QUATTRO FIDUCIE… E QUANTE SE NO?

La settimana scorsa la Camera ha votato il ddl delega sul fisco. Noi abbiamo votato contro, per una ragione di metodo e una di merito. La prima. Quattro fiducie su un provvedimento solo. Ma, stavolta, il governo dei record del “prendere o lasciare” a scatola chiusa l’ha fatta ancora più sporca. Ha chiesto la fiducia su una delega. Cosa significa? Una cosa sola: una cessione di sovranità incondizionata, lo svuotamento delle funzioni del Parlamento. Quello che non osò fare Berlusconi, riuscì a questo governo di sedicenti tecnici.

La seconda. Con questo provvedimento, non si finalizza il recupero del gettito dal contrasto all’evasione fiscale ad una diminuzione del carico fiscale a favore del lavoro dipendente, delle famiglie e delle piccole e medie imprese. E’ a questo che dovrebbero essere finalizzate, alla riduzione degli oneri fiscali e contributivi che gravano come macigni sulle famiglie e sulle imprese. Non è stato fatto nulla di tutto questo.

Il governo si è dato una delega per riformare il fisco, ma con la legge di stabilità si appresta a renderlo ancora più squilibrato, meno progressivo, appesantendo il carico fiscale sulle spalle dei più deboli.

Invece di intervenire sulle detrazioni per i redditi più bassi, ampliando la no tax area, si distribuiscono a pioggia un po' di tagli all'Irpef, a beneficio dei più ricchi, pagati dai soliti noti, con maggiori aumenti dell'Iva, aumenti che graveranno di più sui redditi medio-bassi.

Troppo facile così. Questa è falsa austerità. E la crisi economica ed occupazionale sulla quale ci stiamo sempre più avvitando non conoscerà mai un freno.

Commenti

Io resto il solito ignoante, e come tale non capisco come mai una persona che parla di trasparenza, anzichè rispondere ai quesiti posti dai lettori, pensi solo a piazzare un altro articolo propagandistico e denigratorio nei confronti degli altri. Mi sembra chiaro che qualche risposta chiarificatrice sarebbe stata meglio accolta dai postanti. Per quel che invece riguarda la falsa austerità, direi che il pulpito di chi, assieme ad altri 19, consuma per tenersi in vita ben 1,6 milioni (degli Italiani) non è proprio il più adatto per lanciare critiche; ancorchè giuste. Prima ci si monda dei peccati, magari ripagando i torti apportati, e poi s può tentare di lanciar la prima pietra.

E tu pensi ancora di appoggiare Bersani, che ha promesso fiducia incondizionata a Monti, con quello che sta facendo. Le ultime trovate sono la tassazione delle indennità di accompagnamento degli invalidi, delle pensioni di invalidità e delle indennità assicurative pagate in caso di morte. Altro che salvatore della patria! Lascialo al suo destino: essere abbattuto dall'ira popolare.