IL RIMPASTINO DI SILVIO DA’ LA NAUSEA

  Nove sottosegretari nuovi di zecca. Et voilà, il prezzo per la presunta ritrovata unità della maggioranza e del governo è servita. I responsabili e i disponibili passano all’incasso e Silvio il magnanimo, nel consiglio dei ministri di oggi, distribuisce i ricchi premi e i cotillon. Una roba da basso impero, siamo al mercato delle vacche, alla compravendita parlamentare. Mai caduti così in basso, un rimpastino di governo che dà la nausea. L’economia affonda, l’unica cosa che cresce, con questo governo e questa maggioranza, sono le poltrone ministeriali. Le famiglie sono sempre più alla canna del gas mentre le piccole e medie imprese pagano il prezzo di una politica economica governativa evanescente. Aumenta la disoccupazione, in particolare quella dei giovani e delle donne. Cresce la precarietà da Nord a Sud, mentre i soli posti di lavoro che aumentano sono quelli dei sottosegretari di Silvio, premiati  per il coraggioso salto della quaglia a favore del Re.  Ecco i nomi: Roberto Rosso, Luca Bellotti, Daniela Melchiorre, Catia Polidori, Bruno Cesario, Aurelio Misiti, Riccardo Villari, Antonio Gentile e Giampiero Catone: sono i nuovi sottosegretari di Stato del governo Berlusconi. A cosa e a chi servono? A nessuno, non certo al Paese, solo a Berlusconi per andare avanti e garantirsi l’impunità a vita. Il presidente del Consiglio oggi ha compiuto un nuovo miracolo, quello della moltiplicazione dei pani e dei posti. Quanto ci costerà tutto questo? Molto, moltissimo. Nuove poltrone, nuovi staff, nuove auto blu, nuove consulenze, nuove spese di segreteria. Un aumento dei costi spaventoso. Questa è la ricetta del governo per andare avanti: poltrone al posto di proposte concrete per rilanciare lo sviluppo economico, per sostenere le imprese e le famiglie, per rilanciare l’economia. Andrà avanti così, altre nomine verranno, altri cavalli, altro giro, altra corsa: l’importante è galleggiare, mentre il Paese affoga.

Commenti

Vedo i posti di lavoro dimunuire, se non crollare, di giorno in giorno, mentre lo scaltro volpone impunito allarga a dismisura la casta parassitaria di onorevoli sanguisughe a ricompensa del salto della quaglia del 14 dicembre 2010, per il bene del popolo italiano!.. Per quanto riguarda il furbone di Calearo, ora consigliere del Principe bunga-bunga ma eletto nel PD, potrà ricambiare il favore a Veltroni perché Papi potrà trovare una poltroncina anche per lui, magari nel cinema di regime. La situazione del Paese é ormai insostenibile! L'opposizione deve fare emergere il diffuso malcontento popolare e Giorgio non può limitarsi ai soliti bei discorsi di facciata. Sandro Pertini si sarebbe ribellato!
Ma come nulla a Scilipoti? Ho sentito che Calearo sarà il consigliere del nano! Belle le scelte di Veltroni! E pensare che vuol ancora "operare" nel PD. Se non lo mandano in Africa, magari nel Corno, son proprio dei coglioni! Aspettando il risveglio del Colle, non ci resta che consolarsi mandandoli tutti a fare in c...