MARIA STELLA NEL PAESE... DEI TAGLI DI TREMONTI

Ohibò! cosa ha detto la ministra della Pubblica Istruzione a Ballarò? Roba da non credere. Dice che se il ministro Tremonti le avesse sottratto 13,5 miliardi di euro per la scuola glielo avrebbe detto, l'avrebbe quanto meno avvisata. Lei non ne sa nulla ma proprio nulla. Non c'è nulla da fare. Il ministro Maria Stella Gelmini si conferma alice nel paese delle meraviglie, peccato che il bianconiglio è Tremonti mani di forbice. Al di là delle favole, quello che stupisce e che lascia basiti è che un ministro non sappia che il suo collega Tremonti, quello che ha i cordoni della borsa, le ha tolto per la seconda volta una marea di fondi. E dire che Giulio mani di forbice lo aveva già fatto, aveva già taglieggiato l'istruzione e lei non aveva mosso un dito. Grave, inaudito e inaccettabile che un ministro che dovrebbe guidare l'istruzione pubblica non lo sappia. Non vedo, non sento, non parlo. Per capire i danni che l'ineffabile coppia della distruzione pubblica hanno perpetrato a danno di studenti e insegnanti basta farsi un giro nelle scuole italiane e ascoltare le puntuali denunce di insegnanti e famiglie. Non ci sono i soldi neanche per la carta igienica negli asili nido, non ci sono gli insegnanti di sostegno per bambini e ragazzi con difficoltà nell'apprendimento, molti edifici scolastici sono fatiscenti però il ministro Gelmini, questa volta in coppia con mister Brunetta annunciano il wifi in 5.000 scuole italiane a partire dal prossimo anno scolastico e per il 2012 internet sarà una realtà in 14.000 istituti scolastici. Che poi la maggior parte degli istituti scolastici italiani non abbiano neanche il computer è una piccineria, un'inezia. Costo dell'operazione wifi, 5 milioni di euro per quest'anno e altrettanti per l'anno prossimo, con l'impegno, udite udite, del ministro Brunetta in persona a incrementare le risorse attraverso la ricerca di sponsor e del ministro Gelmini attraverso il Fondo sociale europeo. Insomma, privati ed Europa, siamo alla solita litania quando c'è da tirare in ballo le risorse che non ci sono e mai ci saranno perchè l'obiettivo del governo Berlusconi è sfasciare la scuola pubblica a vantaggio di quella privata. E per la storia dei tagli di Tremonti? Nessun taglio, ha rassicurato la ministra in un'intervista. Quello che abbiamo tagliato sono gli sprechi e l'obiettivo resta la qualità nella scuola. Abbiamo risparmiato circa 300 milioni di euro riducendo gli appalti esterni nelle pulizie, abbiamo messo a punto con il ministro Brunetta un progetto di digitalizzazione della scuola che favorirà un risparmio di altri 118 milioni di euro in termini di risorse umane e strumentali. Ed ecco il massimo della propaganda: niente tagli, ma solo il consolidamento delal riduzione della spesa al 2008 non al 2011. Come dire, abbiamo consolidato la politica di tagli ma non abbiamo tagliato, abbiamo solo deciso di continuare a tagliare! Stupefacente. E allora, le magnifiche risorse? Arriveranno, si certo, un giorno forse, da sponsor e dall'Europa, quell'Europa bistrattata ma che serve sempre quando c'è da invocare fondi e aiuti. Una cosa è certa: al ministro della pubblica Istruzione Maria Stella Gelmini va l'Oscar come miglior ministro protagonista della propaganda berlusconiana.

Buona Pasqua a tutti. Arrivederci a martedì.

Commenti

Ormai sembra inutile lottare. L'opposizione, anche quella vera, sembra combattere contro i mulini a vento usando le armi di don Chisciotte. Inutile masturbarsi ancora la mente per ripetere in forme diverse, anche letterariamente eleganti, che Berlusconi è un mascalzone e i suoi seguaci anche lo sono, se non, nella migliore delle ipotesi dei lacché privi di dignità. Ogni giorno che passa danno conferma di se stessi escogitando nuove trappole. E' vero che non potranno seguitare in eterno. Allora si ricordi, chi avrà la buona o cattiva sorte di sopravvivere allo scempio della civiltà messo in atto dal malgoverno del malaffare, che nessuno di loro, né dei loro alleati dovrà  politicamente farla franca, altrimenti compiremmo l'errore dei nostri padri e dei nostri nonni che fecero la Resistenza e non riuscirono a sterilizzare in maniera definitiva il paese dalle infezioni delle quali ora stiamo pagando la virulenza.

E' MAI POSSIBILE CHE ANCORA OGGI, DOPO 65 ANNI, ROMPETE LE P...CON LA RESISTENZA????? IL FASCISMO E' PURTROPPO FINITO CON MUSSOLINI, NON ESISTE PIU', OGGI CI SONO I PROBLEMI DELLA PRECARIETA', DELLA TUTELA AMBIENTALE, DELL'IMMIGRAZIONE E DELLA GLOBALIZZAZIONE E VOI STATE ANCORA A COMMEMORARE I PARTIGIANI, FACENDO FINTA DI DIMENTICARE CHE L'ITALIA L'HANNO LIBERATA GLI ANGLOAMERICANI, NON QUELL'ACCOZZAGLIA ROSSA DI FINTI EROI E VERI CRIMINALI CHE SPESSO  HANNO TORTURATO E TRUCIDATO  PERSONE INNOCENTI CHE NULLA AVEVAVANO A CHE VEDERE COL REGIME FASCISTA...

 Ancora hanno il coraggio di chiamarli "centri sociali", in realtà molti di questi sono covi di delinquenti che fanno della violenza e dell'intimidazione il loro credo, come il centro sociale di Padova " Pedro".Il consigliere comunale Vittorio Aliprandi, aggredito a Padova il 21 aprile da un gruppo vicino ai centri sociali, è stato ricoverato in ospedale per una crisi respiratoria in prognosi riservata. Aliprandi era stato dimesso ieri con una prognosi di 25 giorni per una ferita alla testa e politraumatismo in tutto il corpo. Nella notte ha accusato una progressiva difficoltà respiratoria che ha portato i medici a decidere un nuovo ricovero nel reparto di pneumologia dell'ospedale di Padova. I medici hanno deciso di porlo sotto sedazione. Aliprandi respira con l'ausilio dell'ossigeno ed i medici per il momento si riservano la prognosi.Insufficienza respiratoria La situazione clinica del consigliere comunale Vittorio Aliprandi, 56 anni, capogruppo della civica "Per Padova con Marco Marin" (Pdl), si è aggravata nel corso della notte. All'origine delle sue attuali condizioni i medici non escludono possa esserci un'embolia o altra causa connessa al pestaggio subito giovedì mattina, quando, mentre si trovava in compagnia del figlio Giovanni, 19 anni, in piazza Duomo a Padova, era stato vittima di un agguato da parte di quattro attivisti vicini al centro sociale Pedro. Il consigliere è stato colpito alla testa, mentre il figlio, nel tentativo di difendersi, ha riportato una frattura alla mano destra...

Mah! Sai come si dice.....  chi di violenza ferisce....  Aliprandi ha fatto della violenza il suo "manifesto politico".   http://ilgiornalieri.blogspot.com/2010/12/odio-i-rom-e-me-ne-vanto.html         

La tua squallida reazione era prevedibilissima, giustificazione al limite dell'apologia per un atto criminale e nessuna condanna, eppure amate riempirvi la bocca di parole come solidarietà e legalità...tu sei esattamente come quegli aggressori del centro sociale, nè più nè meno, predichi bene e razzoli male... PENA E DISGUSTO!

Credo difficile assai che tu riesca a prevedere ciò che penso io. Ad ogni modo, per "chiarire le tue idee" alquanto confuse....  non è che io "giustifichi" o addirittura "approvi" o "fomenti"...  E' solo che, a differenza di tanti altri, io non sono ipocrita, quindi non riesco a rammaricarmi, nè ad essere solidale con uno squilibrato che ha praticato la violenza per tutta la sua vita. 

QUALE VIOLENZA HA PRATICATO, HA FORSE AGGREDITO O PESTATO QUALCUNO PER LE SUE IDEE, COME AMNO FARE I VOSTRI COMPAGNUCCI? SE FACESSERO A VOI LA STESSA COSA PER CIO' CHE SCRIVETE CONTRO BERLUSCONI O IL PDL, RISPONDERESTI CHE VE LA SIETE ANDATA A CERCARE????

concordo...chi istiga al razzismo, alla xenofobia e alla soppressione di esseri umani non puo' sorprendersi se, ad un certo punto, c'è poi qualcuno che vuol sopprimere lui....quindi come va condannata la violenza subita da aliprandi, allo stesso modo va condannata quella istigata dallo stesso!!!

C'è una piccola differenza, lui non ha pestato nessuno. Allora se ragioni così, dovresti giustificare anche un eventuale pestaggio di tutti coloro, politici e non, che scrivono che Berlusconi è un criminale, dittatore, delinquente, bandito, truffatore...è questo il tuo concetto di democrazia, non mi sta bene ciò che scrivi o pensi quindi, ti massacro???? Bene, brava!

lui non ha pestato nessuno ma istiga i suoi simili (=fascio-razzisti) a sopprimere altri esseri umani......sono sicura che se i pidiellini sfegatati, fanatici, esaltati, invasati, potessero "massacrare" coloro che osano dire che b. è un bandito-dittatore (il che non è una istigazione a sopprimerlo ma una realtà storica), lo farebbero, eccome!!.....per ora cmq usano le armi della intimidazione, del fango, del killeraggio mediatico, della criminalizzazione di tutti i presunti nemici del capo ("via le br dalle procure", per esempio)....

Peccato che finora quelli che fanno attentati e massacrano di botte la gente sono solo anarchici e la feccia rossa di certi centri sociali...prendo atto che tu e qualcun altro approvate la loro violenza, è inutile continuare a discutere con persone che manao riempirsi la bocca di legalità e solidarietà per poi condividere nei fatti comportamenti violenti...PENA E DISGUSTO PER SIMILI IPOCRITI FARISEI!

E' inutile che ti innervosisci tanto, Gugly.... pazienza: è sotto gli occhi di tutti che il tuo beneamato Berlusconi riesce a galleggiare solo grazie a Scilipoti & simili...    E' solo questione di tempo: il berlusconismo è alla frutta!!!!   AMEN!!!   Puoi continuare a blaterare di feccia rossa, di comunisti, e di tutte le altre scemenze che vuoi: ormai anche i sassi stanno vedendo Berlusconi per quello che è: un uomo che ha perseguito i propri interessi, a scapito e sulle spalle di un intero paese.   Il tuo blaterare di comunisti, di cronaca nera, e altro, non riesce a "distrarre" la nostra attenzione dallo scempio che è in atto... Perchè non parli del "poltronificio"???  

  • 25 aprile, la nostra festadi Flores D'Arcais
  • Oggi è Festa nazionale. Il che significa che la nazione italiana riconosce in quella data il fondamento della propria identità. Detto altrimenti: il 25 aprile è la festa di tutti gli italiani perché per far parte della Patria è necessario riconoscere – nel fatto storico che si celebra – la radice della propria comune cittadinanza. Ora, il 25 aprile è stato scelto a riassumere i giorni in cui i partigiani insorgono in tutte le più importanti città del nord, liberandole. “Aldo dice ventisei per uno” è la frase in codice trasmessa da radio Londra con cui il comando della Resistenza il pomeriggio del 24 aprile dà l’ordine dell’insurrezione generale.Il 25 aprile è dunque la festa di tutti gli italiani perché è la festa della Liberazione, la festa della vittoria della Resistenza antifascista. La Resistenza antifascista è dunque il fondamento del nostro essere italiani. Chi della Resistenza antifascista nega o disprezza o combatte i valori sta semplicemente minando e negando l’identità e l’appartenenza che ci fanno Patria. Patria e Resistenza antifascista sono sinonimi, fino a che l’Italia vuole restare “Repubblica italiana” e non collassare di nuovo in quella mera “espressione geografica” di cui parlava Metternich.La Resistenza antifascista fa tutt’uno infatti con la Costituzione repubblicana, che nasce nel pieno esplodere della guerra fredda e che tuttavia custodisce l’identità comune della Nazione, al di là di uno scontro politico sempre più aspro, proprio perché radicata nell’impegno comune – fino al sacrificio della vita – cui hanno saputo dar luogo i partigiani in montagna, i militanti dei partiti clandestini nelle città, nelle carceri, in esilio.La Resistenza antifascista, e la Costituzione che ne codifica la “buona novella” (firmata dal democristiano De Gasperi e dal comunista Terracini, ed elaborata da figure straordinarie come Calamandrei), rappresentano perciò una sorta di religione civile, di ethos comune dell’Italia democratica, nel venire meno dei quali va in pezzi la Patria stessa, e resta la nuda forza degli “spiriti animali”, le “ragioni” di chi ha più potere ed eversivamente lo esercita in una sorta di guerra civile soft. Forse l’articolo 1 va cambiato davvero: “L’Italia è una Repubblica democratica… nata dalla Resistenza antifascista, ai cui valori si ispira”.Oggi 25 aprile, giorno della Liberazione, della vittoria della Resistenza antifascista, è Festa nazionale. Festa dell’Italia. Chi non vi partecipa toto corde è perciò contro la Patria, dell’Italia si fa nemico.

Ma è mai possibile che tutti gli anni in occasione del 25 aprile e del 1 maggio ci dobbiamo sorbire i soliti insopportabili sermoni della sinistra politico- mediatica  sulla liberazione con tanto di cortei e talvolta aggressioni, come se da una parte ci fossero solo persone perbene, moralmente integre e dall'altra ignoranti, facinorosi, nostalgici? Basta con questa odiosa retorica della Resistenza e dell'antifascismo, considerato che il Fascismo è morto con Mussolini oltre 60 anni fa, oggi abbiamo ben altri problemi, dalla precarietà del lavoro all'immigrazione e globalizzazione.  Non si deve inoltre mai dimenticare che molti partigiani rossi non furono eroi ma feroci criminali che hanno trucidato senza processo migliaia di persone innocenti le quali nulla avevano a che vedere col regime, come documentato nel libro "Il sangue dei vinti di Pansa", che infatti è stato ferocemente avversato da certa sinistra integralista ed intellettualmente disonesta intenzionata a proseguire la sua opera di mistificazione storica. 

Guglielmo: hai tutta la mia comprensione. Oggi Berlusconi non s'è visto in giro.... Moratti è stata pesantemente contestata a Milano... e anche il ministro Larussa a Roma....  come quel grande uomo di Alemanno....        In politica estera, Berlusconi litiga con la Lega...  non è un momento facile, lo so...  ma non puoi prendertela con il ricordo del 25 aprile!!!   Se (finalmente) il PDL e Berlusconi stanno attraversando un momento di difficoltà, di "consenso" ai minimi storici, la responsabilità non è della sinistra (che, stando alle VOSTRE accusa, è inconsistente), ma solo vostra....  

..... e possibile che tu, ancora oggi, nel 2011 parli con fare nostalgico di Benito Mascellone???? Deciditi: il fascismo è superato o no???  

 Caro Donadi,  

  • un sommo francese, il cui nome non ho potuto sapere, disse “ Quanto più medito sui problemi della vita, tanto più mi persuado che dovremmo appellarci al giudizio dell’Ironia e della Carità, come gli antichi egizi imploravano le dee Iside e Nefti per la salvezza dei loro defunti.  Sono entrambe, l’Ironia e la Carità, ottime ispiratrici : coi sorrisi, la prima rende la vita piacevole, l’altra la santifica con le lacrime.  L’ironia che io invoco non è una dea crudele. Non deride né l’amore né la bellezza. È gentile e affabile. Disarma, con la sua allegria, e ci insegna a irridere il disonesto e lo stolto, che, senza di lei, potremmo essere cosí deboli da odiare e disprezzare.”  
  • Bene, quindi l’ironia messa in campo da Lei, caro Donadi, 
  • ma poiché ho assistito a Ballarò al dibattito tra il vicepresidente del PD Enrico Letta e la disperata ministro Gelmini, sento che devo mettere in ballo un po’ anche la Carità, perché mi sembra (e non credo di sbagliare) che le tre somme per un totale di 13,5 miliardi di euro che Letta mostrava nel documento presentato da Tremonti a Bruxelle non erano milioni di Euro da togliere (negativi), bensì da usare (positivi), una volta fatti, come sono stati fatti, i tagli del 2008.
  • Da qui la disperazione della Gelmini, che gridava che se fossero stati nuovi tagli Tremonti l’avrebbe avvisata, mentre invece le aveva assicurato che non ve ne sarebbero più stati. 
  • Per questo pensò di definire quelle cifre «minori spese», rispetto a quelle soppresse nel 2008, definizione che le attirò addosso nuovi sarcasmi e feroci grida di «tacete» e «vergogna».
  •  Buona Pasqua a Lei, a noi dipietristi, e, per una volta, anche agli altri (meno il candidato a dittatore vitalizio).

Carlo Mascarino, IDV La Plata.