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VALTY, PRENDI I SOLDI E SCAPPA!

“Ehi, Johnny, i poliziotti sono sulle mie tracce, accidenti! Che faccio?”. “Rimani dove sei, Johnny, non ti muovere”. Ora se pensate a "Per un pugno di dollari" o a "Giù la  testa" o ad uno dei tanti spaghetti western che hanno allietato la vostra infanzia o adolescenza, vi sbagliate di grosso. Ormai ha fatto il giro del mondo l’infelice, per non dire inaccettabile, scriteriata, offensiva, antidemocratica, antilegalitaria, frase con il quale il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi suggeriva, solo pochi giorni fa, all’amico Lavitola, faccendiere latitante, di non rientrare in Italia. Non solo è drammatico che proprio nei giorni in cui il Paese è sconvolto da un’inarrestabile crisi economica ed i cittadini sono chiamati a sforzi immani, il presidente del Consiglio, che dovrebbe guidare il Paese, sta chiuso nelle sue stanze dorate, con il suo onorevole avvocato Ghedini, per trovare il modo di sfuggire allo sputtanamento imminente, ritornando alla carica con il ddl intercettazioni. In un paese normale, civile e democratico, un presidente del Consiglio che suggerisce ad un latitante faccendiere di non rispettare la legge, di infrangerla, lui che come capo del governo, dovrebbe esserne custode e garante, avrebbe non i giorni, ma i minuti contati. Vi immaginate se in Inghilterra, Francia, Germania, America fosse accaduta una cosa del genere? Il fatto è che qui sembra non indignarsi più nessuno. Sembra quasi “normale” una roba del genere, sembra solo l’ennesima puntata di un saga dello schifo senza fine. Io, invece, mi indigno e mi vergogno e non voglio che il mio Paese sia sputtanato per l’ennesimo comportamento inaccettabile di un presidente del Consiglio che parla e agisce antidemocraticamente. Ma in quale Repubblica un premier protegge e dà consigli a un latitante? E’ una vergogna inaccettabile e un danno per l’Italia, l’ennesimo. Napolitano metta la parola fine a questo schifo senza fine. Elezioni, subito, per il bene del Paese.