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PDL, IL FUTURO ALL'INSEGNA DELLA GNOCCA

 Parlare di gnocca di questi tempi è come sparare sul pianista, o forse lo è sempre stato dai  tempi di Noè. Silvio ha inventato l’acqua calda perché, se vero fosse, nascerebbe il partito più antico del mondo e  certo Silvio non dovrebbe faticare molto a metterlo su, visto che si è già portato un pezzo avanti. Al netto delle battute, siamo veramente al “triviale del tramonto” (cito un titolo di oggi de Il Manifesto). La gnocca è la cifra politica, etica e morale dei tempi nell’era di Berlusconi. Questa mattina, di buon’ora, qualche simpatico hacker, dicono i responsabili del sito del partito di maggioranza, ha giocato un brutto scherzo a Silvio. Con un abile giochetto, dicono, cliccando su www.forzagnocca.it si viene reindirizzati al sito del partito di Silvio Berlusconi. Qualche hacker si è divertito, pare e ci vogliamo credere. Il problema, in realtà, è l’orizzonte politico. Sì perché gli esponenti del Pdl, invece di indignarsi, urlare il loro sdegno, ieri, alla battuta del premier, si sono precipitati a giustificarlo. Il presidente ha fatto solo una battuta, con questa sinistra non si può più scherzare e pure chi ha lanciato il cuore oltre l’ostacolo, dicendo ma va là significa solo che Silvio mette le donne al centro. Al centro di che non lo so e non riesco neanche ad immaginarlo. Mi fermo qui, per carità di patria. Dunque, dicevamo, l’orizzonte politico del partito delle libertà. Sinceramente, mentre i cattolici del Pdl si organizzano e il direttore de il Foglio li bastona, non vedo molti altri orizzonti politici per il partito di maggioranza, se non quello della gnocca. Si iscrivano al partito della gnocca, l’unico orizzonte politico di Berlusconi.

FORZA GNOCCA E FIDUCIA SUL BAVAGLIO. SIAMO AL DELIRIO

Buvette di Montecitorio, teatrino della politica. Dopo mesi di furibonde litigate, Berlusconi e Tremonti decidono che è ora di farsi vedere insieme a conversare amabilmente. Camminano per il Transatlantico, chiacchierano, prendono il caffè insieme in buvette. Per dare un segnale d’unità, commentano autorevoli analisti sui divanetti, e per cercare di smentire le voci sui loro dissidi. In realtà sono ormai ai ferri corti e con visioni politiche divergenti, incompatibili. A partire dalla nomina a governatore di Bankitalia. La frizione tra i due (per usare un eufemismo visto che si tratta di una vera a propria guerra politica) è una delle cause dell’immobilismo del governo e della mancanza di una strategia per affrontare la crisi. Non basta una passeggiata in Transatlantico per dare stabilità, forza e credibilità al governo. E intanto Berlusconi ha dato spettacolo ed ha tirato fuori il peggio di sé. Ha attaccato i magistrati, definendoli schegge impazzite. Un classico del suo repertorio a dire la verità. E ha regalato una vera perla. Ha detto che il nome migliore per il nuovo Pdl sarebbe ‘Forza Gnocca’. E’ impazzito. Siamo ai deliri finali di un premier che, come disse la moglie, non sta bene ed ha bisogno d’aiuto. Forza Gnocca, capite? Non credo di essere privo di senso dell’ironia, ma penso sinceramente che siamo in un clima da fine impero che non ha precedenti nella storia della nostra Repubblica. L’Italia annaspa e lui pensa a ‘Forza Gnocca’ pensa a chiedere la fiducia sulle intercettazioni e ride all’idea di fare un passo indietro. Siamo ai deliri finali di un capo di governo che è diventato una macchietta. Sta per calare il sipario su questo spettacolo indecente.