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RIFIUTI: GOVERNO SGAMATO

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“E’ stato smentito chi diceva che il governo non ce l’avrebbe fatta: l’emergenza è superata. Napoli torna ad essere una città occidentale ordinata e pulita. Abbiamo fatto una cosa che nessuno in passato era riuscito a realizzare”.  Queste sono le parole pronunciate il 19 luglio del 2008 da un fiero Berlusconi che si reca a Napoli con Bertolaso al seguito, per pubblicizzare da vicino l’operato di governo e Protezione Civile. Ed ancora il 3 giugno 2009 torna a fare dei rifiuti in Campania il trofeo del suo governo dicendo: “A Napoli funziona tutto. Lo smaltimento dei rifiuti continua, nonostante le cose che si dicono e qualche fotografia di pacchetti di immondizia elettorale lasciati da gente della sinistra. Non c’è da preoccuparsi. Abbiamo discariche capaci di accogliere tutti i rifiuti per i prossimi due anni e abbiamo il termovalorizzatore di Acerra che funziona benissimo”. Peccato che il termovalorizzatore di cui parla, oltre a costare 50 milioni di euro solo di manutenzione, non abbia mai realmente funzionato. L’unica linea che attualmente è attiva, la prima, è rimasta ferma tra maggio e luglio. Quanto alle altre, la seconda è immobile dal 7 settembre, la terza già dal 17 agosto. E peccato, soprattutto, che la bella costruzione di parole ed annunci di Berlusconi sia crollata come un castello di sabbia dopo il passaggio di un’onda. A smontarla, è stata la verità, venuta fuori a smascherare la messa in scena di questo governo, che fa della frottola un metodo di politica, della favola il proprio cavallo di battaglia. “Quello che è successo negli ultimi giorni dimostra che le autorità italiane non hanno ancora fatto quello che è necessario per trovare una soluzione adeguata e definitiva al problema”. Le parole del commissario europeo per l’ambiente, Janez Potocnik, giungono, pochi giorni fa a sventare qualunque dubbio dovesse esser rimasto e a far infuriare il capo della protezione civile, che prontamente replica: “L’Unione Europea farebbe bene a fare il proprio mestiere e invece di dare giudizi dovrebbe dare una mano a trovare alternative”. Una volta sgamato, Bertolaso gioca a scaricabarile pur di non riconoscere la propria azione fallimentare e lancia al rialzo assicurando che “tempo tre o quattro giorni e Napoli tornerà alla piena normalità”. Naturalmente la reazione dei cittadini, sommersi da migliaia di tonnellate di rifiuti, che addirittura hanno raggiunto anche il centro del capoluogo partenopeo, non si è fatta attendere. Segno che la popolazione non ci sta più a bersi le balle di un governo che predica bene e razzola male. Un governo che ora parla di accordo per definire l’imposizione del proprio piano. Il problema rifiuti resterà aperto, com’è sempre rimasto, perché, quando Berlusconi gridava al successo, la monnezza era solo stata spostata, certo non smaltita. E questa andrà ad aggiungersi alle tante, troppe questioni lasciate insolute da questo governo di centro destra. Su di noi ricade una grossa responsabilità, di cui non mancheremo di farci carico. E’ il momento della svolta, gli italiani hanno perso la pazienza ed ora spetta a noi, al centro sinistra dire basta alle frottole, mandando a casa questo governo e passando ai fatti.