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SICILIA, LO SPRECO FA 90

Sede consiglio regione SiciliaSede consiglio regione SiciliaNella bella terra del sole, la Sicilia che fu dei Normanni, è successo che la commissione incaricata di ridurre il numero dei consiglieri regionali da 90 a 70, ha ben pensato di bocciare la proposta, firmata Giovanni Barbagallo, Pd, che mirava ad allineare l’ampiezza dell’assemblea a quella delle altre regioni italiane. Ebbene, la commissione che doveva stabilire la riduzione del numero di consiglieri, formata niente di meno che da loro stessi in persona, dopo ben tre sedute, ha votato, compatta, esclusi i tre esponenti del Pd, per il no. Bisogna dire, in loro difesa, che l’alto senso di responsabilità che hanno dimostrato con questa scelta, che ha impedito alla regione di risparmiare una consistente cifra, li ha portati di recente a ridursi lo stipendio del 10 per cento. Se ne sono aggiunti, poi, un altro 10 alla voce “aggiornamenti culturali”. Beh, un’aggiunta indispensabile! E poi bisogna riconoscere che lo stipendio di questi signori era già abbastanza misero… appena 19.400 euro al mese, e neanche netti. Perdonatemi l’ironia, ma sembra davvero una barzelletta e, di fronte alla colossale gravità di tutto questo, come si dice, si ride per non piangere. Ora, parlando seriamente, mi chiedo: in un momento di grave crisi economica, mentre le famiglie stentano ad arrivare alla fine del mese e il Paese rischia il collasso, visti i dati, più e meno recenti, com’è possibile che l’Assemblea regionale siciliana, dove i consiglieri si chiamano deputati, si conceda così tanto sperpero, che, a leggere i dati raccolti da chi nella Regione vive e lavora anche per noti quotidiani nazionali, basterebbe allineare la spesa a quella di altri consigli regionali del Paese, per risparmiare 20 milioni e trecentomila euro? Come, la Regione Sicilia, può spiegare ai cittadini medi, che stentano a pagare l’affitto, che i consiglieri godono della copertura spese mortuarie, valida anche per quelli cessati dal mandato, di cinquemila euro? Come può essa giustificare che gli stessi spendono 9 euro per un pranzo completo? Certo, il caffè lo pagano a parte, la bellezza di 36 centesimi. Il sarcasmo mi è scappato di nuovo, ma, davvero, l’intera situazione ha del paradossale. Soprattutto, è naturale chiedersi: come possono, i cittadini, accettare e sopportare? Il clientelismo? Palermo, infatti, ha oltre ventimila dipendenti comunali, per pagare i quali, a gennaio, il sindaco ha dovuto attingere ai fondi inviati da Roma per togliere la spazzatura dalle strade. Vi assicuro, è tutto vero, documentato da pagine di giornali seri, non è una barzelletta. E’, purtroppo, l’Italia.