F35 E MANIE DI GRANDEZZA MILITARE

Finalmente si sono sbugiardati e dicono quello che noi abbiamo sempre detto: quei caccia costano più del dovuto. Sono ancora in tempo per ripensarci, prima di doverci accollare quelle cifre". Francesco Vignarca della rete italiana per il disarmo commenta con "piacevole sorpresa" le parole del generale Claudio Debortolis che - come racconta il Sole 24 ore - in una intervista a Analisi Difesa ha parlato dei primi cacciabombardieri F-35 Lightning 2 per l'Aeronautica e Marina italiane che avranno un costo previsto attualmente in 127,3 milioni di dollari (99 milioni di euro) ad esemplare anziché gli 80 milioni previsti. Quasi 50 milioni di dollari in più a spese dei contribuenti.

E’ l’apertura dell’Huffington Post di oggi. Anche noi esprimiamo la nostra soddisfazione. Da un anno, non da oggi. Il nostro impegno contro l’acquisto dei costosissimi F35 è noto da tempo, ma la maggioranza del governo Monti ed il ministro Di Paola non la pensano così. Sostengono una politica di Difesa che sembra quella di una superpotenza, mentre si tagliano i servizi essenziali, le pensioni, la sanità, la scuola.

Le spese militari italiane hanno avuto un’impennata negli anni di governo Berlusconi, così come le nostre velleità strategiche. Basti pensare che nel 2009 è entrata in servizio la seconda portaerei, la Cavour, che sarà destinata ad imbarcare F35. 2 portaerei per l’Italia sono troppe. La Gran Bretagna ne ha una, come Russia, Cina e Francia, nazioni dalla potenza militare certamente superiore alla nostra e con altri e più impegnativi interessi strategici.

Questa mania di grandezza militare per uno Stato che ripudia la guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali è inspiegabile e costa agli italiani una barca di euro ogni anno. In passato sono stati fatti molti errori, ma proseguire su questa strada è insensato. Gli F35 costano troppo e stanno mostrando gravi problemi di sviluppo. Quindi rischiamo di investire per nostra difesa in aerei supercostosi ma inefficienti. Riproporremo la questione all’attenzione del Parlamento, perché non ci arrendiamo a scelte pessime di persone incompetenti. 

Commenti

E' matematicamente sicuro che la mazzetta c'è stata e, sicuramente, gigantesca. Questo, è il motivo fondamentale per cui si sono comprati questi aerei che, oltre al loro costo, costerà una cifra enorme farli volare. Per il resto, una Dittatura, sia politica come questa, che militare, ha bisogno delle armi per mantenere il potere. La resistenza dei parassiti del PD., veri tumori maligni nel corpo del partito, dimostra che la battaglia sarà lunga e feroce. Dalema, l'orribile, ha gia chiaramente minacciato in varie occasioni che sputerà veleno ogni qualvolta aprirà bocca. A Renzi, ha detto che""stia attento"", a Bersani (l'uomo senza palle) che se pensa che LUI sia finito, si sbaglia. E' vile e TUTTI sanno di cosa sia capace di fare. In quanto a Di Pietro, è penoso nel SUO strisciare a chiedere perdono a Bersani, NON doveva attaccare il PD. ma quella classe dirigente che fa schifo a tutti e che piano piano se ne andrà(?) (speriamo). Se lo vedi, a Tonino, digli che non lo voteremo, è troppo imbecille pure per noi disperati.

Gli F35 sono saldi di svendita ormai superati.

La maggior argomentazione riguardo il loro non acquisto è proprio perchè si tratta di una scelta "militarmente" sbagliata. Anche non considerando i sacrifici che si chiedono in cambio alla parte debole degli italiani, questi aerei non sono da acquistare perchè obsoleti. Non tanto per dettagli tecnologici, ma proprio per la loro stessa concezione.

Addestrare un pilota ha un costo enorme e la sua durata operativa è sempre più breve. La sua efficienza sul campo è limitata da fattori umani quali la tensione, la stanchezza e la paura, mai completamente eliminabili. Dopo ore di volo arrivato al bersaglio ha una finestra operativa spesso di soli pochi secondi per individuare il bersaglio voluto.

Da anni a tutto ciò si è posto rimedio con l'uso dei droni, che permetto l'avvicendarsi di specialisti nelle varie fasi della missione. Degli specialisti del volo curano l'avvicinamento ed il sorvolo, mentre sul bersaglio intervengono più specialisti di tiro contemporaneamente, anche molti, cosa non possibile in un F35. Si possono così seguire più bersagli riducendo i "danni collaterali" causati da errori umani e nello stesso tempo non porre a rischio la vita dei nostri piloti.

Questa scelta è sbagliata perchè è una scelta di morte, perchè non ce li possiamo permettere, ma sopratutto perchè oggi sono superati e lo saranno ancor più fra gli anni che ci vorranno per renderli operativi.

Ovviamente anche i droni sono una scelta sbagliata in quanto scelta di morte e in quanto resa della ragione.

Maurizio d'Este