LIAM FOX, UN ESEMPIO. PER FRATTINI…

Liam Fox, un esempio. Per Frattini. Il nostro ministro degli Esteri si è presentato ad un incontro istituzionale con il vicepresidente albanese Meta accompagnato dall’ex direttore dell’Avanti. Tante analogie con il caso del ministro della difesa inglese, che è stato costretto alle dimissioni dopo essere stato beccato ad un incontro istituzionale accompagnato da un suo amico, spacciato per assistente. A scoprirlo fu un blogger italiano, Filippo Sensi sul suo sito. Noi abbiamo chiesto le dimissioni del ministro Frattini, per due motivi: si è presentato ad un incontro internazionale accompagnato da uno che attualmente è latitante e perché ha mentito agli italiani sulla vicenda. Frattini, infatti, ha prima dichiarato in tv che Lavitola non era presente all’incontro, poi ha taciuto quando è stato sbugiardato dai video e dalle immagini della tv albanese. Insieme a noi, anche le altre opposizioni hanno chiesto le dimissioni, ma non è servito a nulla. Il silenzio del ministro Frattini sui suoi rapporti con Lavitola e sugli incontri istituzionali ai quali era presente l’ex direttore dell’Avanti è molto grave. Comprendiamo che si tratti di una vicenda imbarazzante per il ministro, ma i cittadini hanno il diritto di conoscere la verità e l’atteggiamento del titolare della Farnesina è tutt’altro che trasparente. D’altronde non ci si può aspettare molto di più da un esponente di questo governo. Per questi motivi riteniamo che Frattini dovrebbe prendere esempio da Liam Fox, il ministro della Difesa inglese che, per una vicenda simile, si è dimesso. Ma in Gran Bretagna non c’è Berlusconi primo ministro.