MATTEO RENZI, IL ROTTAMARCORE

E così il rottamatore Renzi, il giovane, è andato ad Arcore e su Facebook è scoppiato il caso Renzi. Molte e molto dure le critiche in casa Pd al sindaco di Firenze, 'reo' di aver preso parte ad un pranzo con Silvio Berlusconi nella di lui dimora privata. Lui, dal canto suo, non ha mancato di sottolineare le sue ragioni in difesa del suo gesto. Ha raccontato che hanno pranzato assieme ed erano solo loro due, lui ed il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, non c’erano né Emilio FedeLele Mora. Dice di essere andato ad Arcore per perorare la causa di Firenze e sostenere la legge speciale per la città. A chi lo ha attaccato duramente ha ribadito che non c’erano altri scopi segreti. Solo in un paese malato, ha detto il sindaco di Firenze, si può pensare che ci sia qualcosa sotto. Premesso che ho sempre guardato a Renzi e ai rottamatori con grande simpatica, perchè in questo paese di inamovibili rappresentano la volontà di dare una scossa per liberare gli alberi dai frutti troppo maturi, questa volta non condivido del tutto il suo gesto. Io faccio il sindaco di Firenze, ha detto Renzi, lui il presidente del Consiglio. Appunto. E’ proprio qui che avverto una nota stonata. Un sindaco quando incontra un presidente del Consiglio non lo fa nella sua residenza privata, ad Arcore, ma a palazzo Chigi, nella sede istituzionale del Governo. E soprattutto, non lo fa pochi giorni prima il voto di sfiducia, quando tutte le opposizioni stanno sostenendo uno sforzo titanico per chiudere definitivamente l’epoca del berlusconismo che ha fatto danni inenarrabili a questo povero Paese. Non ho dubbi che il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, che ha provocato più di qualche mal di pancia al segretario del Pd Pierluigi Bersani e a tutta la nomenclatura del Partito democratico, abbia avuto motivi nobili e finalità altamente istituzionali ma scegliere di andare ad Arcore, in questo momento, significa scendere sul piano di quel berlusconismo che ha il suo motore e credo nella confusione dei ruoli, delle istituzioni che confonde pubblico e privato. Sicuramente, come scrive oggi Massimo Gramellini su la Stampa, Renzi appartiene all'attualità e gli altri al museo del Novecento ma, non sarà politicamente sexy dirlo, lo stile come rispetto delle regole e della distinzione dei ruoli è una condizione imprescindibile in politica, è la regola aurea e se l'attualità del centrosinistra passa attraverso il modello Berlusconi, allora vorrebbe dire che abbiamo trovatomagari un nuovo leader ma non siamo riusciti ad uscire dalle secche del leaderismo e personalismo in politica. Per questo, pur ribadendo la mia stima ai rottamatori, stavolta la scelta di Matteo Renzi di andare ad incontrare il presidente del Consiglio nella sua residenza privata e non nella più opportuna sede di palazzo Chigi è un segnale bruttissimo. E' una questione non secondaria di stile e se questo è quello dei rottamatori, spiace dirlo ma viene voglia di dire "niente di nuovo sotto il sole". Cambiano le generazioni ma lo stile resta lo stesso, anzi peggiora. Perché, almeno fino ad oggi, mai nessun alto esponente del Partito democratico avevano varcato i cancelli della residenza privata del presidente del Consiglio.

Commenti

Matteo Renzi il giovane sindaco PD di Firenze va chiedere quattrini, per la sua città spero, al "nemico di sempre" nella sua reggia privata di Arcore, a solo cinque giorni dalla "resa dei conti"! Gli avrà pure baciato la pantofola... Questo ragazzo va ricoverato al più presto tra i "dementi", ovviamente assieme al suo ben più astuto anfitrione!
 
  • Romanzo di un giovane vecchio
  • Il libro d’oro dei pellegrini in processione alla villa di Arcore si arricchisce di un nuovo, bizzarro visitatore: Matteo Renzi, il giovane sindaco di Firenze che voleva rottamare la vecchia dirigenza del Pd. Giovane si fa per dire: per esserlo, non basta essere nati da poco. In un sol giorno, nel viaggio da casello a casello Firenze-Arcore-Firenze (680 km), è riuscito a invecchiare di 50 anni. E, quando ha cominciato a esternare sul perché e il percome della visita, ne ha presi altri 50. Ora è ultracentenario. “Solo in un paese malato – dice – si può pensare che ci sia qualcosa sotto”.  Già. In un paese sano un sindaco del Pd va a baciare la pantofola al nemico pubblico numero uno del suo partito (o almeno dei suoi elettori). Per giunta a pranzo. Per giunta nella sua residenza privata. Per giunta mentre si scopre che quel luogo – oltre a Mangano, Previti, Dell’Utri, Mora, Fede – ha ospitato anche decine di signorine addette al bunga-bunga. Per giunta di nascosto (la notizia è trapelata dall’entourage di B. e solo un furbo molto ingenuo poteva pensare che la notizia restasse top secret, visto il proverbiale riserbo del padrone di casa). Non è dato sapere se ci sia stato il tempo per una fugace visita al mausoleo di Arcore, ma presto il settimanale Chi di Alfonso Signorini pubblicherà il book dell’incontro (ha presente, Renzi, quel vaso di petunie sul comò del Cavaliere? Ecco, era Signorini in uno dei suoi più riusciti travestimenti).    Beccato col sorcio, anzi col nano in bocca, il giovane vecchio fa il ganassa e dice che lo rifarebbe“per il bene di Firenze”. Perché – spiega – “mi interessa portare a casa una legge speciale per Firenze da 15 milioni. B. me l’aveva promessa”. L’altro giorno a tavola gliel’ha ripromessa. Ora firmerà pure un Contratto con i Fiorentini, alla presenza di Vespa con tanto di scrivania in ciliegio. Poi dirà che, per colpa di Bin Laden e dell’11 settembre, non se ne fa nulla. Su Facebook, i poveri elettori del Pd che – disperati – speravano in Renzi, lo prendono a male parole. Lui assicura che “mi sto divertendo come un matto a leggere i commenti”. Non lo insospettisce neppure il vedersi   difendere dal Giornale, da Libero e financo da Daniele Capezzone, uno che quando ti difende sporgi querela a prescindere perché vuol dire che hai torto marcio (il famoso Capezzone fumante).     Un barlume di dubbio, in verità, lo sfiora: “Mi colpiscono certe reazioni avvelenate della gente comune: danno il senso del clima che si respira nel Paese”. Ma è un attimo. Anziché domandarsi il perché di quelle reazioni e di quel clima (magari lo sdegno per un premier che da 16 anni distrugge l’Italia facendosi gli affari suoi e per un’opposizione che non si oppone), il Renzi si risponde:“Viviamo da tre lustri in un derby continuo, ci vorranno anni per ripulire le menti”. E chissà quanto ci vorrà per ripulire la sua da quello che Gaber chiamava “il Berlusconi in me” giudicandolo peggiore del “Berlusconi in sé”: cioè dall’insensibilità ai conflitti d’interessi, al galateo istituzionale, a valori antichi e ormai desueti come la dignità, la sobrietà, la reputazione, il senso dell’opportunità e del limite.  Persino il rottamato Bersani, dopo aver detto sciaguratamente “andrei ad Arcore anche a piedi pur di avere una riforma del mercato del lavoro”, fa notare in un lampo di lucidità che un sindaco incontra il premier a Palazzo Chigi, non a villa Bungabunga. Renzi gli risponde con una toppa che è peggio del buco: “Se B. mi invita ad Arcore che devo dirgli: ci vediamo allo svincolo autostradale di Monza?”. Poi peggiora ulteriormente la situazione: “Bastonano me perché parlo con B. e vogliono fare un governo o un’alleanza con Fini”. Dal che si deduce che il presunto avversario delle “ideologie” preferisce la destraccia affaristica del Cainano a quella più presentabile (o meno impresentabile) di Fini. Così chi voleva rottamare il politburo piddino ha regalato ai vecchi marpioni del partito un’arma formidabile per rottamare lui. Il giovane vecchio è anche un furbo fesso.   ( Il Fatto Quotidiano, 9 dicembre 2010)
  
Don Chisciotte o Cacasenno?
Tutto mi sarei aspettato ... ma che il nostro caro rottamatore andasse a ad un incontro con Il Berlusca proprio no!! Avrei potuto capire  e non certo condividere, che andasse ad un incontro ufficiale in qualche sede UFFICIALE per sostenere la propria causa per Firenze. Ma andare a PRANZO , solo lui e il P2ista, a casa sua!!............Credo che il buon Renzi abbia ancora molto da imparare, non dalla politica ma dal buon senso!! Personalmente non mi sarebbe possibile in alcun modo sedere a pranzo con il TESSERATO P2ista .. se non altro per la nausea che certamente mi soffocherebbe. A proposito di Scilipoti..purtroppo in IDV ho l'impressione che vi siano troppi personaggi in corsa per la poltrona e disponibili a compromessi.. spero di sbagliare. Credo che Scilipoti, se voterà per la fiducia, non debba temere le paventate campagne di stampa minacciate da Donadi ma l'ira di migliaia di iscritti IDV!!!!Leonardo Corò
Caro Donadi, non capisco e non riesco a comprendere il tuo stupore circa il comportamento di Renzi. Saprai benissimo che Berlusconi e il berlusconismo ammagliano, ammantano e ingabbiano. Il  nostro partito, che io ho contribuito a costruire ponendo la prima pietra, è ormai gravido di berluschini pronti a presentarsi ad Arcore con il cappellino in mano per uno sgabellino. Questi signototti e signorotte allla prima occasione vi gireranno le spalle, non prima, però, di aver devastato l'IdV e la sua idea politica.Per questi motivi io, caro Donadi, non sono affatto sorpreso dal comportamento di Renzi perchè ho imparato a conoscere le vere intenzioni di certe nuove leve della nuova politica: la "berluscolitica".
VISTO CHE NESSUNO DEI 2 HA IL CONTROLLO DELLA PROPRIA PARTE POLITICA, AVEVANO BISOGNO DI ESSERE LEGITTIMATI DA QUALCUN ALTRO.IL SINDACO DI FIRENZE, E' IL DEGNO SUCCESSORE DI VELTRONI E D'ALEMA. IN QUALITA' DI SOCCORSO ROSSO AL VECCHIO BALORDO, NON HA NIENTE DA IMPARARE DAI SUOI PREDECESSORI.ALTRO CHE ROTTAMATORE, POTRBBE DIRSI CONTINUITA' NELL'INFIMITA'.
            Ecco che appena il grande capo chiama, se la  fa sotto dalla paura e  diventa un   Giandomenico  FRACCHIA.                      Complimenti.
Spero davvero che Matteo Renzi non rimanga folgorato sulla via di Arcore come ha fatto negli anni '90 l'ex comunista Sandro Bondi oppure più di recente l'ex radicale Daniele Capezzone.
caro Donadi,preso atto che guardi con simpatia ai rottamatori del PD, cosa ne pensi dei rottamatori dell'IDV?
CRITICHE STERILI CHE HANNO ODORE DEL TANFO DELLA VECCHIAIA DELLE IDEE. RENZI E' ANDATO A TROVARE BERLUSCONI NELLA SUA VESTE DI SINDACO DI FIRENZE E NELL'INTERESSE DELLA SUA CITTA' CHE, PER LA SUA BELLEZZA E LA SUA STORIA, NOI ITALIANI, ORGOGLIOSI DELLA NOSTRA STORIA E CULTURA, DOVREMMO DIRE "DELLA NOSTRA CITTA' ". DI RENZI NON SI PUO' NE' DIRE NE PENSARE CHE "COLLUDA COL NEMICO". LE CHACCHERE STERILI SONO INUTILI E NOCIVE ALL'INTERESSE COMUNE CHE E' QUELLO DI MANDARE A CASA BERLUSCONI.  MI DISPIACE CHE QUESTE CRITICHE VENGANO DA MASSIMO DONADI CHE STIMO E CONSIDERO PERSONA SERIA ED ONESTA.               VITO PIPITONE
Il sindaco di Firenze avrebbe anche potuto scegliere la sede istituzionale per incontrare il Premier, ossia Palazzo Chigi.Detto questo, non vedo tuttavia quale sia lo scandalo se un amministratore incontra il capo del governo per discutere di problematiche amministrative e magari ottenere un finanziamento. Chiunque sostenga il contrario, fornisca le prove che Renzi vuole dare una mano a Berlusconi in vista della fiducia: purtroppo tali insinuazioni sono il frutto di una mentalità gretta e provinciale che vorrebbe sempre e solo lo scontro, il conflitto, l'insulto in assenza dei quali è pronta a gridare all'inciucio, la collusione col nemico ecc...
ti piacerebbe sedere a tavola con il tuo padrone? ma purtroppo per te, ti devi limitare a guardare dalla finestra, ed aspettare che qualcuno caghi o trombi, per pulire escrementi o preservativi, insieme al tuo caro amico fabry.
Potrai continuare a vomitare letame dalla tua bocca-fogna vita naturaldurante, io non scenderò mai al tuo infimo livello, non avrai mai soddisfazione, per me non esisti... "non ragioniam di loro ma guarda e passa" (Dante, Inferno)...
 
  1. mentre continua il "mercato delle vacche", c'è la stampa nemica e quella "falsamente amica" che lancia servizi e agenzie.....
  2. ora, pare che il deputato Scilipoti denunci l'intransigenza di Donadi....anzi, dice che Donadi l'avrebbe minacciato di scatenare una campagna stampa contro....
  3. e che Razzi sia sempre più "tentato" di votare la fiducia a Berlusconi.....
  4. e c'è Matteo Renzi che "si lava la faccia" al TG7, dicendo un mucchio di corbellerie......
  5. al di là degli anatemi, e delle stupidaggini, credo che l'IDV debba avere una linea chiara. Se a Scilipoti o a Razzi tale linea sta stretta, vadano altrove.....la coerenza è dura, ma ha un senso
 
cara maria, già trovo disdicevole e abominevole colui che manovra e alimenta il mercato delle vacche, figuriamoci quelli che son disposti a mettersi in vendita....la coerenza è dura....e la dignità anche!!
Ha sbagliato tutto...a pochi giorni dalla fiducia accetta un appuntamento ad ARCORE per fare del bene a FIRENZE e in più rincara la dose: "Per FIRENZE andrei anche a piedi e tutti i giorni ad ARCORE", già che c'è ci vada pure strisciando come tutti gli zerbini di berlusconi.Forse si è dimendicato che ricopre il ruolo di Sindaco nelle file del PD e che ARCORE non è una Sede Istituzinale, pertanto recarsi ad ARCORE soprattutto in questo periodo per quanto sia propositiva la sua mossa lascia dei sospetti che tendono alla negatività del gesto.RENZI...L' ETICA!!!
credo che renzi abbia fatto un errore madornale recandosi nella dimora privata del caimano!!!...insomma, arcore non è una residenza come le altre, ma è il simbolo di cio' che di piu' marcio e putrido puo' esserci in questo momento..... sarà stata curiosità di vedere i luoghi del bunga-bunga?? mah, chi lo sa?? se così fosse, faceva prima a farsi invitare a qualche festino!!! non c'era bisogno che si recasse in veste di sindaco, specie del pd!! ma cosa aveva di tanto urgente da dire??? o lo allettava l'idea di avere un tète-à-tète con l'uomo piu' potente d'italia per sentirsi anche lui un "grande" , dimenticando che quell' omuncolo è solo un mascalzone????  una cosa è certa: il "rottamatore" ha toppato e si è "giocata" buona parte della sua credibilità, ammesso che ne avesse, perchè ha "elevato" a interlocutore un folle delirante e per giunta facendosi ricevere nella corte-bordello, quasi  fosse un luogo istituzionale, sapendo benissimo che quello, ripeto, è il simbolo della depravazione socio-economico-politico-culturale-mediatico del berlusconismo. 
LA GABANELLI CI FA CONOSCERE COSE SCONVOLGENTI, NELL'ULTIMA PUNTATA E' EMERSO LA VERGOGNA DEI LAUTI STIPENDI DI MAGISTRATI CHE HANNO DOPPIO INCARICO. TI PREGO DONADI MUOVITI SUBITO E FA UNA INTERROGAZIONE PARLAMENTARE SU QUESTA ENNESIMA E DOCUMENTATA VERGOGNA! PS QUELLO CHE SCRIVE TALE VALERIANO MARIOTTI MI LASCIA NON POCO SCONCERTATO, DONADI VEDI DI FARE PULIZIA DENTRO ALPARTITO HO L'IMPRESSIONE CHE CE NE SIA UN GRAN BISOGNO PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI!
..."DONADI VEDI DI FARE PULIZIA DENTRO ALPARTITO HO L'IMPRESSIONE CHE CE NE SIA UN GRAN BISOGNO PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI".......e se bulgarelli ordina, donadi deve eseguire!...ma per favore!!!!........non capisco chi si crede di essere questo signore che ha la mania di istigare donadi a cacciare la gente o dal blog o dal partito!!
Voglio soltanto augurarmi che renzi non sia stato colto dalla curiosità di andare ad arcore, per vedere l'effetto che fa. Direi che è stato preso da una botta di infantilismo.Mai, prima della "discesa in campo" di b., si erano effettuati conciliaboli politici al di fuori delle sedi istituzionali; solo con l'emerito nanetto si sono usati arcore, palazzo grazioli e la villa in sardegna  come sedi istituzionali, per far si che il nanetto si sentisse un gigante, facendo bella mostra della sua potenza economica. E i pesci nazionali e internazionali hanno sempre abboccato, perchè alla  stupidità umana non c'è limite.Io penso che renzi si sia dato un colpo di zappa sui piedi, perchè stupidamente ha scelto il momento peggiore.
I giovani dei partiti nascono già vecchi! 
Qualcuno non ha ancora spiegato a Renzi che avversari del calibro del nano di Arcore è meglio lasciarli perdere, altro che cena a casa. Ma per piacere, se prima si aveva speranza sui rottamatori, ahimè mi ero sbagliato. Certe cose si fanno alla luce del sole e nelle sedi appropriate.Povera Italia anche così, dove andremo a finire se non ci si fida anche dei giovani.
Caro Massimo Donadi, Renzi? Non m'è mai piaciuto granchè, non mi hai mai convinto. Per me non è autentica espressione del nuovo. E probabilmente, attenzione, è vicino alla cultura berlusconiana più di quanto si creda. E oltre a sentirlo "a pelle", c'è un motivo per tale mio convincimento. Fino a qualche tempo fa era Soprintendente, a Firenze,  del Maggio Fiorentino il palermitano Francesco Giambrone. Giambrone, per chi non lo sapesse, è stato Soprintendente del Teatro Massimo di Palermo, è stato Assessore alla Cultura del Sindaco di Palermo Leoluca Orlando. Per chi non lo sapesse Francesco Giambrone è stato uno dei principali artefici della rinascita culturale del capoluogo siciliano. Ha lanciato il Teatro Massimo, dopo decenni di chiusura, riaperto da Orlando, nel firmamento dei più grandi teatri del mondo, riuscendo con bilanci virtuosi e con la pax sindacale, cosa assolutamente non scontata, basta vedere cosa è successo dopo il suo esautoramento da parte del sindaco-fantasma di Palermo , un certo Cammarata, a ridare alla città il suo cuore pulsante ospitando grandi direttori d'orchestra e cantanti lirici di alta levatura. Come Assessore alla Cultura, per chi non lo sapesse, ha restituito a Palermo i luoghi del sapere, dell'arte, della cultura in genere, offrendo ai giovani, ai nuovi talenti, spazi e occasioni. Bene, arriva quel Cammarata e per il solo motivo che Giambrone era stato nominato da Orlando, indipendentemente dall'avere operato bene, lo solleva dall'incarico. E da lì inizia il degrado anche culturale di Palermo e del Teatro Massimo. A un certo punto Giambrone viene nominato Soprintendente del Maggio Fiorentino. Piazza difficile quella del pubblico fiorentino, eppure Fancesco Giambrone riesce a conquistare la stima e fiducia degli appassionati toscani. Finalmente Bilancio in pareggio, meno contrasti sindacali. Inspiegabilmente, però, o senza spiegazioni chiare e limpide, Renzi non gli rinnova il contratto. Giuochi di potere? Logiche di partito? Necessità di fare spazio agli amici? Tutte queste cose insieme? Non hai mai dato una motivazione lineare, forse non l'ha proprio data. Mi pare sufficiente per nutrire mille dubbi sulla effettiva "novità" del giovane Renzi. Basta poco, anche un solo episodio del genere per comprendere tante, ma tante cose.
..si puo' anche far finta di niente....ma se ci soffermiamo su questo incontro mi sembra che due cose si debbano sottolineare: - si va a Palazzo chigi non nella casa privata del presidente ...a meno che non ci fossero questioni private.... - poi sei un politico avveduto......se devi chiedere qualcosa al presidente del consiglio per Firenze...aspeti che si risolva l'incertezza del 14 dicembre.....Renzi sta mettendo in dubbio cio' che il suo partito sostiene.. cioe' che potrebbe non essere berlusconi colui al quale rivolgersi per i problemi di firenze........davvero una smentita clamorosa dell'azione politica ufficiale del partito democreatico.....
Purtroppo penso che siano più gravi i problemi generati da certi personaggi che abbiamo in casa nostra...sono convinto che renzi non avrebbe mai votato la fiducia a berlusconi...e si che dopo il caso de gregorio dovevamo averla capita la lezione...Secondo me servirebbe un post che ci spieghi cosa sta succedendo all'interno del nostro partito...
Da oltre quindici anni noi poveri italioti aspettiamo il Messia;  prima Di Pietro  "l'eroe di mani pulite" che doveva istituire un partito della legalità, della giustizia e della democrazia, che se pur dandogli atto sulla coerenza della sua linea politica, ha imbarcato purtroppo a più riprese "figuri" a dir poco sconcertanti, è possibile mai che non si riesce a capire ed intuire chi è pulito e chi non? Vedi nei coordinamenti regionali e nelle liste elettorali che personaggi abbiamo e che fior, fior di traditori.Poi è comparso all'orizzonte un tal regista Moretti, che sembrava un'altra ancora di salvezza, ma è stato tutto un bleff.  Un'altra grande speranza fu Cofferati che riusci a portare a San Giovanni oltre 3.000 persone, ed anche lui fu messo all'angolo dal compare D'Alema. E poi via via tutti gli altri, a cominciare da Beppe Grillo, il Popolo Viola, Vendola, De Magistris, ed ora? Anche Renzi con la sua sconsiderata visita ad Arcore? No è troppo. Bisogna andar via da questo Paese. Non vi è più nulla da fare.Volete sapere come andrà a finire il 14 p.v.?  Ve lo dico io. Si farà il Berlusconi bis e il "trio lescano" avrà il massimo delle poltrone. A che prezzo? Nel 2013 ce lo troveremo Presidente della Repubblica. Ed il centro sinistra stà a guardare e non ha il coraggio di cacciare D'Alema a calci in culo, in quanto  è il vero copevole del decadimento dell'azione politica del centro/destra . Speravo proprio in Renzi, ma con questa stupida mossa si è ormai bruciato.Saluti Arnaldo
Il 14 dicembre 2010 PAPI Grande Timoniere e Kaymano, sede finanziaria ad Antigua nei Caraibi, e residenza presidenziale ad Arcore-Padania,conferirà a Matteo Renzi, Sindaco PD di Firenze, la tessera F.I. "ad honorem" n.  2 per  alti meriti resi alla repubblica delle banane ed al suo amato Presidente Papi Paperon de Paperoni! La tessera "ad honorem" n. 1 l'aveva già data a Massimino Baffino di Ferro per "meriti speciali".
Non mi meraviglio che uno alla volta, i parlamentari (nominati dal leader!) se ne vadano da Italia dei Valori. Secondo me, quando un Partito non è un Partito perché non è mai partito non ci si deve meravigliare se, alla fine, mancando le motivazioni forti, sostenute dalla militanza che avrebbe dovuto partecipare democraticamente alla scelta dei candidati, gli "eletti" se ne vanno in cerca di lidi migliori (per i propri interessi e non per quelli dei Cittadini.). Questa è la fine che, prima o dopo, fanno i cosiddetti Partiti "monocratici", quelli che fanno anche i congressi dall'alto e non, invece, partendo dalla base e quando manca la Base tutte le parole del leader finiscono in fumo. Purtroppo!
Renzi non era il capolista di una lista civica ma un esponente chiaro di un partito,sostenuto dal partito e quindi deve assumersi la piena responsabilità di ogni suo comportamento nei confronti di chi lo ha scelto e lo ha messo in condizione di vincere quella partita.Mi spiace per lui che in un certo senso poteva rappresentare un qualcosa di nuovo nel Pd ma l'invito ad Arcore sortirà un effetto boomerang .Ingenuamente non ha capito o ha sottovalutato le conseguenze dell'incontro con il vecchio marpione.Peccato nulla di nuovo sotto il sole....
Caro Donadi,invece di scrivere sul comportamento di Renzi, che è sicuramente inappropriato e mette a rischio la sua credibilità. Parli e dica quanti Renzi abbiamo noi all'interno di IDV? Favia che ancora ha il blog con "FORZA ITALIA" http://www.forzaitalia.marche.it/html/avv_david_favia.htm. De luca che elogia Berlusconi e l'avete appoggiato come candidato in Campania altrimenti non si vinceva? e adesso cosa dice...? E ARRIVATA L'ORA DI RISCUOTERE LA SEMINA CHE AVETE FATTO IN QUESTI ANNI, NON VI CREDIAMO PIU' PER UN SEMPLICE MOTIVO SIETE UN COMITATO D'AFFARI DALLE PROVINCIE A DI PIETRO. Io che non voglio confondermi con questa feccia sono uscito chi rimane E' COMPLICE e non ha diritto di critica neanche nei confronti di Berlusconi....! figuriamoci di un Renzi qualunque....
Caro Donadi, dopo aver guardato "in casa d'altri", mi piacerebbe che si spendesse qualche parola per chiarire cosa sta succedendo "in casa nostra".  Posto che ho qualche dubbio sulla sfiducia al premier il 14, anzi.....ho dubbi persino sul fatto che si arrivi al 14!!! Ma che proprio il partito più "antiberlusconiano" registri dei "venduti" mi sconforta, e non poco. Che succede sul fronte di Scilipoti? E Razzi? Quello che qualche mese fa denunciava d'essere stato avvicinato e lusingato con promesse di denaro? Perchè proprio i deputati IDV sono così suscettibili di "crisi di coscienza"?? Cos'hanno in testa i nostri deputati? Se il partito non ha operato una "felice" selezione al momento della candidatura o della nomina, è possibile che assuma delle posizioni forti ora? E' possibile sbattere fuori dal partito, a calci nel sedere, questi "pagnottisti"???                 Mercato dei voti          l'Idv contro Scilipoti  
c'è una cosa in questa faccenda che mi da davvero molto fastidio: l'offesa alla intelligenza degli Italiani !Mi fa davvero inc...re che renzi ( che onestamente pensavo, e vorrei continuare a pensarlo, fosse davvero una delle possibilità di riscatto di questa politica tutta da rottamare) possa credere, al pari di un gasparri o cicchitto qualsiasi, che gli Italiani siano tutti degli emeriti imbecilli a cui si può far credere che la luna brilli di luce propria.asserisce renzi:  "sono andato ad arcore a perorare la causa di firenze" :1) intanto l'ufficio del presidente del consiglio è a montecitorio NON ad arcore;2) renzi avrebbe dovuto essere ( e lo è ) abbastanza intuitivo per sapere che questa mossa non sarebbe passata inosservata e che, anche ammettendo tutti buoni propositi di questo mondo (sic!),  avrebbe immancabilemente innescato dubbi e perplessità ( e se renzi non capisse questo allora sarebbe davvero inadatto a fare il sindaco anche solo di un borgo medievale!)  3) adesso ci vai ?? con la crisi alle porte per cui qualsiasi risposta/accordo/iniziativa sarebbe pedissequamente tralasciata e abbandonata a prescindere ???4) davvero renzi pensa che gli  Italiani si bevano la favoletta del perorare cause cittadine e quant'altro ?? Quando, durante la campagna per la presidenza deli Stati Uniti,  Mc.Kayne dissertò l'invito di Lettermann al suo show, venne pubblicamente iper-sputtanato dal presentatore americano.Ebbene Mc.Kayne ebbe ( o gli fecero avere !) l' intelligenza e la modestia di riparare andando allo show e dicendo molto semplicemente : " sorry, I screwed-up "  ossia  " mi spiace, ho fatto una gran cazzata! "Ecco suggerisco a renzi di fare lo stesso: si rechi in un qualsiasi talk-show e dica chiaramente agli Italiani ( che imbecilli NON sono ) :  " mi spiace, ho fatto una gran cazzata !!"Sono sicuro che sapremmo perdonarlo. 
concordo con quanto tu dici.
Sarò antipatica, ma..... 
  1. non ho mai avuto molta simpatia per Renzi, nè per le sue manie di protagonismo.
  2. non ho mai creduto ciecamente a Renzi e alla sua sbandierata voglia di novità (o innovazione)
  3. non ho mai creduto che Renzi rappresenti PER DAVVERO il nuovo, rispetto alla corrente Dalemiana. Anzi, qualcosa mi dice che Renzi rappresenta proprio la possibilità di continuare con il "vecchio", travestito da nuovo. La sua incursione ad Arcore me lo conferma.
  4. La sua manifestazione a Firenze è costata un patrimonio. Consulenze per centinaia di migliaia di euro, e altri costi "vivi". Cifre stratosferiche. Chi ha finanziato? Cosa vorranno in cambio questi "supporter"?? 
  5. Che significato ha andare a perorare la causa del comune di Firenze presso un presidente del Consiglio agonizzante? (o forse Renzi è a conoscenza del fatto che Berlusconi non è affatto agonizzante?)
  6. Renzi è cresciuto "a pane e politica" proprio come i grandi vecchi che intende rottamare.....in cosa è nuovo Renzi?
  7. Renzi (nonostante vada dicendo il contrario) aspira a diventare il candidato premier per il PD. Da contrapporre a Vendola. Con il beneplacito di TUTTA la nomenklatura del PD. In questo modo, la faccia è salva, e l'elettorato del PD preso abbondantemente per i fondelli. Ancora una volta.
 
Renzi è persona di sicuro valore!Apprezzo il tono moderato dell'On. Donadi ma non condivido appieno le sue considerazioni. Renzi avrà anche sbagliato ad andare a trattare in casa del diavolo e sarebbe sicuramente stato meglio farlo in sedi istituzionali ma comunque l'ha fatto. Sicuramente avrà pensato a quello a cui andava incontro, infatti fà cenno all'assenza dei "ruffiani di corte" ma immancabilmente le critiche della gerontocrazia del PD sono arrivate. Parlare però di caduta di stile non mi sembra appropriato quando anche in casa nostra c'è chi tratta per propri fini con il diavolo senza avere le palle di entrare nella sua tana. Non ritengo che l'uso di intermediari sia segno di stile ma nessuno parla di stile riguardo alle trattative per vendere l'anima di Radicali e "tedeschi". Sono sicuro che Renzi abbia fatto quel che ha ritenuto meglio per la sua città e per il suo mandato e non ha avuto timore ad andare ad affrontare il demonio nella sua tana. La realtà è che è giovane e si stà conquistando una posizione che dà fastidio a molti, soprattutto ai tanti "pigmei" della politica che hanno occupato uno scranno grazie alla concessione di qualcuno e che ora lo vedono insidiato. I giovani di valore vanno visti come risorse e non buttati fuori perchè condiderati una minaccia. Spero che il PD non faccia questa cazzata e invito anzi l'On. Donadi, se dovesse succedere, a cercare di accaparrarci noi questa risorsa. Altro invito che faccio all'On. Donadi è di seguire con attenzione anche i tanti giovani che al nostro interno si stanno mettendo in evidenza e nei cui confronti non mi sembra  si stia seguendo la giusta azione di valorizzazione.
A Roma un furbetto viene chiamato lenza. Potremmo soprannominare Renzi Lenzi?
Questo è il "giovanilismo", almeno nell'interpretazione di alcuni ! Se è così si può anche restare dove siamo, perchè come dice a il post: "cambiano le generazioni ma lo stile resta lo stesso, anzi peggiora." 
A Renzi qualcuno dovrebbe spiegare, se non l'ha capito da solo, che andare a "perorare" anche una seppur giusta causa pubblica in una sede privata avvalora solamente il modus agendi di Berlusconi e lo rende lecito, mentre in realtà lecito non è.