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MOZIONE IDV A CALDEROLI RINVIATA. LA CONGIURA CONTINUA

Il coraggio intellettuale della verità e la pratica politica sono due cose inconciliabili in Italia” diceva Pasolini e mai è stato vero quanto in questo momento. E’ quello che sta succedendo sulla vicenda Calderoli. Molti lettori hanno chiesto, in riferimento alla vicenda, perché non pensassimo di presentare una mozione di sfiducia. Noi lo avremmo fatto molto volentieri, se solo avessimo avuto l’appoggio delle altre opposizioni, viste le 60 firme richieste dal regolamento della Camera. Ma non ci siamo arresi e, dopo 10 giorni di studi, di ricerche di cavilli, siamo riusciti a trovare l’unica soluzione possibile: presentare, cioè, una mozione per il ritiro delle deleghe di Calderoli, che, in questo modo, rimarrebbe ministro del nulla. Siamo riusciti ad ottenere che quest’ultima fosse calendarizzata ed abbiamo sperato che per una volta, anche all’interno di questo governo dalla discutibile moralità, le cose potessero andare per il verso giusto. Ma ci sbagliavamo. E, colpo di scena, ieri la nostra mozione che inchiodava il ministro Calderoli alle sue responsabilità, ad ammettere di aver cancellato una legge per salvare 36 attivisti del suo partito da un’accusa gravissima, è scomparsa dal calendario. Motivo: il ministro è troppo impegnato con il Federalismo per venire in Aula. Non ci siamo fermati e abbiamo chiesto sostegno alle altre opposizioni, ma evidentemente anche per loro in questo momento il federalismo è troppo importante, o, più semplicemente, la paura del voto ha suggerito di mantenere il profilo basso su una vicenda che, se fosse andata fino in fondo, avrebbe buttato giù questo governo. Ora la mozione in questione slitterà ancora, non si sa bene di quanto, perché poi la discussione della Finanziaria sposterà ogni cosa in secondo piano, sempre che il governo non cada prima. Se, insomma, prima si aveva solo la sensazione che su questa vicenda fosse calato il complotto del silenzio, ora si hanno tutte le ragioni per ritenere ciò una certezza. A quasi tutti farebbe piacere che questa mozione non arrivasse mai in Aula, ma noi non abbiamo la minima intenzione di mollare e non lo faremo.  Confidate sul fatto che quanto prima avrete la prossima puntata di questa indecente e scandalosa congiura del silenzio.

 

LA CONGIURA DEL SILENZIO SULLE BUGIE DI CALDEROLI

video: 
Sulla vicenda Calderoli è in atto la congiura del silenzio. Nessun giornale, a parte Unità e il Fatto quotidiano, ne ha parlato. Nessuna trasmissione ha approfondito la questione. Nessun partito dell’opposizione ha cavalcato la nostra denuncia, anzi l'hanno scientificamente ignorata. Italia dei Valori ha le prove in mano per far cadere il Governo (leggi tutti i documenti). Ogni giorno le prove a carico di Calderoli diventano più pesanti, si arricchiscono di ulteriori documenti che certificano e dimostrano  le sue menzogne. Calderoli ha cancellato una legge per salvare 36 attivisti del suo partito da un’accusa gravissima, ha abusato del suo potere e mentito in diretta televisiva. Eppure, in questa povera Italia, dove la libertà di informazione e una politica autorevole sono una chimera, un comportamento che non ha uguali per gravità nella storia del Paese viene intenzionalmente tenuto nascosto ai cittadini. Anche gli altri partiti d’opposizione hanno scelto di calare un velo di silenzio sull'intera vicenda e viene quasi il sospetto che si riempiono la bocca con la richiesta di dimissioni del governo ma che in realtà, per paura del voto, non abbiano nessuna intenzione di mandarlo a casa per davvero. Il ministro Calderoli ha cancellato una norma per favorire i suoi. Ha poi accusato la preposta commissione di averlo fatto. La commissione ha smentito il ministro, dicendo che quella norma, la salva-legam, non c’era tra quelle da cancellare. Poi, quando noi lo abbiamo beccato con le mani nella marmellata, ha detto che non si poteva più tornare indietro, adducendo la scusa di non poter utilizzare la procedura di rettifica quando ad essere abrogate sono norme primarie, cioè leggi. Anche questa è una menzogna e ne abbiamo la prova. Solo due giorni prima lo stesso ministro aveva usato la procedura di rettifica negata per la norma salva legam per rettificare l'abrogazione di altre norme primarie, cioè leggi, che erano state cancellate per errore. Il ministro Calderoli si è opposto con tutte le sue forze alla rettifica abusando del suo potere di ministro solo per favorire 36 leghisti accusati di banda armata che, grazie alla sua manina fatata, si sono salvati da ogni accusa e andranno prosciolti. Un ministro della Repubblica ha mentito e manomesso una legge nell’esercizio delle sue funzioni. Ogni giudizio lo lascio a voi ma è grave che su questa vicenda sia scesa una soffocante cappa mediatica. E’ in atto la congiura del silenzio. Per questo chiedo a voi di far girare questo video nella rete, unico spazio di libera informazione sopravvissuto. Lo affido a voi, come un messaggio nella bottiglia. Mandiamo a casa questo governo di patetici satrapi e bugiardi patentati!