PARLAMENTO PULITO COL CONFLITTO D'INTERESSI

Il conflitto d’interessi è ancora una priorità? E il parlamento pulito? Per noi sì, due leggi entrambe imprescindibili. Dobbiamo impedire all’Italia di rivivere un ventennio politico come questo, che si sta concludendo indecorosamente come era finito. Tra scandali e corruttele. Un clima da fine impero qualunque. Basti pensare a quel che sta accadendo in queste ore.

I guai giudiziari di Berlusconi continuano a tenere in ostaggio un intero Paese. Peraltro nel corso della più difficile crisi economica dal dopoguerra ad oggi. Il Cavaliere è risceso in campo, dopo aver annunciato urbi et orbi decine di volte il suo ritiro dalla politica ed ha aperto la crisi politica nel governo. Ora i tempi delle elezioni si accorciano, ma la cosa più preoccupante è la nuova polarizzazione dello scontro politico. Pro o contro Berlusconi. Lo stesso schema di gioco degli ultimi venti anni, uno schema di gioco che ha massacrato il Paese e da cui bisogna uscire al più presto.

Berlusconi non ha alcuna chance di vincere, ma punta ad avere un peso parlamentare notevole per poter condizionare ancora la politica italiana. Il suo sogno sarebbe strappare un pareggio al Senato sfruttando le falle del Porcellum, ma non ha più la forza elettorale per farlo. È una scelta irresponsabile perché impedisce all’Italia di tornare ad essere una normale democrazia, libera da ricatti e interessi personali. Presenteremo una proposta di legge sul conflitto di interessi, alla fine di questa legislatura e all’inizio della prossima.

Commenti

Nelle questioni del potere, non si parli più di fiducia nell'uomo, ma si vincoli quest'ultimo, contro il mal fare, con le catene della costituzione.

 

Thomas Jefferson, Draft of Kentucky Resolution of 1789

 

Propongo l' elezione di un'Assemblea Costituente di cittadini, i cui partecipanti rinunceranno a candidarsi al Parlamento, per scrivere il Capitolo delle Regole a cui i politici saranno vincolati. Regole che vanno fissate ed eventualmente cambiate solo con referendum, non con i due terzi più uno dei parlamentari.

Più che rincorrere l'irrisolto  "conflitto di interessi" di dalemiana memoria (sic!), ora Diritti e Libertà dovrebbe monitorare, giorno per giorno, chi sono quegli impresentabili personaggi, con requisiti criminali, che intendono candidarsi alle elezioni, ed informare l'opinione pubblica. Gli Italiani devono sapere!