Taggati con: ambiente

BRACCONAGGIO? IDV DICE NO

No al bracconaggioNo al bracconaggioIn queste ultime settimane ha suscitato un vivace dibattito e anche molte polemiche, soprattutto sul web, la proposta di legge presentata dal un nostro parlamentare che prevedeva di abrogare il reato di bracconaggio prevedendo al contempo un rafforzamento delle sanzioni amministrative e pecuniarie a carico di quei cacciatori che si macchino di questi gravissimi comportamenti.In particolare, la proposta prevedeva, come detto, sanzioni economiche molto più pesanti e la sospensione della licenza di caccia.Ho voluto, se pur brevemente, illustrare i contenuti di questa proposta che pure, lo dico subito, non condivido, per rendere atto della buona fede del suo proponente. E infatti, ragionando nell’ottica e con un’esperienza di un cacciatore, Cimadoro ritiene che la minaccia di sospensione di una licenza di caccia e di una forte multa siano un deterrente molto più forte rispetto a una sanzione penale che, al contrario, ha tutti i limiti e le complicazioni legate all’amministrazione della giustizia delle quali riconosciamo lentezza e farraginosità.Comunque al di là del merito, questa proposta resta un’idea inopportuna perché rischia di dare un segnale sbagliato e di essere interpretata come un cedimento da parte dello Stato verso questo reato. Io credo, infatti, che su un tema così delicato, lo Stato debba intervenire con maggiore durezza e non far passare l’idea di essere più tollerante. Tuttavia, credo, e vorrei da voi un parere, che il ragionamento di Cimadoro sia comunque fondato e che da questo si possa recuperata l’idea di fondo: quella di aggiungere alle sanzioni amministrative e penali, che già esistono, disposizioni ancora più severe, come l’aumento delle pene pecuniarie e la sospensione della licenza di caccia, così da dare il senso di una lotta da parte dello Stato più dura e incisiva contro il bracconaggio.Tutto questo ovviamente si inserisce in una visione più complessiva. L’ambiente e il nostro territorio sono un bene già tragicamente devastato in ogni suo aspetto: dalla flora, alla fauna, all’ecosistema marino. Per questo la sua tutela non può lasciare spazio a sottovalutazioni, in un’area, come quella italiana, che sta davvero toccando con mano le conseguenze di anni di sfruttamento del territorio: alluvioni, frane e inquinamento dell’aria e del mare, sono purtroppo fenomeni che sempre più spesso ci toccano da vicino.Per questo ritengo che il progresso dell’uomo non possa prescindere da un sistema produttivo e di sviluppo sostenibile. Occorre mettere al centro del nostro sistema di valori il rispetto per la natura e l’ambiente, per il mondo animale e vegetale. Questo deve essere il nucleo da cui far ripartire lo sviluppo e la ricchezza del nostro territorio.