4 DICEMBRE 2010: “IDV INCONTRA L'ITALIA”

 Un panorama politico desolante. Non è solo il governo che sta dando pessima prova di sé. In questo momento di difficile crisi politica, tutti i partiti stando dando al paese un’immagine avvilente di se stessi. Di fronte ad un governo palesemente finito non c’è un briciolo di dibattito o confronto tra le forze politiche su un progetto per il Paese. Mi spiego. Il paese sta a pezzi, il governo non c’è più, cosa facciamo per tirarlo fuori da questa situazione a fronte di una crisi economica spaventosa? A questa domanda che Italia dei Valori si pone e pone al centro del confronto con gli altri partiti il silenzio è assordante. Eppure è responsabilità della politica cercare e trovare risposte, creare sinergie nei fatti e non a parole. Prevalgono solo egoismi, tatticismi, interessi personali, di bottega mentre il paese va a puttane, non in senso reale, come qualcuno fa, ma metaforico. Gianfranco Fini, leader di Fli, che tenta Umberto Bossi sussurrando che un governo senza Silvio è più facile. Bossi, leader del Carroccio, che rimarca il terreno: “si fa solo se lo decide Silvio” e poi sussurra  nelle orecchie di Gianfranco: “se accettate il Berlusconi bis ci sarebbe posto per un numero maggiore di ministri Fli”. Il Fli che annuncia di non partecipare al voto di fiducia sulla Finanziaria. Dall’altra parte, un Pd che fa di tutto pur di non contarsi e di evitare le urne, terrorizzato come è dai numeri.  Ed la solita Udc, che guarda di qua e di là, con Casini che dice: “Lavorare con chi? Con un uomo di buona volontà” ed invoca un po' più di senso della misura e di responsabilità, annuncia di lavorare positivamente, auspica che anche Berlusconi lavori per favorire una soluzione. Parole, parole, soltanto parole, chiacchiere senza distintivo e poi maneggi sottobanco. Sapete cosa penso? Che del prezzo che il paese sta pagando per tutto questo non frega proprio niente a nessuno. Ebbene, a noi sì, ce ne importa eccome. Italia dei Valori ha riunito, la settimana scorsa, i quadri dirigenti del partito e si è data appuntamento, per il prossimo 4 dicembre, realizzando quella che abbiamo chiamato “la giornata dell’ascolto”. Incontreremo e ci confronteremo con rappresentanti della società civile, del mondo imprenditoriale, del lavoro, del sindacato, della cultura, dello spettacolo, dell’associazionismo e del no profit. Passeremo una giornata intera ad ascoltare l’Italia vera e tracceremo le linee guida del nostro progetto per il Paese. Per noi la crisi si gestisce così. Ascoltando il Paese reale, quello che non organizza festini nei palazzi, che non è attaccato alla poltrona, ma che fatica ad arrivare alla fine del mese e guarda, preoccupato, al futuro dei suoi figli.

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Commenti

Se non si capisce che il vero problema del PD, e quindi del centro sinistra, è D'Alema non si andrà da nessuna parte.Attenti alla sua prossima mossa, metterà in atto qualche "diavoleria" per salvare il suo "protetto".Bisogna scoprire qual'è lo scheletro che ha nell'armadio.Pensate fratelli, pensate:Arnaldo

E' una buona mossa incontrarsi e confrontarsi con rappresentanti della società civile, del mondo imprenditoriale, del lavoro, del sindacato, della cultura,(  SCUOLA,UNIVERSITA', RICERCA) , dello spettacolo, dell’associazionismo e del no profit. Come si fa di solito prima delle elezioni. Lo facciano i migliori di voi, i più presentabili. Non so quanti ce ne siano ,però, nel territorio. Non tanti.Vivono tutti di luce riflessa e iniziative poche.

 CARI AMICI DEL NOSTRO PARTITO , DOVE IO PORGO I PIU'SENTITI SENTIMENTI PER COME E NATO QUESTO PARTITO ... IO VI VOGLIO CHIEDERE COME MAI  IN CALABRIA E NELL'INTERO MEZZOGIORNO D'ITALI ASSISTIAMO AD AIUTI DEL TIPO ECONOMICO COME LE FAMOSE 488.E MI VEDO IN GIRO PERSONE CHE HANNO DICHIARATO FALLIMENTO E SONO CON I GLI STABILI CHIUSI, MA GIRONO SEMPRE CON MACCHINE DI GROSSA CILINDRATA ? TIPO AL  MIO PAESE SAN MARCO ARGENTANO CHE C'E' UNA ZONA INDUSTRIALE CHE POTEVA DARE LAVORO A TANTA GENTE MA CI SONO TANTI IMPRENDITORI POI CHE LA CRISI LA FANNO SENTIRE SEMPRE TRATTANDO UN OPERAIO COME MERCE... POI BISOGNA NON DIMENTICARCI L'UNIVERSITA' QUELLO CHE FANNO DETERMINATI RETTORI CHE SI ASSUMONO PARENTI E COMPARI E USANO PURE I FONDI EUROPEI MALE ... MA TUTTO CIO NON VIENE DENUNCIATO DALLA CLASSE DE GIOVANI PERCHE' HANNO PRESO LA SOLITA' ESEMPIANZA DI ANDARE A LECCARE'' IL CULO''PER FARSI PASSARE UN ESAME ...MA NON LA FARE  LUNGA ... PER DIVI CHE NOI COME IO SO DOBBIAMO LOTTARE CONTRO TUTTO STO SISTEMA MARCIO DA ANNI ...E VI VOGLIO SOLO AUGURARMI CHE UN GIORNO QUANDO GOVERNEREMO NOI CERCHEREMO ALMENO COME SAPPIAMO FARE NOI DI FAR CAPIRE CHE I VALORI NON SI CONQUISTANO LECCANDO MA CON LA GIUSTA MERITOCRAZIA TANTA ACCLAMATA... E VI PORGO I MIEI PIU SENTITI SALUTI Franco Fasano presidente idv San Marco dei Valori... 

sicuramente ci sono esempi come quello che denunci, ma per fortuna NON sono la maggioranza. IO stessa, ai miei tempi, mi sono rifiutata di ricorrere a "scorciatoie", chiamiamole così, che pure mi erano state prospettate.....oggi i miei figli fanno come me. Magari non siamo considerati "vincenti" secondo il modello che la moderna cultura propone, ma ci sentiamo "vincenti" quando facciamo i conti con noi stessi...

  • MA TUTTO CIO NON VIENE DENUNCIATO DALLA CLASSE DE GIOVANI PERCHE' HANNO PRESO LA SOLITA' ESEMPIANZA DI ANDARE A LECCARE'' IL CULO''PER FARSI PASSARE UN ESAME ...MA NON LA FARE  LUNGA ...

Guardi questa sua affermazione la trovo completamente infondata e ridicola. Io personalmente ho discusso spesso con i docenti, anche perchè come studentessa lavoratrice, ho subito discriminazioni .Altre discriminazioni perchè  non avevo alle spalle un liceo classico. Ho rifiutato un 22 ad un esame e l'ho risostenuto, per avere un voto più alto. Ad un altro esame ho preso 27 ma il docente mi fece un discorsetto classista del tipo che s può fare carriera anche senza la Laurea, per cui mi trovai fuori dalla porta con il mio libretto col mio bel 27 e la mia autostima sotto i piedi. Beh ho riaperto quella porta e ho riversato sul docente un fiume in piena.Lei parla di tentativi di ingraziarsi i docenti, ciò presume un minimo di confidenza ed i numeri altissimi degli studenti rendono impossibile questo mezzuccio. E comunque ho troppa stima per gli studenti per pensarlo ed esperienza sufficiente per smentirlo.Poi se l'università si sta trasformando in un esamificio, di questo si può discutere...........

Caro Massimo Donadi e cara IDV,il tuo intervento è ottimo ma se mi permetti, un pò superato. Infatti ora la gente è stufa di dire e ridire cio' che vuole e cosa gli serve, lo sanno tutti cosa vuole la gente: posti di lavoro,  pensioni non da fame, una sanità più veloce, una scuola che funzioni bene e sia legata al mondo del lavoro, la difesa dell'ambiente, maggiore sicurezza dei cittadini, più legalità e meno corruzione, una giustizia più veloce, ecc,ecc,Questo vuole la gente lo sappiamo da diverso tempo ormai ed ora dobbiamo dire alla gente che noi IDV faremo certamente nostre le loro richieste e certamente poi realizzaremo  veramente quello che desiderano. QUESTA E' LA PAROLA DI IDV!!!Ed inoltre noi IDV dobbiamo dire e fare DISCONTINUITA' POLITICA dal passato e soprattutto GRANDE   RISPETTO E SALVAGUARDIA DEI DIRITTI DEI CITTADINI!!! I CITTADINI ITALIANI NON DEVONO ESSERE MAI PIU' SUDDITI COME ORA MA PERSONE CON DIRITTI CHE DEVONO ESSERE RISPETTATI E TUTELATI DA TUTTI!!! Questo è un passaggio politico secondo me FONDAMENTALE e questo è  giustamente  scritto sotto il nostro simbolo politico!Teniamo ben presente questo e intanto cordiali saluti a IDV.Rinaldin Franco

CARO MASSIMO,noi di associazione articolo 53 ci battiamo per l'attuazione della Costituzione. Per ottenere questo risultato occorre attuare l'articolo 53 della Costituzione. Oggi, questo articolo non è attuato in quanto le capacità contributive non vengono assegnate nella loro consistenza effettiva! Infatti i redditi lordi sono accertati al 100% per  i lavoratori dipendenti e per i pensionati (buste paga e libretti di pensione) mentre ai lavoratori indipendenti viene messo una asticella ai loro redditi lordi e quindi non sono accertati al 100% ed oltre a quella asticella si cumula l'evasione fiscale! Per una politica di  legalità occorre applicare l'articolo 53 nei suoi precetti: CAPACITA'CONTRIBUTIVA EFFETTIVA E PROGRESSIVITA' DEL SISTEMA TRIBUTARIO NEL SUO COMPLESSO (TRIBUTI DIRETTI ED INDIRETTI)( On.li RUINI e SCOCA relatore per l'articolo 53 alla Assemblea Costituente). Secondo i nostri PADRI COSTITUENTI le spese quotidiane caratterizzano la capacità contributiva per cui occorre che esse siano presenti, insieme al totale di tutti i redditi personali, nelle denuncie dei redditi per essere tassati sull'importo della differenza spese/redditi. Questo modo Costituzionale di tassazione permetterà di attuare, insieme ai doveri, i diritti effettivi presenti nella prima parte della Costituzione e permetterà di avviare una sostanziale riduzione del DEBITO PUBBLICO!Per l'associazione articolo 53 SALVATORE SCOCA - MEUCCIO RUINITORELLI ROBERTO

Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur. Continuano a perdere tempo e a discutere di niente, o quanto meno, di cose che alla maggior parte della gente, pecialmente ai ceti più disagiati e più deboli, non interessano affatto. Nel frattempo l'Italia va sott'acqua, si sbriciola, non solo in senso fisico e viene da domandarsi se questa tabe politica e morale possa aver fine giacché mancano, o sono solo pochi, anche se ben agguerriti, coloro che potrebbero farlo. Non ne posso più dell'ondivago Casini, del tentennare dei vertici del PD, delle strategie incomprensibili di Rutelli e soci; e vadano pure a farsii fottere quelli di Fini che un giorno dicono una cosa e dopo poco l'esatto contrario parlando ognuno, sembra, a titolo personale. Le persone non avvezze al politichese si son rotte le scatole di stare ad ascoltarli e cambia canale invece che idee, anche perché, mi si consenta la reminescenza manzoniana, di idee ne ha poche, tra queste poche, molte sono sbagliate ed è a queste ultime che sono più affezionate. Per parlare di quelli che non governano (opposizione è parola troppo impegnativa e tranne IDV non ne trovo altri degni di usarla). Se poi si prendono in considerazione i malgovernanti e maggioranza con scagnozzi e lacché annessi, scusate, ma mi sento prudere addirittura le mani, anzi le manette. Non so se mi rimmarrà molto da vivere, ma ringrazierò Iddio di avermi fatto vivere abbastanza, se riuscirò a vedere ammanettati tutti i mascalzoni a cui la maggioranza degli sconsiderati hanno esizialmente affidato il governo della Repubblica.

Se si farà di pomeriggio, ci sarò.

 

  • I tatticismi delle ultime ore li trovo nauseanti, oltraggiosi, offensivi.     Fini vuole che Berlusconi si dimetta, ma quest'ultimo non ci pensa nemmeno. Entrambi sanno che l'attuale governo ha le ore contate, ma ognuno dei due vuole che la “colpa” (almeno, quella apparente) ricada sull'altro. Sì da potersi giocare questa carta in una sanguinosa, futura competizione elettorale.
  • L'opposizione (PD + IDV) pare abbia presentato la mozione di sfiducia. Fini replica che non voterà una mozione di sfiducia presentata dall'opposizione, ma ne presenterà una propria. Fini sostiene che, se il governo cadesse ORA, ci sarebbe una ripercussione negativa sui mercati internazionali (e non solo). Quindi aspetterà pazientemente che passi la legge di stabilità. DOPO, sarà pronto per la sfuducia. L'opposizione che presenta la sua mozione prima, potrebbe passare come quella forza politica IRRESPONSABILE che ha causato il disastro economico ulteriore. Una forza politica che va contro gli “interessi del paese”. Sempre nell'”interesse del paese”, il piduista Cicchitto ha annunciato una mozione a sostegno dell'azione del governo”, (strana e originale come mozione: una sorta di “conta” pubblica). Cosa non si fa pur di non lasciare quelle poltrone! I pidiellini vogliono il “pubblico ludibrio” per chi non li sostiene più. Una gogna, insomma.
  •  In tutto questo balletto, c'è Casini che sta organizzando il grande centro. La sua ambizione di sempre è quella di fare l'ago della bilancia. Come si porrà di fronte alla mozione di sfiducia? Chissà.....magari, per sorprenderci tutti, potrebbe astenersi! Invece Bossi venderebbe l'anima al diavolo pur di portare a casa il federalismo. A qualunque costo. Diversamente, anche Bossi dovrebbe ripresentarsi ai suoi elettori con un nulla di fatto, a fronte di mille promesse.
  • Nel grande centro di Casini, è prevista la presenza di più forze, che vanno da Fini a Rutelli, passando per Bersani. Un'ammucchiata che farebbe impallidire quelle dell'Ulivo. Ma nessuno sembra accorgersene, perchè loro sanno presentarla bene. La fanno apparire come una forza moderata, responsabile, l'unica cui stia a cuore “il bene del paese”. “Il bene del paese”: una locuzione ripetuta infinite volte da Casini e Fini. Tante di quelle volte che si è svuotata di significato. Fini che, illuminato sulla via di Damasco, da ex-fascista è diventato moderato, centrista. Bel salto!         
  • Non molto tempo fa s'era detto che un governo tecnico, di transizione, o come cavolo lo si vuol chiamare, avrebbe dovuto durare il tempo strettamente necessario per l'elaborazione di una nuova legge elettorale. A questo patto, in diversi, seppur non entusiasti, s'erano detti favorevoli. Ma oggi il grande centro (che potrebbe comprendere anche il PD), mira alla costituzione di un governo che si occupi ANCHE di altre questioni “urgenti”. In pratica, un governo che porti a termine la legislatura. Non più tre mesi, quindi, ma 2 anni. Sempre per il “bene del paese”. Mi sembra ovvio, a questo punto, che l'IDV ne resta fuori, a causa del veto dell'UDC. E mi sembra di capire che l'UDC, che fino a ieri contava quanto il due di picche a briscola, e che non assume MAI una posizione chiara, oggi sia diventato tanto determinante, da condizionare le scelte degli altri. Di Pietro (coerentemente) sostiene che l'IDV è e resta disponibile a sostenere un governo tecnico solo per il tempo necessario all'elaborazione di una nuova legge elettorale. La stessa legge elettorale che Donadi afferma (e non ho motivo di dubitarne) potrebbe essere approvata in una settimana.
  • Bersani non auspica (e non appoggerebbe) un Berlusconi bis, nè un governo di Tremonti. Ritiene necessario un governo di transizione che duri più o meno un anno, e che coinvolga partiti disponibili dal centro alla sinistra. Di Pietro non ci sta. Superata la necessità di rivedere la legge elettorale, si dovrebbe andare a votare.
  • Anche se non sembra, Berlusconi è già uscito di scena. E ora i protagonisti sono, ahimè, Fini e Casini (Rutelli e Bersani a rimorchio). Ho l'impressione che mentre si parla di governi con questo o quello, di intese, alleanze e veti, ognuno cerchi solo di aumentare il proprio bacino elettorale. Il consenso (oggi si chiama così) che ognuno cerca di accaparrarsi a spese dell'altro. Fini a spese del PDL, ma anche dell'IDV; l'UDC a spese di tutti gli altri (stando al centro, si può!); La Lega a spese degli altri ex-compagni di viaggio; il PD ha bisogno di galleggiare, pur di non fare i conti al suo interno.
  • Chissà perchè ho l'idea che siamo passati dalla Prima Repubblica (governata sempre dalla DC con la variabile delle alleanze) al ritorno della DC, che oggi ha un altro nome (=il grande centro), passando per il berlusconismo, con un imperfetto quanto discutibile bipolarismo. Per il bene del paese, s'intende!

DICO SOLO UNA PAROLA:  F I N A L M E N T E.

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