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FORZA GNOCCA E FIDUCIA SUL BAVAGLIO. SIAMO AL DELIRIO

Buvette di Montecitorio, teatrino della politica. Dopo mesi di furibonde litigate, Berlusconi e Tremonti decidono che è ora di farsi vedere insieme a conversare amabilmente. Camminano per il Transatlantico, chiacchierano, prendono il caffè insieme in buvette. Per dare un segnale d’unità, commentano autorevoli analisti sui divanetti, e per cercare di smentire le voci sui loro dissidi. In realtà sono ormai ai ferri corti e con visioni politiche divergenti, incompatibili. A partire dalla nomina a governatore di Bankitalia. La frizione tra i due (per usare un eufemismo visto che si tratta di una vera a propria guerra politica) è una delle cause dell’immobilismo del governo e della mancanza di una strategia per affrontare la crisi. Non basta una passeggiata in Transatlantico per dare stabilità, forza e credibilità al governo. E intanto Berlusconi ha dato spettacolo ed ha tirato fuori il peggio di sé. Ha attaccato i magistrati, definendoli schegge impazzite. Un classico del suo repertorio a dire la verità. E ha regalato una vera perla. Ha detto che il nome migliore per il nuovo Pdl sarebbe ‘Forza Gnocca’. E’ impazzito. Siamo ai deliri finali di un premier che, come disse la moglie, non sta bene ed ha bisogno d’aiuto. Forza Gnocca, capite? Non credo di essere privo di senso dell’ironia, ma penso sinceramente che siamo in un clima da fine impero che non ha precedenti nella storia della nostra Repubblica. L’Italia annaspa e lui pensa a ‘Forza Gnocca’ pensa a chiedere la fiducia sulle intercettazioni e ride all’idea di fare un passo indietro. Siamo ai deliri finali di un capo di governo che è diventato una macchietta. Sta per calare il sipario su questo spettacolo indecente.