2 MILIONI DI EURO ALL’EMILIA PER RIPARTIRE

Detto, fatto. Abbiamo una parola sola. Avevamo detto che avremmo devoluto l’ultima tranche dei rimborsi elettorali delle politiche 2008 alle popolazioni colpite dal terribile terremoto in Emilia Romagna. Così sarà.

Italia dei Valori consegnerà un assegno di 2 milioni di euro alle autorità competenti del comune di Finale Emilia, affinché possano provvedere a rendere di nuovo agibile la scuola comunale, andata completamente distrutta.

La scelta di devolvere proprio ad una scuola una parte del nostro rimborso elettorale non è casuale. “Giovani e istruzione”, è questo il binomio da cui dobbiamo e vogliamo ripartire, troppo a lungo trascurato, svilito e umiliato.

Smantellamento della Direzione investigativa antimafia, la Dia. Dopo la denuncia de Il Fatto quotidiano, avevamo chiesto ai ministri Cancellieri e Severino di smentire la notizia. Ieri, il ministro degli Interni si è impegnata pubblicamente a ripristinare i 2 milioni di euro sottratti alla tea (trattamento economico aggiuntivo) destinato agli agenti della Dia. Lo ha fatto alla festa nazionale del Pd. Bene. Ora venga a farlo in Parlamento. E’ quello il luogo degli impegni solenni e inviolabili.

La scelga di tagliare fondi ad una struttura come la Dia, voluta fortemente da Falcone, sarebbe sbagliata. Anzi, così come abbiamo chiesto nella nostra interrogazione, chiediamo al governo di assumere immediate iniziative per rafforzare il ruolo, le specificità, nonché le risorse finanziarie, umane e professionali della Direzione investigativa antimafia.

La Dia ha al suo attivo, tra il 2009 e il giugno 2011, sequestri di beni mafiosi per 5,7 miliardi di euro e la confisca di altri per un valore di 1,2 miliardi di euro, cifre che rappresentano l'introito maggiore per il Fondo Unico Giustizia. Il governo, dunque, confermi l’annuncio del ministro Cancellieri, rispondendo con urgenza alla nostra interrogazione in Parlamento.

Commenti

Il Quirinale, é noto, costa ben quattro volte Buckingham Palace, ma re Giorgio non bada a spese! Nei giorni scorsi ha soggiornato  a Venezia alloggiando al costosissimo Hotel Monaco, nonostante potesse usufruire gratuitamente dell'appartamento presidenziale di 300 mq. in Prefettura. Il nostro augusto Presidente é sempre pronto a bacchettare chicchessia, ma non si guarda mai allo specchio. Cosa ci costano i birilloni a cavallo? Uno stuolo ingiustificato di personale e guardie di ogni tipo per sorvegliare un vecchio ex comunista che plaudiva l'ingresso sovietico a Budapest... E poi che ci stanno a fare gli "appartamenti presidenziali" da 300 mq. presenti in ogni Prefettura d'Italia se l'illustre ospite li disdegna? E ancora, cosa servono le napoleoniche Prefetture se il "controllo del territorio", da parte del Governo Centrale, avviene già attraverso le Questure, Polizia, Carabinieri, Gdf, ecc....?