C'è una categoria di persone che, tutte le mattine, si scontra con i tagli, le sforbiciate e con i pessimi rammendi imposti da questo governo. Sono i
pendolari e i cittadini che, ogni santo giorno, viaggiano compressi su treni, autobus e metropolitane ridotte all'osso da una politica scellerata che in due anni ha messo
in ginocchio il trasporto pubblico locale. Il taglio accumulato dal 2009 ad oggi ammonta
a 1.665 milioni di euro. E' per questo che, insieme a tutti i deputati dell'Idv, ho s
ottoscritto una mozione presentata al governo affinché si impegni a incrementare il fondo per il finanziamento del trasporto pubblico locale. Gli interventi adottati fino ad oggi, infatti, non stanno solo colpendo le risorse e quindi pregiudicando la qualità del servizio,
stanno minando la sopravvivenza stessa del servizio.
Le regioni, strette nella morsa di manovre finanziarie abbozzate e ri-abbozzate da un sarto di pessima fattura, per continuare a garantire le prestazioni offerte fino ad ora,
saranno costrette a procedere al totale azzeramento dei servizi, degli investimenti, all'ulteriore e insostenibile aumento delle tariffe e al licenziamento di migliaia di dipendenti. Il governo, così come salva dal carcere i propri deputati, dovrebbe pensare ai suoi cittadini e impegnarsi a recuperare le risorse economiche necessarie attraverso interventi dal fondo per gli interventi strutturali di politica economica, incrementato di ben 2 miliardi di euro per l'anno 2010 e che già era stato incrementato di 835 milioni di euro per il 2011 e di altrettanti 2.580 milioni di euro per il 2012.
Dove trovare i soldi? Per esempio potrebbe iniziare dalla soppressione dei finanziamenti previsti per la realizzazione del Ponte di Messina, pari a un miliardo e 770 milioni di lire, di cui 470 per il solo anno 2012, quale contributo ad Anas spa per la sottoscrizione e l'esecuzione di aumenti di capitale per la società Stretto di Messina spa
. Elimini questo spreco e destini i fondi risparmiati al finanziamento del trasporto pubblico locale. Il nostro Paese ha sempre garantito l'esercizio del diritto alla mobilità dei cittadini ma i tagli perpetrati dal governo rischiano di
pregiudicare in modo irreversibile l'esercizio di questo diritto, colpendo in particolar modo le fasce meno abbienti della popolazione e i pendolari che saranno costretti a subire tutte le conseguenze di tale situazione. Le risorse per impedirlo ci sono:
basta solo voler affrontare seriamente la situazione. Un avverbio, mi rendo conto, che spesso questa maggioranza finge di dimenticare.
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