Lascio l'Idv
Newsletter
Se desideri iscriverti alla newsletter compila il campo con la tua email
Commenti recenti
-
Casa bruciata
16 ore 54 min fa -
Mexico-Italia
17 ore 4 min fa -
Quale verginità?
1 giorno 3 ore fa -
INVECE DI SPIEGAZIONI ANCORA FUMO NEGLI OCCHI
1 giorno 3 ore fa -
INVECE DI SPIEGAZIONI ANCORA FUMO NEGLI OCCHI
1 giorno 3 ore fa -
NOI TI ASPETTIAMO....
3 ore 12 min fa -
Nulla da aggiungere... Avanti tutta!
1 giorno 14 ore fa -
Cambiare il "Sistema" è possibile, ma dipende solo da noi!
1 giorno 22 ore fa -
porto avanti i valori di sempre
2 giorni 4 ore fa -
Finalmente
2 giorni 16 ore fa
Archivio POST
- ottobre 2010 (28)
- settembre 2010 (26)
- agosto 2010 (22)
- luglio 2010 (27)
- giugno 2010 (26)
- maggio 2010 (26)
- aprile 2010 (25)
- marzo 2010 (28)
- febbraio 2010 (23)
- gennaio 2010 (25)
- dicembre 2009 (20)
- novembre 2009 (22)
- ottobre 2009 (24)
- settembre 2009 (8)
- agosto 2009 (2)
- luglio 2009 (7)
- giugno 2009 (9)
- maggio 2009 (6)
- aprile 2009 (5)
- marzo 2009 (5)
- febbraio 2009 (3)
- gennaio 2009 (3)
- dicembre 2008 (2)
- novembre 2008 (2)
- giugno 2008 (1)
Commenti
Caro Donadi,
ho seguito con grande simpatia il tuo percorso politico e ho sempre apprezzato la tua onestà. Ma ti ho anche detto di non condividere la scelta di allinearti al moderatismo filo-Monti del PD. L'IDV è sempre stato un partito personalistico, e sappiamo tutti che se non ci fosse stata l'anomalia Berlusconi, l'anti-Berlusconi Di Pietro avrebbe avuto meno spazio. Ma non possiamo ignorare che si è sempre battuto per la legalità e che grazie al fiuto politico del suo leader non si è legato a doppio filo al disastroso governo Monti.
Capisco il tuo dissenso e ammiro la tua rettitudine, ma ti invito a tornare indietro: adesso il tuo contributo critico può diventare decisivo!
Questi politici, questa politica corrotta, sporca e maleodorante, la mala-politica insomma, con le sue “furfanterie”, i suoi continui “scandali”, le sue “porcherie” e le sue “rapine” a viso scoperto, perpetrate contro i “soliti noti”, ha ottenuto ciò che voleva: far allontanare le persone oneste, i cittadini per bene, dal governo della cosa pubblica!
Siamo tutti talmente schifati, che di politica non vogliamo proprio più sentirne... e così "loro" saranno finalmente liberi ed incontrollati per continuare a lucrare sulle nostre spalle, indisturbati e impuniti.
Sì, impuniti! Perché il “loro” distrarre denari pubblici dai vari bilanci non è reato, in quanto è a norma di legge - la legge fatta da “loro” stessi, a "loro" uso e consumo - che gli vengono assegnati centinaia di milioni di euro. Poi se li spendono in pranzi e cene, festini e donnine allegre, ostriche e champagne, piuttosto che per il bene comune, è una questione morale non perseguibile giuridicamente!!!
E lo schifo, il ribrezzo della gente per bene nei confronti di questo modo di fare politica cresce a dismisura.
La disaffezione, l’astensionismo dal voto, salgono sempre di più, divenendo “partito di maggioranza assoluta” del Belpaese.
E “loro” stanno per raggiungere finalmente l’obiettivo prefissato: ridurre le elezioni politiche, le consultazioni elettorali, da espressione della volontà popolare, a espressione dei “loro” personalissimi "affari"!
Con il tempo la gente per bene, stufa di andare a votare 'il meno peggio' col naso turato, diserterà completamente le urne e il voto sarà prerogativa solo di chi fa politica e del suo esclusivissimo “indotto”!
Stanno ottenendo - democraticamente e secondo legge - quel che volevano!!!
E sempre democraticamente e per “legge” - la “loro” legge -le retribuzioni dei lavoratori dipendenti e dei pensionati, tartassati da un fisco a senso unico, sono “congelate” dagli anni ‘90 e “dimezzate” nel loro potere d’acquisto dalla conversione dalla £ira all’€uro.
L’esempio, nella realtà dei fatti.
Un 'onorevole' che percepiva un’indennità parlamentare pari a venti milioni di lire, oggi riscuote ventimila euro!!!
Preg.mo Onorevole Donadi, Lei ha fatto ytantissime battaglie, nell'IdV, contro il malaffare e, in modo, particolare contro la corruzione per la quale è stato durissimo con il governo che ha varato l'ultimo "condono mascherato". Non gli è venuto mai il dubbio e capire perchè i partiti che sostengono il governo delle banche (così lo definiva anche Lei) abbiano votato un decreto truffaldino? L'IdV si è speso moltissimo contro questo decreto e Lei è stato tra i più attivi. Ora mi chiedo: come fà un Onorevole degno di questo appellativo allearsi con coloro che hanno votato un simile decreto? Io la coerenza la interpreto in un altro modo. E' legittimo e condivusibile che, dopo "Reporter", un parlamentare, anche cittadino, rimanga esterefatto e quindi decide COERENTEMENTE di lasciare il partito in cui è stato eletto. Non è concepibile che lo stesso parlamentare poi dichiara di stare dalla parte di coloro che hanno votato con "il governo delle banche" decreti e norme scandalose che sono l'esatto contrario di quello che, lo stesso parlamentare, ha contestato. Quindi se Lei Onorevole vuole essere COERENTE fino in fondo, dovrebbe dinmettersi come parlamentare piuttosto che contrastare la politica che fino a ieri Lei sbandierava per allearsi e sostenetre la partitocrazia. Concludo dicendo: SII COERENTE FINO IN FONDO DIMETTENDOSI!!!
On. Donadi,
mi permetto di scriverle avendo votato IdV alle politiche del 2008 e quindi avendo contribuito ad eleggerla.
Ho apprezzato le battaglie sue e del partito in questa legislatura, sopratutto quella contro questo sistema elettorale che, come giustamente e con forza sottolineato da voi più volte, non permette all'elettore di scegliere il candidato, demandando in maniera oscena questo compito ai leader dei partiti.
Non ritiene che proprio per questo motivo, ora che lei è in disaccordo con la linea del partito e dell'On. Di Pietro (disaccordo che tra l'altro in parte condivido), la scelta giusta sarebbe stata quella di dimettersi da parlamentare? Nessuno ha messo una preferenza sul suo nome in cabina elettorale nel 2008, ma gli elettori "sovrani" hanno scelto l'IdV. Il suo passaggio al Pd ricalca in toto il comportamento dei suoi colleghi di centrodestra che sono passati in questa legislatura mille volte dal Pdl a Fli ai "Responsabili" al gruppo misto.
Tanto più che tra pochi mesi le Camere verranno sciolte è quindi -se è questo il problema- non sarebbe rimasto a lungo senza poltrona.
Cordialmente.
Egr. On. Donadi
capisco che un partito si possa lasciare quando non si condivide la linea politica (lei vuole allearsi con il PD, Di Pietro il PD non lo vuole nella coalizione), però ho alcune domande che mi frullano nella testa:
1) Lei ritiene che il Presidente Napolitano si sia comportato correttamente cercando di influenzare e addirittura far avocare l'inchista sulla trattativa Stato-Mafia alla procura di Palermo ( vedasi comunicato Stampa Quirinale e verbale riunione tra PG Cassazione Ciani e Piero Grasso in cui viene chiesto al Dr. Grasso se è possibile avocare l'inchiesta);
2) Quando si è accorto che l'IDV è un partito personalistico? soltanto ora? il fatto che sul simbolo ci fosse il nome DI Pietro poteva essere un indizio? riflessi un pò lenti, non trova?
3) Perchè, visto che sostiene che le candidature del 2009, sono state fatte in maniera sbagliata e soltanto da Di Pietro, non lo ha detto prima? non mi sembra che le manchino le modalità per poter far sapere il suo pensiero.
Aspettare il momento di maggior debolezza di un leader per attaccare le possibili mancanze denota quantomeno assenza di carattere e di personalità, non trova?
Cordiali saluti
Aaron Dimoulas
Capogruppo IDV Empoli
La prima reazione è di sconforto sia per il disfacimento IDV che per la nascita di una nuova figura politica.
Detto ciò, e prendendo atto delle vostre dichiarazioni, sembra che tutto nasca dall'esigenza di ritornare alle radici che hanno ispirato IDV, facendolo diventare un partito progressista, non padronale e di coalizione.
Non posso quindi che farvi un grosso "in bocca al lupo", seguirò sicuramente le vostre evoluzioni nella speranza che qualcuno scardini sul serio il sitema politico, anzi partitico, che vediamo ogni giorno in uno spettacolo veramente vergognoso!!!
Alessandro
on Donadi io le sono a fianco in questa scelta e lo appoggio anche io sono uscito da idv ma x problemi di organizzazione dei gruppi locali del partito.
Tornando alla sua scelta spero soltanto che non abbia intenzione di entrare nel pd
nel nome della responsabilità di governare... prima con Scilipoti al gruppo misto e poi alle elezioni direttamente con il PD.
E' incredibile come tu abbia potuto prendere certe decisioni basandoti su ciò che l'informazione ha messo ad arte in bocca a Di Pietro, e senza nemmeno leggere direttamente quel che scrive Di Pietro.
L'aria delle elezioni comincia a farsi sentire, i trasformisti iniziano le grandi manovre.
La mia profezia espressa su questo blog molto tempo fa si è avverata, alla faccia degli insulti ricevuti.
L'IDV, e soprattutto DI PIETRO, era berlusconidipendente, nel senso che si nutriva di ANTIBERLUSCONISMO: morto lui politicamente, la stessa fine avrebbe fatto l'IDV e così è stato...
con la sua SPLENDIDA FIGURA ?
Penso che dovrebbe andare a nascondersi, ritirandosi da qualsiasi intervento in campo SOCIALE:
Tra l'altro Lei è sempre stato INEFFICIENTE anzi ASSENTE nel non rispondere, quando da Milano città- sez. di via lepontina, i primi iscritti di IDV milano Le chiedevano di andare al voto per nominare il successore di CAVALLI GIULIO.
Quella SI ' che è una persona PERBENE. Lei invece sul suo BLOG lo aveva CALUNNIATO dandogli del TRADITORE. Manco un anno e mezzo ed è LEI ora a DIMETTERSI.
Solo che CAVALLI GIULIO era un SIGNORE
Lei è un QUAQUARAQUA'. come i vertici di IDV Lombardia.
essendo cristaino cattolico comunque sono costretto ad augurarLE Buona Fortuna.
Angelo Galli
Gentile Onorevole Donadi,
rispetto la sua decisione di abbandonare prima le cariche nel partito e poi il partito stesso. Non ho sentito (o mi sbaglio) la sua volontà, come credo che sarebbe più corretto sia verso coloro che l'hanno nominata nel collegio sia verso i cittadini che l'anno eletta sotto il simbolo dell'IDV, di dimettersi da parlamentare dell'IDV. Forse un tempo, quando gli elettori potevano scegliersi il loro rappresentante tra i 40 candidati della lista, aveva un senso abbandonare il partito e rimanere comunque in parlamento nel gruppo misto o addirittura cambiare casacca: perchè gli elettori sceglievano quel particolare politico piuttosto che un'altro e lo ritenevano degno, comunque, di rappresentarlo aldilà del partito di appartenenza esistendo evidentemente uno stretto legame fiduciario elettore-eletto. La legge porcata attuale, con la quale lei è stato eletto e di cui dovrebbe sempre ricordarsi, tanto più per il fatto che l'IDV non l'ha votata, non vincola in alcun modo l'eletto all'elettore, bensì esclusivamente al partito che lo candida e che sceglie l'ordine di presentazione in lista determinando in pratica la sua nomina. E' stato quindi il voto all'IDV che ha determinato il suo seggio in parlamento, non la scelta degli elettori per la sua persona. Pertanto, venendo meno il legame con il partito e con la linea politica del suo fondatore, linea che ripeto è stata alla base della sua elezione, credo che debba dare prova di coraggio dimettendosi immediatamente da parlamentare. Se vorrà continuare a fare politica in parlamento dovrà, alla prossima competizione elettorale, farsi eleggere nelle liste di una diversa formazione politica.
Le sarei grato se rispondesse a questo mio commento.
Mario Antonio Paolini