ANCHE LA POLITICA “TIENE FAMIGLIA”

Il ‘Tengo famiglia’ diventa categoria politica. In Italia, si sa, il familismo è un concetto sociologico ben radicato nella società. All’estero passiamo per ‘mammoni’ troppo legati agli affetti familiari per esplorare il mondo da soli.

Preconcetti. Gli italiani non sono certamente così. Anche se il malcostume politico e la mancanza di etica in certi casi rafforzano questi stereotipi. Prendete il caso del consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia. Dopo dodici anni ha abrogato la legge che vietava la concessione di benefit e contratti ai parenti.

In altri paesi una norma del genere non avrebbe ragione di esistere, perché per etica ed opportunità nessun politico si sognerebbe di assumere parenti o versargli contributi pubblici. La nuova legge friulana è un indicatore importante dei vizi della politica e di un errato concetto della cosa pubblica.

Non ci sarebbe nulla di scandaloso o illegale a finanziare un progetto presentato dal parente di un politico, è chiaro, ma è l’abuso del potere conferito dai cittadini per amministrare che rende odiose certe pratiche.

Diffuse non solo in politica, ma anche nella società, basti pensare all’accesso alle professioni, spesso più facile per chi è ‘figlio di...’. in questo modo selezione e meritocrazia vanno a farsi benedire, con danni che si ripercuotono su tutto il tessuto sociale.

E’ un problema culturale più che politico, ma la politica, a tutti i livelli, non può più ignorarlo. Per questo, anche a livello nazionale, servirebbe una regolamentazione del fenomeno, un passaggio essenziale per tagliare non solo i costi della politica, ma per depotenziare un metodo sotterraneo e scorretto che ha provocato già troppi guai.

Commenti

Dopo il disastro della 2° Guerra Mondiale, grazie al folle Mascellone e camerati, l'Italia perse importanti pezzi del Paese. Ricordiamoci dell'Istria e non solo. Per tenerci L'Alto Adige, la Val d'Aosta, il Friuli e la Sicilia si dovettero creare le Ragioni a Statuto Speciale con speciali autonomie di governo e facilitazioni fiscali non da poco. Sono passati più di 50 anni e questo meccanismo perverso funziona ancora a pieno ritmo. Fatto sta che Durnwalder, Presidente della Provincia di Bolzano (ca. 300.000 abitanti) guadagna più di Obama, Presidente degli USA (ca. 300.000.000 di abitanti). Ha senso tutto ciò? Il nostro Statista sudtirolese ha minacciato, in caso di cambiamenti, di rivolgersi alla "potenza tutrice" (Austria!) e all'ONU... Poveretto, fa ridere i polli...Non é invece giunto il momento di fare un pò di ordine in questa materia e porre fine agli "ingiusti privilegi" che costoro ancora detengono a scapito della collettività nazionale?