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MALSANI APPETITI DA “POLTRONA”

E’ nato tecnico e tecnico deve rimanere. Le quote spartitorie tra i partiti e le terne di nomi di cui si parla in queste ore, per i ruoli di viceministri e sottosegretari nel governo Monti, è avvilente e deprimente. Non solo perché certe lotte intestine e logiche spartitorie per un posticino al sole non sono all’altezza della sfida importante che il governo Monti si accinge ad intraprendere e per la quale è nato, ma perché in un certo senso ne indebolisce la scelta iniziale.

Queste operazioni di bassa cucina politica non ci appartengono e mai ci apparterranno. Noi continueremo a restarne fuori e invitiamo tutti gli altri partiti a fare altrettanto. Un passo indietro, per far fare tutti un passo in avanti: è questo quello che dobbiamo fare ora. Un anno di astinenza dai palazzi non può che fare bene alla politica. Chi è in preda a malsani appetiti, rifletta sul valore aggiunto di una sorta di fase ascetica, durante la quale meditare ed operare, sulla strada del buon senso e non su quella consumata di antichi riti di passate repubbliche.

Italia dei Valori non farà nessun nome al presidente del Consiglio Monti, non perché non ne abbia. Ma perché siamo fermamente convinti che in questo momento, per il bene del Paese, il profilo del governo Monti deve rimanere espressamente tecnico. Ma possibile che in questo Paese, con 60 milioni di abitanti, non vi siano 40 persone di competenza, autorevolezza, serietà e capacità per ricoprire quei ruoli? Difficile, anzi, impossibile da credere. Una poltrona in più non ci salverà. Ma tutti con una poltrona in meno forse sì.