LA LEGA PERDE LA FACCIA MA NON LE POLTRONE
Maroni - Bossi - CalderoliContrari all’intervento in Libia per non alimentare l’emergenza clandestini. Questo dicono i leghisti. La Lega perde la faccia perché alle minacce non farà seguito alcun atto concreto: i nostri aerei bombarderanno con buona pace del Senatur e dei suoi sodali e il governo non subirà contraccolpi perché la Lega non formalizzerà la crisi sulla politica estera. Insomma, il Carroccio è come il proverbiale cane: abbaia ma non morde. La storia della Lega è una lunga sequela di fallimenti e di dichiarazioni roboanti (prima) e di fallimenti (dopo). Prendiamo l’esempio della politica sull’immigrazione, che ormai è diventata quella buffonesca della Lega, che esercita un ruolo ricattatorio all’interno del governo. Ormai la politica nel nostro Paese si è ridotta a questo. La Lega è imbattibile nell'affrontare il problema dei clandestini a chiacchiere, ma quando si passa ai fatti non ne imbrocca una. Hanno preteso di inserire il reato di immigrazione clandestina nel codice, come se la soluzione fosse sbatterli in galera a spese dello Stato non rimandare i clandestini a casa. Hanno inventato le ronde che non servono a nulla, solo a fare campagna elettorale. Il miglior esempio del fallimento sono le immagini degli immigrati nordafricani che scappavano dalle tendopoli allestite dal governo italiano, da Maroni in particolare. Immagini che hanno fatto il giro delle televisioni di tutto il mondo. Scavalcano le recinzioni indisturbati e fuggivano. Complimenti ministro Maroni, davvero. E complimenti a tutto questo governo cialtronesco che ci fa fare una pessima figura nel mondo. Mandiamoli a casa con i referendum.
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