Incontro con Bersani e Vendola oppure esecutivo urgente

Non può bastare una dichiarazione, nemmeno di Bersani e Vendola, per sancire l’esclusione di Italia dei Valori dalla coalizione di centrosinistra, di cui Idv fa parte da quasi dieci anni, con la quale amministra, insieme a Pd e Sel, gran parte degli enti locali italiani.

Tuttavia non si può più nemmeno fingere di non vedere che Idv, ormai da mesi, non sembra avere alcun interesse per la costruzione di tale coalizione, rincorrendo il massimo di conflittualità con i potenziali alleati oltre che con le più alte istituzioni politiche del Paese. La ventilata ipotesi di alleanza elettorale con Grillo, poi, ancor più che pregiudicare la coalizione di centrosinistra, rischia di essere un fatto che snatura per sempre l’identità stessa di Idv.

Servono al più presto posizioni nette e chiarificatrici. Proprio per questa ragione mi auguro che Di Pietro rinvii al mittente le accuse di non voler far parte della coalizione di centrosinistra e chieda al più presto un incontro con Bersani e Vendola.

Quello che è certo è che un partito come Italia dei Valori non può lasciare che decisioni di questo rilievo siano prese da altri o, semplicemente, che accadano senza averle decise. Anche perché la decisione di una rottura col centrosinistra sarebbe letteralmente antitetica a tutto quanto deciso nell’ ultimo congresso nazionale e dall’esecutivo di Vasto dello scorso anno. Organismi che, in caso contrario, dovranno essere al più presto riconvocati.

Commenti

La popolazione italiana vive nella preoccupazione e nell'angoscia il dilagante aumento della criminalità comune e di quella organizzata.  Già Prodi per salvare "onorevoli" Kompagni e Kamerati aveva fatto passare l'indulto con unanime consenso degli "onorevoli" di destra e di sinistra. Ora il Re di Napoli ha il chiodo fisso di liberare le carceri, e cioé di  fur uscire dalle patrie galere chi ha commesso in Italia reati di ogni tipo, delitti contro la persona ed il patrimonio.  Certamente in Quirinale "certe brutte cose" non succedono mai , ma per gli altri Italiani sono preoccupazioni di tutti i giorni. In Germania, Francia, Gran Bretagna ed USA la popolazione carcerarIa é di molto superiore a quella ristretta in Italia, ed in condizioni molto più precarie e peggiori delle nostre . In Gran Bretagna, poi,  alloggiano molti detenuti in vecchie navi dismesse (e per gli Inglesi é un'abitudine consolidata nel tempo senza rimorsi!). Negli USA  collocano le carceri nei deserti o sottoterra... E allora perché questo buonismo all'amatriciana o alla pommarola? Siamo masochisti fino a questo? Per i delinquenti stranieri (un terzo dei carcerati) mandiamoli, senza indugio, a scontare la pena nelle confortevoli carceri dei loro  Paesi, consegnandoli prima  alle rispettive Ambasciate che si occuperanno del trasferimento dei loro esemplari concittadini! Un altro ben gruppetto diamolo pure al Quirinale che tanto si adopera e si commuove per loro. Noi Italiani, che paghiamo le tasse, e manteniamo a fatica e grande disagio il carrozzone Paese, con politici incapaci, fannulloni e delinquenti in galera, ne abbiamo abbastanza di quelli nostrani... Basta e avanza!

Bravissimo Cives, condivido tutto fino all'ultima riga, anch'io avevo postato questa proposta, i detenuti stranieri presenti in Italia, quasi il 40%, devono scontare la pena al PAESE LORO altro che amnistie e indulti...

Ma è vero che questo non sarebbe possibile perchè occorre il consenso del carcerato secondo quanto stabilito dalla Corte Costituzionale con una decisione scellerata?

Caro Onorevole,

ciò che sta accadendo in questo Partito, purtroppo non da ora, è il risultato di quanto, in termini di gruppi dirigenti e quadri, abbiamo "costruito" nei territori a livello provinciale e regionale.

Questo Partito ha un cane da guardia quale capo assoluto a Roma e tanti cagnolini pronti a scondizzolare qua e la nei territori.

Il Congresso regionale di Pisa del Partito Toscano ne è la testimonianza viva.

Il cane da guardia regionale in poco più di due anni ha distrutto il Partito nei territori, riuscendo contemporaneamente ad evitare che si costruisse un gruppo dirigente a livello regionale. Ha determinato, non solo contribuito in prima persona, le rotture con le coalizioni di centro sinistra  di Livorno, Firenze, Pistoia, Arezzo etcetera, il tutto funzionale alla sua personale leadership proiettata al traguardo della sua sesta legislatura parlamentare.

Giovanni, Matteo, Luca e Marco sono i quattro Evangelisti, bene fermiamoci a questi, il quinto della Toscana, non serve alla crescita ed alla Democrazia di queto Partito.

In politica la logica dei muscoli e di chi la spara più forte non sempre da' i risultati sperati.

Siamo riusciti in pochi giorni a farci dire ben quattro no.

I primI due relativamente all'alleanza elettorale con Sel e Grillo, con i quali abbiamo proposto di costruire un cartello elettorale senza, pensare alle conseguenmze dei rapporti nel centrosinistra e senza acquisire preventivamente la loro disponibilità.

Successivamente abbiamo avuto altri due no, uno ancora da Vendola e l'altro da Bersani, i quali hanno deciso autonomamente di escluderci da una futura coalizione di centrossinistra.

Ora occorre riaprire un ragionamento con PD e SEL, ma teniamo presente che non è indifferente chi andrà a rappresentare l'IDV, qui occorre che personalità come Leoluca Orlando e Tu prendiate il boccino della partita in mano per riallacciare quei rapporti ormai consunti all'interno del centrosinistra e di cui noi siamo stati attori e non certo comparse.

In questo Partito occorre Democrazia, se la militanza in IDV è addirittura, sotto il profilo della pratica democratica, peggiore di quanto è accaduto ed accade nel PD, tanto vale che le nostre battaglie politiche si facciano in un contenitore più ampio, anziché in una consorteria di politici che per la loro carriera personale sono disposti a tutto e dei quali Di Gregorio, Razzi e Scilipoti risultano essere i Maestri ma con tanti discepoli ed evangelisti a giro.

Cordiali saluti.

Alessio Manetti Siena

 

Sono assolutamente d'accordo con tutti gli argomenti del suo discorso.

Ma cosa stà succedendo all'IdV? Dalla foto di Vasto che sembrava prospettare una alleanza finalmente solida, non più raffazzonata, del centro-sinistra, capace di governare davvero dopo Monti e Berluska, si sta scivolando (paradossalmente senza scelte ne convinzioni reciproche) a strane unioni, da una parte tra verdi ed un nuclearista incallito come Casini, e dall'altra fra un Grillo, incapace di confrontarsi in un dialogo ne di accettare una critica che sia una, condannato in via definitiva (che perciò fin'ora aveva assicurato non sarebbe mai candidato per il parlamento) e Di Pietro, uomo di governo e di principi, che della legalità ha fatto bandiera?

Stiamo impazzendo?

La prego di parlarne in diretta con Tonino e convincerlo a non tirare troppo la corda, a non farsi prendere la mano ne da blogger assetati di rotture politiche, ne da questioni emotive.Qualunque siano i punti del programma in comune o le divergenze,  è meglio un accordo imperfetto al più presto con Bersani che nessun accordo, per poi esser trattati da appestati...

Badate bene: l'informazione di RAIset sta soffiando a più non posso su un auspicabile incendio tra voi ed il centro-sinistra. La prego di buttare acqua sul fuoco, ASAP

Grazie, e Cordiali saluti

 

 

Purtroppo l'elettorato IDV non la pensa come lei. Lei vorrebbe un'alleanza con il PD-UDC, ma l'elettorato IDV no. Se lei la pensa così, può fare un'ottima cosa, cioè andare al primo dipartimento IDV, riconsegnare la tessera, andare al primo dipartimento PD ed acquistare la tassera di quel partito. Credo si troverebbe anche molto a suo agio nel partito di D'Alema e di Bersani. Ne abbiamo le tasche piene del PD e dell'UDC. Di Pietro continua così, non ti fermare, sii coerente con le tue scelte e le tue dichiarazioni. Alle prossime elezioni se il Sig Donadi non gradirà le sue posizioni potrà aggregarsi al PD che la pensa eattamente come lui. Grande Tonino continua così.

Che accozzaglia, indegna e comica al tempo stesso, Bersani, Fini, Casini, Vendola... voglio vedere sulle nozze tra omosessuali come si metteranno d'accordo Vendola e Casino...l'IDV stia fuori che è meglio...

Onorevole Donadi,

mi scusi se vado fuori tema ma volevo rilanciare una proposta per risolvere il problema del sovraffollamento carcerario: è indispensabile far scontare la pena ai detenuti stranieri nella loro nazione di origine,magari attraverso una specifica convenzione, tanto più che in alcuni casi rappresentano anche il 50% della popolazione carceraria. E' assurdo che occorra il loro consenso, come ha ribadito la Corte Costituzionale con una decisione scellerata. Questa è l'unica strada percorribile, NO AMNISTIE E INDULTI.

Se la condivide, può farsi portatore di questa proposta?