Taggati con: guerra in Afghanistan

COMMISSIONE D'INCHIESTA SULLE BUGIE DI LA RUSSA

La Russa - BerlusconiLa Russa - BerlusconiWikileaks inguaia il novello D’Annunzio, o, meglio, la brutta copia del poeta Vate, ovvero il ministro della Difesa Ignazio La Russa. Quello che si sente un eroe perché indossa la mimetica e getta volantini dagli elicotteri nei cieli di Kabul e scalcia come un asino (all’indietro) contro i giornalisti che osano porre domande che ritiene scomode. Eia Eia Allalà! Bei tempi quelli, eh Ignazio?! Per quest’uomo Fiuggi è rimasta una città termale. Il sito di Assange, ancora una volta, ha messo a nudo il monarca di Arcore e tutta la sua sbrindellata corte dei miracoli. Le mail che l’ambasciatore Spogli ha inviato al Segretario di Stato contengono rivelazioni drammatiche. I caveat ai nostri militari impegnati in Afghanistan sono stati eliminati per compiacere l’alleato americano, senza che né i cittadini né il Parlamento ne sapesse niente. Ciò significa che il Governo italiano ha mentito al Parlamento e ha svenduto l'interesse del Paese. Ha violato la Costituzione mandando i nostri soldati a combattere in prima linea a fianco degli Usa in una vera e propria guerra e non a compiere un'azione di pace, come da mandato del parlamento. Più soldati, più armi, più mezzi militari da combattimento e nessuna percezione della reale situazione in Afghanistan. Con questa strategia La Russa ha portato il nostro paese in guerra con conseguenze drammatiche per tutti. Ora è il momento della verità: chiediamo le dimissioni di La Russa e l’istituzione di una commissione d’inchiesta, che accerti la verità sulla natura della nostra missione in Afghanistan e che valuti le operazioni in cui sono stati impiegati i nostri militari. L’Italia ha pagato un alto tributo di sangue (36 i nostri ragazzi morti) in un conflitto che è stato tenuto nascosto a tutti. Solo un governo irresponsabile come questo avrebbe potuto commettere simili tragici errori. Adesso basta, è il momento di presentare il conto.