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CI SALVERA’ MA PIU’ INGIUSTA DI COSI’ ERA DIFFICILE

Monti dice che questa è una manovra per salvare l’Italia e non si può negare che molto probabilmente è proprio così. Questa manovra, unita ai provvedimenti che saranno presi da capi stato europei nei prossimi giorni, potrebbe davvero scongiurare per l’Italia quegli scenari da incubo che abbiamo temuto in questi ultimi mesi.

Ma c’è un però. Era davvero difficile immaginare una manovra più ingiusta di questa. Una manovra fatta di tante tasse, troppe, e ancora una volta come sempre che andranno a colpire il ceto medio più tartassato d’Europa.

E’ una manovra che interviene pesantemente sulle pensioni, sulle quali era probabilmente impossibile non intervenire, ma non certo così pesantemente e così indistintamente. A non pagare nulla, ancora una volta, saranno i grandi patrimoni, i grandi e piccoli evasori.

Mentre infatti questa manovra colpisce con la scure il ceto medio e i pensionati, agli evasori fa il solletico con una piuma, chiedendo un ridicolo contributo del 1,5 per cento dei capitali scudati, e non prevedendo nessuna misura degna di rilievo per contrastare l’evasione fiscale.

Su questo ultimo punto voglio essere molto chiaro. Sconfiggere evasione fiscale è possibile basta solo averne la volontà politica. Che questa volontà non l’avesse Berlusconi lo potevamo anche capire ma che non ce l’abbia neanche questo governo lo trovo semplicemente inaccettabile.

Per questa ragione, credo che Italia dei Valori dovrà cercare di cambiare radicalmente questa manovra in Parlamento. La manovra è di 20 miliardi netti e tale dovrà restare. Per questo, tutti i nostri provvedimenti saranno costruiti per lasciarne invariato il saldo. Cercheremo, con i nostri emendamenti, di far pesare di meno questa manovra sulle tasche dei soliti noti e di più su grandi patrimoni ed evasori.

Francamente, e non lo nascondo, questa manovra delude. Bastava il mio ragioniere e non i migliori cervelli d’Italia a scriverla così. Deve essere chiaro: un’altra manovra è possibile, una manovra dove non siano sempre gli stessi a pagare. Noi presenteremo i nostri emendamenti e, se anche le altre forze che si ispirano a principi di equità sociale e solidarietà si impegneranno e si batteranno in Parlamento, la manovra potrà cambiare. Perché, governo tecnico o no, il Parlamento è sovrano.