Proposte di legge costituzionale: Modifica dell’articolo 12 della Costituzione in materia di riconoscimento dell’italiano quale lingua ufficiale della Repubblica.

Data: 28 marzo 2007
Categoria: Attività Parlamentare

Signor Presidente, onorevoli colleghi, tengo a precisare che sono veneto; oltre a parlare l'italiano parlo e sento di avere una appartenenza culturale, che avverto come profonda, alla lingua della mia terra. Credo che ciò valga sia per me sia per la gran parte dei parlamentari di questa Camera in relazione alla storia e alle radici identitarie della terra di ciascuno.
Credo, peraltro, che dobbiamo tenere in debita considerazione una profonda differenza che in alcuni interventi mi è parso diventare invece un po' più labile, vale a dire quella tra le identità storiche che si esprimono anche attraverso le lingue dialettali e la tutela delle minoranze linguistiche.
Nel rivendicare con orgoglio queste mie radici e questa mia cultura, non avverto e non ho per questo una percezione di me stesso come una minoranza linguistica, ma semplicemente come quella di un italiano che è fortemente legato alla propria storia, alle proprie radici e ai valori della propria terra. Devo dire che la tutela delle minoranze linguistiche è già presente nella nostra Costituzione e si presenta già come un valore fortemente affermato e tutelato anche nei fatti. Addirittura, per alcune regioni, le minoranze linguistiche ed etniche hanno una componente particolarmente forte e sappiamo che la Costituzione riconosce loro un trattamento del tutto peculiare. Non per questo, tuttavia, noi non comprendiamo le motivazioni e le ragioni che stanno alla base dell'emendamento della Lega nord, ma crediamo soltanto che la previsione nel testo costituzionale non sia verosimilmente lo strumento più adeguato rispetto al tipo di tutela che si vuole dare.
Per questa ragione, che è peraltro quella della condivisione di un intento, quello di tutelare identità storiche e culturali che sono forti e che si esprimono talora anche e soprattutto attraverso l'idioma, ma anche nella convinzione che non sia la Costituzione a doverne fornire una tutela, bensì lo strumento delle leggi ordinarie - come è stato ricordato dall'onorevole La Russa - oltre alle iniziative che la stragrande maggioranza delle regioni italiane hanno assunto con riferimento all'identità storiche e culturali, il gruppo dell'Italia dei valori si asterrà su questo emendamento per dare un segnale che sia anche di apprezzamento verso questo impegno che noi condividiamo nello spirito.




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©  Massimo Donadi 2008