#Freerossellaurru: c’è un mondo in questo hashtag. C’è una società civile che si mobilita per una causa mobile, c’è la passione per la libertà, c’è la condivisione di un percorso, c’è anche un embrione dei nuovi modelli di organizzazione e di partecipazione sociale che si stanno profilando all’orizzonte.

Noi aderiamo con grande convinzione al Blogging Day perché la mobilitazione in rete crea opinione e l’opinione si trasforma in pressione politica, determinante per raggiungere obiettivi concreti. Ma non solo. Nei limiti delle nostre possibilità, come tutti, abbiamo anche contribuito a tenere alta l’attenzione in Parlamento, con interventi in Aula e interrogazioni.

Nell’interrogazione presentata dai colleghi Evangelisti e Palomba (che trovate in allegato) abbiamo chiesto al governo quali azioni diplomatiche il ministero degli Esteri stia ponendo in essere insieme all'Ambasciata Italiana di Algeri affinché si giunga al più presto alla liberazione di Rossella Urru e degli altri ostaggi.

Daremo tutto il nostro supporto politico per la liberazione di Rossella e degli altri cooperanti, perché la cooperazione internazionale è fondamentale per sostenere popolazioni in difficoltà e per portare aiuti in zone di guerra.

E con questo post voglio anche aggiungere che l’Italia non fa abbastanza da questo punto di vista, perché i fondi sono stati pesantemente tagliati negli anni del governo Berlusconi. Invitiamo il governo a ripristinare questi fondi, che sono, tra le altre cose, anche un veicolo fondamentale alla diffusione della cultura della pace. #Freerossellaurru, condividiamo questo hashtag di pace e di libertà, nella speranza di rivedere preseto la coraggiosa Rossella, cui va il nostro pensiero e il nostro invito ad essere forte, come sicuramente è, e a non mollare, perché l’Italia intera è con lei.