FANGO AD OROLOGERIA. FERMIAMOLI!

 

E’ agghiacciante la sequenza. 15 settembre 2010. Emma Marcegaglia, all’inaugurazione del nuovo quartier generale della Diesel, dichiara: " Basta litigare e occuparsi di beghe interne. Facciamo le riforme serie che servono al Paese. L'Italia vive un momento di politica brutta che per mesi ha parlato di cognati, amanti e appartamenti: non e' questo che ci interessa". E’ finita la luna di miele tra il governo e Confindustria. Anche per gli industriali, la misura è colma. 16 settembre 2010. Alessandro Sallusti, direttore de il Giornale, scrive nel suo editoriale: “Con buona pace della Marcegaglia, i sondaggi dicono che i cittadini non si rassegnano ai silenzi e alle bugie sull’affaire monegasco”. Lo stesso giorno, il vicedirettore Porro, invia un sms al portavoce della Marcegaglia: “Ciao Rinaldo. Domani super pezzo giudiziario sugli affari della family Marcegaglia”. Passano poche ore e Porro invia un secondo sms: “Spostati i segugi da Montecarlo a Mantova”. Il portavoce chiede se sia vero o una boutade. Porro risponde: “Eh, un po’ è vero, un po’ è vero”. Porro replica accusando la Marcegaglia di non aver mai avuto un rapporto con il Giornale. C’è tempo anche per un insulto alla presidente di Confindustria. Il portavoce della Marcegaglia chiama Crippa, il suo omologo in Mediaset, e gli esprime la sua preoccupazione per i toni e i contenuti. Crippa risponde: “Devi chiamare subito Confalonieri. Se parte Feltri va avanti due settimane”. Emma Marcegaglia, avvisata dal suo portavoce, chiama Confalonieri che a sua volta chiama Feltri. Passa qualche minuto e Confalonieri rassicura il presidente di Confindustria: tutto a posto, il Giornale desisterà e ribadisce anche lui la necessità e l’opportunità che la Marcegaglia rilasci un’intervista al Giornale. 22 settembre 2010. Porro invia un sms al portavoce del presidente di Confindustria: “W il Conf”. Viva la Confindustria, o viva il Confalonieri? Fate voi. Porro chiama il portavoce della Marcegaglia: “La signora se vuole gestire i rapporti con noi deve sapere gestire”. E poi aggiunge: “Dobbiamo cercare di capire come disinnescare in maniera reciprocamente vantaggiosa nel senso delle notizie, delle informazioni, della collaborazione”. Come ha detto monsignor Fisichella, per giustificare le bestemmie del premier, bisogna contestualizzare. Bene. Ecco il contesto: Lario, Boffo, Mesiano, Marrazzo, Fassino, Caldoro, Fini. La libertà di informazione non c’entra nulla in questa vicenda. C’è altro in ballo. Ebbene, io mi chiedo cosa deve succedere di più perché si alzi in questo paese un moto di indignazione corale? Cosa altro serve perché si fermi questa spregevole, infame macchina del fango?

Commenti

Suggerisco la lettura di un paio di articoli apparsi oggi su "L'Unità".    
  • Il «profondo rosso» del duo Feltri-Sallusti
  • Gli assegni del fratello
  
ecchepalle!
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  • Quarantott’ore della vita politica italiana.
Il presidente del consiglio pronuncia al palamento un discorso che i commentatori definiscono “moderato”. Poi, durante il dibattito, si addormenta più volte. Chiede a un gruppetto composto per lo più da ex fascisti di votare la fiducia al suo governo, e loro lo fanno. Il premier sembra dunque avere una maggioranza solida, però gli osservatori sostengono che le elezioni anticipate sono inevitabili. Durante il dibattito in aula un ex magistrato dà dello “stupratore della democrazia” al premier. Tanti anni fa, nel 1994, l’attuale presidente del consiglio, allora eletto per la prima volta, aveva offerto a quello stesso magistrato la poltrona di ministro della giustizia. L’ex pm aveva rifiutato. Dopo il voto di fiducia il presidente del consiglio esce dal parlamento e incontra un gruppo di suoi sostenitori, a cui racconta una barzelletta antisemita, tutta giocata sull’idea che durane l’ultima guerra mondiale alcuni ebrei si siano arricchiti grazie alle persecuzioni antiebraiche. Qualcuno riprende la “barzelletta” con il telefonino e la mette in rete. Il premier si difende dall’accusa di antisemitismo proclamandosi “ amico di Israele”. Nel luglio del 2003, durante un dibattito al parlamento europeo, aveva detto a un europarlamentare tedesco che sarebbe stato perfetto per recitare la parte del kapò di un campo di concentramento. In seguito aveva spiegato di aver volutoselo fare dell’ironia. Il giorno prima un senatore della repubblica( noto industriale dell’acqua minerale ed editore di giornali) aveva preso la parola in aula, attaccando gli ex neofascisti che sono usciti dalla coalizione di governo. E aveva concluso il suo discorso dicendo ai transfughi ex neofascisti :” Speriamo che abbiano già ordinato le kippah con le quali si presenteranno. Perché di questo si tratta”. Per lui, indossare la kippah è una cosa d per sé negativa. Il discorso è stato applaudito e c’era perfino chi ha riso.Il presidente del senato taceva. Poi, a chi lo ha interrogato, l’industriale ha dichiarato che “ tanto tempo fa” ha visitato Israele e che durante la guerra ha anche contribuito a salvare degli ebrei dalle persecuzioni. L’industriale è nato nel 1934 e continua a definirsi fascista. E’ stato eletto nel 2008 nella coalizione del presidente del consiglio. Quattro giorni dopo il suo discorso in senato, ha scritto una lettera di scuse al Presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane. Nella missiva ‘industriale dice di aver usato l’”immagine” della kippah per sottolineare le tante contraddizioni che hanno contrassegnato la parabola politica del leader de gruppo dei transfughi, ex neofascista. La sera del voto di fiducia, nel centro di Milano, un uomo armato viene sorpreso sulle scale del condominio in cui abita il direttore di Libero, un quotidiano di destra che conduce da luglio una campagna contro il gruppo di tansfughi ex neofascisti. L’uomo fugge per le scale. Quella stessa sera, nel corso di un talk show televisivo, la responsabilità della presenza dell’uomo armato nel condominio del direttore è attribuita all’ex magistrato che ha accusato il premier di essere uno “ stupratore della democrazia”. Nello studio televisivo un altro ex neofascista, nemico del gruppetto di ex neofascisti fuoriusciti dalla coalizione,fa un paragone fra ciò che sta succedendo e la violenza politica degli anni settanta. Intanto, su un altro canale tv, un altro ex neofascista, nemico del gruppo dei transfughi, litiga con un ex comunista che oggi è presidente della regione Puglia. In queste settimane la stampa italiana ha tenuto i riflettori puntati su Adro, una cittadina in provincia di Brescia il cui sindaco ha deciso di coprire un edificio scolastico del comune non di bandiere italiane, ma di centinaia d simboli del suo partito politico, un movimento regionalista. QUESTI SIMBOLI SONO SPUNTATI SULLE SEDIE, SUI POSACENERE, NEI CORRIDOI E PERFINO SU CIASCUNO DEI 700 BANCHI DELLA SCUOLA. La ministra dell’istruzione ha ordinato di rimuoverli e il presidente della repubblica ha criticato la scelta del sindaco. Intanto a sinistra l’ex sindaco di Roma, che è anche ex segretario ex comunista del più grande partito del centrosinistra, ha deciso di dar vita a una sua corrente, il Movimento democratico. L’ex segretario nega però che il suo “movimento” sia una vera corrente. Ma il “ movimento” ha preso le distanze dall’altra corrente, chiamata Area democratica, fondata da un altro ex dirigente dello stesso partito.
  • Ecco due giornate qualsiasi nella vita politica italiana di questi ultimi tempi.
  • John Foot insegna storia contemporanea al dipartimento italiano dello University college di Londra.
Si fermerà questa macchina del fango solo quando si potrà mettere in atto la soluzione Francia 1793.
Qualcuno può spiegarmi perchè quello del Giornale è " fango" , mentre quello della Repubblica è sempre e comunque doveroso diritto di cronaca? La Repubblica è un quotidiano specializzato nei linciaggi mediatici, per mesi ha parlato solo di Veronica Lario, escort, festini e quant'altro, ma non ho sentito nessuno dell'IDV protestare. L'unico che a sinistra sottolineò questo aspetto fu Piero Sansonetti il quale invitava il giornale diretto da Ezio Mauro ad occuparsi dei problemi veri, come disoccupazione e precariato...
te lo spiego volentieri:il giornale è proprietà  del premier che lo usa, non per fare informazione, ma per fare killeraggio vs coloro che gli si mettono di traverso, lo usa per nascondere fatti, per mistificarli, per fare propaganda di regime......non appena qualcuno critica berlusconi, dal giorno dopo compaiono DOSSIER appositamente confezionati che sputtanano chi ha osato criticarlo.......ma tu hai mai visto il giornale fare inchieste sugli affari sporchi di berlusconi?? (e sì che ce ne sono!!!!!!) hai mai letto editoriali di feltri invitare il padrone a farsi processare??? hai mai letto titoloni in cui si chiedeva al padrone di risolvere il conflitto di interessi???..hai mai visto criticare le leggi ad personam o ad mediaset o salva-lega, salva mafiosi-camorristi-incriccati??????hai mai letto articoli in cui si diceva che garantismo NON vuol dire IMPUNITA' o che la legge è uguale per tutti o che non esiste alcuna persecuzione giudiziaria?????? NO, e non li vedrai mai!!.....quindi non meravigliarti se il giornale viene considerato SOLO uno spargiletame e chi ci scrive dei SERVI al soldo del padrone.....chiediti per una volta che fine farebbe feltri se scrivesse una sola cosa di quanto detto....uscirebbe un dossier pure su di lui, credimi!!!!!
per fortuna non abbiamo neanche mai visto il giornale parlare delle scopate di dipietro o di bersani.....sai lo schifo?
Chissà forse sono semplicemente normali, niente escort o prostitute, niente festini! Cose così!
Non hai spiegato nulla, soprattutto non hai risposto ad una serie di considerazioni: i linciaggi orchestrati da Repubblica, Unità ecc. sono fango come quelli del Giornale? I giornalisti di sinistra sono secondo te tutti autonomi o piuttosto non sono al soldo di altri padroni/editori? E' stato giusto parlare di escort e festini per mesi? Qual è stato il risultato? Ci sono indagati, condannati? E allora,s e hai un minimo di obiettività e serenità di giudizio, devi condannare, come fa il sottoscritto, qualunque forma di massacro mediatico, non solo quella che ti fa comodo.
Gli indagati per la logga P3 ci sono, così come c'è qualcosa che va ben oltre il "fumus" per ciò che riguarda Cosentino, Dell'Utri, Schifani, Brancher, Verdini, Cuffaro, Bertolaso, etc etc....ma non ricordo  "inchieste giornalistiche" condotte, a tal proposito, da Libero o Il Giornale........
La loggia P3 potrebbe essere l'ennesimo bluff...quando si saranno conclusi i processi, allora potrai fare le tue valutazioni, ormai non si contano più le inchieste giudiziarie durate anni e poi finite nel nulla, ad iniziare da quelle del caro encomiabile Woodcock...
il solito doppiopesismo...e quindi,invece,Repubblica,Il fatto,Unità,invece,fanno grandi inchieste sui loro padroni tipoi De Benedetti,Soru e il PD o i vari Travaglio e company proprietari del Fatto...:))...ma suvvia,purtroppo in Italia un po' tutti i media fanno schifo,siano essi riferimenti della deestra,del centro e della sinistra...tutta la stampa é ideologizzata,la RAI é stata spartita tra i partiti fin dalla sua nascita,si creo' rai 3 per poter far partecipare alla spartizione pure il PCI...ma in che paese siete vissuti e vivete?Ma che realtà vedete?Quella mediata dall'ideologia da cui ci facciamo acciecare...destra e sinistra in questo uguali...
Hai pienamente ragione, ma qui si vuol far passare il messaggio che solo i giornalisti di destra siano prezzolati mentre lo sono pure quelli di sinistra...
Non TUTTI i giornalisti di destra, solo quelli pagati da Berlusconi. Comunque, Il Fatto non è pagato da nessun editore. Lo so che questa cosa vi fa rosicare, perchè mentre Il Fatto vende molto, ed è in attivo, i vostri giornali preferiti  sono in continuamente in perdita, e hanno bisogno sia dei contributi pubblici, che dei soldi di papà Silvio.......:-))))) Inoltre, Il Fatto normalmente parla, appunto, di FATTI....se ci sono. E non importa se siano FATTI che scomodano a destra o a sinistra. Invece i vostri giornaletti preferiti, fanno una "cernita" per non "scomodare" amici del manovratore di Arcore. Anzi, quel che è peggio, pare che seppure trovano una notizia, la tengono nel cassetto, sì da poterla usare al "momento opportuno". E' questo che fa la differenza tra un giornale ed uno che non lo è. Come è questo che fa la differenza tra un giornalista ed un servo.
"Invece i vostri giornaletti preferiti, fanno una "cernita" per non "scomodare" amici del manovratore di Arcore" e' qui che ti sbagli, la stessa cernita la fa anche il fatto, ci mancherebbe.grazie a questa storia che loro sarebbero senza padrone(e, di nuovo, ti sorprenderesti davvero se venissi a sapere che beccano soldi o favori sotto banco?) si fanno passare per giusti. dai su', pretendere di classificare il fatto come un quotidiano obiettivo e' negare l'evidenza,  e' da morire dal ridere. il giornale,libero,repubblica,ilfatto,l'unita', non e' informazione.se uno ci va dietro rischia di farsi lavare il cervello. e poi ormai buona parte del giornalisti sarebbero da mandare a rompere pietre con altre pietre. ma si puo' leggere dei LORO litigi sui giornali? riempiono ampi spazi con le loro beghe personali, belpietro che cerca di sputtanare travaglio con la storia delle vacanze, travaglio che lo chiama prettypeter e via dicendo......ma che buffoni sono questi? ma che ci frega a noi?
Delle beghe tra giornalisti mi interessa poco, e l'ho detto. Così come ho detto anche che non mi interessa un fico secco se la sig.ra Marcegaglia sia stata presa di mira!!!  Ma non sono d'accordo che, siccome Belpietro, Sallusti, Porro, Feltri fanno un certo tipo di giornalismo (a qualcuno piace, ad altri no), TUTTI i giornalisti sono uguali.......per me non lo sono. Ripeto ciò che ti ho già detto molto tempo fa: SECONDO ME. Ciò significa che io ho le mie opinioni, rispettabili quanto quelle di qualsasi altro, e pertanto non capisco perchè mi si debba aggredire ogni volta che ne esprimo una. Che Il Giornale o Libero prendano soldi da finanziamenti pubblici, e siano sul libro-paga della famiglia Berlusconi, è noto.  Che il premier sia lo stesso Berlusconi è fuori di dubbio. Anche un bambino noterebbe questa "anomalia"!!!  Colui che è proprietario di giornali (in abbondanza), nonchè di TV, guarda caso, è anche presidente del consiglio, e controlla la TV pubblica.......Me se tu non lo noti, e non ti disturba, va bene....non mi interessa: però, NON PUOI IMPEDIRE A ME di notare queste cose. Non mi puoi impedire di provare fastidio per queste cose. Ma non vedo la necessità di postare commenti aggressivi, o volgarucci. E poi, guarda,  piantala anche tu di scimmiottare questi sedicenti giornalisti......(e, di nuovo, ti sorprenderesti davvero se venissi a sapere che beccano soldi o favori sotto banco?) cosa vuol dire??? Hai un dossier da pubblicare sui giornalisti de "IL Fatto"??? e pubblica! ma che sarà mai!!!!   Somiglia a quell'altra in cui morivi dalla voglia di dire, QUI, che avevi letto cose scritte da me, in altro luogo.....che vuoi che ti dica....fai un pò come ti pare.....se certe cose ti fanno sentire più in gamba o più "figo".......a me sembrano solo mezzucci......ma ovviamente è solo una mia opinione.
guarda, saro' scemo ma l'ultima parte non mi e' chiarissima, comunque mica pretendo che tu non faccia caso a queste cose, l'anomalia c'e' sicuramente, dico solo che il fatto e' incredibilmente di parte per un motivo o per l'altro , che prendano soldi o no. se uno vuole INFORMARSI deve lasciare perdere ilfatto.e poi dagli con 'sti dossier. cosa vuoi che abbia?  dico solo che non ci sarebbe nulla da sorprendersi se si venisse a sapere che un interesse economico c'e', anche se.....questi di sx lo fanno per "vocazione"
Il Fatto comprende giornalisti e non giornalisti di diversa formazione e vocazione. Ci scrive un sacco di gente. Ma da dove ti viene che Travaglio è di sinistra?   Magari Gomez, ma tanta gente che scrive su Il fatto NON è di sinistra.  Puoi dire, ad esempio, che Granata è di sinistra?????  Ma ci vai mai sul sito??? Leggi i nomi, e vedi se OGNUNO di loro ha una formazione "di sinistra".  Personalmente, e te l'ho già detto in altra occasione, mi piace lo stile di Travaglio, ma non sempre ne condivido i contenuti. Sulla vicenda Marcegaglia, ad esempio, io non la penso nello stesso modo di Travaglio. Porro mi sta sulle scatole, ma lo ritengo più che altro vittima di quel sistema cui ha dato il suo contributo finora. Mi spiego meglio: se finora Porro è stato "funzionale" al "padrone" Berlusconi, magari OGGI (io non sono così convinta della malafede di Porro nella questione Marcegaglia) potrebbe essere innocente e candido come un giglio, ma l'essere (e l'essere sempre stato) uno dei giornalisti "di quello là" lo rende poco credibile. Ma questo è l'effetto aberrante, grottesco, paradossale, se vuoi, di questa anomalia  di cui ha vissuto!!!  Il Fatto è un giornale che ha iniziato con gli abbonamenti. Il prezzo dell'abbonamento annuale ha consentito al giornale di partire.  Ma prima c'è stata una lunga campagna per raccogliere adesioni, e fare i "conti". Agli abbonamenti POI è seguita la vendita nelle edicole, e poi gli spazi pubblicitari. PUNTO. Io posso dirlo, perchè ne ho seguito la nascita "passo dopo passo". E' un giornale che vende. Può non piacere (a me non piacciono nè il Giornale, nè Libero, ma si vendono!), ma che si venda E' UNA REALTA'.   Prende soldi da partiti?  Non credo, ma sai perchè? Perchè a quei giornalisti PIACE troppo poter mettere in piazza di NON essere debitori verso nessuno.  Poi mi piacciono alcuni (non tutti) i giornalisti di Repubblica. Ma mi guarderei bene dal definirli "comunisti"!!!!  Ma dai!!!  Quello è un giornale filo-liberista!!!!   L'Unità? Sì, quello è il classico esempio del giornale "di partito"  (come "Il Secolo"), tuttavia lo trovo rispettabile. Mi piace il direttore, ed altri che scrivono lì. Li trovo piacevolmente "appassionati". Ed io provo sempre molto rispetto per chi svolge il proprio lavoro con passione.
ok, non sono certo un lettore assiduo del fatto.ogni tanto do un'occhiata. lasciamo perdere questa storia di travaglio se e' di sx o no, dico solo che secondo me quando dice di essere un liberale mi viene da ridere. che il fatto non sia di sx non lo direi proprio, non lo leggo spesso pero' questa mi sembra una gran boiata come repubblica che sarebbe liberista....ma dove?. in ogni caso il fatto ci va giu' pesante su tutto proprio perche' sa di vendere grazie a quello. lasciando perdere le cose nello specifico rimane il fatto che non e' obiettivo,non e' informazione ma una sequela di pareri personali, una delle testimonianze del fatto che il giornalismo sta peggiorando sempre piu', per non dire poi dello "stile".... sembra un giornaletto universitario, sanno solo criticare, buttare merda su tutto e tutti.  comunque il fatto che il giornale sia praticamente di proprieta' del presidente del consiglio e' una cosa che non va bene e in effetti sulla carta non lo si puo' paragonare al fatto
Bene. Spero che, così come tu sei libero di scegliere cosa leggere, lo possa essere anch'io. Il Fatto è "di parte" nel raccontare "i fatti"???  Sì, ci può stare, ma non credo sia una cosa tanto indegna. Fa parte del "gioco". Ogni notizia la si può presentare in un modo o nell'altro. E' sempre stato così, ma di che parliamo???  Io sono convinta (lo sono sempre stata) che il giornalista "imparziale", ossia asettico nel porgere una notizia, NON esista. Lo stesso vale per lo "storico". Secondo me è impossibile raccontare qualcosa restando "imparziali". Ognuno racconta le cose a seconda di come le "vede". Sta a chi legge avere uno spirito critico.   Se secondo te La Repubblica è un giornale "comunista", ho la vaga idea che tu non sappia cosa sia il comunismo. La Repubblica può avere una tendenza "a sinistra", ma da qui ad essere comunista ce ne corre!!!!   Fanno degli artricoli, specialmente in tema di "economia", per i quali li strozzerei, altro che comunisti!!!!  Così come non puoi venire a dirmi che, poichè a te non piacciono, sono di bassa qualità. Perchè di parte??? A te piace come scrivono Il Giornale e Libero? E va bene. A me no. E potresti dirmi, in tutta onestà intellettuale, che Feltri, Sallusti, Porro NON sono "di parte"???? Su, dài........ confido nella tua serietà......................(o no???). Dimmi che ti piacciono, ma non dirmi che sono "obiettivi"!!!!   Del resto, anche il "nostro" giudizio di "gradimento", è "di parte". Non potrebbe essere diversamente. Continuare a parlarne, sarebbe come disquisire sul sesso degli angeli. I giornalisti piacciono o meno, a seconda del "gradimento" agli occhi del lettore,  NON in base a quanto riescano ad essere "asettici".  Ma la cosa che disturba non è questa, bensì il fatto che giornali e testate televisive vengano utilizzate dal presidente del Consiglio, che materialmente ne dispone!! Il "focus" del problema, non è che "esistano"  testate giornalistiche con orientamenti politici e di pensiero "diversi", ma che questi vengano utilizzati da chi detiene il potere, per squallidi fini propagandistici. Come l'esempio più clamoroso del TG1. Laddove ormai s'è ridotto ad un Tg che parla delle stronzatelle, quelle che la Littizzetto (che fa la comica) definisce le "notizie farlocche".  O, nella peggiore delle ipotesi, fornisce notizie volutamente errate o omissive, editoriali facendo uso personale del mezzo pubblico (Masi non se n'è accorto???)..........Se hai tempo e voglia, dai un'occhiata a questo. Poi magari mi dici se ti è piaciuto. Mi dici se, secondo te, Feltri è un giornalista di "spessore".
  • È firmata Feltri l'offesa più grave de Il Giornale
 
be', a questo punto ci tengo a chiarire un paio di cose:
  • ovvio che sei libera di scegliere cosa leggere,non so cosa ti sei detta con gli altri qui del blog, ma io non pretendo certo di dirti cosa DEVI leggere.
  • il giornalista perfettamente imparziale non puo' esistere,sono d'accordo, e' umano tendere da una parte o dall'altra e giusto che sia cosi'.ma c'e' differenza tra questo comportamento naturale e la faziosita' esasperata, oltre al fatto che qui credo ci sia anche una questione di forma, nel senso che ormai si scade troppo nell'insulto personale o simile e questo sia a dx che a sx.
  • non ho mai detto ne pensato che repubblica sia "comunista", la paranoia dei comunisti ce l'ho io non tu.credo sia di sx e  basta. non so perche' tiri fuori il termine "comunista".
  • l'ho detto + volte ma non pretendo tu lo abbia letto o te ne ricordi: io NON seguo il giornale o libero,non mi piacciono cosi' come non mi piace il fatto e per lo stesso motivo.tutto quello che dico del fatto vale anche per il giornale, non e' informazione.questo in generale poi  qualche articolo interessante ci puo' essere.leggo soprattutto il corriere o vado sul sito dell'ansa. davo ogni tanto un'occhiata al fatto o al giornale ma ormai ho smesso da un po', libero non l'ho MAI letto, immagino sia una copia del giornale.
il problema per me e' l'andazzo che si e' creato,la contrapposizione troppo forte, lo stile becero, la mancanza di obiettivita' da una parte e dall'altra, la troppa politicizzazione, la qualita' bassa.tutte cose che rispecchiano il fare politica attuale.se non si cambia registro prevedo giorni bui.
ovvio che sei libera di scegliere cosa leggere,non so cosa ti sei detta con gli altri qui del blog, ma io non pretendo certo di dirti cosa DEVI leggere. 
  • abbi pazienza!!! Il fatto è che a volte ci sono commenti, su questo blog,  che si assomigliano molto, nella forma come nei contenuti, per cui io (che, tra l'altro ho una certa età :-))  ) posso fare confusione....
  •  
Va bene tutto. Preciso che:
  1. non mi piace la "criminalizzazione" del dissenso. Dire che sono tutti ugualmente beceri non è condivisibile, per me (qualche differenza mi piace ancora farla).
  2. allo stesso modo, non mi piace che chi sta dalla parte del più forte (=del padrone) ritenga di poter fare la voce grossa, o di poter offendere contando sul'impunità (=beneficio che si estende dal padrone ai suoi sostenitori).
  
Ti faccio presente che da quando è direttore Vittorio Feltri il Giornale ha incrementato le vendite. Per quanto riguarda il Fatto, io non l'ho nominato, io ho citato i giornalisti  della Repubblica e l'Unità come prezzolati, quindi la prossima volta prima di replicare, leggi meglio e comunque io, a differenza tua, non condivido nè il fango di destra nè quello di sinistra.
scusa, ma tu fai parte del club di quelli che hanno la panda?
No, io sono un signore, ho la toyota yaris, cara
ti invito ad andare su un altro commento. e cioè questo:  http://www.massimodonadi.it/blog/fango-ad-orologeria-fermiamoli#comment-12520            così magari ti informi meglio sulla condizione economica del tuo giornale preferito.      Se non è così come dicono i giornalisti   "prezzolati di sinistra", immagino che saranno querelati e condannati.    :-)))   Stammi bene!!!! 
E perchè dovrei prendere per oro colato le tue fonti di parte, ma chi credete di essere che è tutta questa presunzione? Avete la scienza infusa voi di sinistra, quello che affermate è incontestabile?
no, certo che no!!!  L'unica fonte attendibile è il "Vangelo secondo Feltri, Sallusti, Porro e Belpietro"..... 4 come gli apostoli............
Vogliamo ricordare chi è il magistrato Woodcok? E' uno che ha promosso centinaia di processi che si sono conclusi con 210 ASSOLUZIONI!!! QUESTO E' UN ESALTATO, UN SIMILE PERSONAGGIO FA SPENDERE MIGLIAIA DI EURO ALLO STATO, GLI MANCA DA INDAGARE SOLO IL PAPA!!!
  • Dr. Woodcock & Ms Marcegaglia
  • Dice il vicedirettore del Giornale, Nicola Porro, che al telefono con il portavoce di Emma Marcegaglia, Rinaldo Arpisella, lui cazzeggiava. E leggendo le intercettazioni non c’è ragione di non credergli. Se si pubblicassero tutte le telefonate tra giornalisti economici e uffici stampa si scoprirebbe che le minacce, quando ci sono, seguono di norma la traiettoria inversa.E infatti il magistrato Woodcock che accusa Porro e Il Giornale di dossieraggio dovrebbe sapere che per fare una campagna di stampa contro la Marcegaglia non c’è bisogno di “spostare i segugi da Montecarlo a Mantova”. Basta fare un giretto su Google dove sarà facile trovare tutte le notizie che i grandi giornali non scrivono mai (prometto in un prossimo post un saggio esemplificativo).Oltretutto Porro non è così stupido da pensare di poter minacciare la Marcegaglia senza che succeda quello che, suo malgrado, è successo. E qui veniamo al punto. E’ inutile che i politici di destra, come la scatenata Stefania Craxi, inveiscano contro il magistrato napoletano accusato di minacciare la libertà di stampa. E’ la Marcegaglia che si è presentata davanti agli inquirenti e ha accusato Porro di averla minacciata. E’ lei che ha chiesto a Fedele Confalonieri di intervenire su Feltri per bloccare tutto. E’ lei che si è sentita rassicurata quando Confalonieri ha comunicato che la missione era compiuta.Quindi, se attacco alla libertà di stampa c’è stato, non l’ha fatto Woodcock ma la signora Marcegaglia. E verrebbe da chiederle: telefonate come quella a Confalonieri per fermare Il Giornale, quante volte figliuola?       (Giorgio Meletti)
 L' uso dei dossier ricattatotri è una delle tante trovate del fascismo copiate dall' impero Berlusconi. Ne sapeva qualcosa Umberto II, sul  quale mussolini fece raccogliere un dossier circa certe sue presunte tendenze bi-omosessuali.
 L' uso dei dossier ricattatotri è una delle tante trovate del fascismo copiate dall' impero Berlusconi. Ne sapeva qualcosa Umberto II, sul  quale mussolini fece raccogliere un dossier circa certe sue presunte tendenze bi-omosessuali. 
in effetti spero presto ci saranno le votazioni, con una legge elettorale seria, vera che ci consenta di scegliere da chi farci rappresentare. Non leggo i giornali che vivono su minacce e dossier, non li considero seri e mi fanno piuttosto ribrezzo, spero ci siano molti a pensarla così.Abbiam raggiunto il fondo, questo Paese ha bisogno di risorgere, e un Governo del genere, che pensa ai fatti suoi , alle leggi ad personam e simili, è solo una zavorra pesante. Basta !!
E' arduo stabilire il confine tra il diritto-dovere di cronaca, e l'abuso-violazione di legge. Dove finisce il diritto-dovere di cronaca a carico (forse a danno) della Marcegaglia, e dove inizia realmente il presunto ricatto? Se la Marcegaglia non ha nulla da temere, perchè l'allarme?   Se i giornalisti Porro & co non hanno commesso alcun illecito, perchè si scaldano tanto???   Ecco: credo sia difficile dirimere tali matasse, perchè gravate da altri problemi, come ad esempio il conflitto d'interessi. Se non esistesse tale conflitto, con la concentrazione nelle mani del premier della maggioranza degli strumenti d'informazione, non ci sarebbe il problema. Tra l'altro si tratta della concentrazione del potere di controllo proprio in un ambito delicatissimo, per chi è al "potere".   Un potere che lo porta a decidere (seppur per interposta persona) sulle sorti delle sue aziende (mi riferisco al campo della comunicazione televisiva e giornalistica), e su quelle pubbliche, in qualità di premier, di ministro per lo sviluppo economico, di manovratore di dirigenti pubblici.   Si tratta di un'anomalia con la quale ci hanno avvelenato un pò per giorno. Piccole dosi di veleno quotidiano oggi non ci permettono di capire quanto sia stato letale.     Che si fa?   Ci raccontiamo, per l'ennesima volta, che il conflitto d'interessi è un problema grande???  Talmente grande ed ingombrante che, per assurdo, rende più "vulnerabili" ed esposti a critiche (forse non del tutto giustificate) proprio  il Porro di turno?  Ok, ce lo siamo detto.    Mi chiedo anche un'altra cosa: lo so che sembrerò cinica, ma non mi interessa.  Finora, quando  noialtri parlavamo della "anomalia"  grave in una democrazia, causata dal conflitto d'interessi, i vari Fini, Marcegaglia, etc...dov'erano???   Non avvertivano la gravità del problema, perchè erano "dall'altra parte"???   Beh!  pazienza.....al mio paese si dice che "il mondo è una ruota"!!!!!   Sinceramente, OGGI, mi interessano altri problemi.  Ad esempio, oggi l'intera scuola è scesa in piazza!!!   Gli studenti sono incazzati neri, e il personale scolastico (docente e non) PURE!!!!   E' di pochi giorni fa la notizia di un altro giovane disperato che si è tolto la vita per la mancanza di prospettive.  Perdonatemi, ma proprio non riesco ad immedesimarmi nel disagio della signora Marcegaglia!
Caro Donadi, purtroppo questi sono i risultati di un conflitto di interessi, di questa piovra (per usare la stessa immagine che ha usato Di Pietro) che attanaglia tutta la società civile di questo Paese. Ogni volta che qualcuno tenta, osa, mettere in discussione l'operato del "manovratore" guarda caso viene fuori qualche scandaletto che, ad arte, manipolato da quei "soliti" professionisti della comunicazione, diventa un caso nazionale. Purtroppo servi e padroni sono sempre esistiti ma e' grave il potere enorme, concentrato in un solo individuo, che diventa un'arma letale per qualsiasi opposizione. La democrazia e' morta in un sistema come questo. Ma ciò che mi scandalizza e' il sapere che in territori a rischio ci sono giornalisti che vengono minacciati e rischiano la vita per combattere il male, mentre giornalisti venduti, patinati, insopportabili. hanno diritto ad una scorta, pagata da noi cittadini, per essere difesi da quegli stessi cittadini, che magari vorrebbero soltanto gridargli in faccia il disappunto per essere costretti ad ascoltare le oscenità politiche, i loro discorsi privi di qualsiasi rigore morale, solo per giustificare le cazzate del loro padrone. Mi auguro solo di poter votare presto per mandare questa carovana di ladri nani e ballerine a casa.