QUESTIONE MORALE? LE MIE RIFLESSIONI AI VOSTRI COMMENTI

Voglio tornare sull'argomento che ha suscitato tanto interesse e tante polemiche, anche per provare a rispodere ai moltissimi commenti: c'è una questione morale nell'Idv? Se fosse vero, e se le parole hanno un senso, affermarlo vuol dire che nel partito sguazzano indisturbati corrotti, disonesti e persone che usano la politica per interesse personale. Questo è falso e insultante e ribadisco con fermezza e indignazione che il partito che conosco e che incontro in giro per l'Italia da dieci anni, non solo è il partito dove non c'è nessuna questione morale ma, al contrario, è un partito bello e pulito. E se affermare questa certezza, con forza e anche con una certa incazzatura verso chi sostiene il contrario, mi vale il titolo di "togliattiano", me lo prendo senza farci troppo caso. Detto questo facciamo una serie di precisazioni, alle quali non ho alcuna volontà di sfuggire. Negare la questione morale equivale a dire che viviamo nel partito perfetto? Di certo no. Persone che si sono rivelate non per bene ce ne sono state, senz'altro, ma quando ce ne siamo accorti le abbiamo sempre allontanate dal partito. Altri probabilmente ce ne sono o ne arriveranno, e l'unica difesa che abbiamo è sempre e soltanto quella di continuare ad essere intransigenti sotto il profilo della correttezza morale, con i nostri iscritti ed eletti. Negare la questione morale significa negare che una parte  della classe dirigente che abbiamo portato nelle istituzioni si sia rivelata non all'altezza del compito o che ci abbia usati come un autobus? Di certo no. E' accaduto ed ovviamente chi ha avuto maggiori responsabilità di scelta ha sbagliato di più. Ma vi garantisco che costruire un partito dal nulla, partendo senza struttura, senza un brandello di classe dirigente ereditata da precedenti formazioni politiche è stata un'esperienza midiciale. Solo la lega, che è nata 25 anni fa, dalla società civile, così come noi, ha sperimentato difficoltà analoghe, anzi molto maggiori. Abbiamo mobilitato decine di migliaia di persone dalla società civile. Abbiamo accolto anche molte persone che venivano da precedenti esperienze politiche. Nel 95% dei casi abbiamo scelto bene, nel 5% abbiamo sbagliato. Sentiamo la responsabilità degli errori e proveremo a fare ancora meglio, ma ce l'abbiamo messa tutta. Ma soprattutto, oggi stiamo formando nei comuni, nelle province e nelle regioni una classe dirigente tutta nostra, fatta di molti giovani uomini e donne. Per questo abbiamo la coscienza pulita. Negare la questione morale significa negare che talora vi siano stati abusi nel tesseramento, o logiche familistiche o di potere? Di certo no. Ed anche questo fenomeno ci amareggia e cerchiamo di contrastarlo. Ma nessuno ha ancora trovato un sistema più democratico delle iscrizioni e dei congressi per attuare la democrazia all'interno di un partito. E poi diciamocelo con chiarezza: talora chi si lamenta ha buone ragioni per farlo, ma spesso non è in nulla diverso, o migliore o più competente di colui che critica. La verità è che costruire un partito davvero diverso è una fatica improba e un lavoro che non conosce fine. E allora ben venga il confronto, le critiche, anche quelle sui giornali, ma nessuno, ribadisco, nessuno si può permettere, mentre tutti noi lavoriamo ogni giorno con tutte le nostre forze per rendere questo partito sempre migliore, di non fare nulla se non salire in cattedra e tentare di dividere il partito in buoni e cattivi, in idealisti e opportunisti, rappresentando se stesso come il bene e il resto come il male.

Commenti

Bene così on. Donadi. La fotografia che lei scatta del partito è molto lucida così come lo sono le sue analisi sui punti di debolezza che mi sembrano inevitabili per un partito così giovane. Sono soltanto rimasto molto deluso per la scelta di De Magistris e dell'Alfano di fare tutto questo putiferio sulla stampa, facendo apparire l'IDV come un partito sporco. Perchè l'hanno fatto? Non mi sembra questo il modo in cui si aiuta un partito a crescere. Grazie per l'attenzione

condivido la breve analisi, l'ho pensato da quando ho letto la loro lettera. hanno solo sbagliato il modo, non crocifiggiamo pure loro. bisogna rimanere uniti, ci sono errori da ambo le parti, ma bisogna stare uniti e vincere.

SE SIETE COERENTI, VENITE A MODENA, DOVE LIVOROSI ESPONENTI EX PD HANNO OCCUPATO IL VOSTRO PARTITO PER FARE UNA GUERRA DI BANDE CONTRO IL LORO EX PARTITO SOLO PER FINI SPARTITORI.SE SIETE COERENTI CON QUELLO CHE DITE, CIOE' CHE SE SCOPRITE DEL MARCIO LO RIMUOVETE, C'E' BISOGNO CHE SI COMINCI  A FARE PULIZIA, A COMINCIARE DALLA VOSTRA RAPPRESENTANTE MODENESE, LA SIGNORA ELENA ROSSI. 

Sei così informato bene ed hai talmente le prove di quello che dici che non sai nemmeno il nome della consigliera Rossi..che è Eugenia e non Elena...

GRAZIE PER LA CORREZIONE, MA LA SOSTANZA NON CAMBIA.IN MOLTE REALTA', IDV E' USATA COME TESTA DI ARIETE PER REGOLAMENTI DI CONTI TRA EX "COMPARI" PER DIVISIONI DI POLTRONE MAL DIGERITI.

...e persone che usano la politica per interesse personale!!!Caro Donadi dopo aver sentito innumerevoli volte Di Pietro prendere le distanze dai banchieri, ecc..ecc...leggiamo oggi nei quotidiani abruzzesi che Augusto Di Stanislao già Udeur ecc..ecc.,..moltiplicato x 20 anni di professione politico vs deputato e anche di recente segretario provinciale la BANCA l'ha fondata!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Che ne pensa???  Ora anche gli iscritti idv potranno gridare .."ABBIAMO UNA BANCA".Sicuramente l'avete fatta per tutelare le fascie deboli!!!!! nel segno dell'equità sociale.  

che tristezza vedere dei poveracci che scrivono  sciocchezze solo per mettere un pò di zizzania o per invidia. credo che quella di di stanislao sia un'iniziativa intelligente e meritoria. se poi l'obiettivo è solo quello di sparare fango allora è un altro discorso http://www.cityrumors.it/cronaca/teramo/cronaca/banca-val-vibrata-apre-il-primo-sportello-241226322.html

Caro Massimo Donadi, io lo sò è vero che lo hai minacciato, e ti posso dire con certezza al 1000x1000, non avrebbe mai votato per Berlusconi, anche se era da parecchio che gli facevate mangiare le mani. La storia dice sempre la verità ed il tempo ne è foriero. Oggi debbo far notare che SCILIPOTI non è il male. VOI SIETE IL PEGGIO della gestione di un partito. Il problema che non vedo il nuovo ... questo mi fà rattristire. Comunque con Scilipoti avete perso tutto, era meglio che non lo minacciavi.

...E che dire della gestione del Veneto da parte di Marotta? Si cerca di "mettere ai margini" tutti coloro che si sono permessi di non sostenere la sua candidatura. Sono partite lettere di richiesta spiegazioni a cui, lei in primis, non ha dato risposta.... . D'altronde il coordiantore regionale del Veneto piace a lei, perchè non dovrebbe piacere agli altri? Giusto onorevole Donadi?Barbara

Marotta? andava bene a Donadi e Borghesi uno che sa solo parlare di gerarchie e di regole da seguire, come se la politica in una regione come il Veneto fosse un'amministrazione condominiale... Barbara non te la prendere... sono anni che fanno scappare tutte le persone che non condividono il loro semianalfabetismo politico..

Marotta? andava bene a Donadi e Borghesi uno che sa solo parlare di gerarchie e di regole da seguire, come se la politica in una regione come il Veneto fosse un'amministrazione condominiale... Barbara non te la prendere... sono anni che fanno scappare tutte le persone che non condividono il loro semianalfabetismo politico..

      Pensate davvero che si possa fare politica senza sporcarsi?

Mi collego al commento di Zeno Panari per confermare quanto da lui esposto. Inoltre desidero aggiungere che è scandaloso che un partito come IDV, che fa della trasparenza e dei valori morali la sua bandiera, possa proporre un vice sindaco che raccoglie solamente 26 preferenze in una città di circa 130.000 abitanti. Hi!Meditate gente! Meditate...Filippo Tumminello  

caro Donadi,e da tempo che la seguo perchè in lei vedo una persona intelligente e che davanti a dei fatti è disposto a confrontarsi ma in questo caso lei ci vuol convincere del buon governo del partito e della sua classe dirigente, bene..! allora ci dica perchè non ascoltate le molteplici denuncie che vi vengono fatte dalla provincie per selezionare meglio la classe dirigente? a questa domanda deve rispondere altrimenti quelli che lei propone sono argomenti vuoti di senso e  logica. Dovremmo credere in voi in maniera dogmatica ma purtoppo io sono ateo...! e in diversi commenti ho portato alla sua attenzione il caso Marche con l'on. Favia e il suo sodale Acacia e vedo molteplici casi con nomi e cognomi in giro in tutta Italia. Come può non prendere a cuore questa situazione che adesso hanno posto anche i 2 personaggi più illustri venuti dalla società civile e che non riuscivo a capire come potessero satre zitti difronte a tali sistemi omertosi. Mi auguro che rifletta approfonditamente sui commenti che leggo nel suo blog. Rimango a disposizione per entrare nel merito del comportamento delle persone che ho citato.  Cordiali saluti. 

Ma dai Donadi!! Come se non sapessi che nel tuo partito ( una volta anche mio), non ci sono ex craxiani che ricoprono cariche istituzionali o personaggi che hanno militato nei più disparati schieramenti pur di vivere e arricchirsi con la politica. Noi ci avevvamo provato a mettere in evidenza queste situazioni ma voi dirigenti e Silvana Mura in primis non vi siete nemmeno degnati di considerarci. Ora mi sa che è troppo tardi. Peccato perche io ci credevo come tanti altri amici delusi.Buona fortuna Filippo Tumminello

Mi dispiace doverLe confermare, caro Donadi, che Lei, probabilmente, anzi sicuramente, ormai parla solo in politichese!Tutto ciò che scrive avrebbe un senso se, nel frattempo, si agisse davvero, ma non mi sembra che, a seguito dei ben noti fatti "Razzi e Scilipoti" (solo gli ultimi, sebbene i più clamorosi, di una lunga serie...), si sia iniziato il tanto agognato repulisti che la base del Partito chiede, anzi "urla" a gran voce (e non da oggi...).Se io Le segnalassi un caso di familismo nel Partito che ha causato rotture e dissapori di proporzioni quasi catastrofiche, avrei da Lei la garanzia di far piazza pulita dei soggetti in questione se, chiaramente, ciò che le raccontassi, corrispondesse a verità? Oppure io e chi la pensa come me verremo messi alla porta perchè i soggetti che le dovrò indicare sono portatori (insani) di migliaia di voti e quindi considerati intoccabili "solo" perchè ad oggi non hanno ancora commesso delle malefatte? Oppure vogliamo attendere che se ne vadano da soli alla prima occasione in cui verrà offerto loro qualcosa di meglio?Ecco, io ritengo che se si cominciassero a dare segnali forti e chiari di questo tipo, allora potremmo anche iniziare nuovamente la costruzione di un vero Partito dei Valori, altrimenti...

alcune veloci riflessioni :idv ha poco più di 10 anni , politicamente parlando è un bambino , inevitabile che stiano affiorando errori e ingenuità .idv è basata su una persona ( come avviene per pdl e lega ) , la sua classe dirigente si sta formando e , nel farlo , paga il prezzo di questa crescita , la cosa importante è che di pietro abbia l'intelligenza e la lungimiranza di aiutare questa crescita ( doti che berlusconi sta dimostrando di non avere e che bossi mi sembra abbia ) , chiaro che questo implica la sua capacità di adattarsi ad un ruolo meno "esposto" .idv , specie in periferia , ha dovuto applicare una selezione dei quadri basata più sulle necessità del movimento che sulle capacità dei singoli ( vedere per credere ) e questo sta costando .non so se all'interno di idv vi sia una questione morale ( e comunque vorrei capire bene cosa si intende per "questione morale" ) . se qualcuno ruba o "maneggia" fuori , senza indugi! idv non può permettersi questi "lussi" ( la lega altro movimento abba stanza giovane pare di si ) .mi preoccupa invece il livello di scontro tra de magistris e di pietro , questo sta danneggiando gravemente idv . credo che entrambi debbano trovare una via d'intesa o...separarsi .l'alternativa è lo spegnimento di idv .grande attenzione a vendola , a mio parere è il vero "competitor" di idv , soprattutto dopo che idv si è spostata a sinistra . questa linea politica ha fatto guadagnare voti ma ha alterato l'immagine originaria di idv movimento che dovrebbe cercare e avere consensi tra il ceto medio e non tra i "vedovi" di bertinotti .concludo : attenzione alla questione morale ma senza drammi , codice rosso , invece , per le battaglie interne . queste , per me sono la vera grave potenziale malattia di idv . 

 Un necessario sforzo d'umiltà.Condivido ogni parola di Alberto Vallarin.   Caro Onorevole Donadi, ho da sempre provato per lei una grande stima. Ho anche avuto modo di scambiare con lei qualche parola; "resistere" è stata l'ultima parola che abbiamo condiviso, non mi deluda.  Anzi, non ci deluda; mi creda siamo in tanti a pensare  che una riflessione sia doverosa, e non da oggi. Quelli come me non si sentono i primi della classe, non ci tengono a ricoprire ruoli importanti a "danno" di altri più meritevoli. Anzi è proprio questo che vorremmo che non accadesse più nel "NOSTRO" partito; vorremmo che i più bravi e meritevoli ci rappresentassero nel partito e nelle istituzioni. Non vogliamo essere rappresentati dai De Gregorio, dagli Scilipoti o da tutti quelli che, bene ancorati a una carica, rappresentano il dèjà vu. La "vecchia politica" è anche al nostro interno. Riconoscere i meriti di chi è con noi è doveroso, così come è doveroso verificare se siamo ben rappresentati. I nostri rappresentanti devono essere come "la moglie di Cesare": al di sopra di ogni sospetto. Mettere la testa sotto la sabbia non aiuta a risolvere la questione. Ne si risolve cacciando chi osa porre questioni sensate non condivise da chi è al comando. Come tanti ho scelto di entrare nell'IdV perchè lo ritengo un partito pulito: Continuo a credere in ADP e nelle sua linea guida: "la politica si cambia dall'interno". Vogliamo ancora crederci, non vogliamo essere come gli altri. Non deludeteci. Tanti elementi di grande valore, purtroppo, ci hanno già abbandonato. una parte del partito sta richiedendo un grande sforzo d'umiltà.con stimaennio annibale maione - consigliere comunale    

Caro On. Donadi,  i toni pacati di questo suo secondo intervento a proposito della cosiddetta "questione morale" in IDV sono certamente quelli giusti per dare speranza al futuro di Italia dei Valori. Tuttavia, un ulteriore sforzo in quanto ad ammissione della verità va fatto e al più presto; ad esempio sul fatto che sono state eccessivamente aperte le paratie e assieme ad ottimi soggetti sono entrati in IDV diversi "riciclati" e opportunisti, come pure in merito agli "abusi nel tesseramento" ed alla celebrazione dei congressi "pilotati". Questo gesto di trasparenza va fatto prima che sia troppo tardi! Certo, come lei afferma "nessuno ha ancora trovato un sistema più democratico delle iscrizioni e dei congressi per attuare la democrazia all'interno di un partito", ma non è ammissibile -ad esempio- che malgrado le richieste di rinvio del congresso e di verifica del tesseramento avanzate a giugno anche dagli allora commissario provinciale e regionale poiché il tesseramento appariva (e lo è stato certamente) artificiosamente "gonfiato", il congresso provinciale di Catania sia stato fatto celebrare lo stesso e adesso quì ne piangiamo le conseguenze con il partito diviso e immobilizzato.Veda, seppur sia un'impresa assai difficile, il nostro partito non può permettersi nemmeno il 5% di errori in quanto a trasparenza e legalità interna; come facciamo a pretenderla dagli altri se non l'attuiamo a casa nostra? Soprattutto, i dirigenti nazionali (quelli per intenderci che vengono anche definiti i colonnelli...)  non possono permettersi di coprire le magagne di cui vengono a conoscenza. Costoro, debbono trovare le soluzioni ai problemi piuttosto che rinviarli e farli incancrenire...Se tutti si faccesse la nostra parte, dando priorità al bene comune e contenendo le pulsività personalistiche, certamente potremmo militare nel partito migliore che ci sia. E' così irraggiungibile un tale traguardo? Come sarà possibile chiedere ancora ai militanti, dedizione, impegni e sacrifici se contemporaneamente non giungerà un vostro, forte, segnale di cambiamento? Attendiamo fiduciosi      

Stimato Donadi, mi spiace consatatare come siate così all'oscuro di ciò che succede nella provincia. Lei dice circa la questione morale: "Se fosse vero, e se le parole hanno un senso, affermarlo vuol dire che nel partito sguazzano indisturbati corrotti, disonesti e persone che usano la politica per interesse personale." Io non so nulla di penalmente rilevante, almeno da noi problemi di questo genere non ce ne sono, ma sull'uso personale del partito qualche dubbio lo avrei,  ma lascio lei giudicare cosa è successo negli ultimi anni a Reggio Emilia. Sono entrato nel partito circa 4 anni fa, allora era segretario il sig. Spaggiari. Quando la provincia decise di darci un posto di assessore indovinate a chi andò? Al segretario che trattava per il suo posto. Poi vennero le amministrative e si entrò organici in giunta, indovinate a chi andò la carica di viesindaco? Alla segretaria  in carica, sig.ra Barbati, che trattava col PD per tale posto. Ora, sarà anche tutto lecito, per carità, ma che due su due i segretari si siano trovati ad occupare il posto al sole che loro stessi trattavano senza un effettivo confronto con la base è sintomatico di un certo tipo di uso del partito. Ma a Reggio è successo ben altro, ed i cosiddetti vertici sono stati ampiamente informati degli andazzi locali, il problema è che voi alla base non ci credete, perciò sembriamo tante Cassandre che urlano al vento, per poi cascare dal pero quando la cosa non è più difendibile. Perfino a DeMagistris ed all'Alfano non riuscite a credere, cos'altro ci rimane? Infine, posso anche credere alla sua buona fede, ma due righe di scuse per aver paragonato i suddetti a Razzi e Scilipoti le avrebbe fatto onore.

Carissimo onorevole, io apprezzo molto la battaglia portata avanti dall'idv ma ritengo che reazioni come le vostre a parole scontate siano esagerate se non fuori luogo. Mi spiego.Dopo Valerio Carrara, De Luca, Porfidia, Scilipoti, Razzi la riflessione è d'obbligo: la selezione ci sarà sicuramente stata ma non è bastata, non basta o non è stata efficace...altrimenti non bastano le compravendite a spiegare il passaggio così rapido dall'antiberlusconismo alla fiducia a un simile governo. E' ovvia dunque l'esistenza di una questione morale; e non significa che è un partito in cui, come dice lei, "sguazzano i corrotti", significa piuttosto che non siete esenti dal marcio che c'è in ogni partito...non siete immuni dai voltagabbana; e non ci dica che non è così perché è evidente che De Gregorio insegna.Detto questo mi pare che la conseguenza debba essere una seria riflessione, un farsi carico del problema tentando di porvi rimedio; e a tutto ciò la risposta peggiore è invece l'attacco a De Magistris; un'offensiva fuori misura e scorretta contro chi pone un serio problema (citando persino il grande Berlinguer) e propone quella riflessione di cui parlavo...del resto mi pare vergognoso che due membri del suo gruppo ora siano gli uomini decisivi per il premier...se non fosse altro che per questo io guarderei al mio orticello, mi chiederei dove ho sbagliato invece di attaccare chi mi ricorda lo sbaglio.Un elettore

Condivido ogni parola di Alberto Vallarin.   Caro Onorevole Donadi, ho da sempre provato per lei una grande stima. Ho anche avuto modo di scambiare con lei qualche parola; "resistere" è stata l'ultima parola che abbiamo condiviso, non mi deluda.  Anzi, non ci deluda; mi creda siamo in tanti a pensare  che una riflessione sia doverosa, e non da oggi. Quelli come me non si sentono i primi della classe, non ci tengono a ricoprire ruoli importanti a "danno" di altri più meritevoli. Anzi è proprio questo che vorremmo che non accadesse più nel "NOSTRO" partito; vorremmo che i più bravi e meritevoli ci rappresentassero nel partito e nelle istituzioni. Non vogliamo essere rappresentati dai De Gregorio, dagli Scilipoti o da tutti quelli che, bene ancorati a una carica, rappresentano il dèjà vu. La "vecchia politica" è anche al nostro interno. Riconoscere i meriti di chi è con noi è doveroso, così come è doveroso verificare se siamo ben rappresentati. I nostri rappresentanti devono essere come "la moglie di Cesare": al di sopra di ogni sospetto. Mettere la testa sotto la sabbia non aiuta a risolvere la questione. Ne si risolve cacciando chi osa porre questioni sensate non condivise da chi è al comando. Come tanti ho scelto di entrare nell'IdV perchè lo ritengo un partito pulito: Continuo a credere in ADP e nelle sua linea guida: "la politica si cambia dall'interno". Vogliamo ancora crederci, non vogliamo essere come gli altri. Non deludeteci. Tanti elementi di grande valore, purtroppo, ci hanno già abbandonato. una parte del partito sta richiedendo un grande sforzo d'umiltà.con stimaennio annibale maione - consigliere comunale   

Condivido gli intterventi di Vallarin e Maione e aggiungo un'opinione che sto maturando da tempo: nella sua breve storia, l'IDV ha più o meno volontariamente rinunciato a un supporto ideologico tradizionale, il che le ha forse permesso di creare spazi e di allargare il consenso, ma anche di aprire pericolosi varchi non solo a chi non è in buona fede, ma anche a chi manca di lungimiranza politica, a chi confonde il rigore con la rigidità, a chi non intravede proposte costruttive oltre l'antiberlusconismo.Forse è ora di chiedersi: cosa è l'IDV? Al di là dei programmi, delle iniziative, delle proposte (indispensabili, per carità), qual è la sua ratio, la sua narrazione, come direbbe quel Vendola che comincia a proporsi come una possibile, concreta alternativa a sinistra?Uno Scilipoti qualsiasi merita un partito di plastica. I tanti elettori IDV, che hanno aderito a un'idea, meritano una forte, nobile ideologia. 

Caro Massimo, Non diciamo corbellerie! Il partito vero non è quello che dipingi tu!!! Di personaggi poco raccomandabili ne abbiamo tanti nel nostro partito. Per favore, anzichè scaldarvi troppo, cercate di ascoltare la base, altrimenti finirete nel nulla, perchè senza di noi, i militanti, che ci mettiamo la faccia tutti i giorni e che VI raccogliamo le firme, non contate nulla. Con affetto Un militante Idv

vorrei porre la discussione su un piano più alto se ci riesco, diciamo politico-filosofico. perdonatemi se a qualcuno il mio discorso potrà apparire banale ma io credo che questa fase che idv sta attraversando sia fisiologica. Donadi lo spiega bene il perchè. Un partito che nasce cresce e poi esplode attraversa necessariamente questa fase. Vi ricordate la Lega? persino la irene pivetti, che era presiente della camera per la lega, passò ad un altro partito. e ce ne sono tantissimi di questi casi. la lega lo hanno scritto tanti giornalisti e saggisti di politica  che è il movimento partito che più assomiglia a italia dei valori. finita questa fase, saremo un partito sempre più forte e con meno teste di... (scusate, mi è scappato). Allora sono due le cose da fare: 1) cercare per quanto possibile di trovare il sistema di non avere più vili traditori. 2) evitare però anche che soloni salgono in cattedra. se uno ha a cuore il bene del partito. se poi invece ha a cuore solo il suo interesse personale allora è tutta un'altra storia. ma non voglio credere che è così

Caro On.Donadi, pur riconoscendo la fondatezza delle sue argomentazioni devo però farle alcune considerazioni. La prima è che è stata sottovalutata  la momentanea "debolezza" del partito, dovuta al passaggio da movimento a partito!!. La seconda è l'incredibile vuoto normativo congrssuale che non prevede limiti di mandati, il numero di incarichi che secondo me dovrebbero essere ulteriormente suddiviso tra incarichi di partito (es. nel direttivo regionale,provinciale e comunale, partecipate assessorati etc.) dal cumulo d'incarichi dovuti anche a incarichi di tipo elettivo (consigliere comunale, provinciale etc.). Prendendo ad esempio il regolamento congressuale Comunale (erroneamente sottovalutato in quanto il comune è la prima linea del partito) sussiste il rischio che si candidi persone di altri comuni così come avviene per i collegi elettorali nazionali. e qui mi chiedo perchè non viene spiegato se è regolare oppure no?. Perchè non creare un codice etico valido sia a livello nazionale che "condominiale", Certo non è la panacea di tutti i mali, ma comunque.....

Mi sta molto rattristando quello che sta succedendo nell'IdV, partito da me votato sia alle europee, grazie alla candidatura di De Magistris, Sonia Alfano e Maurizio Zipponi, ai quali ho dato la mia preferenza, sia alle regionali, ma senza preferenza perché la candidatura proposta non mi convinceva. E mi pongo una domanda molto semplice: se non ci fosse stata la presa di posizione di De Magistris e Alfano, le cose nel partito andrebbero meglio? Certo, su tutto quello che è accaduto con Scilipoti e Razzi sarebbe calata una coltre di silenzio, ma sotto quella coltre le persone come me avrebbero continuato a porsi delle domande non proprio esaltanti nei confronti del partito che avrebbero probabilmente avuto un riverbero negativo alle prossime elezioni (se saranno prossime).  Inutile allora difendere le verità scomode di WikiLeaks e poi attaccare altre verità altrettanto scomode come quelle poste in evidenza dai due eurodeputati. Concludo con una citazione di Goethe, letta casualmente in questi giorni: "Meglio una verità dannosa che un inganno utile, perché la verità dannosa produrrà altre verità probabilmente utili, mentre l'inganno utile produrrà altri inganni probabilmente dannosi". Con stima.

bello questo intervento. 2 righe di contentino. rimane molto sul generale, non scende nel merito di nessuna delle tante questioni specifiche sollevate.mah! ci sono le feste, si vede che donadi non ne ha voglia.bene.

Mi pare che il suo ragionamento, Donadi, sia corretto e realistico. Credo che un partito perfetto sia qualcosa d'irrealizzabile, così come, da tesserato Idv, posso dire che si tratta di un partito pulito e trasparente, che cresce e si libera d'incongruenze anno dopo anno. E' evidente che le sue sono critiche costruttive, di chi crede in una causa.

Un partito che ha come ragione fondante l'antiberlusconismo e che salva il Governo Berlusconi se avesse un barlume di decenza si scioglierebbe.Fra l'altro, quando il Governo dell'Ulivo cadde di un voto, sfiduciato da Rifondazione, il voto decisivo fu del deputato Vendola.Quando il Partito Democratico guarda ai centristi non lo fa certo per vocazione, ma per la disperazione data dallo schifo di pseudoalleati che si ritrova.Oltretutto bisogna essere spudorati proprio per criticare le primarie altrui quando nel proprio partito vengono vietate.

Caro Massimo,neltuo intervento definisci un quadro logico e ipoteticamente reale, dove si esprimono idee che si elaboarano in pieno buonsenso e al difuori dei vizi della politica.ma sai che non è così, o meglio, nessuno mette in discussione il partito nella figura tua e di pochi altri, ma sicuramente non siete il partito che lavora in periferia.La liguria è l'esempio tipico di dove un raiss della politica ,coadiuvato dal sostegno di un entourage servile , e dalla devota e illuminata compagna di vita , caso strano assessore all'urbanistca della regionha emarginato buona parte delle figure che si erano avviciante al partito e che, piano piano se ne sono nuovamente allontanate.Anche l'ultimo Congresso , che doveva dare democrazia al partito,si è concluso con una semplice spertizione delle tessere, peraltro spesso pacchetti finti ed comprati ad uso.Il Congresso che doveva essere una tessera , un voto, una rappresentanza, è stato ovunque la spartizione di possibili posti futuri che, l'idea che il centro porta aventi e che assicura un margine di voti, assicurerà a incapaci e biechi personaggi...Qualcosa avevo già anticiato, e ti ringrazio della tua attenzione, ma forseall'epoca era campagna elettorale...peccatoCon simpatia Mario Parenti

Mi dispiace dissentire. Mi dispiace di segnalare ancora una volta la questione De Masi. Eletto nel consiglio regionale della Calabria, si è portato come portaborsa il fratello della compagna. In più bisognerebbe controllare dove si trova collocato il figlio e la battaglia ardua che sostiene perchè il teatro stabile di Calabria possa ottenere congrui finanziamenti per una stagione che ne costa un quarto. Io non voglio prendere nè il posto di De Masi nè di altri, vorrei solo andare a votare cosciente che il mio voto vada ad un partito che ha cancellato i metodi della vecchia politica. Se poi a voi serve che un dei tanti transfughi che state imbarcando scriva un libro per dire che è una persona onesta stiamo davvero freschi. De Masi è uno che ha ricoperto la carica di vicepresidente provinciale, quando in carica c'èra un presidente che l'aveva esautorato e lui prono ha fatto di tutto per rientrare nella sua funzione. Ora o voi vi distinguete dai vecchi metodi o state come siete. D'altronde Razzi e Scilipoti fanno parte di questo modo di pensare e agire. Le critiche vanno accettate se le volete, altrimenti rispeditele al mittente

Ciao Massimo,ritengo che tu abbia fondamentalmente ragione, seguo il Presidente dai tempi di "Mani Pulite" e, come tanti altri da San Sepolcro come IdV.Qui in Liguria non nascondo che in passato qualche problema c'è stato, dovuto soprattutto alla litigiosità di personaggi, che invece di pensare al bene del partito pensavano al loro tornaconto.Questo è lo scotto, come dici tu, che ogni giovane partito paga nel consentire democraticamente l'ingresso a persone che arrivano da esperienze culturali diverse.Sono dell'opinione che certe problematiche vadano affrontate nei luoghi preposti a ciò e non con lanci ad agenzie giornalistiche, anzi per coloro che si permettono questo lusso danneggiando il partito proporrei inizialmente una censura con momentanea sospensione, quindi, in caso di recidività anche l'allontanamento, basta è ora di finirla con le prime donne!!!che grazie al partito hanno avuto onori e glorie evidentemente non ricambiate.Un abbraccio.

sono nell'IDV da quando era movimento, a Varese e provincia, ho lavorato per l'elezione di un assessore comunale e di un consigliere provinciale eppure da alcuni anni pago la tessera e non mi viene consegnata senza avere mai avuto una motivazione. Caro Massimo Donadi ti ho scritto onde avere un aiuto ed imporre all'ex coordinatore provinciale Sig. Milani di osservare lo STATUTO NAZIONALE E REGIONALE ( in provincia non abbiamo nessun regolamento perchè Sig. Milani si era sempre opposto alla sua stesura- si opponeva anche alla stesura dei verbali delle riunioni-); mi hai risposto che dovevo fare riferimento a Lui (Milani). Ma come potevo fare riferimento a Lui se era la persona il cui operato contestavo in pubblico?Siamo riusciti a far eleggere un nuovo coordinatore (dopo 12 anni di impero Milani) mi sono riiscritto e ad oggi 27 dicembre 2010 non ho ancora avuto la tessera, motivazioni nessuna.  Tenterò di tesserarmi anche l'anno prossimo comunque continuerò a ribadire:

  1. nella vita di partito lo statuto va rispettato ed osservato in ogni punto; se qualche articolo non funziona si cambia ma, fino ad allora, va osservato;
  2. ad ogni livello non è ammissibile il cumulo di cariche (vedi Piffari);
  3. ad ogni livello dopo una nomina o elezione non si può essere rieletti se non dopo un turno di astensione;
  4. quando si viene eletti si continua a prendere lo stipendio che si prendeva prima ( se una persona non ha un mestiere come può pensare di amministrare, coordinare,.. il lavoro e/o la vita altrui ( faccio principalmente riferimento ai professionisti della politica... fini, Veltroni, Dalema etc). Stipendio con un tetto massimo che, per il parlamento Italiano, si potrebbe pensare essere 5, 6 volte quello di un operaio metalmeccanico. Terminato il servizio allo stato si torna al proprio lavoro.

Se imponiamo questi principi e li facciamo rispettare non credo si parlerà più di questione moraleCordiali saluti e Buon anno 2011 

Dunque io vorrei fare alcune riflessioni sulel sue riflessioni. il problema c'è, come lei gisutamente riconosce. e la soluzione va trovata. e lei giustamente suggerisce la via che però va studiata bene e concertata con tutti. de magistris ha posto una questione giusta nel merito ma sbagliata nel metodo e con qualche enfasi di troppo. parlare di questione morale è sbagliato. è giusto invece paralre di immoralità di alcuni personaggi si, così come di alcune candidature sbagliate. ora, però, possiamo andare avanti? possiamo sapere cosa e quale futuro ci attende? o vogliamo continuare ad annodarci e a d avvitarci su noi stessi? questo è quello che mi chiedo ora.

caro donadi ho apprezzato la sua risposta e la sua volontà di fare ulteriore chiarezza. raramente i politici ascoltano la base e che lei oggi si è preso la briga di rispondere lo considero un buon segno! io ho sempre votato italia dei valori e continuerò a farlo perchè ci sono politici come lei. quello che mi mette un po paura è che questa sindrome tafazzi che sembra aver colpito il mio partito. questo è quello che mi fa più paura. cominciare a soffrire della stessa malattia del pd??????

Caro Donadi, senza alcun dubbio i militanti e simpatizzanti onesti e appassionati costituiscono la stragrande maggioranza del partito, ma purtroppo contano come il due di picche rispetto ai marpioni e pacchettari, furbastri opportunisti e riciclati che pure sono stati a più riprese imbarcati nell'IDV. Credo che sia necessario agire immediatamente con decisione mediante una duplice azione convergente:1) una tornata straordinaria di congressi di base che provvedano. dopo ampie discussioni, ad un democratico repulisti "dalla periferia";2) contemporaneamente, al fine di evitare possibili eccessi,  una commissione straordinaria di continuo confronto, verifica e garanzia con l'operato della base,  operante "dal centro" e composta solamente (e sottolineo solamente per evitare eventuali nepotismi o ripescaggi all'italiana) da cinque probiviri di indiscussa autorevolezza morale  (più quanto ad "auctoritas" che a "potestas"). Personalmente,  ci vedrei, data l'estrema delicatezza ed essenzialità della questione, Di Pietro, Donadi, De Magistris, Alfano e Pardi.Diversamente, caro amico, la vedo veramente nera per l'IDV  in quanto  - atteso il maggior peso se non addirittura la ragion d'essere e fondativa rappresentata dalla questione morale nell'I.D.V.  -  il contraccolpo di questa vicenda, se non si corre immediatamente ai ripari, può avere effetti proporzionalmente molto più devastanti e distruttivi che in qualsiasi altro partito...AD MAIORAM  

Car Donadi,in più occasioni sia con messaggi privati sia pubblici ho esternato la mia simpatia nei suoi confronti tantochè una volta le ho promesso un bacione se ella fosse stata una bella fanciulla.Vogliamo parla fuori dai denti? Perchè Di Pietro nel corso dell'ultimo congresso non ha voluto passare il testimone ad altri,per esempio a lei?SUBITO E' NECESSARIO una forte azione politica che deve prescindere in non pochi casi dall'azione giudiziaria.Il sistema giudiziario con buona pace di Di Pietro ha non poche sacche di inefficienza ed in alcuni casi di connivenza come dimostrato dalla vergognosa incapacità di risolvere le stragi perchè inquinate dall'escremento putrefatto ed organizzazione criminale denominato servizi igienici chiamati pomposamente servizi segreti.La Chiesa Italiana svenduta dal cardinale Bertone al massone,bestemmiatore e lussurioso Berlusconi deve pronunciarsi chiaramente e da qui la necessità di un appello alla C.E.I. molto semplice.Volete soldi ma una scarsa credibilità oppure la dignità della Fede? 

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 Voglio inserirmi nel dibattito,non come iscritto a IDV, ma da elettore che va a votare solo perchè esiste ancora un partito come  IDV.Ho avuto modo  di verificare nelle ultime elezioni politiche e regionali,quanto impegno è stato profuso dall'onorevole Donadi e anche dal suo collega onorevole  Borghesi nella campagna elettorale a favore del partito, anche nelle attività più umili della raccolta delle firme. altri si sono limitati ad imporre nelle liste i loro candidati.se oggi il partito è al 7/8% il merito è certamente della Politica di di Pietro e vostro e non certo di chi è appena arrivato, e che  della questione morale ne fa un caso, solo quando riguarda gli altri.Andate avanti per la vostra strada, che è quella giusta!e non fate troppa pubblicità a chi non lavora per il futuro del partito ma pensa più a se stesso. Buon lavoro. Luigi (BL) 

Caro Massimo,ho letto con attenzione il tuo post e mi permetto di farti osservare che:-è imprecisa la tua affermazione "Abbiamo accolto anche molte persone che venivano da precedenti esperienze politiche". In realtà a loro abbiamo riservato i posti in Parlamento, altro che accoglienza. Dopo una contrattazione personale con il Presidente, mortificando democrazia e militanza, hanno ottenuto posizioni di assoluto privilegio. -è ottimistica la tua affermazione "Nel 95% dei casi abbiamo scelto bene, nel 5% abbiamo sbagliato". Le percentuali sono assolutamente diverse e in Campania almeno il 50% degli eletti al Parlamento Europeo e Italiano ha abbandonato il partito.-forse per parte tua, quale dirigente nazionale, dici il vero quando affermi "Sentiamo la responsabilità degli errori e proveremo a fare ancora meglio, ma ce l'abbiamo messa tutta". Ma altri dirigenti con responsabilità di primissimo livello possono affermare lo stesso? Ci voleva l'indovino o lo psicologo per capire di che pasta fosse fatto Di Gregorio? E, in buona sostanza, chi si è riconosciuto in Forza Italia o Udeur può mai essere spinto politicamente da pulsioni idealistiche?-porti l'esempio della Lega Nord. Ebbene in quel partito, mi risulta, bisogna prima essere a lungo militanti, rappresentare e far crescere il partito sul proprio territorio e poi si può aspirare a posti di prima visibilità. Da noi quello che si è fatto per un decennio per il partito è carta straccia: conta petulare o contrattare con il vertice privilegi, sostegno elettorale o poltrone in cambio di promessa fedeltà personale o altro più terreno ristoro.-con la vergognosa legge elettorale che ci ritroviamo il vertice ha mai sentito la necessità di ascoltare la base degli iscritti al momento delle scelte? E almeno è stata mai fatta una verifica della ricaduta sul territorio, in termini di crescita del partito, rapportata alle scelte effettuate?Caro Massimo l'aver chiamato il nostro partito ITALIA  DEI  VALORI impone dei comportamenti che vanno molto oltre il codice penale e il codice civile, a cui troppo spesso si fa riferimento. Quasi che questo fosse un partito solo per magistrati e avvocati. Bisogna coltivare democrazia, pluralismo e meritocrazia tutti i giorni. E saper mettere da parte il proprio ego, i propri parenti, i propri amici e i propri interessi. E, se mi permetti, diffidare da chi ti dà sempre ragione.Emilio Iannotta

MI ASPETTAVO UNA REPLICA PIU' COMPLETA, CHE TENESSE CONTO, DEI CONTENUTI DEI COMMENTI. AD ESEMPIO, E' VENUTO FUORI IL CASO DI EDOARDO RINA, CHE, PER AVER CRITICATO, E' STATO EMARGINATO, E, COSTRETTO AD ANDARSENE DAL PARTITO. LA QUESTIONE MORALE, NON RIGUARDA SOLO, CHE LASCIA IL PARTITO, MA, ANCHE, CHI E' VENUTO, PER VIE PREFERENZIALI, A CACCIA DI POSTI, A SPESE DI CHI, SI E' FATTO UN MAZZO COSI', PER IL PARTITO. QUESTIONE MORALE E', ANCHE, LA POCA TRASPARENZA NELLA GESTIONE DEI RIMBORSI ELETTORALI: TROVO ASSURDO, CHE, CON UN DOPPIO RIMBORSO ELETTORALE CHE ARRIVA AL PARTITO, LUCCA, CAPOLUOGO DI PROVINCIA, SIA SENZA UNA SEDE DI PARTITO! E' POSSIBILE CHE NESSUN DIRIGENTE O ELETTO NAZIONALE O REGIONALE, SI SIA PRONUNCIATO A FAVORE DI DE MAGISTRIS E GLI ALTRI COFIRMATARI?DI SICURO, QUALCUNO C'E', MA, HA PAURA AD ESPORSI, VISTO COME VANNO LE COSE, IN IDV! DE MAGISTRIS E GLI ALTRI, HANNO AGITO IN PERFETTA BUONA FEDE PER UN IDV MIGLIORE, E, TUTTE, LE ILLAZIONI, CONTRARIE A QUESTA TESI, VANNO NEL SENSO DI INTORBIDIRE LE ACQUE, PERCHE' TUTTO RESTI COME PRIMA!

Non viviamo  nel partito perfetto.Una parte  della classe dirigente che abbiamo portato nelle istituzioni si è rivelata non all'altezza del compito oci ha  usati come un autobus.Talora vi sono  stati abusi nel tesseramento, o logiche familistiche o di potere:chi si lamenta ha buone ragioni per farlo, ma spesso non è in nulla diverso, o migliore o più competente di colui che critica. La ringrazio onorevole Donadi per le precisazioni, che ho riassunto per semplificare il quadro d'insieme.Certo non sta nè in cielo nà in terra parlare  di questione morale in Italia dei Valori; i nostri deputati che sono passati ad altro gruppo hanno risolto alla radice l'insorgere di una possibile questione morale abbandonando il nostro schieramento se ne  sono posti al di fuori . La questione vera che si pone non è quella morale ma di selezione della classe dirigente che ha assunto una rilevanza fondamentale , non valutata adeguatamente dai vertici dopo il successo elettorale del 2008 : persone entrate nel partito ormai maturi, vengono presi in considerazione non per quello che hanno dimostrato di saper fare nella società civile ma come manovalanza utile alla bisogna. Chi entra , invece organizzato in gruppi , viene preso in considerazione  al di là di quello che ha fatto (di bene o di male poco importa), per l'apporto che la sua organizzazione può dare al successo di questo o quel candidato in quelle competizioni elettorali, come regionali e comunali, dove le preferenze sono rimaste. Questa non è che la cronistoria di quello che è accaduto in tante parti di Italia. Il voto d'opinione, quello che ha fatto vincere il partito (non gli ingressi organizzati da fuori che hanno usufruito del volano del voto d'opinione), non è tenuto dai vertici del movimento nella considerazione che merita: tanti eletti non lo debbono alle preferenze portate da altrove ma al voto di opinione che ha trovato in Italia dei Valori un valido punto di riferimento  e che si è fermato nell'ultima tornata elettorale. Se IdV può crescere ulteriormente, deve affidarsi ad un voto che non pretende nulla che non sia il rispetto della legalità. Questi elettori che hanno fatto vincere IDV richiedono correttezza e rispetto della legalità, anche quando il tener certi comportamenti non costituisca reato: bisogna che su questo riflettano gli eletti ed i vertici di IDV. Anche il mancato rispetto dei oprincipi di buona amministrazione impone l'astrensione dei nostri eletti. Queste uscite di deputati che quando sono entrati sapevano benissimo di entrare non nelpartito migliore del mondo ma in quello descritto con toni veritieri dall'On.  Donadi sono incomprensibili e se tutto quello che si fa aspira ad avere un senso non possono essere che strumentali ad altre finallità tutt'altro che trasparenti. Anche questi onorevoli europei e regionali debbono il loro successo al voto d'opinione. Credono in questo modo di  farlo avvicinare?

Non viviamo  nel partito perfetto.Una parte  della classe dirigente che abbiamo portato nelle istituzioni si è rivelata non all'altezza del compito oci ha  usati come un autobus.Talora vi sono  stati abusi nel tesseramento, o logiche familistiche o di potere:chi si lamenta ha buone ragioni per farlo, ma spesso non è in nulla diverso, o migliore o più competente di colui che critica. La ringrazio onorevole Donadi per le precisazioni, che ho riassunto per semplificare il quadro d'insieme.Certo non sta nè in cielo nà in terra parlare  di questione morale in Italia dei Valori; i nostri deputati che sono passati ad altro gruppo hanno risolto alla radice l'insorgere di una possibile questione morale abbandonando il nostro schieramento se ne  sono posti al di fuori . La questione vera che si pone non è quella morale ma di selezione della classe dirigente che ha assunto una rilevanza fondamentale , non valutata adeguatamente dai vertici dopo il successo elettorale del 2008 : persone entrate nel partito ormai maturi, vengono presi in considerazione non per quello che hanno dimostrato di saper fare nella società civile ma come manovalanza utile alla bisogna. Chi entra , invece organizzato in gruppi , viene preso in considerazione  al di là di quello che ha fatto (di bene o di male poco importa), per l'apporto che la sua organizzazione può dare al successo di questo o quel candidato in quelle competizioni elettorali, come regionali e comunali, dove le preferenze sono rimaste. Questa non è che la cronistoria di quello che è accaduto in tante parti di Italia. Il voto d'opinione, quello che ha fatto vincere il partito (non gli ingressi organizzati da fuori che hanno usufruito del volano del voto d'opinione), non è tenuto dai vertici del movimento nella considerazione che merita: tanti eletti non lo debbono alle preferenze portate da altrove ma al voto di opinione che ha trovato in Italia dei Valori un valido punto di riferimento  e che si è fermato nell'ultima tornata elettorale. Se IdV può crescere ulteriormente, deve affidarsi ad un voto che non pretende nulla che non sia il rispetto della legalità. Questi elettori che hanno fatto vincere IDV richiedono correttezza e rispetto della legalità, anche quando il tener certi comportamenti non costituisca reato: bisogna che su questo riflettano gli eletti ed i vertici di IDV. Anche il mancato rispetto dei oprincipi di buona amministrazione impone l'astrensione dei nostri eletti. Queste uscite di deputati che quando sono entrati sapevano benissimo di entrare non nelpartito migliore del mondo ma in quello descritto con toni veritieri dall'On.  Donadi sono incomprensibili e se tutto quello che si fa aspira ad avere un senso non possono essere che strumentali ad altre finallità tutt'altro che trasparenti. Anche questi onorevoli europei e regionali debbono il loro successo al voto d'opinione. Credono in questo modo di  farlo avvicinare?

questione sollevata ad hoc: mentre il berlusconismo è al suo decrepito tramonto il suo più acerrimo avversario lIDV, viene attaccato nell'intento di smembrarlo e creare al suo interno il caos :sparigliare i nemici per aumentare le proprie difese,tattica antica del "divide et impera"

On Donadi. Purtroppo anche da questa mail rimango deluso. Seppur ammettando timidamente che possono esserci stati errori e disattenzioni insiste nel definire la situazione tutto sommato come quasi perfetta. Di riflesso questo vorrebbe  dire che l'italia è piena di centinaia o migliaia di deficienti che hanno le traveggole e che si lamentano del niente o peggio ancora siano solo un manipolo di complottisti pronti solo a far fuori politicamente l'attuale dirigenza. Dal suo intervento traspare un' evidente incapacità di saper ascoltare invece le tantissime persone che lamentano poca o nessuna trasparenza, poca o nessuna democrazia, e un sistema malato diffuso dal Trentino alla Sicilia ove il partito tende a premiare i professionisti della ( vecchia) politica in tantissimi casi. Ma quando Lei riceve le lementele sui numerosissimi congressi "aggiustati" non si prende la briga di ascoltare chi si sente leso di un diritto? Non escludo assolutamente che in alcuni casi alcuni  dissidenti agiscano solo perchè non hanno raggiunto la tanto agognata poltrona ma di questo dovrebbe sincerarsene. So che da lassu' non ci ascoltate in quanto tutte le mail che vi arrivano restano quasi sempre senza risposta. Faccia una semplice riflessione. Se ad incazzarsi sono cosi' tanti e se a loro si sono aggiunti sia importanti esponenti del partito, sia importanti persone della società civile ( non dimentichiamo la stroncatura di Borsellino e di molti importanti giornalisti ) vorrà dire o no che qualcosa che non quadrà c'è? Possibile che siano tutti impazziti? Che lo vogliate o no dovrete affrontare la situazione, analizzarla con molta obbiettività e ( ne avete i mezzi e le possibilità) porre un rimedio prima che i consensi di questo partito crollino ulteriormente. Non fate come B che quando viene contestato liquida il tutto come " uno spaurito gruppo di disturbatori". Leggere che Di Pietro è stato preso a monetine di craxiana memoria mi ha fatto male ma è il segno evidente che un cambio di rotta va preso e subito anche se questo potrebbe voler dire mettere in discussione qualche intoccabile. So che per un politico è piu' piacevole circondarsi di schiere di ammiratori adulanti e servili ma sono quelli che invece hanno qualcosa da dire che forse possono dare un vero contributo, e a far tenere dritta la barra e ritrovare la rotta se la si è smarrita.Lo faccia per il partito ma soprattutto per i militanti tutti che sono il vostro piu' prezioso tesoro. Imparate a ascoltare!CordialmenteDario

Caro Onorevole ,non posso assentire completamente al suo discorso. Vero che la maggioranza degli iscritti e militanti del nostro partito sono persone per bene, ma vero che ve ne sono persino troppe che usano il partito per loro interesse personale. Essere disonesti non significa solo avere "cattivi affari" o avere la fedina penale pulita. Vi sono persone che provengono da altri partiti dove non avevano più credito e hanno necessità di candidature, di elezione, di visibilità, di mantenere un ruolo presso l'ente dove lavorano con agganci appropriati a quanto hanno in mente. Ve ne sono soprattutto nei piccoli centri e ritengo che non siano diversi da quelli, magari meno, che hanno visibilità nazionale.Vi sono persone che quando si discute di "etica" e "morale" ti dicono che sono concetti superati.Vi sono persone che asseriscono "la democrazia la fanno i numeri" , dimenticandosi completamente di principi e contenuti, portando una miriade di voti e venendo eletti col nostro simbolo, per poi dire "io sono stato eletto e faccio quello che mi pare... non sono tenuto a dare spiegazioni al partito..." o siimili : anche questo è un comportamento amorale.Non è semplice identificarli? Bene, però è semplice defatigarli, è semplice mettere delle regole che scoraggino questi ingressi e agevolino la loro eliminazione:1. Dichiarazione di intenti firmata davanti ai coordinamenti2. Massima trasparenza circa il proprio passato politico, sociale, lavorativo e circa il proprio operato pubblico passato , presente e futuro3. Discussione dei problemi da affrontare nei consigli comunali, provinciali, regionali ... ovunque e DECISIONE DI POSIZIONE ASSUNTA DAL PARTITO CUI DEVE ADEGUARSI PENA L'ESPULSIONE.4. Verifica dei versamenti al partito5. Proibizione del cumulo di cariche5. Assegnazione di deleghe assessoriali o simili in linea con le proprie effettive competenze e che non comportino alcun vantaggio personale.ecc.....Cosa costa? Nessuna necessità quindi di processo alle intenzioni... MA SENZ'ALTRO PROCESSO COSTANTE DI VERIFICA DI ATTINENZA AI PRINCIPI DEL PARTITO .Poi la questione della democrazia interna.... anche questa è da affrontare.La pulizia che vogliamo nel Paese dobbiamo rappresentarla prima di tutto al nostro interno, altrimenti stiamo prendendo in giro prima noi stessi e poi il resto degli italiani.Circa De Magistris e gli altri: prima di giudicare bisogna ascoltare .. e meglio loro che quei traditori che abbiamo nutrito in corpo.Con grande stima                          Graziella 

Brava Graziella. Condivido tutto. Sono uscito tre anni fa da IdV a Treviso perché tutte le cose che scrivi, alcuni di noi, le proponevano. Ma è arrivato il "commissario" interessato maggiormente alla sua poltrona di consigliere regionale (che ha ottenuto) piuttosto che un partito organizzato sul territorio con persone perbene e capaci. Ora è tardi ed ho poche speranze che qualcuno molli l'osso per una sana rifondazione di IdV. Cordiali saluti.

 Gentile On. Donadi,condivido pienamente la Sua riflessione come anche la risposta di Antonio Di Pietro in merito e aggiungo che noto una certa "confusione" nell'uso della cosiddetta  "Questione Morale", infatti sembra essersi perso il vero senso di tali lessemi. E' davvero assurdo paragonare Italia dei Valori al Partito Socialista di Craxi o alla Democrazia Cristiana o ad altri partiti, che hanno avuto davvero tale problema, tant'è che ne sono rimasti distrutti.La verità è che Italia dei Valori è un Partito pulito che fa paura e che quindi vale la pena distruggere! Intendiamoci  nutro grande stima per De Magistris, Sonia Alfano e Cavalli e penso che la loro "critica" sia espressione di un vero malcontento per alcune situazioni locali, ma penso che, in verità, stiano diventando, piuttosto, strumenti inconsapevoli di soggetti che malignamente esasperano o addirittura inventano problemi inesistenti.  Hanno sbagliato certo a non discuterne eventualmente nelle sedi appropriate, ma credo  sia pure sbagliato  criminalizzarli. Bisogna invece cercare testardamente il dialogo e la consapevolezza di ciò che accade dentro il Partito, per meglio difenderlo  dagli  attacchi pretestuosi dei "berluscones" furbastri che si nascondono tra le pieghe di un' IDV , che cresce per dare risposte di pulizia e onestà. Di certo ognuno deve fare la sua parte!Antonio Di Pietro ha il grande merito d'aver costruito una bella nave destinata a navigare mari tempestosi e orizzonti bui, trappole e inganni sono sempre presenti,  ma questo è il prezzo che si paga quando si inizia qualsiasi impresa difficile: non bisogna perdere la calma nè tentennare al timone, perchè alla fine "per aspera ad astra"!Diventa importante e fondamentale che le forze migliori del Partito, ad ogni livello, restino unite e non lascino passare le possibili, subdole manovre, che cercano solo la disgregazione di Italia dei Valori! Per questo personalmente continuerò a difendere  Di Pietro e la sua opera come anche il lavoro e le fatiche di tutti coloro che, dall'ultimo militante sino al "Primo Onorevole" compreso Lei lavorano ogni giorno per migliorare la qualità del nostro Partito con l'esempio concreto di onestà e di dialogo.cordialmente 

  Non  c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. Anche Dell'Utri ha dichiarato che la mafia non esiste. E finchè l'on. Donadi non ammetterà che anche  alcuni politici dell'IdV sono attaccati alla poltrona come fossero inchiodati e che in questo modo bloccano le proposte della base, l'IdV rimane un partito come gli altri, che si arrampichi sugli specchi. Questa è l'opinione diffusa nella base, e l'opinione prestigiosa di MICROMEGA. Ma tant'è, non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire.L'IdV dopo le provinciali 2009, avesse dato ascolto alla base sarebbe vicino al 10% . Almeno in alcune province e regioni. Caro Onorevole tanti auguri.

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