ECCO PERCHE' SERVE UN CONGRESSO

Pubblico il colloquio-intervista pubblicato su Il Fatto quotidiano di oggi.

 

Quando un soffitto sta per crollare, c’è sempre una pietruzza che aziona l’allarme: “Ne avverto due di pietruzze: il pessimo voto in Sicilia e la puntata di Report. Chiedo un congresso straordinario per rinnovare e non morire”, sospira Massimo Donadi, capogruppo Idv a Montecitorio, mentre smette anche di controllare lo scrutinio in diretta.

Il partito galleggia intorno al 3,5 per cento, trascinandosi Sel (3%) per un misero 6% a sostegno di Giovanna Marano, la sindacalista subentrata a Claudio Fava. I numeri, più che spaventare, mostrano il crollo: “Che segnali aspettiamo? O siamo virtuosi e dismettiamo il modello ‘uomo solo al comando’ oppure saremo travolti e puniti”.

Il collega al Senato, Felice Belisario, è ancora più netto: “Occorrono cambiamenti definitivi. Azzeriamo tutto. Il congresso non basta”. Il mantra di Donadi è semplice, e avvolge tante cose insieme: “Di Pietro deve spiegare e mollare il controllo assoluto. Non deve farsi da parte, ma neppure accentrare ogni decisione”. Cosa, onorevole?. “La gestione dei rimborsi elettorali, le domande ricevute da Report (I soldi di una donazione usata per immobili. I bilanci firmati da pochi, ndr). Sia chiaro: mi fido di lui, sarà convincente, ma basta perdere tempo”. Le conseguenze di un silenzio, poi, non le vuole nemmeno elencare: “Sbaglia chi attacca l’informazione pubblica indipendente".

Noi siamo con i giornalisti liberi e imparziali, sempre, non quando ci conviene. Il servizio di Report avrà riversato tanti nostri voti a Beppe Grillo...”. L’ex pm, in serata, risponde pubblicando varie sentenze a suo favore sul sito personale e minaccia querele (non alla Gabanelli, ma agli intervistati): “Proverò la mia correttezza, ecco le prime carte”.

Di Pietro ha cercato varie volte, e varie volte a vuoto, un contatto con il Movimento 5 Stelle. Qui la faccenda si fa politica, se non proprio politichese. L’ex consigliere comunale di Venezia, assistente universitario di diritto privato, è un uomo di linguaggio e posizioni miti: “Io non l’ho capito perché ci siamo allontanati dal Pd. Il centrosinistra è la nostra dimensione. Abbiamo imparato la lezione. E pure che Grillo non ci appartiene e sarà l’ennesima ed enorme delusione italiana. Poi comprendo gli italiani che lo votano, e anche chi lo preferisce dopo Report”. Un tratto, però, nota Donadi, unisce l’Idv e il M5S: “Sono movimenti fondati e coordinati da un leader. Il modello è defunto. E Berlusconi lo testimonia”. Il capogruppo non ha mai indossato l’elmetto contro il governo di Mario Monti, non s’è mai avvicinato a Grillo e non s’è mai stupito delle frecciatine di Pier Luigi Bersani. Conta i mesi che trascorre a inseguire Di Pietro: “Da giugno… non è un colpo di testa che ora, io, sia qui a invocare un congresso”.

Pausa. Donadi s’immagina carichi pieni di Scilipoti, Maruccio, Razzi: “La nostra storia dimostra che la lealtà non è un criterio per selezionare la classe dirigente. Abbiamo sbagliato, possiamo ricevere il perdono. Guai a perseverare...”. Ok, non pronuncia la parola “rottamare”, ormai archiviata persino dal legittimo proprietario, Matteo Renzi. Va oltre: “Facciamo le primarie interne? Benissimo. Premiamo il merito? Ancora meglio. Non restiamo fermi, non più: per favore”. E non dimentica la linea politica, che ancora si definisce così nonostante i matrimoni spuri e le coalizioni miste: “Il centrosinistra, veniamo da lì”. Donadi vuole stringere il momento con le mani, accatastare le cose cattive per ricavarne cose buone: “Report è un’occasione per Di Pietro, la Sicilia è un’occasione per il partito, il voto politico è un’occasione per tutti”. Ripete “occasione” con insistenza. Non si rassegna. Non adesso: “Sono ottimista”. E anche questa è un’occasione.

Commenti

Caro Donadi,

non potete andare avanti a colpi di interviste e smentite.... con pugnalate alle spalle.....

Non potete continuare a dare questo triste spettacolo....

 

A chi pensa di perseguire una politica di avvicinamento verso il PD, sacrificando Di Pietro, vorrei dire che ha fatto i "conti senza l'oste"..... perchè gli elettori non sono stupidi. E in un abbraccio mortale con il genero di Caltagirone NON ci vogliono andare.

 

A chi pensa di portare gi elettori IDV verso Grillo, dico che pure ha fatto i conti senza l'oste: non tutti gli idivvini hanno tanta simpatia per Grillo!

Dunque: parlatevi, ma a porte chiuse. Prendetevi a cazzotti, se credete, urlate, sbraitate, fate quel che volete, ma.... chiaritevi e smettetela di dilaniare il partito sui giornali....

CARO DONADI, SPERO CHE DOPO QUELLO CHE E' SUCCESSO QUALCUNO MI DIA RISPOSTE CONCRETE SU ABUSI DI OGNI TIPO CHE IL SOTTOSCRITTO HA SUBITO DA ALCUNI PERSONAGGI IDV SOLO PER AVER DETTO LAVERITA', SPERO CHE QUALCUNO FACCIA AMMENDA E CHE FINALMENTE MI CHIEDA SCUSA

MA VOGLIO ANCHE PRECISE SPIEGAZIONI SULLA VIOLAZIONE DELLA PRIVACY CHE IL SOTTOSCRITTO HA SUBITO , SUL DILEGGIO E LA DELAZIONE PRATICATI SISTEMATICAMENTE PER SPUTTANARE LE PERSONE ONESTE CHE NON SONO SPONSORIZZATE O SPINTONATE DA VESCOVI, PRETI E CHIERICHETTI, DALLE ROSY BINDI, DAI PRODI, DAI COMUNISTI O DAI SOCIALISTI O DAI RIFONDAROLI (MA NEMMENO DA FASCISTI O DESTRORSI DI VARIO GENERE).SI CARO MASSIMO FACCIO PARTE DI UNA RAZZA IN VIA DI ESTINZIONE SONO UNO DEI POCHI CHE CHI HA SEMPRE VISSUTO SOLO ED UNICAMENTE DEL SUO SENZA AVERE NULLA MA PROPRIO NULLA DAI PARTITI, ANZI SOLO DANNI GRAVISSIMI...

ANCHE SE SARA' TROPPO TARDI.....

Al congresso dovrebbero presentarsi dimissionari tutti i membri dell'Ufficio di Presidenza che sono stati intervistati nella puntata di Report (compreso lei quindi) per il grave danno che hanno causato al partito con la loro inadeguatezza e impreparazione. Non possiamo più contare solo sul Presidente Di Pietro, servono personalità nuove e più preparate per garantire il futuro del nostro partito.

Ma come sei ingenuo, pretendi il rinnovamento da Di Pietro che è il responsabile numero UNO dello sfascio IDV?

Sono da sempre un elettore ed un sostenitore dell'IDV, oltre che sincero ammiratore di Antonio Di Pietro.

Spero e credo che questo momento di crisi può  servire a far crescere finalmente il partito, liberandolo dal vincolo di essere espressione di un uomo solo al comando.

Tra le prime cose da fare, a mio parere, prima ancora del Congresso, è applicare quando proprio Di Pietro mise in pratica quando fu ministro: la rotazione delle cariche.

E' opportuno che l'On. Mura lasci l'incarico,  Pr dare un segnale di democrazia e trasparenza, è tempo che della Tesoreria si occupi qualcun altro, 

Questa semplice mossa potrebbe rasserenare molto gli animi; sarebbe un segnale forte, anche all'esterno del partito.

Spero che questa mia riflessione non cada nel vuoto.

E' meravigliosa questa voglia di onestà, correttezza e trasparenza che irrompe a tal punto da far stracciare tessere, provare indignazione e chiedere immediati chiarimenti all'Italia dei Valori. Caspita, un popolo così reattivo e serio, chissà per quale congiura divina si è sciroppato il nano per un ventennio. Anch'io ho visto Report, trasmissione che amo e che considero intoccabile. Ovvio che quando arrivano le telecamere della Gabanelli vengono a farti i raggi e non certo a chiederti come stai, bastava prepararsi, perchè era ovvio che le domande si sarebbero concentrate sui bilanci, le entrate del partito pubblico e anche dell'uomo come privato cittadino. Possiamo indugiare sulla figuraccia oppure andare a leggere la documentazione ( tempo 24 ore) che Di Pietro ha messo in rete e decidere se è sufficiente o meno. In questo momento godetevi anche l'abbraccio dell'articolo di Travaglio a proposito di Di Pietro e forza....

 

Caro onorevole Donadi, mi chiedo: un congresso di chi? con gli iscritti che hanno screditato il partito, dopo che avete estromesso i movimentisti che lavoravano senza chiedere nulla? E poi, il congresso non si doveva celebrare agli inizi di quest'anno?

Caro Onorevole Donadi, l'ho vista così impacciato nel rispondere alla giornalista di Reporter che, le dico sinceramente e con il cuore in mano, che mi ha fatto pena. Lei una persona della quale ho sempre nutrito grande rispetto per le sue capacità politiche e le sue manifestazioni contro il malcostume.

Ormai avete espulso l'umus del movimento, quello che lo ha fatto germogliare e crescere. Avete preferito usare concimi chimici e veleni per cui il terreno, ormai, è avvelenato e mineralizzato come quello di tutti gli altri partiti che continuano, caparbiamente, ad autorefernziarsi e autocelebrarsi.

Spero tanto che il popolo italiano abbia capito e cominci veramente un'azione liberatoria dai partitocrati e la partitocrazia.

L'IdV ormai va verso il declino e non credo che un congresso possa risolvere la questione. I personaggi che gli ruotano attorno sono tutti intenti a fare i loro interessi e molti di loro sono incapaci e inconcludendi, oltre al fatto che sono solo un'appendice, dove governano del Pd. Basta guardare il micro per definire il macro. Manfredonia ormai non ha più quella rappresendanza che soffiava sul collo agli amministratori intenti a fare i loro porcacci comodi. Ora è tutto normalizzato e i cittadini, dalla parte dei quali l'IdV sosteneca di essere, non ci credono più. C'è però un vantaggio  che va nella direzione opposta: l'IdV può contare sul voto dei clienti dei suoi rappresentanti.

La sua intelligenza mi consente di affermare che Lei abbia inteso compiutamente il mio ultimo pensiero.

Caro Massimo, stiamo raccogliendo le firme per i referendum anticasta che hanno l’obiettivo di abrogare il finanziamento pubblico dei partiti e la diaria dei Parlamentari. Su essi davvero mi pare superfluo soffermarmi. Gli episodi recenti di malcostume politico e di utilizzo a fini impropri (e spesso personali) dei soldi pubblici dicono meglio di qualsiasi ragionamento quanto oggi sia necessario ripristinare l’impegno politico quale espressione di passione civile e di esigenza interiore di adoperarsi per il progresso dei nostri territori e del nostro Paese.
Aggiungo solo che da cittadino impegnato in politica da oltre 12 anni, sempre e solo con IDV, che mai ha chiesto (e ovviamente mai ottenuto) rimborsi per le ingenti spese sopportate per attività politica, candidature plurime, mantenimento sede ecc, ecc, che mai ha chiesto (e ovviamente mai ottenuto) ricompense di altro tipo, avverto una profonda mortificazione interiore a prendere atto che il malcostume politico si è fatto strada, seppure per casi isolati prontamente emarginati dal partito, anche al nostro interno.
Io certamente rimango fermo sulle mie posizioni. Non è il momento delle defezioni che farebbero comodo solo ai mestieranti della politica. E certamente gli attacchi mediatici al Presidente Di Pietro, che riprendono vicende vecchie già peraltro giudicate dalla Magistratura e danno voce e credibilità a personaggi usciti dal partito che da anni nutrono personale astio nei confronti dello stesso Di Pietro, sono evidenti tentativi di delegittimare l’unico partito fuori dal coro, l’unico partito che ha fatto davvero, in Parlamento e nelle piazze, opposizione al governo Berlusconi e al governo Monti, l’unico partito che ha con dignità e coraggio fatto rilevare l’inopportunità del conflitto istituzionale innescato dal Presidente Napolitano contro la magistratura di Palermo.
Ma dal mio partito mi aspetto non solo che vengano prontamente espulse le mele marce; mi aspetto che si dia concretezza alle tante battaglie civili condotte in questi anni e all’esigenza di rinnovare la classe politica (ricordo per esempio il limite di due mandati per i quali abbiamo sostenuto la proposta di legge di iniziativa popolare di Grillo). Mi aspetto soprattutto che piuttosto che dare visibilità e rilievo politico a transfughi e politici di professione, dal dubbio e spesso clientelare consenso personale, si valorizzi la militanza e l’impegno civile.
Emilio Iannotta

(Elogio di) Un Partito vero .

Un Partito vero è costituito da iscritti, è costruito sugli iscritti, uomini e donne che chiedono di condividere un’appartenenza con altre persone simili a loro, con altri amici, con altri compagni .
Un Partito cresce e si arricchisce nel confronto con le associazioni, i movimenti e gli elettori, lavora assieme a loro, ma non si annulla e non si scioglie in essi .
Un Partito può definirsi radicato sul territorio nazionale quando funzionano centinaia di sedi locali, circoli, sezioni .
Un Partito che funziona consulta periodicamente i suoi iscritti, per eleggerne i rappresentanti locali, comunali e regionali .
E dopo - soltanto dopo - riunisce il Congresso Nazionale .
Un Partito che funziona riunisce a quel Congresso nazionale i suoi rappresentanti, anche annualmente, per decidere linee e programmi, eleggere il Segretario, la Segreteria e quant’altre cariche occorrenti al suo migliore funzionamento .
Un Partito che funziona, dopo il Congresso azzera le polemiche, ammortizza le correnti e i gruppi di pressione, si compatta attorno al gruppo dirigente e lavora da subito sul programma .
Un Partito che funziona, dopo il Congresso, inizia subito a lavorare nei circoli e nelle sezioni, a orientare e guidare le lotte nelle strade, nei luoghi di lavoro e di aggregazione, nelle situazioni di precarietà e di miseria .
Lotta, assieme a chi soffre e a che non ha più nulla di garantito .
Lotta contro il governo delle destre, un governo che toglie ai poveri per dare ai ricchi, che toglie allo Stato per dare alla Chiesa, che distrugge il pubblico per salvaguardare il privato .
Lotta in Parlamento, nelle Istituzioni, nelle Regioni, nei Comuni, con i suoi eletti, con i suoi dirigenti, contro un governo reazionario, piduista e neofascista, che ogni giorno cancella un po’di Libertà, di Democrazia, di speranza .
Un Partito così prende i voti dagli elettori, perchè lo rispettano, lo seguono, lo sostengono .
Un Partito vero consulta e ascolta i suoi iscritti, ma non perde tempo utile e prezioso a consultare tutti su tutto e a fare votare i suoi stressati e stremati elettori in estenuanti quanto inutili primarie, spacciate invece per quintessenza della democrazia partecipata .
Un Partito vero non perde tempo utile e prezioso a dividersi in gruppi, fazioni, consorterie o a discutere del pensiero debole di un leader e dell’altro : un Partito vero fa volare alti gli Ideali e rasoterra le azioni e i comportamenti .
Un Partito vero ha capacità immediata di rispondere a crisi economiche, emergenze civili, tragedie naturali e di reagire ad emergenze illiberali e antidemocratiche, tanto in Parlamento, quanto nelle strade del Paese .
Senza un Partito così, non solo i poveri, i miseri, gli indifesi sono esposti al peggio, ma anche i lavoratori, gli operai, gli artigiani, gli impiegati, gli studenti .
Senza un Partito così, le destre in Italia resteranno al potere per anni e continueranno a violentare la Costituzione, la Giustizia, la Libertà, i Valori umani e civili .

Atos Benaglia

“Perché chi è uno ha due occhi… il Partito ha mille occhi .
Chi è uno ha la sua ora… il Partito ha molte ore “
( Da Lode del Partito - Bertolt Brecht )

Vergognati, bugiardo!!! Tu e la Mura, con quell'atteggiamento di superiorita', non avete risposto a mezza domanda. Tu hai pure mentito sostenendo che dal 2002 al 2009 non avevate preso una lira, e alla documentata contestazione della giornalista hai balbettato monosillabi inintellegibili.

Vergogna, dimettiti, bugiardo! Bugiardo! Tu e la Mura sparite!

a questo punto, caro Donadi, credo anch'io che sia urgente e doveroso un congresso, un'assemblea, chiamatela come vi pare, ma... non restate inermi ad assistere allo sfascio.

IO voglio mettere anche in conto una parte di malafede in chi  si accanisce su notizie che gettino ombre sull'IDV, che è in opposizione al governo Monti, al PDL, e persino, talvolta (e giustamente) al PD. Quindi posso capire che su taluni fatti ci sia un fondo di verità e tanta montatura, ma.... certe cose vanno chiarite, altrimenti si rischia di perdere proprio tutto.

D'ora in avanti, e per i prossimi mesi, ci sarà una vera e propria guerra, senza esclusione di colpi, che probabilmente porterà a coalizioni e accordi che oggi possono sembrare inverosimili. Cerchiamo di essere abbastanza forti per superare il mare in  tempesta.

Avete visto il servizio andato in onda ieri sera nel corso della puntata di Report? Il grande moralista Di Pietro in seria difficoltà, quasi balbettava...

"E di nuovo l'ex deputato Elio Veltri che non si spiega come un' ASSOCIAZIONE FAMILIARE composta da Di PIETRO, la moglie Mazzoleni e la tesoriera Silvana Mura abbia incassato TUTTI i fondi dei RIMBORSI ELETTORALI, cosa accaduta fino al 2009, e li gestisse senza nessuna relazione con qualcuno né col partito stesso. Risorse pubbliche per MILIONI e MILIONI di euro. La serata di REPORT è una caduta verticale del leader che fu il simbolo di "Mani Pulite"...

mentre dipietro è stato, a tuo avviso, sputtanato da report, il tuo leader è stato condannato A 4 ANNI DI RECLUSIONE QUALE NATURALE DELINQUENTE!!!!!!!!!! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH.....altro che il balbettìo di dipietro!

DI PIETRO E' FINITO, RASSEGNATI, finora solo perchè NON E' DEL PDL non è stato condannato per i suoi SPORCHI AFFARI IMMOBILIARI, 56 CASE ACQUISTATE IN TUTTA ITALIA CHISSA' CON QUALI SOLDI, magari anche con contributi elettorali, sempre che qualche PM si degni di indagare...e comunque mi raccomando, tenetevelo stretto, così continuate a PERDERE ( in Sicilia siete spariti)...

Due o tre cose su Di Pietro

Il partito IDV è sempre stato visto e percepito come il frutto di un movimento "contro". Contro il berlsconismo, contro l'affarismo, contro l'illegalità... Sembrava uno specchio della brutta copia: Berlusca vs Di Pietro, a-moralità vs valori, Italia degli affari vs Italia dei valori.

Ora siamo come dopo il 1989: è caduto il muro e la gerra fredda non c'è più. Ormai Berlusconi è il fantasma di se stesso. Non possiamo continuare a combattere con le stesse armi una guerra che è ormai diversa.

Non abbiamo bisogno dell'uomo forte, ma di idee forti, di sposare valori che vanno oltre la legalità, ma che la fondano: non solo Giustizia e magistratura, ma anche Bene Comune e Solidarietà, attenzione alla cultura, alla formazione seria della base, perché non basta essere uomo di legge per essere onesto... (vedi caso Lazio)

 

 

Sono rimasto scioccato dalla trasmissione report, dapprima senza parole e poi arrabbiato. Per aver dato in tutti questi anni il voto ad una persona che consideravo anni luce lontana dalla brama di arricchimento.

Che dispiacere vedere il mio idolo in difficoltà ed esitante davanti alle domande della giornalista, per non parlare della moglie che scappa...

Per me Di Pietro e l'IDV si risollevano solo se concordano con Report una trasmissione in cui si confutano, punto per punto, tutte le accuse mosse.

E dire che ero ad un passo dal tesserarmi, io che non ho avevo mai pensato lontanamente di avvicinarmi a quella melma che sono i partiti politici.

"mia moglie non è mia moglie"... è un visitors...

 

  • "L’ITALIA DEI VALORI (IMMOBILIARI) – TUTTI GLI AFFARI DELLA FAMIGLIA DI PIETRO E DELLA FEDELISSIMA SILVANA MURA (AFFITTI DI PROPAGANDA FIDE E CARIPLO COMPRESI) - DA ANNI TONINO, LA MOGLIE E I FIGLI GIOCANO A MONOPOLI: COMPRARE CASE PER POI AFFITTARLE ALL’IDV PER PAGARE IL MUTUO (CON SOLDI PUBBLICI) – E LA RECENTE ISCRIZIONE DELL’EX PM ALL’ALBO DEGLI IMPRENDITORI AGRICOLI GLI CONSENTE DI SCALARE LE TASSE, SCENDENDO DAL 20% ANCHE FINO ALL’1%… "  (DAGOSPIA)

tu pensa prima alla lordura che da sempre accompagna il tuo catramato, e solo POI.... ma MOLTO POI.... potrai parlare d'altro...

 

Intanto, il TUO catramato è colpevole di REATI.....

 

Di Pietro NO!!!

No cara, la lordura è anche nell'IDV, potrebbero anche emergere illeciti penali,lo so che ti da molto fastidio ammetterlo viste tutte le sviolinate patetiche sulla legalità che facevi, ma è così, prendine atto e chiudi il becco...

ma pensa al tuo capo, quel cinese in coma, ben 4 anni s'è beccato.....ahahah

Ti rimane giusto questa di soddisfazione, non lo vedi che sei come quel Giapponese che da solo nell'isola continuava a combattere contro gli americani nonostante la guerra fosse finita da un pezzo??? 

Nell' IDV sono tutti in rivolta, tranne te che pensi a Berluscone...

ma cosa te ne importa della rivolta di idv??? non hai voce in capitolo, al massimo tu puoi andare a reggere il moccolo a quel delinquente naturale ...i problemi di idv non devono interessarti! piuttosto, perchè non pensi alla putrefazione del tuo partito che senza capetto è il nulla assoluto, eh?!?

Mi hai fatto pena caro Donadi quando Report ti ha intervistato e non sapevi cosa rispondere perché evidentemente la giornalista era più informata di te...

Ma al di là della vicinanza e comprensione umana, resta un problema fondamentale che accomuna tanti nostri dipendenti politici: la superficialità.  Per quel che ci costano gli addetti politici che dovrebbero fare buone leggi, buona amministrazione e buona conduzione della cosa pubblica, ci ritroviamo sempre con gente non all'altezza del compito (e dello stipendio). Magari alcuni sono o sembrano brave persone, amabili e gentili, e magari o anche sicuramente oneste. Ma se l'Italia fosse una grande azienda (come in effetti è, ma molti non se ne sono resi conto) tanti che sono ai massimi livelli dirigenziali (come parlamentari e uomini di governo e di opposizione di un Paese che è la 5a economia mondiale, certamente lo sono) sarebbero già a spasso da tempo.

E' singolare come la classe politica italiana, quasi senza eccezioni, non si è resa conto ancora di essere come in una sorta di "scherzi a parte". C'è un gioco più grande di lei che va in scena, dove loro ancora credono di essere i protagonisti, mentre ormai non sono neanche delle comparse.  Un grande burlesque che va in onda da un ventennio, dove maggioranza e opposizione chi più consapevolmente chi meno e chi totalmente all'oscuro sta giocando. Giocando.

Ma la colpa non è dei politici soltanto. E' del Paese, della gente che è burlesque essa stessa e che si merita questa classe politica burlesque.  Ma sta cambiando. Le elezioni siciliane lo hanno dimostrato: anche un comico come Grillo, che nel burlesque ci sguazza, invece di fare l'enpleine ha preso uno striminzito risultato che se diviso in due per l'astensione del 52% non arriva a due cifre.

La gente si è stufata. La grande astensione siciliana è il nuovo fenomeno, non Grillo. La gente non sopporta più il circo burlesque che è andato in onda per 20 anni e soprattutto non sopporta più di farne parte essendone complice.  Se non vi renderete conto di questo, sarete spazzati via dal primo uomo forte che informerà tutti prima o poi che la festa burlesque è finita.

Buona rigenerazione. Te la auguro.

L' impresa mi sembra ardua, ma la giustezza della stessa non è in discussione, la fattispecie venutasi a creare con report era nell'aria da tempo, il verticismo familiaristico ci ha portato sull'orlo del baratro, una spirale di parenti, amici, consulenti e avvocati che hanno bloccato il partito nei peggiori modi attuati dalla casta, con trasversalità e mai rispondendo alla base lasciata a sè stessa. Come può un partito non stare alle regole statutarie e non rispondere con gli organi di garanzia ad un ripetuta mozione di sfiducia politica ad un cordinatore provinciale, presentata dalla maggioranza del cordimanto in lecce?Molti amici mi chiamano, perchè colpiti nel più profondo del cuore e quindi fortemente demoralizzati, comunicandomi l'intenzione di lasciare il partito Solo le primarie darebbero un segno di rinnovamento democratico, di autodeterminazione, per cercare di strappare per i capelli quella onestà intellettuale persa da alcuni e che ha messo alla berlina la buona fede dei militanti Idv. La questione come si intuisce è fortemente morale, quindi ha bisogno di una risposta immedediata, Spero e voglio essere convinto che la sua proposta sia quella giusta per poter passare indenni, si spera, dalla cruna dell'ago. Con rispetto per il suo coraggio e passione, Alfredo

 

Caro Onorevole,

sottoscrivo ogni singola parola della sua intervista su "il fatto quotidiano".

E' arrivato il momento di cambiare per sopravvivere. Abbiamo avuto il merito di aver combattuto e mandato a casa Berlusconi con il modello "un uomo solo al comando". 

Adesso però questo sistema và cambiato attraverso una politica interna di rinnovamento e cambiamento. Dobbiamo ripartire azzerando tutto, non perdiamo questa occasione ne vale la ns. sopravvivenza partitica.

a presto

Gabriele Di Bucchianico

capogruppo IDV

Comune di Lanciano (CH)