E’ AMNISTIA, IN NOME DI SILVIO!

 

Questo è l’elenco dei processi a rischio con la prescrizione breve, la vergognosa amnistia in nome del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Ieri, nell’Aula di Montecitorio, Italia dei Valori ha sbattuto in faccia al ministro della Giustizia Angelino Alfano la lista degli orrori di cui saranno responsabili, complice la Lega.

L’AQUILA, NOI NON RIDEVAMO

Il 6 aprile 2009 alle ore 3:32, questa è l'ora del terremoto che due anni fa ha distrutto L'Aquila, 309 le vittime, ingenti i danni in tutta l'area. Con il sisma la Casa dello Studente si è spaccato in due tronconi ed un'intera ala è crollata sugli studenti che si trovavano nelle loro stanze e che non sono riusciti a fuggire in tempo. Il crollo della Casa dello Studente rimarrà uno dei simboli di questa tragedia che ha colpito l'Abruzzo. Ragazzi che da diverse parti dell'Italia si erano trasferiti a L'Aquila per inseguire il loro sogno, per studiare e cercare di costruirsi un futuro. I capi di imputazione per gli indagati sono omicidio colposo e disastro colposo reati puniti dal Codice con una pena fino a 10 anni.

TUTTI GLI IMPUTATI SONO INCENSURATI. TUTTI POTRANNO BENEFICIARE DELLA PRESCRIZIONE BREVE. I FAMILIARI E LE VITTIME NON AVRANNO MAI GIUSTIZIA

STRAGE DI VIAREGGIO

Nella notte del 29 giugno 2009, la città di Viareggio è colpita da un gravissimo disastro ferroviario. Alla fine si contano ben 33 vittime innocenti. Nell'inchiesta sono 38 gli indagati: incendio e disastro ferroviario colposo, omicidio e lesioni colpose plurime. Solo per alcuni, vengono altresì ipotizzate una serie di violazioni al Testo unico in materia di tutela della sicurezza e della salute sui luoghi di lavoro, in particolare per la mancata valutazione dei rischi connessi al trasporto di una sostanza pericolosa come il Gpl.

TUTTI GLI IMPUTATI SONO INCENSURATI. TUTTI POTRANNO BENEFICIARE DELLA PRESCRIZIONE BREVE. I FAMILIARI E LE VITTIME NON AVRANNO MAI GIUSTIZIA

LA CLINICA DEGLI ORRORI

 Tra il 2005 e il 2008, a Milano, presso la Clinica Santa Rita, venivano effettuati interventi abnormi e invasivi su pazienti eseguiti ‘in totale disprezzo delle condizioni di fragilita” del malato. Le accuse sono di truffa, falso ideologico, falsificazione delle cartelle cliniche e sopratutto, una serie di interventi inutili o dannosi che hanno provocato lesioni gravi o gravissime per circa novanta persone, oltre alla morte di cinque pazienti. Infatti, tra le accuse mosse agli indagati (in tutto, non meno di diciotto), figura anche l'omicidio volontario aggravato da crudeltà.

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IL ROGO DELLA THYSSEN KRUPP

A Torino il 6 dicembre 2007 scoppia un incendio nello stabilimento della Thyssen Krupp. Muoiono sette operai. Gli imputati sono sei: omicidio volontario. Le richieste finali del pm Raffaele Guariniello, al termine di una maxi-requisitoria durata una decina di udienze al processo, sono di sei condanne. Omicidio volontario per il dirigente, imputati di omicidio colposo e omissione dolosa di cautele antinfortunistiche, per gli altri cinque dirigenti.

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IL CASO TARANTINI

A Bari, dal maggio 2009, Ginapaolo Tarantini ed altre 78 persone sono imputate per corruzione, favoreggiamento della prostituzione, spaccio di sostanza stupefacenti e falso nell’ambito dell’inchiesta sugli scandali della sanità pugliese.

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FINCANTIERI

A Palermo, 15 febbraio 2010 muoiono 40 operai. 11 ex rappresentanti legali di Fincantieri e di una serie di imprese dell’indotto sono accusati di omicidio colposo e di lesioni  colpose gravissime. A Palermo, le morti da amianto è giunto a conclusione il 25 febbraio anche un altro processo, anche in questo caso a carico degli ex rappresentanti legali di Fincantieri,  e il  giudice monocratico della prima sezione del Tribunale  per le accuse di omicidio colposo plurimo e lesioni gravi colpose ha condannato Luciano Lemetti, condannato a 7 anni e mezzo, Giuseppe Cortesi, a 6 anni, e Antonino Cipponeri, tre anni.

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ETERNIT

Dal 1907 al 1986 a Casale Monferrato ha operato la multinazionale Eternit, specializzata nella produzione di prodotti in cemento amianto per l'edilizia. Il male d’amianto ha colpito migliaia di persone a Casale, a Cavagnolo, a Rubiera, a Bagnolo, tutti stabilimenti della società Eternit. Gli indagati sono accusati dalla procura di Torino di disastro doloso permanente ed omissione dolosa di misure anti infortunistiche.

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ILVA DI TARANTO

Il 9 settembre 2005 nello stabilimento siderurgico Ilva di Taranto, ha perso la vita Gianluigi Di Leo, 25enne operaio di Mottola, schiacciato e ucciso da una trave, subito dopo che aveva terminato il proprio turno e si accingeva a timbrare il cartellino. Il giudice dell’udienza preliminare, ha rinviato a giudizio 24 persone con le accuse di omicidio colposo e omissione di cautele contro gli infortuni sul lavoro.

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CRAC PARMALAT

A Parma e Milano, nel 2004 si realizza  il più grande scandalo di bancarotta fraudolenta e aggiotaggio perpetrato da una società privata in Europa. Il fallimento della Parmalat è costato l'azzeramento del patrimonio azionario ai piccoli azionisti, mentre i risparmiatori che avevano investito in bond hanno ricevuto solo un parziale risarcimento. Callisto Tanzi, patron della Parmalat è stato condannato a diciotto anni di reclusione il patron della Parmalat, Calisto Tanzi, nonché numerosi suoi collaboratori tra dirigenti, revisori dei conti e sindaci.

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TRUFFA CIRIO

A Roma, il 14 marzo 2008 a sei anni dal default da 150 miliardi di vecchie lire è cominciato il processo a Cragnotti e ad altri 32 imputati, tra cui l’attuale presidente di Mediobanca Cesare Geronzi. Tutti accusati di bancarotta per distrazione e truffa aggravata ai danni dei risparmiatori della Cirio.

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Commenti

C'è un gaglioffo che ha fatto anche il sottopancia di Papi Silvio come indegno ministro di questa Repubblica, il quale si è permesso di dire una delle sue imbecillità: "per ora agli immigrati non si può sparare" ed è stato sostenuto da dietro da un suo sodale, anch'esso ex ministro trombato da altri che per avere il posto da Papi Silvio gli hanno dato qualcosa che lui evidentemente non era più in grado di offrirgli.  Ora dato che sono una persona pacifica, anche se iscritto al tirassegno per esigenze sportive e quindi molto preciso quando colpisco, non dispongo di armi da fuoco, e anche se ne disponessi mi limiterei come mi limito a colpire il tabellone del bersaglio, anche perché sono contrario al tiro al piccione e a qualsiasi animale, figuriamoci quelli padani. Quindi non posso dire, nemmeno figurativamente che ai padani in genere e a Castelli o agli Speroni in particolare "per il momento non posso sparargli". Tuttavia ai rappresentanti autorevoli di questa "mondezza" verde per la quale non esiste alcuna discarica disposta ad accoglierla e nemmeno alcun inceneritore, dato che i fumi insozzerebbero e inquinerebbero l'orbe terraqueo e noi stessi che già ne siamo tanto lordati, posso riservare una tra le più sonore PERNACCHIE in vernacolo partenopeo completa di apposita flatulenza, la quale certo non aspetterò il momento in cui sparargliela, ma bensì gliela sparo senz'altro subito qui, seduta stante, anzi, alzandomi in piedi e volgendogli le spalle, come di solito faccio a quello straccio verde che chiamano bandiera con tanto di sole dell'avvenire alpino e che tanti di loro portano al collo o nel taschino per detergersi il fondo schiena.
Le affermazioni qui sopra sono terrificanti. Ma poi l'On. Cicchitto chiude -- senza successivo contraddittorio -- la diretta su RAI3 delle dichiarazioni di voto, affermando che la prescrizione della strage di Viareggio non sarà inferiore a 23 anni, con ampi margini per un corretto svolgimento del processo. In questo modo, si forma negli ascoltatori la convinzione che nulla sia a rischio. Proporrei quindi di completare la lista dei processi con i vecchi e i nuovi termini di prescrizione. In politica, si afferma tutto e il contrario di tutto, e suonano ormai artefatti anche i dati. A maggior ragione, partendo senza dati, nel caso in cui vengano introdotte cifre fasulle, risulta più arduo smentirle, e in parallelo si rischia una triste battaglia "a chi urla di più".
Qualunque cosa pensiamo noialtri non ha importanza.  La democrazia vuole che un manipolo di disonesti, malfattori, corruttori, truffatori, ladri... la faccia franca.....  Spero che il numero degli italiani "rinsaviti"  aumenti. Diversamente, si stanno già preparando per il "dopo": Berlusconi al Quirinale, Alfano alla guida del PDL e quindi a capo del Governo. FERMIAMOLI!!!!
Pare di capire che l'avvocato del lamierino, il buon onorevole PdL Paniz, abbia inserito nella legge sul processo breve che gli imputati incensurati la faranno franca e, che, la storiella possa ripetersi all'infinito, come appunto sta per succedere per Papi bunga-bunga. Ciò fa semplicemente rabbrividire! Papi potrebbe rimanere Impunito per sempre e, tra poco, ritrovarcelo Presidente della Repubblica Italiana. Come ha già "convinto" a sostenerlo Razzi, Scilipoti, Calearo ed un'altra trentina di "Responsabili", con gli stessi argomenti, non gli sarà difficile arrivare al Quirinale. Ma é legale, legittimo, etico, morale, tutto ciò?  Cosa ne pensano gli Italiani Onesti, la Chiesa Cattolica, il Papa e la Corte Costituzionale? Non c'é un giudice a....Roma?
L'altra sera in tv ho visto una mia corregionale Viareggina sconvolta da quest'ennesima porcata del malgoverno del malaffare la quale esasperata dichiarava che se lo stato non avesse garantito giustizia, l'avrebbe cercata in maniera diversa. E' inquietante vedere come molti cittadini possano ritenere valido percorrere una strada diversa da quella una volta garantita, anche in forma rachitica, dalle istituzioni democratiche. E' la strada che porta dritta dritta alla violenza.