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Non saremo spettatori

 

Si alla fiducia. Un voto che confermeremo atto per atto, un voto che non diamo con la retromarcia innestata, perché nel suo discorso abbiamo trovato molti punti di convergenza. Ci dovremo confrontare su alcuni punti, come tutte le forze politiche. Dobbiamo superare la dicotomia amico-nemico e concentrarci sul merito dei provvedimenti. Saremo protagonisti e non spettatori, con le nostre proposte.

La prima parola che ha pronunciato ‘basta ai privilegi’ ci è piaciuta. Noi speriamo che questo stile che l’ha resa famosa in Europa, lo porti in Italia, al governo… Primo atto pubblico di un suo ministro è stato rilanciare il nucleare. Abbiamo apprezzato, comunque, la tempestiva rettifica. a

Abbiamo apprezzato, altresì, le sue parole sui costi della politica. E comincino a pagare oggi quelli che non hanno mai pagato. Bene l'abolizione delle province, ma anche lotta ad abusi e sprechi più che riforma delle pensioni. Spendiamo 4 miliardi di euro l’anno per le auto blu, vanno tagliate con l’accetta. Mille parlamentari sono troppi. Si deve mettere mano alle società pubbliche, che non operano come imprese ma seguono logiche clientelari, sperperando immense quantità di denaro.

Si metta mano ai vitalizi, si passi dalla carta all’era digitale. Accorpare, il verbo che mi è piaciuto di più. Welfare, avremo intento collaborativo. Per noi non si parla di tagliare perché l’Italia spende meno degli atri paesi europei, ma si deve spendere meglio. Welfare per donne e famiglie, fatto di asili nido e di detrazioni per le spese per la collaborazione domestica. Evasione fiscale come punto centrale, abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possbilità per tanti anni e soprattutto paghi chi non ha mai pagato. Verifiche elettroniche, perché ci sono banche dati che possono facilitare verifiche a tappeto. Faccia queste cose e ci troverà dalla sua parte.