GIU’ LE MANI DA SAVIANO E FAZIO

 

Roberto Saviano - Fabio FazioRoberto Saviano - Fabio Fazio

Una scelta intollerabile, impensabile, da contrastare  e denunciare con forza e per la quale Italia dei Valori è pronta alle barricate. Non ci sono altre parole per commentare la possibile decisione della Rai di ridurre da 4 a 2 le puntate dello speciale “Vieni con Me” di Fabio Fazio e Roberto Saviano su Rai3. Se poi, come sembra, a finire sotto la ghigliottina di Silvio sarebbero proprio le puntate sul terremoto in Abruzzo e sulla vicenda dei rifiuti a Napoli, la scelta sarebbe ancor più grave. Di cosa ha paura Silvio Berlusconi? Della verità? Di vedere squarciata per sempre la sua tela perfetta di cieli azzurri e prati verdi? Di vedere sulla tv di stato la verità, tutta la verità e nient’altro che la verità sulla gestione criminogena della ricostruzione a l’Aquila o quella della camorra nei rifiuti a Napoli? Di dovere assistere inerme al coraggio di qualcuno che racconta tutte le balle che ci ha propinato negli ultimi due anni e mezzo sul mito della ricostruzione perfetta e sulla ripulitura igienizzante? I cittadini e telespettatori devono sapere, conoscere per giudicare e la tv di stato non può essere oggetto di censura fascista. Il direttore generale Masi, pagato profumatamente per eseguire le sentenze di Berlusconi, dovrebbe dimettersi se avesse un minimo di dignità. Non solo perché esegue gli ordini del capo ma perché ci propina nani e ballerine, zerbini di stato e lacchè striscianti al posto di conduttori e giornalisti con la schiena dritta, liberi di pensare, di fare e denunciare, di quei pochi sopravvissuti che ancora credono nella missione di servizio pubblico. Siamo stufi di questo assalto continuo alla libertà di informazione. Prima la Busi, poi Santoro e la Dandini, ora Fazio e Saviano, tutti tasselli di un mosaico che hanno un obiettivo unico: il controllo totale della tv e dell’informazione. Anche questa volta, anzi oggi più che mai, il presidente del Consiglio e la sua schiatta di lacchè dovranno fare i conti con un’opposizione agguerrita, in trincea, pronta a dare battaglia, a scendere in piazza se necessario. Nessuno, neanche Silvio Berlusconi, per quanto bocche metterà a tacere, potrà fermare la forza della verità.

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Commenti

invito tutti coloro che sono sensibili al problema della libertà di stampa & affini, all'importanza della TV PUBBLICA, (che NON vuol dire DI STATO, nè tantomeno DI GOVERNO), a vedere il video della conferenza stampa di Santoro. E' lungo, ma molto interessante. Farebbe BENE soprattutto ai politici, di qualsiasi partito. http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-20bf67f9-1982-4cb3-adfd-3a92891a649b-annozero.html?p=0
Duemiladieci battute di Francesca Fornario 
  • L’iPdl, il ritrovato tecnico che elimina la conversazione
Il mondo è in fibrillazione per il lancio dell'ultimo gioiello tecnologico: l'iPdl, il rivoluzionario apparecchio che permette di telefonare verso tutti i programmi Rai senza scatto alla risposta, in quanto la comunicazione viene interrotta prima che l'interlocutore abbia il tempo di rispondere. L'iPdl, creato per venire incontro alle esigenze del Presidente del Consiglio, consente di effettuare chiamate eliminando l'inconveniente tipico dei precedenti modelli di telefoni cellulari: la conversazione. Bondi, ad esempio, ha più volte provato a contattare Berlusconi sull'iPdl per chiedere chiarimenti riguardo alla manovra finanziaria. Non riuscendoci, gli ha scritto una lettera lamentandosi di essere stato esautorato. Berlusconi è stato costretto a rispondergli: «Esautorato?! Neanche per sogno: non ti avevo invitato a partecipare perché questa finanziaria offende l'Italia!». iPdl consente di scaricare diverse applicazioni utili nei momenti di crisi. Per esempio, consente di scaricare la colpa sul ministro dell'Economia. Grazie ai 30 giga di memoria, iPdl è in grado di immagazinare milioni di promesse inevase come la lotta all'evasione fiscale, una promessa così veccha che Berlusconi l'ha fatta per la prima volta a Babbo Natale (ma in un altro passaggio della letterina precisava che è giusto evadere le tasse). iPdl permette di personalizzare le percentuali dei sondaggi grazie alla speciale tastiera alfanumerica: è sufficente digitare una cifra a caso e dire che quelli sono i risultati in tuo possesso. Berlusconi ha provato l'applicazione l'altra sera a Ballarò, dichiarando che la sua popolarità è al 62 per cento. Grazie a iPdl, la comunicazione si è interrotta prima che Nando Pagnoncelli avesse il tempo di replicare che, secondo i dati in suo possesso, la popolarità di Berlusconi è tre punti sotto a quella della marea nera. È così bassa che il governo rischia la crisi diplomatica con gli Stati Uniti: quando Berlusconi ha chiesto agli industriali di alzare la mano per sostenerlo ha abbassato il braccio anche la Statua della Libertà.http://www.unita.it/rubriche/fornario/99553
Si, tutto bene ma ...in un paese povero e indebitato come il nostro, con i sacrifici che vengono chiesti a tutti e di più ai soliti noti, i paladini della morale non si fanno scrupoli di portarsi a casa milioni di euro di denaro pubblico e questo dice tutto, secondo me.
Condanno totalmente ma mi auguro che passeranno tutti in rete, dove ci siamo già tutti! Non la chiamerei neanche censura, mi fanno pena!
a proposito di questa maniacale ostilita' del manovratore di arcore verso gli intellettuali "non allineati" al regime e alla sua volontà inarrestabile di "sopprimerli" mediaticamente, vorrei proporvi la lettura di quest'articolo pubblicato sul Webmagazine FareFuturo, quindi non certo di sx, di cui apprezzo certi passaggi: http://www.ffwebmagazine.it/ffw/page.asp?VisImg=S&Art=6152&Cat=1&I=immagini/Foto%20G-K/goebbels_int.gif&IdTipo=0&TitoloBlocco=Politica&Codi_Cate_Arti=27
Infatti, Stefy.....i "finiani" non sono d'accordo con il manovratore......che, evidentemente comincia a diventare indifendibile persino per i "suoi". Difficile, del resto, continuare a stare accanto ad un uomo che si preoccupa solo di sè, della propria immagine, del proprio consenso. La cosa più deprimente è che, per ciò che riguarda la RAI, purtroppo non solo vi sono dirigenti che agiscono contro gli interessi culturali e commerciali dell'azienda, ma - nominati in posti cardine dall'attuale governo - si comportano in maniera sfacciatamente servile. Il CDA Rai, pur registrando tra i componenti esponenti della sedicente opposizione, non mi pare faccia molto per difendere i  migliori elementi che lavorano in/per l'azienda. Ma qui, bisognerebbe cominciare a fare un lungo discorso su quel famoso conflitto d'interessi (che - grazie soprattutto a D'Alema -  è stato nemmeno affrontato), e poi sulla presenza ingombrante dei partiti nella RAI.
Siamo sempre alle solite, caro Donadi! Le nostre intenzioni sono sane e oneste, direi nobili, quanto inane il tentativo di portarle a compimento. Siamo troppo pochi e divisi, con alleati da cui è bene guardarsi come dagli avversari. Occorrerà tempo, tanto, troppo tempo, prima che si riformino quelle coscienze pronte anche al sacrificio pur di realizzare la giustizia, la libertà e la democrazia. La peste uccideva sia chi la negava che chi, con i mezzi a disposizione la combatteva. E oggi l'Italia è veramente appestata.