve discutere, commentare, esercitare la democrazia partecipando fisicamente. Gli iscritti e simpatizzanti dell'IdV devono pretendere che il partito si dia luoghi dove confrontarsi, discutere, prendere posizione, decidere la linea politica. Le sezioni costano, ma ogni eletto potrebbe devolvere una opportuna parte della propria indennità e tutti gli iscritti e simpatizzanti contribuire in vario modo e sempre nella trasparenza.
Aldilà del fatto che resto fortemente critico sul comportamento di De Magistris riguardo alla non-autosospensione dopo il rinvio a giudizio, per il resto trovo ECCESSIVO questo post. Non mi sembra che i tre abbiano scritto chissache né che abbiano "pugnalato" qualcuno.                         Trovo tutto ciò sana e normale dialettica di partito.                                                                    Buone feste a tutti.
a chi parla di acredine di Massimo Donadi nei confronti di Luigi de magistris non ha capito proprio niente. http://www.massimodonadi.it/argomenti/blogtags/rinvio-giudizio-di-luigi-de-magistris. leggere per credere! un partito serio quando è sotto attacco fa quadrato intorno alle sue punte di diamante, come luigi è! quando luigi de magistris è stato rinviato a giudizio donadi lo ha difeso ma nessuno di quelli che adesso fanno le pulci a idv osa dire una sola parola su questo. donadi non ha bisogno di dimostrare niente, qualcuno forse si! questo è lo stile politico di donadi! quello è lo stile politico di de magistris!
non c'è niente di più becero che lasciare commenti, qualunque essi siano, senza mettere nome e cognome!sintomo solo della più spregevole vigliaccheria !se non hai le palle per firmarti non sei nemmeno degno di scrivere alcunché
Gia?E' quasi da logica matematica. O la questione esiste, e allora dobbiamo fare pubblica ammenda e arginare il problema, oppure no e quindi qrgomentare e dimostrare che cio' che dicono i De  Magistris e Co. e' falso.Molto spesso la vedo nelle nostre innumerevoli manifestazioni a Roma per avvalorare con la nostra presenza lo scontento sociale di questi ultimi anni. Cio' fa piacere, ma non deve essere solo un motivo per pubblicizzare la presenza costante dell'IDV e nient'altro.Ricorda il sindaco di Salerno, acclamato a gran voce da coloro che non hanno nessuna questione morale come Presidente della maltrattata regione Campania? Come e' andata a finire ? Dobbiamo dimenticare ed abbozzare?Ora con gli Scilipoti e i Razzi, ancora abbozzare? Fino a quando la nostra resistenza dovra' essere messa alla prova ?Smettiamola di far finta di nulla e proviamo a trovare delle situazioni politiche se ne siamo capaci. Rispondere che il problema non esiste ed e' soltanto una manovra di coloro che alzano la mano per il raggiungimento di chissa quale obiettivo, mi pare riduttivo. Eppoi fa il paio con la stessa strategia di coloro che sono al governo per cui se le cose non vanno come devono andare e' sempre colpa di qualcun'altro o c'e' un secondo fine.Siamo nel periodo natalizio e dobbiamo essere piu' buoni per cui mi fermo qui ele auguro un Sereno Natale.pp 
Caro Donadi,sinceramente e senza alcuna polemica, ma non posso che associarmi a quanti non condividono e non si capacitano di tanta acredine nei confronti di chi ha espresso un proprio parere e una propria considerazione ancorchè magari dissenziente all'interno di IdV.In questo caso io sono assolutamente concorde con la filosofia di Voltaire: " non condivido quello che dici, ma sarei disposto a lottare fino alla morte perchè tu possa sempre avere la possibilità di esprimerlo."Se Lei non è d'accordo con quanto affermato da De Magistris, Alfano, Pardi , Cavalli, può ovviamente contestarlo tranquillamente, magari argomentandolo in maniera precisa, ma certo  non con questi toni accesi di 'lesa maestà' che per altro non Le sono confacenti.Nel caso specifico della scelta dei futuri candidati, questa potrebbe avvenire con delle primarie dove chiunque si può presentare o essere presentato alla 'base', ma con delle precise  condizioni:1) assoluta trasparenza: nessuno ti obbliga a fare il deputato, il consigliere, l'assessore ecc..,  ma se lo vuoi fare devi farti conoscere senza tanti ricorsi a privacy e quant'altro e dire chi sei, cosa fai, se hai già avuto altre esperienze politiche, se si quali , con quali partiti, con quali personaggi, che lavoro fai, quanto guadagni, sei sposato, hai figli , hai casa/e di proprietà , sei membro di una qualchè società hai debiti, mutui o impegni finanziari di qualsiasi natura, ecc.. insomma tutto, ma proprio tutto su di te2) perchè ti presenti, con che programma e con quali proposte ed iniziative...ecc3) non parlare 'politichese', difficile e/o con linguaggio involuto, come ho letto anche tra alcuni di questi commenti; non serve, come non servono frasi ed argomentazioni altisonanti che non si capiscono e non dicono niente ( porta a pensare che forse l'intento è proprio solo quello: non far capire niente), la politica in fin dei conti è solo l'arte sapiente del buon padre di famiglia ed è quello che personaggi come De Gasperi  applicavano senza problemi .Come vede basta poco, senza critiche sterili e/o  denunce di  improbabili 'pugnalate alle spalle' .Vogliamo essere il Partito del cambiamento e dell'innovazione ? e allora cominciamo a cambiare e innovare rompendo drasticamente gli schemi classici del fare politica cominciando dall'interno di IdV.Gli elettori lo capiranno e ci sosterranno! 
Caro Donadi, io ho avuto l'occasione di conoscere Sonia, e Luigi e mi sono apparse le persone piu semplici possibili, oltre che umili!Dovresti capire anche tu che, se si vuole andare avanti bisogna cambiare ,se possibile iniziando dal basso, la classe lavoratrice, hai mai pensato di candidare anche questa categoria??Se lo pensassi capiresti che è da lì che bisogna cominciare!Nicola l'operaio (per davvero eh)!
Ho letto la risposta di Di Pietro sul suo Blog e sono sgomento e incredulo. Continua a dimostrare di non aver capito NIENTE di ciò che chiedono De Magistris e Sonia Alfano. Non chiedono ragioni sulle vicende della gestione AMMINISTRATIVA di IDV come fecero Veltri e Occhetto. Chiedono altro. E Di Pietro continua a far finta di non capire. De Magistris ha sollevato una "questione morale" non in merito ai problemi che sollevarono Veltri ed Occhetto. Gli stanno indicando la LUNA, cioè il problema della gestione democratica e di partecipazione degli iscritti alla vita del partito, nelle scelte dei coordinatori, dei candidati e lui parla d'altro. In questi anni lui e quelli che gli stanno attorno hanno scelto il "metodo Formisano" per reclutare mercenari provenienti da Udeur, Forza Italia, Margherita, Lega, ecc,, ( De Gregorio, Porfidia, Di Iorio, Misiti, Pisicchio, e tanti altri) e hanno sbattuto fuori il partito dirigenti e militanti che hanno OSATO chiedere le ragioni di questo tipo di gestione del partito. QUINDI FA FINTA di non capire. Se De Magistris, Alfano e Cavalli gli indicano la LUNA lui non può continuare a guardare il DITO. Buon Natale!!!
quelli dell'idv: http://www.antoniodipietro.com/ il resto è solo noia e bufale!
Scusa ma non vedo alcun accenno alla questione di cui stiamo parlando, nella pagina che hai indicato. Se ne parla forse in una pagina interna? Vorresti per favore indicare il link esatto?Oppure ci puoi riassumere la posizione di Di Pietro riguardo le parole di De Magistrits? Comunque 'il resto è noia';  l'impressione è proprio che quanto le persone scrivono qui sia completamente ignorato dagli esponenti di IdV. Molto deludente. ---p
Grazie Fulvio della segnalazione. Non avevo visto il post di Antonio Di Pietro e l'ho trovato pieno di spunti di riflessione. Non solo è un'atto di trasparenza che in politica non c'è mai ma soprattutto è pieno zeppo di documenti. Roba da extraterrestri. ma soprattutto credo che Di Pietro trovi la sintesi tra queste posizioni e non lo fa in politichese e neanche in dipietrese.i problemi ci sono in tutti i partiti e chi critica donadi lo fa solo per difendere de magistris. sapete che vi dico? Al paese mio si dice che se non ti sta bene te ne vai! se c'hai tanto da ridire prendi un'altra strada. io credo nella politica portata avanti da Italia dei Valori. sono orgogliosa di tutte le battaglie che abbiamo fatto e che ci hanno dato grandi soddisfazioni. sono orgogliosa di aver preso la pioggia per raccogliere le firme per i referendum! e loro dove erano? De magistris alfano e cavalli io non li ho mai visti!!! mai dico mai!!! DI pietro scrive che a gennaio si affronterà la questione. Voglio vedere le proposte di De magistris ed alfano. Aspetto le loro proposte costruttive. come ha fatto donadi! se nno arriveranno allora questo partito loro lo vogliono solo sfasciare. ma io chiedo a donadi e di pietro di non lasciarglelo fare! questo partito è nostro e di nessun altro e io non mando tutto a carte quarantotto per colpa di questi personaggi!