12 E 13 GIUGNO: FACCIAMOGLI IL QUORUM!

 La Cassazione ha dato ragione alle nostre richieste, smontando la truffa del governo. Il voto del 12 e del 13 giugno è importante, perchè in gioco c'è il futuro dei nostri figli e la dignità del Paese. Non è una sfida tra partiti, tra centrodestra e centrosinistra. La posta in gioco è troppo alta per lasciarla in pasto alla giusta ma in questo caso inutile contrapposizione politica. E' un voto che stabilirà se l'acqua resterà o meno un bene comune, se si potrà evitare il rischio nucleare, se i cittadini sono tutti uguali davanti alla legge e se i potenti dovranno, o meno, essere giudicati per i propri crimini, in tribunale. E' un voto per i nostri figli, per le future generazioni, per lasciare loro un paese migliore.Il prossimo 10 giugno Italia dei Valori organizzerà e promuoverà manifestazioni in 4 piazze italiane: a Milano, in piazza Duomo, a Roma, in piazza del Popolo, a Napoli, in piazza Dante, a Palermo, in piazza Verdi. Artisti, cantanti, musicisti, si alterneranno sui palchi per dar vita ad una bella pagina di ritrovato entusiasmo e di democrazia. Non è importante dove, nè chi, ne come e di che colore saranno quelle piazze perchè per definizione gli spazi aperti non appartengono a nessuno se non a chi ha il cuore e il coraggio e la voglia di riempirle. Mobilitiamoci: facciamogli un quorum così! 

Commenti

La vittoria della sinistra e dell' IdV é prossima, ma attenti!  La testa del serpente non è ancora schiacciata...

 la paura che stanno mostrando i destri di governo di fronte a “questo” referendum la dice lunga. Possiamo parlare anche per giorni, per settimane, scannarci sul nucleare, con o (per lo più) senza alcuna competenza in materia.  Riportando (per lo più) ciò che (di vagamente tecnico) ci dicono personaggi che (probabilmente) ne sanno meno di noi, ma la TV ce li propaganda come “esperti”.In realtà, secondo me, ciò che sta “emergendo” è un dato “politico” fondamentale.  Gli italiani, o almeno buona parte di essi, NON SI FIDANO… Non si fidano di chi amministra la cosa pubblica, nè delle lobbies che sono sopra, dietro e dentro le istituzioni.   Gli italiani, cui il PDL gentilmente concede il diritto di andare a votare, non si fidano di chi, pur potendo, ha ignorato segnali preoccupanti che avrebbero potuto limitare i danni a L’Aquila. Non si fidano di chi rideva e si fregava le mani pensando a quanto avrebbe potuto lucrare sulla ricostruzione a L’Aquila.    Gli italiani non si fidano di chi trasforma in SPA la gestione della difesa, e le commesse militari.   Non si fidano di chi si lascia ricattare da uno stuolo di puttanelle.  Gli italiani non si fidano della oculata gestione di ministri che gestiscono a “loro insaputa”; di gente che si vende per una “mignotta”, per un piatto di lenticchie, per un frullatore, per un bonifico…. Gli italiani non si fidano di chi non è capace di gestire la “monnezza” ordinaria di un solo comune, ma ritiene di saper gestire lo smaltimento di scorie nucleari….  Gli italiani non si fidano di chi scende a patti con la criminalità organizzata, e poi lancia strali contro i magistrati; di chi racconta balle a profusione, e poi pretende ancora fiducia, come una eterna cambiale in bianco.   Tanti italiani sono stufi del ghe pense mi che ha pensato solo a se stesso.   Un manipolo di manigoldi che ha trasformato qualsiasi istanza politico-sociale in una guerra per bande, una tifoseria stupida, pur di salvaguardare se stessi a danno dell’intera comunità, compresi chi li sostiene.   Che male c’è a ritenere che una “pausa” sia necessaria, prima di affrontare temi seri, delicati, come quelli energetici, o quelli che riguardano beni primari come l’acqua?  Un tema come quello del “ripristino della legalità”?  Una pausa, che serva anche al mondo politico per fare chiarezza, da destra a sinistra. Un modo diverso di approcciare la cosa pubblica. Perchè quando la “gente” si stufa, può succedere di tutto.  E’ per tutto ciò che ho detto sopra, e per tanto altro ancora, che si può scrivere qualsiasi cosa sul nucleare, sull’acqua, e sulle presunte persecuzioni verso il premier, ma io voterò SI a tutti e 4 i referendum.    Per quanto mi riguarda, il referendum attuale è “politico”, nel senso che ho scritto sopra. 

Oggi  andiamo a portare volantini pro referendum e copriremo tutto il paese...Spero che la mobilitazione  sia enorme :-))