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PAOLA HA DETTO SI. E IO LE DICO GRAZIE!




LA LEGGE SULL’OMOFOBIA NO, IL BUNGA BUNGA SI
Tre giorni fa, in commissione giustizia, il Pdl e la Lega hanno bocciato la legge sull’omofobia, insieme ai Responsabili e all’Udc che, però, si è spaccato. E’ la terza volta che la proposta della collega Paola Concia del Pd viene respinta, nonostante sia stata raggiunta una buona mediazione e siano stati accolti i rilievi della maggioranza, ovvero quello di associare agli omosessuali anche anziani e disabili, seguendo le linee stabilite in materia di diritti civili dal Trattato di Lisbona. Non è servito a niente. Qualche giorno prima, sempre in materia di diritti civili, una maggioranza incivile, con la campagna elettorale alle porte, ha deciso di rinviare ulteriormente l’esame del testo sul testamento biologico, trattando il tema del fine vita come uno yoyo. Noi ci siamo opposti ma invano. Abbiamo chiesto loro di avere il coraggio delle loro azioni ma chi non ce l’ha il coraggio non sa darselo. Da questi due episodi parlamentari emerge chiaramente un dato di fatto. Al governo e alla maggioranza non frega niente dei diritti civili. Li trattano come li hanno sempre trattati: come strumenti elettorali da tirare fuori e nascondere all’occorrenza. Dietro di loro non c’è la coscienza del legislatore che, al di là dei suoi personali convincimenti morali o religiosi, legifera in nome e per conto di tutti i cittadini, ma le pressioni delle gerarchie ecclesiastiche. La paura è che la legge sull’omofobia, che vuole riconoscere semplicemente a chi viene offeso ed insultato il diritto ad avere giustizia, sia l’apripista ai matrimoni tra omosessuali. Così come una buona e seria legge sul testamento biologico che non imponga a tutti una morale di stato. In Italia non si riesce a fare una legge per punire gli odiosi crimini verso le persone omosessuali, anziane o disabili. La legge sull’omofobia no. Il bunga bunga sì.



PDL, IL GIURASSICO DEI DIRITTI CIVILI
Hanno trasformato il forum nazionale della famiglia in un museo di preistoria e di paleontologia, esponendo e rivendicando come trofei idee fossilizzate risalenti al giurassico. E’ questa l’era zoologica governativa quando si parla di diritti civili e temi etici. I ministri e sottosegretari Sacconi, Roccella e Giovanardi ieri hanno dato il peggio di loro stessi. Neanche il miglior padre Torquemada avrebbe raggiunto vette così inusitate. Ricapitolando, ad uso di coloro che si siano persi le imperdibili “perle” ministeriali, ieri Giovanardi ha detto che i progressi della scienza e le biotecnologie possono togliere ai figli il diritto di nascere all'interno di una comunità d'amore con un’identità certa e materna. Praticamente ha diviso il paese in famiglie di serie A, quelle naturali etero e basate sul matrimonio, e famiglie di serie B, quelle adottive o che hanno messo al mondo figli con la procreazione assistita, o peggio ancora, quelle omosessuali che non entrano neanche in classifica. Sacconi ha dato fiato alle trombe sostenendo che lo Stato darà aiuti solo alle famiglie naturali regolarmente sposate e che procreano, per poi fare una clamorosa marcia indietro per le sacrosante proteste di Italia dei Valori. La Roccella, infine, ha sostenuto che le biotecnologie vanno selezionate e governate. Meglio se, ovviamente, da lei che è selezionata, governata ed ispirata non da quello spirito laico che dovrebbe guidare la mano del legislatore ma da altri poteri. Messe tutte insieme sono esternazioni che fanno impressione, obbrobri ideologici da brivido freddo lungo la schiena. Un impressionante manifesto della razza, di stampo razzista e nazista, ideologico ma soprattutto spaventosamente anacronistico. Giovanardi, Sacconi e Roccella sembrano le tre scimmie, che non vedono i profondi mutamenti sociali davanti agli occhi di tutti, non sentono il grido che si alza forte nel paese e che chiede il rispetto dei diritti civili di tutti i cittadini, non parlano al cuore della gente ma rispondono ad altri interessi e poteri. Il problema è che la famiglia evocata dal governo è ben diversa e lontana da quella raccontata e descritta dalle testimonianze e dalle statistiche Istat, tanto per cominciare. Le forme familiari sono sempre più variegate. Oggi siamo di fronte a single con figli, coppie senza figli, coppie con figli non coniugate, coppie che scelgono di non sposarsi e fare figli, coppie omosessuali con figli, insomma una panorama diversificato e variopinto. Se a queste nuove famiglie, lo Stato laico negasse gli aiuti è come se non riconoscesse l’esistenza di un pezzo vivo reale e pulsante del nostro paese e violasse i sacrosanti diritti civili di questi cittadini. Ecco perché, insieme a Berlusconi, ci auguriamo che anche i Sacconi, i Roccella, i Giovanardi e tutti i dinosauri che animano il Pdl finiscano presto in quel museo di preistoria e di paleontologia dove vogliono rinchiudere a chiave il rispetto dei diritti civili di tutti i cittadini italiani.



BIOTESTAMENTO, RITORNO AL MEDIOEVO




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