LA “SQUOLA” DELLA GELMINI

Primo giorno di scuola: un sincero in bocca al lupo ai nostri studenti! Non è una delle partenze migliori. La riforma del ministro Gelmini – mai parola riforma fu più falsa e menzognera – ha ridotto brutalmente la scuola ai minimi termini: riduzione dell’offerta formativa, nessuna prospettiva di pianificazione, emergenza precari, continui accorpamenti e classi pollaio.. Per ridurre i costi, la Finanziaria ha aumentato le classi affollate oltre i limiti consentiti dalla legge, imponendo 22 studenti in media per classe. Mancano all’appello 35 mila posti, 20 mila insegnanti e 15 mila tra  tecnici e amministrativi. Le graduatorie per i supplenti saranno pronte soltanto a dicembre. Aumenta il numero degli studenti disabili ma gli insegnanti di sostegno rimangono sempre pochi. La scuola, dunque, parte nella più totale incertezza, anzi, nel caos totale. Ed il merito di tutto questo va al ministro Gelmini e a Tremonti, ineffabile accoppiata, che hanno abbattuto sulla scuola italiana la peggior scure di tutti i tempi: otto milioni di tagli sul futuro del Paese. I docenti ed i presidi sono stati travolti da una miriade di circolari e norme che hanno impedito ed impediscono una efficiente organizzazione del nuovo anno scolastico ed una seria pianificazione per gli anni futuri. L’ineffabile accoppiata, Gelmini e Tremonti, con la scusa della crisi, hanno tagliato senza fare alcuna distinzione tra scuole virtuose e non, impedendo di fatto la possibilità a tutti, anche ai virtuosi, di continuare a mettere a disposizione di studenti, docenti e famiglie una offerta formativa di qualità. Per non parlare degli studenti bisognosi di supporto, dimenticati come gli ultimi della terra. La civiltà di un Paese e di una democrazia compiuta e degna di questo nome si misura dalla qualità della sua scuola pubblica e dalla sanità. Siamo messi male, molto male. Ed è soprattutto per questo che noi crediamo sia giunto adesso, come non mai, il tempo di cambiare, di svoltare politicamente per tornare anche e soprattutto ad una scuola pubblica protagonista e degna degli altri paesi europei, ad una scuola pubblica che dia una formazione degna, completa ma soprattutto moderna. Insomma, nel recinto di un pollaio ci finisca qualche altra cosa, non i nostri figli, non il nostro futuro.

Commenti

Sono d'accordo, nella sostanza, con quanto scritto da Alessandro, anche se sostituirei la parola ordine con legalità e, forse, mi affiderei ad un governo ancora più nordico, svedese, norvegese o danese. Per non usare un linguaggio troppo pesante, mi limito a dire che il governo è costituito da una casta di affaristi corrotti di cui il capo è l'emblema esemplare, quindi è inutile parlarne. Il principale partito d'opposizione non ha alcuna identità, essendo costituito da una base di transfughi provenienti da un'area politica che, per intenderci, possiamo definire di centro,  mentre un'altra parte è fatta dai cosiddetti ex comunisti o comunque di persone che si sono riferite storicamente ai partiti di sinistra, (cosa c'è rimasto oggi?). E' anch'esso attraversato dalla questione morale e non ha le carte in regola per produrre un sostanziale cambiamento delle scelte politiche nel nostro paese. L'IDV, soprattutto se guardiamo alle realtà locali, ha tanti scilipoti(anch'io non spreco la maiuscola per un siffatto personaggio). Potrei citare come esempio la mia città, Cosenza, dove tanti ex Dc o socialisti si fanno la guerra per ottenere i posti di comando. Insomma, non abbiamo alcuna speranza di salvezza. Ciò vale ancor di più per le regioni meridionali, totalmente in mano alla criminalità organizzata collusa con il potere politico. Perciò, rimangono due possibili alternative : rivolgersi appunto ad un governo straniero, divenirne colonia a tempo determinato, oppure scendere tutti in strada a fare piazza pulita di quanti stanno in parlamento, riappropiandoci delle istituzioni che appartengono soltanto a noi stessi.  
Quando frequentavo la scuola negli anni '70 eravamo alle elementari più di 40 nella mia classe, c'era una sola insegnante, bravissima, la qualità dell'insegnamento era ottima, nessun ragazzino era trascurato, perchè ora tutti questi problemi, all'epoca un solo maestro era più che sufficiente perchè ora no???
 
  • perché ai suoi ed ai miei tempi eravamo piú docili,
  • e perché mi sa che oggi lei parla per partito preso.
 Carlo Mascarino, da La Plata. 
Varrà la pena far sapere agli Italiani che stamattina, primo giorno di scuola in molte Regioni tra cui il Veneto, in moltissimi docenti siamo stati convocati inutilmente dai Dirigenti più scrupolosi, che avevano appena qualche giorno fa portato a termine le assegnazioni provvisorie, decisi a garantire agli alunni dei loro istituti un sereno avvio dell'anno scolastico e il regolare svolgimento delle lezioni. Perché "inutilmente"? Non paga del caos più assoluto delle graduatorie e delle carriere già prodotto in appena tre anni, la Favolista d'Italia e i geni del suo (Mini)stero hanno aspettato venerdì scorso per pubblicare solo una parte (minima) delle graduatorie aggiornate. Risultato? Una giornata di delirio per tutti e per niente: lavoro straordinario e frenetico del personale amministrativo, classi senza docenti o con docenti all'opera per un'ora o due e poi "appesi" al verdetto delle segreterie, docenti storditi assiepati in segreteria, in attesa di conferma dell'incarico o di una nuova assegnazione ("aggiornata", ma comunque provvisoria sino a data da stabilirsi...). Insomma: il peggior primo giorno di scuola della Repubblica italiana che io ricordi, sia da docente sia da ex-discente, e migliaia di euro, di telefonte e mail incrociate, di diritti, doveri ed energie buttati al vento. Oplà: sono già esausta! Qualcuno vuole spiegare che questo Paese non ne può più di questi idioti di regime e che Maria Stella Gelmini, anziché limitarsi a dimettersi prontamente da un incarico che non è mai stata in grado di ricoprire in maniera appena dcente, dovrebbe non farsi più vedere in  giro per il resto dei suoi giorni? La scuola, il futuro, l'Italia tutta non sanno davvero che farsene di lei.     
Gentile Onorevole. Sono sicuro che qualsiasi alternativa a questa maggioranza potrebbe fare meno peggio. Ma di questo si tratta: meno peggio. La Sanità e la Scuola sono "mandate avanti" più che degnamente, in maniera completa e moderna grazie allo sforzo, al sacrificio, la dedizione e professionalità dei dipendenti pubblici : medici, insegnanti, infermieri, bidelli. La maggiorparte di essi scelgono il proprio lavoro per la passione, a prescindere dal denaro preso, risorse e riconoscimenti che possono tornare dal "datore" di lavoro stesso o dai fruitori. Ad esempio nella scuola, se non fosse per la buona volontà, spirito di abnegazione della maggiorparte degli insegnanti (non tutti purtroppo, qualcuno andrebbe lasciato a casa... come in tutti i posti di lavoro daltronde), e ci si dovesse " adeguare" alle picconate di questo cossiddeto governo (la G maiuscola non la merita) non ci sarebbero più gite scolastiche ad esempio, poiché non ci sono soldi per pagare gli insegnanti che invece se le hanno fatte lo scorso anno (le gite), è stato gratuitamente. Ma questo è il meno e solo un piccolissimo esempio.Sarebbe il caso che mentre ci si oppone (mi permetto di dire) si proponesse alternative concrete (che magari IDV ha depositato per iscirtto da qualche parte?): spiegando come riformare realmente la scuola: premiare il merito degli insegnanti, permetterne l'utilizzo solo con contratti di ruolo, snellire la burocrazia, eliminare le graduatorie, eliminare totalmente i finaziamenti pubblici alle scuole non pubbliche (cosiddette paritarie, invece che private o massoniche), insomma soluzioni alternative serie che non mirino a raccogliere consensi, voti o simpatie, ma risolvano i problemi.In Trentino mi dicono che grazie allo statuto speciale la valutazione cosiddetta del comportamento (o voto in condotta) si dice "capacità relazionale"... Ovvio che sia un piccolo esempio di come la mentalità di un Paese nasca tra i banchi di scuola. Proprio da là torno da una vacanza e tutti (baristi, albergatori, ospiti...) concordano sullo scempio che sta vivendo la nostra Repubblica ad opera di questi papponi e approfittatori chiamati politici, non c'è fiducia nè a destra tanto meno per la sinistra, però (o il centro). C'è voglia di pulizia. Di ordine. Di organizzazione sana e intelligente della società. La Democrazia sta fallendo, visti i risultati. Se ce la vogliamo tenere (e forse è tardi) bisogna cambiare pagina. Una signora (trentina appunto) mi ha addirittura detto che spera che arrivi un "matto" a fare piazza pulita per tre mesi cancellare tutto e ricominciare da zero. Una dittatura in somma. Pur di avere ciò di cui si ha bisogno: onestà, ordine e organizzazione. Purchè sia solo per tre mesi, se no po ci ritroviamo un (altro) pazzo al potere da cacciare.Come fare a darle torto?Io da tempo lascierei la sovranità del nostro Paese, anche da domani e ad occhi chiusi, per un anno almeno (altro che ad un Governo tecnico) direttamente al Parlamento tedesco: classico popolo che vuole poca acqua nel vino.Non siamo in grado di fare più niente, l'Italia così come è ridotta con le sue regoline, leggine, politicanti, amministratori è spacciata.CordialmenteAP