QUESTION TIME DI FUOCO

MaroniMaroni

Sarà un question time di fuoco, altro che bunga bunga. Mercoledì presenteremo un’interpellanza urgente al ministro Maroni sulla vicenda di Ruby. E’ vero che la sfera privata di qualsiasi cittadino va tutelata, ma è altrettanto vero che se questa sfera riguarda il capo del governo, interessa tutti gli italiani. Il capo politico di un paese dovrebbe essere anche una guida etica, un esempio per tutti i cittadini. Berlusconi non lo è. Un premier che ha legami equivoci, che ha frequentazioni con prostitute e ragazze minorenni senza essere in grado di chiarire la natura dei rapporti è ricattabile. Con grave danno per il Paese. Ma il punto più grave di tutta  questa vicenda non è questo. E’ l’abuso di potere commesso per tirar fuori dalla questura una delle sue predilette, in stato di fermo per furto. Maroni deve spiegare e chiarire con la massima puntualità quel che è successo. Deve dire agli italiani se è vero che un uomo della sua scorta ha telefonato in questura per poi passare la telefonata direttamente al capo del governo, che avrebbe chiesto al capo della questura di rilasciare Ruby e affidarla nelle mani di persone di sua fiducia. E vogliamo sapere se è vero che sarebbe arrivato al punto di mentire sull’identità della ragazza marocchina minorenne arrivando al punto di definirla la nipote di Mubarak. Vogliamo anche capire anche perché il questore in servizio fino a tre settimane fa in via Fatebenefratelli a Milano è stato nominato 'ispettore generale di amministrazione del Consiglio dei Ministri’. E’ solo un caso? Se tutto questo fosse vero – la telefonata di Berlusconi, la bugia sull’identità della ragazza, le pressioni sulla questura – Berlusconi avrebbe compiuto un fatto politicamente gravissimo e commesso un vero e proprio reato. Maroni in Aula dovrà fare chiarezza e sarà molto difficile. Nel caso le risposte non fossero soddisfacenti, siamo pronti a presentare una mozione di sfiducia nei confronti del premier. A quel punto si segnerà davvero una svolta politica nel nostro Paese. Quella mozione sarà uno  spartiacque: da una parte chi sta con il Paese e l’interesse pubblico, dall’altra chi continua a ingoiare fango per coprire le mascalzonate di certe persone. E allora si vedrà se per Fli il concetto di legalità esiste in politica o è solo uno slogan. E si vedrà anche se la Lega continuerà ad appoggiare un presidente del Consiglio che ha ridotto l’Italia a postribolo. All’ipotesi che le opposizioni non votino compatte non voglio neanche pensare.

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Commenti

 

  • Quanti gesti di umanità
  • Berlusconi ride dicendo che nessuno meglio di lui è in grado di governare. A furia di spararle sempre più grosse, non riesce più a trattenersi dal ridere scompostamente, come ha fatto l’altro ieri, davanti alle telecamere. Gli stava a fianco anche il ministro degli Interni Maroni, che, quanto a sparare, non vuole essere secondo a nessuno. Sempre che ci sia da sparare addosso ai più deboli, ai rom (meglio se bambini), magari alle donne, di cui le più deboli di tutte, visto che per lo più sono anche immigrate, sono le prostitute. Quelle che battono i marciapiedi e magari sono minorenni. Come era minorenne, fino a ieri, la nota Ruby, che ha ricevuto soldi dal premier non per tornare a casa, andare a scuola e prepararsi per una vita migliore, ma per comprarsi qualche vestito adatto a continuare a battere e farsi sbattere da chissà quanti altri vecchiacci. Altro che gesto di umanità. Perché non è vero che ognuno a casa sua fa quello che vuole: le leggi valgono anche dentro le ville. 07 novembre 2010  (M.N.Oppo)

 

 

  • Quanta bontà

 

  • La onorevole Di Girolamo rivolta a Di Pietro ha detto con forza: lei vorrebbe allora una legge che vieta e punisce la generosità? Quesito notevole. Tutto è partito, nel corso di una smagliante puntata di Annozero, dal caso della signora Ruby che com’è noto sta tanto a cuore al presunto eterosessuale alla guida del governo. La ragazza sarebbe stata sottratta con il trucco dal corso degli eventi sgradevoli da lei stessa promossi solo in virtù della disinteressata bontà del premier. Al quale ha telefonato una qualunque signora brasiliana, preoccupata per quel che stava accadendo. A questa bontà, ha inteso ribadire la brava parlamentare del Pdl, dobbiamo credere, sennò siamo gente che vuole mettere in galera Babbo Natale. Avrei voluto veder voi, saputelli, farvi carico, al pari della Di Girolamo, di una tesi tanto hard di fronte a qualche milione di smaliziatissimi italiani. Sapendo senza timore di sbagliare che nessuno, nessuno nessuno vi avrebbe creduto. Men che meno quel povero stockfish di Ghedini che merita tutto l’amore del premier. 06 novembre 2010  (Toni Jop)

  

Leggevo l'articolo che riporto, e pensavo: ma a parte la follia che affligge il premier....anche gli altri che gli stanno attorno, cos'hanno nella testa? Passi che i suoi servi, ruffiani e leccapiedi gli procurino pure le ragazze per i festini....passi che oggi i parlamentari PDL in buona fede (qualcuno pure c'è!!) stanno vivendo un momento molto difficile per dover difendere l'indifendibile....ma un Ministro come Maroni....leghista.....di quelli che sono partiti, tanti anni fa, con il rigore contro Roma ladrona che scorreva nelle vene al posto del sangue....o ministri come Larussa, che parlano di patria, di valore, di forze dell'ordine............insomma, questa "gente" non ha nulla da dire????  

  • “Ci fa vergognare”
  • Lo sfogo della scorta: non siamo Carabinieri per fare la guardia alle escort del premier. Ci fanno fare i tassisti per i festini, quando nostri colleghi sono morti per magistrati o politici
  • “Non ne possiamo più. Non siamo diventati carabinieri per fare la guardia alle escort del premier. Molti nostri colleghi sono morti mentre facevano la scorta a magistrati o politici che difendevano lo Stato. E noi, invece… È mai possibile essere ridotti cosi?”. A parlare sono alcuni “ragazzi” dei servizi di scorta. Carabinieri allenati a difendere le “personalità” loro affidate fino a mettere a rischio la propria vita. “Ma qui ci fanno fare i tassisti dei festini. Per questo, dopo essere stati tanto zitti e obbedienti, ora vogliamo, a nostro rischio, far sentire la nostra voce”. Cominciano i racconti, che si incrociano, si intrecciano e si sommano.

 

  • “Le feste ad Arcore si tengono nei giorni del fine settimana, dal venerdì al lunedì. Molte sono proprio di lunedì. Nell’estate si moltiplicano. Noi accompagniamo le personalità fino alla villa e poi aspettiamo fuori. Vediamo un giro di ragazze pazzesco. Arrivano con vari mezzi. Moltissimi Ncc, le auto a noleggio con conducente. Alcuni pulmini, di quelli da 10-15 posti. Una volta abbiamo visto alcune ragazze scendere da due fuoristrada di quelli massicci. Alcune ragazze le porta direttamente Emilio Fede nella sua auto, altre scendono dalla macchina di Lele Mora con targa del Canton Ticino”.
  • “L’estate scorsa abbiamo visto molte feste alla villa di Arcore. Altre volte abbiamo accompagnato le nostre personalità in ristoranti di Milano, come ‘da Giannino’, in via Vittor Pisani, zona stazione Centrale. O in una casa privata di zona Venezia. Che ne sappiamo noi di che cosa succede là dentro? Ce li immaginiamo, magari fanno uso di droghe o infrangono la legge e ridono di noi, dicendo: noi siamo qua al sicuro, abbiamo anche i carabinieri che ci proteggono. E che gente c’è a quelle feste? Noi per arruolarci nell’Arma dobbiamo dimostrare di essere puliti per due generazioni, i nostri padri e i nostri nonni, e finiamo a far la guardia a gente che magari pulita non è”.
  • “Sì, la scorsa estate ad Arcore c’era un gran via vai. Ruby? No, non me la ricordo, ma sa, sono tante, tutte uguali, tutte giovani… Abbiamo riconosciuto una giornalista. E Flo, quella che ha partecipato alla ‘Pupa e il secchione’. Poi una bionda che era stata al Grande Fratello… Molte si capisce che sono straniere, tante hanno la cadenza napoletana. Poi alcune escono a fine festa, altre si fermano lì per la notte, ma è difficile tenere la contabilità, c’è un tale via vai…”.
  • “Ci è capitato di fare missioni all’estero e di incontrare colleghi stranieri che fanno il nostro stesso lavoro: ci sfottono per questa storia delle feste, delle ragazze. Ma è mai possibile che dobbiamo vergognarci, noi che vorremmo lavorare per le istituzioni e difendere lo Stato? Abbiamo orari massacranti, turni di otto ore al giorno che spesso diventano dodici. Facciamo anche 120 ore di straordinario, ma ce ne pagano al massimo trenta, a 6 euro e mezzo all’ora, più un buono pasto da 7 euro. Va bene, non ci lamentiamo, è il nostro lavoro. Ma lo vorremmo fare per lo Stato, non per questa vergogna. Vorremmo proteggere le personalità delle istituzioni, non gente che ci fa vergognare davanti al mondo”.
  • “Comunque non ci lamentiamo del nostro stipendio. Solo ci chiediamo se è giusto che una ragazza giovane e carina senz’altra esperienza politica prenda 15 mila euro al mese, perché è stata fatta diventare consigliere regionale. Il presidente? Con noi è gentile. Qualche volta è venuto a salutarci, a raccontaci qualche barzelletta. Una volta ci ha fatto, ammiccando, una battuta: ‘Eh, beati voi che adesso andate a casa a dormire, a me invece tocca trombare’. Un’altra volta ci ha portato qualche ragazza e ce l’ha presentata. Una notte ci ha mandato una ragazza che ci ha fatto la danza del ventre…”.
  • “A fine serata riportiamo le personalità a casa. Vediamo alcune ragazze uscire e tornare verso Milano, altre restano nella villa per la notte. Capita che dobbiamo scortare personalità che fanno il giro a riaccompagnare le ragazze nei residence milanesi, alla Torre Velasca o in corso Italia. L’ultima magari se la portano a casa. E noi dobbiamo accompagnare la nostra personalità fino alla porta dell’appartamento: è imbarazzante salire in ascensore con un signore anziano e una ragazzina. Pensiamo alle nostre figlie e diciamo che non ci piace questo mondo. Sarà moralismo, ma non ci piace”.  (Gianni Barbacetto)                           

Da il Fatto quotidiano del 3 novembre 2010 

  

  • Prova su marciapiede
  • Il capo del governo chiama la questura, ordina di violare la legge e fornisce le menzogne necessarie per farlo. La questura obbedisce, ma c’è un problema: il magistrato. Niente paura: si racconta qualche menzogna anche a lui e alla fine gli ordini del capo del governo diventano legge. Anche se la legge dice il contrario. Anche se i poliziotti dovrebbero essere i “tutori della legge”. È la prova di laboratorio della “riforma della giustizia” berlusconiana, quella sperimentata la sera del 27 maggio sulla linea telefonica tra Palazzo Grazioli e la Questura di Milano. In ciò che è accaduto quella notte intorno a “Ruby” c’è tutta la democrazia ad personam che B. tenta da 16 anni di trasferire nella Costituzione e, nell’attesa, ha trasformato in prassi consolidata.

 

  • In passato non c’era bisogno di tanta fatica: bastava corrompere politici, finanzieri, magistrati, testimoni e il gioco era fatto. Ma che fare se il poliziotto e il magistrato non si fanno comprare o non c’è tempo per corromperli? Si racconta che Ruby è la nipote di Mubarak (falso; ma, anche se fosse vero, la ragazza non avrebbe diritto ad alcun trattamento particolare), insomma si rischia l’incidente diplomatico con l’Egitto (falso); e che l’igienista dentale-consigliera regionale Nicole Minetti la prenderà con sé (falso, la scaricherà in casa di una escort brasiliana). Questo però non basta al pm dei minori, che raccomanda di tenere la ragazza in questura fino all’avvenuta identificazione o, in alternativa, di affidarla a una comunità protetta: allora si racconta al magistrato che è stata identificata (falso) e che non c’è posto in nessuna comunità protetta (falso, ce n’erano ben quattro disponibili, ma nessuna è stata chiamata, così come non è stato interpellato l’apposito ufficio comunale). Ce ne sarebbe abbastanza per far saltare il questore e il capo di gabinetto, ma il ministro Maroni ripete a pappagallo che “è stata seguita la normale procedura” (falso) ed è “tutto regolare” (falso). Per coprire le menzogne del premier e della questura, deve mentire pure il ministro dell’Interno, subito coperto dal suo leader Bossi, che è pure ministro (Riforme istituzionali) e se ne esce con un incredibile: Berlusconi non doveva telefonare in questura: doveva chiamare Maroni o me”. Sintesi spettacolare della concezione proprietaria della democrazia che accomuna il governo della “sicurezza” e della “tolleranza zero” contro l’immigrazione e la criminalità: caro Silvio, se devi salvare un’amica minorenne fermata per furto dalle grinfie di polizia e magistratura (che notoriamente accolgono le minorenni fermate per furto col rituale del bunga bunga), non sporcarti le mani, ci pensiamo io e Maroni che a Milano facciamo il bello e il cattivo tempo. Una pennellata di federalismo sulla Casta del privilegio: la devolution dell’impunità.
  • Chi ancora sobbalza o inorridisce dinanzi a simili spettacoli conservi un po’ di sdegno per il futuro. Ciò che è avvenuto in quella calda notte di fine maggio è quanto ci riserva il futuro se chi può – Napolitano o Fini o tutti e due (tralasciamo volutamente Schifani, la carica dello Stato rimasta, perché ci vien da ridere) – non si affretta a liberarci dal nano. E se dunque la controriforma della giustizia entrerà nella Costituzione. Secondo il progetto Alfano (cioè Berlusconi), il pm non potrà più disporre della polizia giudiziaria, che risponderà in esclusiva al governo; le procure dovranno attendere pazientemente che gli agenti portino sul loro tavolo questa o quella notizia di reato, opportunamente filtrata dal governo stesso, si capisce; ogni anno sarà il Guardasigilli, cioè il governo, a indicare le “priorità” dei reati da perseguire (quelli dei nemici del governo) e da tralasciare (quelli dei membri e degli amici del governo). Dunque, non capiterà più che un poliziotto zelante segnali alla Procura di Milano quel che è avvenuto quella notte in Questura. Vi piace il presepe? È il futuro che ci riserva questo governo. Il caso Ruby ne è la prova su strada. Anzi, su marciapiede.  (Marco Travaglio).

a dire il vero l'idea di votare per gentaglia simile non mi ha nemmeno mai sfiorato. Almeno, di questo sono sicura: posso dire di NON aver MAI dato il mio contributo per simili oscenità. 

abbiamo capito che Berlusconi ha commesso un reato di abuso di potere e francamente aspetto da un giorno all'altro che il Governo cada, forse per mano di Fli o anche per la mozione di sfiducia, siamo stanchi di fare figure da stupidi in balia di un corrotto che vuole leggi per sè, per salvarsi dai processi. E' Berlusconi ad aver bisogno di stare al Governo, per motivi di impunità. Non meritiamo un personaggio corrotto e pregiudicato. Vi votiamo per avere un Governo più decente, non mi pare che chiediamo molto. Se non accade qualcosa di determinante entro metà novembre, smetterò di votare-

  

  • Servitori dello Stato
  • Se non avessimo il governo del bunga bunga, il ministro degli Interni avrebbe già provveduto a premiare con un encomio solenne quegli agenti della Questura di Milano che misero per iscritto al pm di turno l’abuso commesso in nome e per conto delle “direttive superiori”. Quelle che il 27 maggio scorso fecero sì che la minorenne di origine marocchina, nota come Ruby, fosse affidata a una privata cittadina. Ovvero, l’ex igienista dentale di Berlusconi qualificatasi non soltanto come consigliera regionale ma anche come “delegata per la presidenza del Consiglio”. Poiché però abbiamo il governo del bunga bunga il conseguente ministro degli Interni Maroni si è affrettato a dire che è stato “tutto regolare” e che “non risulta che ci sia stata alcuna influenza esterna”. Controfirmando subito la dubbia ricostruzione dei vertici della questura milanese. Ovvero coloro che stesero un tappeto rosso ai piedi dell’igienista dentale Minetti, delegata per la Presidenza del Consiglio, venuta a prelevare la minore accusata di furto ma autorizzata a farla franca in quanto “nipote di Mubarak”.

 

  • Se non fosse il premier del bunga bunga Berlusconi si sarebbe già dimesso. L’esposto dei benemeriti poliziotti lo mette infatti in mutande, che è poi la condizione che egli predilige. Il contenuto della conversazione telefonica del presidente del Consiglio con il capo di gabinetto della questura contiene, infatti, un discreto numero di reati. Dal falso (“conosciamo questa ragazza che ci è stata segnalata come parente del presidente egiziano”) all’abuso di potere (“credo che sarebbe meglio affidarla a una persona di fiducia”, ovvero l’igienista dentale).
  • Ma, poiché siamo nel paese del bunga bunga, il presidente del Consiglio proverà a propinarci tranquillamente le solite panzane, convinto che tra qualche giorno il Vaticano si sarà rabbonito (magari con la promessa di qualche altro incentivo alla scuola cattolica). Così come si sarà calmata la Marcegaglia (magari in cambio di qualche ulteriore agevolazione alle imprese). Quanto alla mozione di sfiducia minacciata dalle opposizioni unite, B. punta sull’esperienza del passato. Quando di opposizione (e tanto meno unita) se n’è vista poca. Speriamo, come sempre, in un sussulto di dignità.    (Antonio Padellaro)

 

Va presentata subito, Voglio propio vedere quali partiti si asterranno. Gli italiani non possono ne devono sopportare oltre un capo del governo che ha perso la capacità di governare e  tutti i giorni mostra evidenti segni di squilibrio mentale. Occorre un governo di transizione per la nuova legge elettorale e a febbraio/marzo si va a votare.

Caro Donadi, hai più che ragione a presentare una mozione di sfiducia su quel vecchio puttaniere del primo ministro, ma quanto alla compattezza dell'opposizione ho i miei dubbi. Ciascuno, nel suo ambiente, ha qualche scheletro nell'armadio (scheletro ottimamente rivestito di carne rotondeggiante nei punti giusti) che prima o poi le efficientissime truppe d'indagine di Feltri e Belpietro darebbero in pasto alla stampa ripristinando quella fiducia nel premier che gl'Italidioti non riescono a togliere.

Caro Donadi, hai più che ragione a presentare una mozione di sfiducia su quel vecchio puttaniere del primo ministro, ma quanto alla compattezza dell'opposizione ho i miei dubbi. Ciascuno, nel suo ambiente, ha qualche scheletro nell'armadio (scheletro ottimamente rivestito di carne rotondeggiante nei punti giusti) che prima o poi le efficientissime truppe d'indagine di Feltri e Belpietro darebbero in pasto alla stampa ripristinando quella fiducia nel premier che gl'Italidioti non riescono a togliere.

 Mia moglie dà precise istruzioni ai ristoranti cinesi perchè consegnino tutte le ordinazioni in scatole di cartone. I miei figli sanno bene, purtroppo, cos'è il cambiamento climatico. La nostra è una famiglia ambientalista: rispetto a loro, io sono un relitto dell'età dell'innocenza ecologica. Ma chi è che gironzola per la casa spegnendo le luci e controllando i rubinetti che gocciolano? Chi è favorevole alle riparazioni fai da te invece che alla sostituzione dell'intero pezzo? Chi ricicla gli avanzi e conserva con cura la vecchia carta da regalo?I miei figli ammiccano agli amici: papà è cresciuto nella povertà Nient'affatto, li correggo io: sono cresciuto nell'austerità. Dopo la guerra scarseggiava tutto. Per sconfiggere Hitler, Churchill aveva ipotecato la Gran Bretagna e mandato in bancarotta il tesoro. Gli abiti furono razionati fino al 1949, i mobili- senza fronzoli e di produzione nazionale- fino al 1952, i generi alimentari fino al 1954. Queste restrizioni furono brevemente sospese per l'incoronazione della regina Elisabetta nel 1953: fu concesso a tutti mezzo chilo in più di zucchero e poco più di un etto di margarina. Per un bambino, il razionamento era nell'ordine naturale delle cose. In effetti, per molto tempo dopo che era finito, mi madre mi convinse che le caramelle erano ancora contingentate. Quando protestai che i miei compagni di scuola sembravano avere un accesso illimitato ai dolci, lei mi spiegò con aria di disapprovazione che i loro genitori facevano il mercato nero. La sua storia era perfettamente credibile,anche perché l'eredità della guerra era onnipresente. Londra era crivellata dai segni dei bombardamenti: dove un tempo c'erano case, strade, scali ferroviari adesso c'erano ampi strati di terra battuta recintati da cavi, di solito con un avvallamento al centro, dov'era caduta la bomba. Il razionamento e i sussidi significavano che tutti potevano soddisfare le necessità di base quotidiane. Per gentile concessione del governo laburista postbellico, i bambini avevano diritto a una serie di prodotti che fanno bene alla salute:latte gratis, ma anche succo d'arancia concentrato e olio di fegato di merluzzo, disponibile solo in farmacia. Il succo d'arancia era fornito in bottiglie di vetro rettangolari come quelle delle medicine e non ho mai dimenticato questa associazione. Ancora oggi, un bel bicchiere pieno mi procura una fitta di rimorso sublimato: meglio non berlo tutto insieme. Dell'olio di fegato di merluzzo, magnificato a madri e casalinghe, meglio non parlare affatto. Noi eravamo fortunati perché eravamo in affitto in un appartamento sopra il negozio di parrucchiere dove lavoravano i miei genitori, ma molti miei amici vivevano in alloggi scadenti o temporanei. L'aria sopra la capitale sembrava quella di una brutta giornata di Pechino. Il carbone era il combustibile preferito: economico, abbondante non importato. Lo smog era un pericolo costante. Ricordo che mi sporgevo dal finestrino della macchina, e davo istruzioni a mio padre sulla nostra distanza dal marciapiede: non si vedeva a due spanne dal naso e l'odore era terribile. Ma tutti “ se la cavavano in un modo o nell'altro”. Dunkerque e la guerra lampo erano invocati senza ombra d'ironia per illustrare la fermezza nazionale e la capacità dei londinesi di “resistere”: prima a Hitler, ora a questo. Da piccolo anche la guerra era austera: due miei zii avevano combattuto nell'ottava armata di Montgomery dall'Africa fino all'Italia e non c'era niente di trionfalistico e nostalgico nei loro racconti di penuria, errori e incompetenza. Perfino di fronte alla vittoria, le cose non sarebbero state più le stesse. Le scatole di latta dei biscotti, i portapenne, i libri di scuola e i cinegiornali ci ricordavano chi eravamo e cosa avevamo realizzato. Era questa unità a rendere tollerabili la penuria e il grigiore che caratterizzavano la Gran Bretagna del dopoguerra. Dopo la guerra i ricchi preferivano mantenere un profilo prudentemente basso. Tutti sembravano uguali, vestivano con gli stessi materiali: lana pettinata, flanella, velluto a coste. Alla fine, la Gran Bretagna uscì dalla penuria del dopoguerra, anche se con minore baldanza e spavalderia dei suoi vicini europei. Quello di “austerità” è un concetto astratto per chiunque abbia ricordi solo dai tardi anni cinquanta in poi. Non credo di aver apprezzato fino in fondo l'impatto dei miei anni d'infanzia fino a questi ultimi tempi . Ripensando al passato, i pregi di quel periodo in cui tutto era ridotto all'essenziale sono più chiari. Nessuno sarebbe felice di vederlo tornare. Ma l'austerità non era solo una condizione economica: aspirava a diventare un'etica collettiva. Clement Atlee, primo ministro laburista dal 1945 al 1951, era nato- come Harry Truman- all'ombra di un carismatico leader di guerra e personificava le minori aspettative di quell'epoca. Churchill lo descrisse beffardamente come un uomo modesto “che ha molti motivi per esserlo”.Ma fu Attle a guidare la più grande epoca di riforme della storia inglese moderna, paragonabile ai risultati di Lyndon Johnson vent'anni più tardi, ma in circostanze molto meno propizie. Come Truman, Attle visse e morì parsimoniosamente, ricavando ben pochi vantaggi materiali da una vita passata al servizio dello stato. Moralmente seri e un po' austeri. Quale dei nostri leader di oggi potrebbe aspirare alla stessa definizione, o addirittura capirla? L'onestà nella vita pubblica è come la pornografia: è difficile da spiegare, ma quando la vedi la riconosci. Descrive una coerenza tra intenzione e azione, un'etica della responsabilità politica. La politica è l'arte del possibile. Ma anche l'arte ha la sua etica. Qualche settimana fa ho fatto vedere I quattrocento colpi di Truffaut, a nostro figlio dodicenne. E' rimasto incantato:” E' essenziale. Fa così tanto con così poco”. Esattamente. La quantità di risorse investita nell'intrattenimento serve solo a proteggerci dalla povertà del prodotto. Lo stesso vale per la politica, dove il chiacchiericcio e la retorica mascherano il vuoto pneumatico. Il contrario di austerità non è diventato prosperità, ma luxe et voluptè. Abbiamo sostituito l'interesse pubblico con il commercio infinito, e dai nostri leader non ci aspettiamo aspirazioni più nobili. A sessant'anni da quando Churchill poteva offrire solo “ sangue, fatica, sudore e lacrime”, il nostro presidente di guerra- malgrado il debordante moralismo della sua retorica- dopo l'11 settembre 2001 non ha trovato nulla i meglio da chiederci che continuare a comprare. Questa visione immiserita della comunità- unità nel consumismo- è tutto quello che ci meritiamo da chi ci governa oggi. Se vogliamo dei governanti migliori, dobbiamo imparare a chiedere di più da loro e meno per noi stessi. Un po' di austerità potrebbe farci bene.      

Questo è un trattato non un commento, ma si può pubblicare roba del genere, poi hanno pure il coraggio di dire che Donadi non ha ragione!

Toh! ma quanti nomi hai??? 

Ne ho tanti, Maria, Stefy, Alessandra, Perplessa...tu quante deviazioni hai???

 Non si può non creare uno spartiacque anche con il PD, se tentenna. E' una questione TROPPO  GRAVE  da qualunque punto la si esamini. Mi sa che neanche BOSSI  la sta digerendo, e per lui saranno voti a palate. Qui non va più neanche la satira, perchè c'è veramente poco da ridere.

Donadi è tutto bello quello che dici spero veramente che facciate la sfiducia e che il parlamento " tranne i soliti difensori del nano"si unisca a Voi e dia una svolta epocale a questa Italia. Se riuscite per primo legge elezioni , conflitto di interesse,via tutte le leggi ad personanm con specifiche inconfutabili che non si possano più applicare. Poi casccia ai corrotti Praticamente trà la eliminazione del 50% e i corrotti Si rifarà il nuovo Parlamento . Ciao

Bravo onorevoli.  Che vengano fuori questi magnacci.Chi non vota a favore della proposta e' un magnaccio.

Egregio Donadi batti sull'incudine per noi. E' inammisibile chePEDOFILIA e FAVOREGGIAMENTO alla promozione di Questori,"sempre se vero" possano passare inosservati in unaRe-pubblica e Demo-crazia.

  

  • L’ombrello del Pompiere
  • Ormai i depistaggi arrivano rapidissimi, in contemporanea con le piste. Lasciamo da parte Minzolingua, che è un professionista (il Tg1 è tutto un “presunto”: manca soltanto che B. diventi il presunto premier e quella di Arcore la sua presunta villa). A scavalcarlo han provveduto persino Emilio Fede, che al suo confronto è Ted Turner e lo stesso B., che ha confessato quasi tutto: conosce Ruby e le ha aperto il suo cuore, al punto di attaccarsi al telefono per salvarla dai poliziotti rossi che avevano osato fermarla per furto. Lasciamo pure da parte i giornali della ditta che, non potendo negare la storia, riattaccano le lagne del “gossip” e della persecuzione, come se la Procura di Milano avesse braccato la ragazza per incastrare B., e non se la fosse invece trovata fra i piedi per caso

 

  • Il Giornale titola: “Otto procure a caccia di Berlusconi. Neanche fosse Al Capone”. E Libero: “Ci risiamo con la gnocca. Trappolone per il Cav”. Se passa l’idea che lo perseguitano perché gli piacciono le donne, come riuscì a far credere un anno fa per Noemi, le veline candidate, la D’Addario e i festini nelle ville, B. vincerà anche stavolta. E nei bar si risentirà l’orrendo ritornello italiota: “Lui almeno ama le donne, a sinistra invece sono gay o vanno a trans”. Proprio a questo – dirottare l’attenzione dal vero oggetto dello scandalo verso le sue abitudini sessuali – mirano le dichiarazioni rilasciate ieri da B., dopo l’improvvida confessione del primo giorno: “Amo la vita e amo le donne. Nessuno potrà mai farmi cambiare stile di vita, faccio degli sforzi massacranti, nessuno mi può impedire di passare ogni tanto qualche serata distensiva. Mi sono adoperato per trovare un affidamento per questa ragazza: mi sembrava in una situazione drammatica, le ho mandato una persona (Nicole Minetti, ndr) ad aiutarla”. E così, in un incrocio fra la parabola evangelica e la fiaba, ecco il buon samaritano che si ferma sulla strada fra Gerusalemme e Gerico a soccorrere la piccola fiammiferaia marocchina.
  • Poi, si capisce, siccome si sacrifica per noi, avrà pur diritto a un po’ di svago. La vita è breve e la carne è debole. Casomai, una volta tanto, le opposizioni volessero approfittare dell’ennesimo scandalo (non solo è un loro interesse, ma un preciso dovere), dovrebbero evitare dichiarazioni moralistiche sullo stile di vita, la concezione della donna, la volgarità e i gusti sessuali del premier (fatti suoi, di chi lo vota e frequenta). E inchiodarlo non al bunga bunga, ma agli aspetti pubblici della vicenda.
  • 1) L’abuso di potere (non più reato grazie a un’astuta legge del centrosinistra) commesso con la telefonata in Questura per far rilasciare la ragazza prima che parli spacciandola per nipote di Mubarak.
  • 2) Il ruolo della Minetti, “igienista dentale” e tante altre cose, promossa su due piedi consigliere regionale.
  • 3) L’esercito di persone che vedono, sanno, magari registrano tutto e possono chiedere qualsiasi cosa in cambio del silenzio: ragazze, amiche, prosseneti, mediatori, autisti, uomini di scorta, persone di servizio, altri invitati.
  • 4) Il ruolo di Lele Mora, che procaccia al sultano ragazze anche a pagamento, anche minorenni e poi, quando una si mette nei guai e rischia di parlare, manda avanti la figlia per adottarla: lo fa gratis o c’è qualcosa anche per lui?
  • 5) I tempi e i modi delle “indagini difensive” dell’on. avv. Ghedini, che interroga a una a una le ragazze ancor prima che compaiano dinanzi al pm: un’attività consentita da un’altra geniale legge del centrosinistra, che però potrebbe sconfinare nell’inquinamento probatorio.
  • Di questo dovrebbero parlare una politica e una stampa degne di questo nome. Infatti Bersaniblatera di “singolari abitudini del premier”. Quel genio di D’Alema strilla all’“involgarimento” e chiede che “la Chiesa intervenga” (salvo poi accusarla di interferenza quando interviene su temi sgraditi al Pd). E il Pompiere della Sera titola: “La bufera delle feste di Arcore”. Ecco: il problema sono le feste e le condizioni meteorologiche nei cieli della Brianza. Più che un’inchiesta, basta aprire un ombrello.    (Marco Travaglio)

 

  • I protagonisti del nuovo scandalo bunga bunga sono Ruby, una minorenne che si fingeva la nipote di Mubarak, ed Emilio Fede, che si fingeva un giornalista.
  • Copertina dell'Economist: "Perchè Berlusconi è inadatto al bunga-bunga."
  • Eurostat: più di un giovane su quattro è disoccupato. Berlusconi: “Vi aiuterei, se solo aveste diciassette anni e le tette grosse.”
  • Berlusconi è talmente sconvolto dal caso Ruby che sta pensando di non andare alla sua festa di 18 anni 
  •  A tutti piacciono le minorenni. Per questo c'è una legge. (Luttazzi, Adenoidi 2003/Davide Rossi)
  • Nuovo scandalo Berlusconi-minorenne. Il Premier è ormai coinvolto in così tanti scandali che Il Giornale non sa più chi diffamare.
  • l Presidente del Consiglio salva dall'arresto una ragazzina marocchina, la fa spacciare per la nipote di Mubarak e la affida alle cure di Nicole Minetti, la sua bella igienista dentale. Ci sono: è quest'ultima parte che mi distrae dal Lodo Alfano.

Se la legge fosse uguale per tutti il Sig.B sarebbe in galera già da 20 anni, se è ancora fuori vuol dire semplicemente che l'opposizione non è capace di fare il suo dovere. I tedeschi hanno incorporato la Germania comunista, chissa che non accettino anche la marcia Italia, sotto il marciume c'è un'Italia che vale oro. Se no, non resta che far rivivere i partigiani e fare come fece Franco nel 39, riempi un innumerevole numero di chiatte con quello che lui ritenne il pattume della società Spagnola, le fece trainare in mare aperto e le affondo con i boccaporti ben chiusi. 

 

  • (....)Sacconi: "Nessuna paralisi". "Sette inchieste in venti giorni attorno al premier costituiscono di per sè una dimensione che non può non far pensare ad un accanimento organizzato o quantomeno convergente di tutti quei settori economici, politici e istituzionali che non hanno mai accettato l'esito del voto popolare, che aspirano al potere senza la fatica e la responsabilità del consenso". Lo afferma il ministro del lavoro e delle politiche sociali, Maurizio Sacconi che replica alle parole della Marcegaglia: "Tutto si può forse dire tranne che il governo sia paralizzato". (....)

   

  • Questo è un passaggio di un articolo che è oggi su Repubblica. Queste dichiarazioni di Sacconi sono passate nei TG, e sono un pò su tutti i giornali. Siamo alle solite: il premier è perseguitato. Tutto è una bufala, creata dalla magistratura comunista, dall'opposizione, dalla stampa comunista.....Il governo non è affatto paralizzato. Infatti lavora strenuamente al Lodo Alfano, per salvare il premier dai processi....anzi, no: per migliorare la giustizia per tutti. Gli italiani sono (per fortuna) molto sensibili, di solito, all'abuso sui minori. Ma non quando si tratta del premier. Perchè lui, poverino, è perseguitato. Su di lui si sparano bufale.  Allora il punto di vista cambia: il premier è un anziano signore che prende la vita con allegria, a cui piacciono le ragazze (che male c'è?), apprezza le donne, e con loro è generoso. E gli italiani non s'indignano più. Diventano comprensivi, complici, ammiccanti. Chi denuncia il degrado è bacchettone, moralista, giustizialista, complottista, etc etc. Il problema non è il comportamento criticato, ma il "criticatore". 
  • E' un copione che abbiamo già visto con il caso Noemi. Berlusconi è andato alla festa di compleanno di una diciottenne. La conosceva già da qualche anno. No, aveva conosciuto la madre. I genitori l'accompagnavano a cantare il karaoke per il  premier talvolta depresso. Il premier le regalava gioielli: perchè? Il premier regala gioielli a tante ragazze: ne porta sempre qualcuno con sè, per poterli offrire, dall'alto della sua generosità. Il premier è un santo: perseguitato. I giornalisti hanno montato un caso inesistente. Si tratta di volgarissimo gossip. No, è molto di più. La moralità di un uomo pubblico: retaggi di una cultura vecchia. superata. Il nuovo che avanza. E' un nuovo fatto di immunità, impunità, impudenza, strafottenza, volgarità, egoismo, disprezzo verso gli altri, corruzione, affarismo, prepotenza, protervia. Dicono che alla maggior parte degli italiani piace. "Vogliono ribaltare il risultato elettorale". Già...il voto. Quel voto che legittima tutto.  Gli italiani hanno votato quest'uomo (e la sua corte) proprio per ottenere tutto ciò.  Evviva l'Italia, evviva il popolo italiano.

 

Sto provando disgusto per quello che sta accadendo, non ne posso più: orge, festini del premier e i suoi scudieri, presidenti di regione che vanno con i trans e si drogano, una sfilza di vicende di corruzione morale prima ancora che economica...tutto questo è assolutamente contrario ai miei principi, io nella vita ho cercato sempre di applicarli nella sfera pubblica e privata. Alcuni anni fa fui consigliere di amministrazione di un'azienda farmaceutica comunale, mi intestardii perchè tutto il CDA autorizzasse il direttore generale a denunciare una dipendente che aveva commesso gravi reati all'interno delle farmacie gestite e che alla fine dovette dimettersi con due procedimenti penali a carico. Bene, gli altri consiglieri mi hanno accusato di fare il poliziotto, il sindaco uscente mi mandò una lettera di encomio ma l' amministrazione comunale di sinistra subentrante non mi riconfermò...così funziona l'Italia...

Non apprezzo il tuo tentativo di massificare, come a dire "son tutti marci allo stesso modo". Ora basta!!! Ammesso che Marrazzo abbia avuto delle discutibili frequentazioni, ad esempio, prima di tutto SI E' DIMESSO, cosa che il TUO premier non pensa nemmeno lontanamente di fare......E, cosa non trascurabile, si trattava di persone ADULTE, e consenzienti! NON  SI  TRATTAVA  DI MINORENNI!!!!!   E proprio tu, che hai ripetuto ossessivamente la tua contrarietà agli abusi sessuali, come crimini GRAVI  DA PERSEGUIRE, non puoi NON notare la differenza, a meno che non voglia unirti al numeroso coro degli IPOCRITI!!!!!

 Non mi interessa proprio avere il tuo plauso, tanto tu contesti pregiudizialmnete ogni cosa che scrivo. Ribadisco che provo disgusto per quello che sta facendo il premier, se fosse tutto confermato dovrebbe dimettersi, così come reputo gravissimo che un presidente di regione, padre di famiglia, che ha condotto per anni Mi manda RAI TRE puntando l'indice contro le malefatte altrui si sia drogato e abbia frequentato trans recandosi con l'auto blu agli incontri. Il tuo tentativo di minimizzare questo solo perchè Marrazzo appartiene al tuo schieramento politico è intellettualmente disonesto e patetico.

se fosse confermato????? lo ha dichiarato lui stesso di essere intervenuto per la minorenne ruby......se è vero che lui l'ha vista UNA SOLA volta, perchè prendersi tanta briga???  ma cosa vuoi di piu' per renderti conto di quanto è lercio il tuo amato presidente??? vedere le immagini del bunga-bunga????....magari il vespone gli dedicherà una puntata con plastico...... voi berluscones, come sempre, cercate di minimizzare tutte le porcate del vs vecchio bavoso, riducendo il tutto a "normalità".....ma non vi vergognate???....marrazzo si è dimesso!!!!!...che aspetta a farlo il tuo squallido presidente?????

Ascoltami bene, tu mi hai stufato con i tuoi predicozzi moraleggianti e carichi di indignazione. Ho scritto che provo disgusto e che il premier dovrebbe dimettersi qualora tutto venisse confermato, si può sapere che altro vuoi????? Vergognati tu piuttosto, non ti ho mai sentito muovere una sola critica ad un esponente dell'IDV o della sinistra, eppure ne avete tanta di immondizia, ti devi mettere in testa che non sei eticamente superiore a me perchè voti a sinistra è chiaro??????

sei tu che devi metterti in testa che finchè difenderai quel pattume e sodali, non hai titolo per definire gli altri eticamente inferiori!! è chiaro???? e cmq capisco che i vizi del vs  amato frequentatore di minorenni, vi mettono in forte imbarazzo e capisco quant'è dura dover trovare argomenti per difendere tutte le porcate (politico-mediatico-sessuali) di quel ceffo .....dunque che fate? come sempre ricorrete alla tecnica della massificazione....il banano è puttaniere? la cosa è normale, perchè in fondo siamo tutti puttanieri.......il banano è un corruttore ed evasore?  è normale, perchè in fondo  siamo tutti corruttori ed evasori .......il banano è un farabutto? è normale perchè in fondo siamo tutti farabutti.........il banano è eticamente e moralmente esecrabile?? è normale, perchè in fondo siamo tutti moralmente ed eticamente esecrabili.....e dunque per i berluscones nessuno puo' sollevare critiche perchè "tutti abbiamo scheletri nell'armadio" o perchè "nessuno di noi è migliore di quell'essere ignobile"....è questa la tecnica!! bè, io non ci sto....tu, per difendere il tuo capetto, ritieniti pure puttaniere e quant'altro....ma io no!!  quindi continuerò coi miei predicozzi, che ti piaccia o no!!

 Ti ho già espresso il mio pensiero in modo chiaro, cioè che provo disgusto e che il premier dovrebbe dimettersi, per il resto non mi interessa polemizzare con una come te, quindi rivolgi la tua bile altrove... 

Il comportamento "riprovevole" l'ha confermato lui stesso: conosceva Ruby (perchè? per cosa?); ha telefonato in questura (perchè? ah! sì: perchè è buono!); ha richiesto che la ragazza fosse affidata alla consigliera "al di sopra di ogni sospetto", (che l'ha abbandonata nelle mani della brasiliana); e......chi è che ha detto che si trattava della nipote di Mubarak??? Quindi, per favore, smettila di dire "se tutto venisse confermato". Cos'altro vuoi, i disegnini????   

 

  • se fosse tutto confermato dovrebbe dimettersi
  • appunto.......chiedigli di dimettersi!

 

Appena lo vedo glielo chiedo, soddisfatta?

dimenticavo: chiunque NON voti per Berlusconi è eticamente superiore. Dillo anche ai tuoi fratelli-gemelli-siamesi................

Hai ragione, infatti suono con i New Troll, ciao bella!!!!

e poi aggiungiamoci il fatto che quelle ragazze, da cui ha ottenuto dei servizi come "animatrici" di serate tra sporcaccioni, che il nano si concede per staccare la spina da una vitaccia come premier (poverino), quasi sempre, vengono avviate alla politica, regalando loro, incarichi e poltrone prestigiose...e poi la gelmini parla di meritocrazia!!

concordo maria.....premier malato in un paese malato....il voto sembra giustificare tutto: corruzione di giudici, di avvocati, di minorenni......"ma lui è stato votato!!", senti dire, quale giustificazione alle nefandezze del caimano, non capendo che la malattia dell'italia sta proprio nell'accettare passivamente ogni perversione politico-mediatico-sessuale partorita e messa in atto da questo millantatore intriso di megalomania patologica e delirio di onnipotenza....la malattia italiana è ridurre a normalità tutti gli scempi compiuti da questo patetico e penoso sottospecie d'uomo che, addirittura, si dice orgoglioso del suo modo di intendere il rapporto con le giovani donne.....ancor peggio è chi gli sta intorno: ieri sera nella trasmissione di paragone, quella anti-donna della santanchè, che un frequentatore  del blog di nome mario ci invita caldamente a prendere da esempio nella  lotta per la difesa delle donne, affermava che il premier NON ha commesso alcunchè di scandaloso nel caso RUBY...beh, non sapevo che frequentare le minorenni e invitarle nella propria residenza per allietare le proprie serate a base di bunga-bunga, fosse normale.......se la santanchè difendesse davvero le donne, si porrebbe a difesa principalmente di queste minorenni vittime della depravazione di un vecchio sporcaccione 74enne.....e invece no! la ns gallinaccia non aveva meglio da dire che prendersela con la sx....ma che c'entra la sx  coi vizi sessuali del suo capetto???....

Bersani vuole solo staccare la spina. La Bindi dice, basta mandiamoli a casa, e gli atri godono sapendo che nessuno staccherà la spina, come nessuno di loro ha la capacità e la VOLONTA' di mandarli a casa. Allora tutte chiacchere ??? Si, tutte chiacchere, perché questi dell'opposizione non hanno né idée né volontà, di mandarlo via. Le bastano, e superano la loro volontà di mantenere le loro poltrone, ben comode e senza responsabilità. Ma chi cazzo li ha messi li questi cialtroni ??? Sapevamo che le deviazioni di pedofilia, toccava in particolare alcuni reclusi in concentrici società. E anche la politica, che  non ne é esente, ma a questo punto, toccando perfino la pedofilia non avrei potuto immaginarlo. Spero di convincere mia moglie, di rifare le valigie, dopo aver vissuto 45 anni all'estero, al tramonto della mia vita, mi ritrovo in un paese di furbi, di evasori eccellenti, ed un governo che rassomiglia, più ad una Associazione a Delinquere che ad un parterre di galant'uomini, disposti a fare l'interesse dei cittadini. Basta la testa mi gira, spero partire se non al proprio, almeno al figuré.Sono incazzato nero. E mi auguro che la pena di morte sarà ripristinata, almeno per L'ALTO TRADIMENTO ALLO STATO E ALLA COSTITUZIONE... I cittadini hanno il dovere di chiederla...

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