LA NAVE AFFONDA, I TOPI SCAPPANO

Gruppo degli 'Irresponsabili'Gruppo degli 'Irresponsabili'E’ partito l’ordine di scuderia: “mobilitazione totale! Soldati, serrate le fila!”. Silvio comanda, i sottoposti eseguono. Il mantra di oggi è: non è stata colpa del premier, non è stata colpa del premier, non è stata colpa del premier! Andate e diffondente. I fedelissimi sono già partiti, ma qualcun altro no. La Lega ha deciso di non metterci più la faccia. Bossi non sarà presente a nessun appuntamento elettorale pubblico per sostenere Letizia Moratti. Ci vuole poco a capire l’aria che tira. La nave affonda, fa acqua da tutte le parti e il Carroccio non vuole essere trascinato a picco. Sul fronte responsabile non va molto meglio. In Aula, ieri, per ben cinque volte, sono andati sotto. I Responsabili sono mancati all’appello. Chi non è riuscito a prendere in tempo l’aereo, chi aveva il dentista, chi la mamma malata. “Beato chi ci crede! Noi no non ci crediamo!, canticchiavano l’amata coppia tv Raimondo e Sandra. C’è malumore tra gli apprendisti sottosegretari, futuri, futuribili e soprattutto mancati: ma come, vanno ripetendo, abbiamo fatto il salto della quaglia e Berlusconi ci lascia così, a becco asciutto? Ieri, infatti, hanno annunciato che probabilmente il gruppo degli ‘Irresponsabili’ si spaccherà  e fondera’ un nuovo gruppo parlamentare: Noi Sud. ''Stiamo lavorando a un nuovo progetto - ha aggiunto Belcastro - per costituire in tempi brevi un nuovo gruppo parlamentare, ma non dite che si tratta di strappo. Non c'e' nessuno strappo dai  'responsabili', noi continuiamo a sostenere il governo''. Nello stesso tempo, in Transatlantico, Scilipoti, il re degli ‘Irresponsabili’, si affrettava a puntualizzare: C'e "chi e' impegnato ancora in campagna elettorale e chi e' influenzato. Sta circolando un virus...". Stamattina a battere cassa arriva anche Pionati, ieri altro assente nelle file degli ‘Irresponsabili’, uno di quelli rimasti a bocca asciutta nella vergognosa infornata di nuovi sottosegretari: ''Finora il governo si e' riempito solo di rottami'' e precisa che sarebbe ''una felice intuizione per questa legislatura e un riconoscimento al partito che rappresento se Berlusconi mi nominasse ministro”. Dopo lo tzunami delle amministrative, arrivano i primi crolli strutturali. Questa maggioranza sta evaporando come neve al sole. L’armata Brancaleone non regge più. L’Italia e gli italiani vogliono ripartire. La spallata finale è vicina e il benservito finale arriverà con i referendum del 12, 13 giugno. L’Italia si è svegliata, il pifferaio magico suona solo note stonate. La festa è finita, il premier può tornare al suo bunga bunga.

Commenti

  
  • La “spallata finale” la darete in Italia con il ballottaggio,
  • e al “benservito finale dei referendum” speriamo di poter partecipare senza inconvenienti burocratici anche noi emigrati.
  • Viva il risveglio ! !
  Carlo Mascarino, da La Plata.