FEDERALISMO,FIDUCIA E' SCHIAFFO AL PAESE
Bossi - CalderoliE alla fine fiducia fu, anche sul Federalismo. La Lega, con i venti di crisi della maggioranza in atto, va all’incasso, fregandosene del Parlamento e del contributo dell’opposizione e delle autonomie locali. La fiducia è l’ennesimo schiaffo al Parlamento, la dimostrazione lampante che il governo è sempre più debole e diviso. Hanno il terrore del voto in Aula e rifuggono il dibattito ed in confronto come la peste perché sanno bene di non essere più maggioranza, né in Parlamento, né nel Paese. Nell’anno in cui si festeggiano i 150 anni d’Italia, si pongono le basi per la più grande bufala nella storia di questa Repubblica. Perché questo provvedimento così come strutturato ed impostato, una sorta di ossessione della Lega da rivendere nei loro gazebo al rito delle ampolle celtiche, non solo non ridurrà le tasse ma le aumenterà. A cominciare dalla tassa di soggiorno fino alla nuova Imu, che raddoppierà il costo dell’Ici per le imprese, per gli artigiani, per i commercianti ed i semplici cittadini. Le dichiarazioni fatte oggi in Aula dal ministro Calderoli, come il superamento della spesa storica, l’autonomia, un federalismo fatto per unire e non per dividere, sono balle mascherate da belle intenzioni perché questa riforma, fatta solo per piantare la bandierina del federalismo prima che muoia Sansone con tutti i filistei, altro non è che una forzatura in salsa padana, con il solo concreto effetto di una ripartizione territoriale delle imposte. Cambiano il numero degli addendi, ma il risultato non cambia: le imprese ed i cittadini pagheranno sempre e comunque. Sbaglia e mente il ministro Calderoli quando dice che il federalismo è destinato a durare negli anni ben al di là delle contingenze politiche. E’ una riforma miope, pasticciata e vuota, affrontata per di più a colpi di fiducia, un’inaccettabile ed irresponsabile forzatura parlamentare. Svanite nel nulla i passaggi chiavi per una riforma davvero storica ed importante che avrebbe lasciato il segno. Nessuna traccia di responsabilità dei territori, o della improcrastinabile diminuzione dell’imposizione fiscale o della fondamentale riaffermazione del principio dell’unità nazionale. Ancora una volta, una riforma che avrebbe potuto davvero essere epocale per il Paese viene sacrificata sull’altare della tenuta di questo governo traballante, di un morto che cammina. Il federalismo, occasione storica per cambiare davvero il volto di questo Paese, oggi è stato svenduto per quattro soldi, è diventato merce di scambio per salvaguardare il premier dai suoi processi. Altro che riforma epocale. Se tu dai una cosa a me, il federalismo, poi io do una cosa a te: il salvacondotto per i tuoi processi.
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