RIFIUTI: GOVERNO SGAMATO

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“E’ stato smentito chi diceva che il governo non ce l’avrebbe fatta: l’emergenza è superata. Napoli torna ad essere una città occidentale ordinata e pulita. Abbiamo fatto una cosa che nessuno in passato era riuscito a realizzare”.  Queste sono le parole pronunciate il 19 luglio del 2008 da un fiero Berlusconi che si reca a Napoli con Bertolaso al seguito, per pubblicizzare da vicino l’operato di governo e Protezione Civile. Ed ancora il 3 giugno 2009 torna a fare dei rifiuti in Campania il trofeo del suo governo dicendo: “A Napoli funziona tutto. Lo smaltimento dei rifiuti continua, nonostante le cose che si dicono e qualche fotografia di pacchetti di immondizia elettorale lasciati da gente della sinistra. Non c’è da preoccuparsi. Abbiamo discariche capaci di accogliere tutti i rifiuti per i prossimi due anni e abbiamo il termovalorizzatore di Acerra che funziona benissimo”. Peccato che il termovalorizzatore di cui parla, oltre a costare 50 milioni di euro solo di manutenzione, non abbia mai realmente funzionato. L’unica linea che attualmente è attiva, la prima, è rimasta ferma tra maggio e luglio. Quanto alle altre, la seconda è immobile dal 7 settembre, la terza già dal 17 agosto. E peccato, soprattutto, che la bella costruzione di parole ed annunci di Berlusconi sia crollata come un castello di sabbia dopo il passaggio di un’onda. A smontarla, è stata la verità, venuta fuori a smascherare la messa in scena di questo governo, che fa della frottola un metodo di politica, della favola il proprio cavallo di battaglia. “Quello che è successo negli ultimi giorni dimostra che le autorità italiane non hanno ancora fatto quello che è necessario per trovare una soluzione adeguata e definitiva al problema”. Le parole del commissario europeo per l’ambiente, Janez Potocnik, giungono, pochi giorni fa a sventare qualunque dubbio dovesse esser rimasto e a far infuriare il capo della protezione civile, che prontamente replica: “L’Unione Europea farebbe bene a fare il proprio mestiere e invece di dare giudizi dovrebbe dare una mano a trovare alternative”. Una volta sgamato, Bertolaso gioca a scaricabarile pur di non riconoscere la propria azione fallimentare e lancia al rialzo assicurando che “tempo tre o quattro giorni e Napoli tornerà alla piena normalità”. Naturalmente la reazione dei cittadini, sommersi da migliaia di tonnellate di rifiuti, che addirittura hanno raggiunto anche il centro del capoluogo partenopeo, non si è fatta attendere. Segno che la popolazione non ci sta più a bersi le balle di un governo che predica bene e razzola male. Un governo che ora parla di accordo per definire l’imposizione del proprio piano. Il problema rifiuti resterà aperto, com’è sempre rimasto, perché, quando Berlusconi gridava al successo, la monnezza era solo stata spostata, certo non smaltita. E questa andrà ad aggiungersi alle tante, troppe questioni lasciate insolute da questo governo di centro destra. Su di noi ricade una grossa responsabilità, di cui non mancheremo di farci carico. E’ il momento della svolta, gli italiani hanno perso la pazienza ed ora spetta a noi, al centro sinistra dire basta alle frottole, mandando a casa questo governo e passando ai fatti.

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Intanto a Terzigno stanno effettuando rallestramenti casa per casa e senza mandato, e questo nell’assoluto silenzio dei media. “Si presentano a casa e perquisiscono tutto, creando dei problemi con i genitori e con le mogli”. Stiamo parlando di persone senza precedenti, completamente incensurate. Sono stati perquisiti circa quindici giovani manifestanti: qualcuno è stato rilasciato immediatamente, altri sono stati portati in questura di Napoli per poi essere liberato senza che sia stato trovato nulla. Dalla questura confermano le perquisizioni, ma dichiarano che si tratta di normali controlli. Per i manifestanti, però, lo scopo dei poliziotti è molto chiaro: “Con questo metodo diversi ragazzi si sono intimoriti e, anche per la pressione delle famiglie spaventate, difficilmente li rivedremo in giro. È un’operazione squallida”. Per Sabina Guzzanti «A Terzigno chi difende i figli rischia cinque anni di carcere.  Un problema lungi dall’essere risolto. E per impedire le contestazioni si attiva una norma che prevede che chi manifesta per la salute dei propri figli possa finire in galera per 5 anni».Inoltre, ierimattina è  stato investito un ragazzo da un mezzo della polizia antisommossa a Terzigno e versa in gravi condizioni; la notizia corre in internet ma nessun mezzo d’informazione la propone. Secondo quanto viene trasmesso da Facebook, i manifestanti stavano procedendo dalla rotonda panoramica fino alla Pizzeria Rifiugio, quando proprio davanti all’Hotel la polizia ha caricato, investendo il ragazzo. Alla notizia i tafferugli sono cresciuti in intensità.
Forse stasera, ad annozero, si parlerà dei rifiuti a Napoli, e del mancato "miracolo".  Ci saranno collegamenti con Terzigno.
Certe volte una foto vale più di tante parole... Sarebbe utile se qualcuno facesse un'art. da quelle zone correlate da un pò di foto, peccato che sono lontano sennò le farei io... quasi quasi ci vado...
questo problema è grave perchè la mortalità per tumori in queste zone è altissima, a causa dei rifiuti tossici e industriali che molto probabilmente son stati riversati lì dalle varie organizazioni malavitose, camora ecc, che sui rifiuti tossici speculano e guadagnano!!Ma non è solo un problema campano, accanto alle discariche ci son i campi coltivati, i prodotti agricoli avvelenati vengono venduti in tutta Italia.....................io cerco di non acquistarli, ma non sempre è possibile capire esattamente da dove arriva frutta e verdura. Non son storie, lì in ogni famiglia c'è un malato di cancro. Come han fatto vedere bene a Articolo 3, venerdi scorso, un buon programma. Qui la politica e le sue beghe dovrebbe lasciar perdere le questioni di parte, quando c'entra la salute, il resto è secondario. Questo problema va risolto davvero, compresa la lotta alla camorra e ai rifiuti tossici, e ci vorrà tempo.
nel 2008, la risoluzione della vicenda rifiuti in campania, ci fu presentata come uno dei piu' grandi miracoli compiuti da san silvio da arcore nei primi 100 giorni del governo-del-fare....miracolo ampiamente propagandato in questi 2 anni, specie sotto elezioni,  per esaltare i cd "successi" del caimano...peccato che l'emergenza rifiuti non è mai stata risolta...e non certo come è stato fatto credere al popolo....come al solito si è trattato di un grande bluff in perfetto stile berlusconiano.....e infatti, oggi, il problema si ripropone piu' gravoso che mai...tuttavia, il governo (troppo impegnato a pensare se il lodo alfano deve essere reiterabile o no), invece di proporre soluzioni alternative alle politiche fallimentari adottate finora, le quali ci vengono, oltretutto e ripetutamente, rinfacciate dall'UE,  preferisce continuare con la politica del bluff, affermando che tra 10 giorni tutto verrà risolto, e viste le continue proteste, trasforma il problema dei rifiuti in un mero problema di ordine pubblico, arrivando addirittura a minacciare l'utilizzo di militari per sedare le proteste dei cittadini che vengono presentati SOLO come dei facinorosi e violenti....ma ci vogliamo rendere conto che dietro quelle proteste c'è un reale pericolo per la saluta pubblica????
 
  • Sono giorni che cerco di parlare di questo problema. Purtroppo noto che c'è molta gente che, non vivendo in quelle zone, non essendo napoletana o campana, crede di potersene infischiare. Ci sono troppi luoghi comuni su questa storia, che vanno dalla convinzione che i napoletani siano sporchi, come la maggior parte dei meridionali, che siano un popolo di serie b, che "se la sono cercata", che sono lavativi, etc etc Tante belle storielle create ad arte per far sì che nell'immaginario collettivo vi siano due Italie: una, quella del nord, operosa, efficiente, lavoratrice, produttiva, l'altra, quella del sud, parassitaria, fancazzista, lavativa, selvaggia, sporca. Questo il primo passo. Poi ne viene che l'Italia meridionale va lasciata perdere..... Che il federalismo fiscale serve a "salvaguardare" il nord, che è stanco di "pagare" anche per il sud, e altre corbellerie simili. 
  • La gestione dei rifiuti in Campania è un problema da decenni. La camorra ha trovato nella gestione dei rifiuti un filone d'oro, e l'ha sfruttato. Lo Stato, che nelle regioni ad alto tasso di criminalità organizzata è presente molto meno di quanto dovrebbe, non ha voluto o saputo far fronte a questo fenomeno. Così, attraverso varie amministrazioni, di diverso colore politico, il problema è degenerato. Da ultimo, il nostro attuale presidente del Consiglio, a ridosso delle consultazioni elettorali per la regione, ha trovato terreno fertile nell'indicare le inefficienze della gestione Bassolino, per fare poi della "soluzione" del problema, il suo cavallo di battaglia. E' arrivato con fare trionfale, ha "spostato" la monnezza, e davanti ai riflettori s'è posto come il "salvatore" della patria. Perchè LUI, l'UNTO dal Signore, non poteva NON risolvere il problema. Perchè LUI doveva dimostrare che era solo questione di "buona volontà", la volontà del "fare", che LUI conosce bene. Così, servizi giornalistici in pompa magna, volti a svelare il "miracolo". Già, perchè nella terra ove si crede ai miracoli, in un misto tra religioso e superstizioso, una terra in cui i poveracci ancora s'affidano a "san gennaro", poteva pur essere che si sarebbero affidati a San Silvio, o San Guido!
  • Ora, la popolazione, delusa e stanca, protesta. Nell'unica maniera possibile per non passare inosservata. Perchè, oggi, se per protestare non sali su un tetto, se non t'ammazzi, se non ti auto-sequestri su un'isola, nessuno ti degna d'attenzione. San Giudo Bertolaso (commissario straordinario da ben prima dell'attuale governo Berlusconi) ha detto che risolverà "di nuovo" il problema. Che lui terrà fede all'accordo "unilateralmente" (??). La nuova discarica si farà. I manifestanti (anche con la complicità della stampa e delle TV) sono percepiti come una massa pacifica di signori che la notte vano a prendere il fresco, e un gruppetto di facinorosi, sovversivi, anarchici, simil-camorristi che "disturbano". Quindi, si renderà "necessario" un intervento "per riportare l'ordine pubblico". Attenti: si renderà necessario un intervento di ordine pubblico, perchè stanno facendo credere a tutti che si tratta di una strana ribellione: gente che non vede l'ora di gettarsi di nuovo tra le braccia di San Guido e San Silvio, se non fosse per quei quattro gatti facinorosi. Personalmente, rabbrividisco all'idea di quale miccia si possa innescare con una simile azione di repressione.
  • Smanettando su internet, trovo articoli che non sono provenienti dalla "stampa ufficiale", in cui leggo: (.........)Lo stesso Berlusconi non ha però spiegato come mai la giunta di un Comune del Casertano, Camigliano, sia stata sciolta d'imperio da Maroni, nonostante lo stesso Comune riciclasse il 70% dei rifiuti. Neppure si è preoccupato di chiarire perché il ministro dell'Economia, Tremonti, abbia fatto mancare ai Comuni i fondi per attuare la raccolta differenziata, una attività che, dopo l'investimento iniziale, diventa persino remunerativa. Berlusconi si è limitato a farci sapere che l'inceneritore di Acerra, secondo lui, funziona. Una visita guidata ad uso della stampa ha fatto sapere che l'inceneritore di Acerra funziona perfettamente, infatti sarebbe attiva solo una linea su tre. 
  • Le associazioni ambientaliste hanno tracciato un quadro della situazione che risulta molto attendibile. Per alimentare un inceneritore, occorre che la raccolta differenziata si collochi ad una quota inferiore al 40% dei rifiuti. Quindi la raccolta differenziata, non appena funzioni anche a medio regime, toglie spazio agli inceneritori. 
  • Manco a farlo apposta, la legge sull'emergenza rifiuti in Campania, la 123/2008, prevedeva una soglia minima di raccolta differenziata di solo il 25%, tale da giustificare l'insediamento di nuovi inceneritori. In base alla stessa legge, il provvedimento di scioglimento della giunta comunale avrebbe dovuto colpire i Comuni che si tenessero al di sotto della soglia del 25% di raccolta differenziata, invece è andato a colpire un Comune che l'aveva largamente superata. Insomma, il governo ha boicottato la raccolta differenziata per favorire gli inceneritori
  • Acerra "ospita" infatti il più grande inceneritore d'Europa che, da solo, se funzionasse, supererebbe la portata dei tre inceneritori di Vienna. Nel business-inceneritori è coinvolta anche la multinazionale Impregilo, una delle predilette del Presidente del Consiglio in carica, tanto è vero che la troviamo in primo piano sia nella "ricostruzione" in Abruzzo, sia nella società per il Ponte sullo Stretto di Messina. Solo per l'inceneritore di Acerra la Impregilo ha incassato poco tempo fa trecentoquaranta milioni di euro, ed esclusivamente per attuare una valutazione di agibilità. 
  • Tutto verissimo, ma rimane il problema del permanente disfunzionamento di Acerra, che la sortita di Berlusconi ha finito ulteriormente per mettere in evidenza. 
  • Sia la Legge sull'emergenza-rifiuti in Campania, la 123/2008, che la Legge sulla fine della stessa emergenza, la 26/2010, considerano i siti di raccolta dei rifiuti come "aree di interesse strategico nazionale", quindi sotto la fattispecie del segreto militare previsto dall'articolo 682 del Codice Penale. Con la Legge 26/2010, della presunta fine dell'emergenza campana, si assiste perciò al paradosso costituzionale di una singola Regione posta sotto una legislazione speciale senza neppure più disturbarsi ad invocare il pretesto di un'emergenza. 
  • Il Decreto del Presidente del Consiglio 8 aprile 2008 - ultimo atto del governo Prodi - collocava gli inceneritori addirittura sotto segreto di Stato, cioè dell'articolo 261 del Codice Penale, in quanto considerati impianti di produzione di energia. Tutti questi segreti stanno a indicarci che ormai in Campania la monnezza è l'ultimo dei problemi, e che la questione riguarda rifiuti tossici di origine militare, a cui, per somma di business, si aggiungono probabilmente rifiuti tossici di origine industriale. 
  • La domanda, ovvia, è: perché si è andati a costruire il più grande inceneritore d'Europa proprio nell'area in cui la concentrazione di rifiuti tossici interrati "abusivamente" aveva già determinato la più alta mortalità per cancro d'Italia? 
  • I dati sulla concentrazione di rifiuti tossici nel triangolo Acerra-Nola-Marigliano, e sulla relativa mortalità per cancro, non sono di qualche estremistica organizzazione ambientalistica, ma di una ricerca del CNR pubblicata nel 2004 dalla più prestigiosa rivista scientifica del mondo, la britannica "Lancet". Il ricercatore del CNR ha sicuramente fatto riferimento anche ad altre indagini compiute da ASL e dall'Istituto dei Tumori "Pascale", ma nel 2004 si poteva ancora accertare la tossicità delle discariche con ricerche da parte di più soggetti, mentre oggi la presenza dell'inceneritore ha comportato che l'area sia diventata di interesse strategico nazionale, e quindi sottoposta al segreto militare. Inoltre tutto ciò che riguarda il sito ed il funzionamento dell'inceneritore è finito sotto il segreto di Stato (il che attribuisce molta credibilità ai dati forniti nella visita guidata ad uso dei giornalisti). 
  • Le esagerate dimensioni dell'impianto di Acerra sono probabilmente la causa del suo permanente disfunzionamento; ma è ovvio che solo tali dimensioni potevano consentire di coprire con il segreto tutta l'area interessata da anni allo smaltimento di rifiuti tossici. E il disfunzionamento consente anche di giustificare l'apertura di altre discariche, sempre sotto il relativo segreto militare e di Stato.(....)
  • Vorrei chiedere ai signori politici di verificare queste notizie, e di rendersi "attivi" passando ai "fatti". Grazie
 
I cittadini dell’ Area Vesuviana, insieme alle altre comunità campane,hanno le idee chiare e vanno aiutati perchè stanno lottando: · Per la riduzione a monte dei rifiuti, e dunque dei consumi· Per il riciclo, riuso e compostaggio· Per l’avvio della raccolta differenziata porta a porta e premiante il cittadino in bolletta· Contro megadiscariche e inceneritori· Per il trattamento a freddo dei rifiuti· Per un nuovo piano rifiuti concordato con le comunità locali· Per lo scioglimento immediato dei Consigli comunali senza raccolta differenziata· Per la chiusura dei commissariati straordinari· Per un piano straordinario di bonifica delle aree inquinate---------------Non si contano i luoghi in Italia in cui presto si dovranno perseguire i medesimi obiettivi. 
SI DICE DEMORDANO, CONGIUNTIVO PRESENTE, NON DEMORDINO, COMUNQUE COMPLIMENTI, HAI EGUAGLIATO IL LIVELLO CULTURALE DI TONINO ESPERTO IN GRAMMATICA E DIZIONE!!
hei linguetta, visto che sei un esperto del campo, ho la diarrea, mi vieni a nettare il sedere? per té sarà nettare reale.
Nooo mica me vojo prenne l'aids da un frocione come te...ne hai già presi troppi da Marrazza, Niki, e compagnia...
Premetto che con Marchionne e con quelli come lui non ho nulla da spartire; premetto che Fabio Fazio è un buon professionista, ma che in un paese di virtuosi la virtù dovrebbe essere premio a sè stessa e non enormemente monetizzata come nei casi eclatanti di sinistrorsi che così facendo offrono apertamente il fianco alle critiche avversarie. Dico, ciò premesso, che il problema è tutto di legalità e di disciplina. Non sono nè autoritario nè fascista né, tanto meno, neoliberista, però l'esperienza più che trentennale maturata come funzionario di un azienda di pubblico trasporto locale, mi impone l'obbligo di effettuare queste poche osservazioni: 1) E' vero che esistono migliaia di lavativi, a onor del vero disequamente distribuiti sul teritorio nazionale, accanto ad una parte di lavoratori che compiono il loro dovere senza risparmiarsi. 2) E' vero che il sindacato tutto ha fatto della difesa dei lavativi un punto fermo della propria azione interaziendale a danno dei lavoratori seri che tanto non importava difendere, ma che piano piano hanno imparato che non giovava fare il proprio dovere perché alla fine era più facile essere premiati per una tessera che per l'attaccamento al lavoro. 3) E' vero, ad esempio, che per il settore del trasporto pubblico locale, in poco più di un decennio, fine anni 80, metà anni '90, sono state promulgate tre leggi statali che consentivano agli inidonei alla guida di mezzi pubblici di andarsene addirittura in pensione con innumerevoli vantaggi, e che gli inidonei veri, non quelli legalizzati da commissioni mediche di dubbia integrità e manovrate consociativamente, rappresentavano non più del 40% dei collocati in quiescenza. 4) E' vero che all'interno di una fabbrica e di un'azienda applicare regole di disciplina e farle rispettare è più scomodo che adottare un cerchiobottismo di tipo consociativistico, fonte inesauribile di lavativismo. 5) E' vero che è più facile presentarsi ad amici, compagni e camerati come difensore dei loro diritti individuali, anche nei casi in cui dignità vorrebbe invocare clemenza e non giustizia, che influire con determinazione sulle scelte di politica economica dell'azienda. Nonostante ciò, continuo a tenere la tessera della FILT-CGIL, convinto di avere scelto la meno peggio; tuttavia non riconoscere che anche Marchionne e Confindustria non abbiano qualche ragione nel denunciare il danno dell'assenteismo, non è onesto. Che poi molti di lor signori, per le loro malefatte, prima di tutte l'evasione fiscale, andrebbero messi in galera, è innegabile quanto auspicabile. I vertici di un paese che mortificano la legalità quando addirittura non l'annientano, diffondono un'infezione inarrestabile tra i cittadini e e li spingono lontani da comportamenti    disciplinati e rispettosi delle regole del vivere civile, tanto che oggi è difficile far rispettare persino il Codice della Strada.
Personalmente ritengo che in merito alla situazione dei rifiuti di Napoli e provincia ci siano responsabilità pesantissime da parte degli enti locali, ad iniziare dall'ex giunta Bassolino, cui si aggiungono molti comuni e province. Il sindaco di Napoli Jervolino dovrebbe spiegare perchè la raccolta differenziata è ferma al 18% e ciò vale per altri comuni; in Italia continuiamo a vivere situazioni che improrpiamente vengono definite "emergenziali" ma che in realtà si trascinano da anni. Il governo dovrebbe una buona volta spiegare perchè il termovalorizzatore di Acerra non funzioni a pieno ritmo: non basta inaugurare in pompa magna un impianto, occorre anche verificarne la piena operatività. Appare evidente che il problema si possa risolvere in Campania solo attuando pienamente la raccolta differenziata e costruendo altri termovalorizzatori che nel nord Italia funzionano benissimo producendo anche acqua calda.
come ebbi a dire qualche tempo addietro, roma è nata, non dalle fantasie di chi parla di romolo, remo, enea etc..., ma dalla perdita di carico di un camion i rifiuti napoletani diretto al nord, e che aprì lo sportellone dinanzi allo stato vaticano.i rifiuti delle strade di napoli li si potrebbe portare tutti a roma, ne nascerebbero tanti guglielmo, er più, lo zuccone, giusti, sbagliati e compagnia.e la sera, al posto di andare in via gradoli, a "perdersi" insieme al cugino brutto di franco gasparri, potrebbero darsi convegno intorno alla montagna di mondezza.Noi del nord lo abbiamo già fatto, rifiuti umani, come il mio omologo biascicone, li eleggiamo e li mandiamo a roma.
Ciaooooo anche tu sei frocio, ti amooooo sei libero stasera, o hai un impegno con Marrazza????
vai col trenino, ogni giorno un nuovo ricchione.potete fare un trenino lungo l'intero perimetro di roma.ciao solo passivo
D'accordo per i rifiuti a Palazzo Chigi e a Palazzo Grazioli a Roma per Papi e Bortolaso, ma lasciamone pure un pò nei quartieri bene di Napoli per premio, perché se lo meritano veramente, a Rosetta ugola d'oro e a Tonino detto Bassolino che tanti sacrifici hanno fatto per la loro città per renderla la degna Capitale del Sud, meta di attrazione ed ammirazione per i turisti di tutto il mondo!
e perchè no anche nei cortili delle case di Cosentino & co????  Visto che sono così tenaci portatori di voti...... o anche dei vari imprenditori che hanno fatto e che ancora fanno affari d'oro con la (mancata) soluzione del problema rifiuti in Campania???
E invece nelle case di Bassolino e Jervolino nooooo? Ma è possibile che ancora oggi chiudiate gli occhi di fronte alle gravissime responsabilità di amministratori pubblici inetti e disonesti solo perchè di sinistra? Chi ha amministrao la Regione Campania ed il comune di Napoli negli ultimi 10 anni?????
Normal 0 14 MicrosoftInternetExplorer4 quelli che predicano ma non fanno mai un cazzo. Rifiuti: Papa, si trovi soluzione condivisa. e te la do io la soluzione condivisa: ti metti le scarpette di prada, poi tu, i vescovi, i monsignori, i cardinali, i preti e compagnia brutta, vi fate un pellegrinaggio fino là a piedi, invece che le croci d'oro al collo, sacchetti in spalla, e arrivati via a raccogliere spazzatura. poi benedici, se ne hai ancora la forza, e te ne torni a casa, però con i sacchetti pieni, perchè di spazio nelle vostre proprietà ne avete, per la spazzatura di tutta l'europa. e visto che non ci pagate neppure l'ici, sarà la prima volta nella vostra storia che fate qualcosa per le vostre "pecorelle"!
Ma quali sono le categorie di professionisti più attive nell'evasione? In testa troviamo i medici con un non dichiarato pari al 15,3%. Al secondo posto ci sono gli ingegneri e i geometri che evadono poco meno (15,1%), seguono i primati non imprenditori, 13,6% . Lontani 3 punti dalla terza posizione evadono gli avvocati che celano al fisco il 10,7% del guadagno derivante dai compensi, seguiti dai consulenti in altri servizi, 8,2%. Mentre dopo gli architetti, gli intermediari del commercio, troviamo a sorpresa i lavoratori dello spettacolo, 3,8%, prima che chiuda la classifica la categoria dei consulenti aziendali veri e propri a pari merito con i predecessori. Attraverso 400 verifiche fiscali i Reparti speciali della Guardia di finanza hanno individuato 324 evasori totali e scoperto un'evasione per oltre 260 milioni di euro tra imposte sui redditi, Iva e Irap. Trenta i soggetti denunciati per reati tributari. Nel 'mirino' sono finiti soprattutto professionisti: medici, ingegneri, avvocati. Gli uomini della Gdf hanno ricostruito, incrociando i dati, la posizione fiscale di migliaia di liberi professionisti che avevano ''dimenticato'' di dichiarare i loro compensi. Il progetto è solo alla sua prima fase. I risultati raggiunti finora, infatti, potrebbero essere solo la punta dell'iceberg di un fenomeno evasivo molto piu' esteso: sono, infatti, al vaglio altre 100.000 posizioni di soggetti a rischio. Sotto la lente delle Fiamme Gialle sono finiti contribuenti che hanno percepito compensi di lavoro autonomo per un ammontare superiore a 100.000 euro annui e che, per una o più annualitá, non hanno presentato la prescritta dichiarazione ai fini delle imposte dirette e dell'Iva. Come già detto, le categorie di lavoratori autonomi più colpite sono state quelle dei medici, degli ingegneri e dei geometri, degli avvocati e degli architetti. Insomma, se in questa classifica dei 'furbetti' ci mettiamo pure il muratore, il meccanico,  l'idraulico e il parrucchiere, possiamo vedere bene come a pagare siano sempre i soliti, i più deboli, economicamente parlando, costretti dal 'fisco' a mandare avanti questo paese: i lavoratori dipendenti! Ma non perchè questi siano più onesti, più bravi e perbene di tutti gli altri italiani, ma perchè non possono evadere un centesimo, neanche a volerlo! Tant'è che, visto e considerato che non v'è più neanche la certezza della pensione, anche i lavoratori dipendenti chiedono a gran voce la "PARTITA I.V.A."!!! La Costituzione italiana non detta discriminazioni, ma vuole i cittadini tutti uguali! Perciò, anche operai e impiegati pretendono dal Fisco la possibilità di evaderlo come accade per tutti gli altri cittadini della Repubblica. Dacchè, l'evasione fiscale in Italia è fisiologia, fa parte del nostro D.N.A. è un fattore ereditario... costituzionale!
Sergio Marchionne non ha usato mezzi termini e nel pieno delle tensioni sindacali che animano gli stabilimenti del gruppo ricorda un pò zagaiando che "...senza Italia la Fiat farebbe meglio"! Sì perché, come ha detto il manager, nel corso dell'intervista del programma tv Che tempo che fa: "quest'anno abbiamo annunciato che faremo oltre 2 miliardi di utile operativo e nemmeno un euro è fatto in Italia"… ma neppure un euro di quei miliardi sarà restituito a quell’Italia cui la Fiat ha succhiato per decenni contributi statali, casse integrazioni e soprattutto il lavoro di decine di migliaia di operai, impiegati, ingegneri! Senza lo Stato italiano e senza il lavoro degli italiani, compresi tutti coloro che hanno acquistato le auto della famiglia Agnelli, la Fiat non sarebbe la Fiat. Ovvero quell’industria che nel 2009, quando un operaio alla catena di montaggio prendeva una busta paga di appena 1.200 euro, remunerava l'amministratore delegato della Fiat, Marchionne, con 4,78 milioni di euro, il presidente  Montezemolo con 5,17 milioni di euro e, il meno "fortunato", John Elkann, nipote prediletto di Gianni Agnelli, con solo 631 mila euro, extra esclusi. Una discussione, comunque, tra ricchi quella messa in onda sulla tv del canone! Da una parte Marchionne, l’intervistato, di cui già si è detto. Dall’altra il conduttore, Fabio Fazio: 2milioni di euro l’anno il suo cachet Rai! Insomma, una discussione tra gente che non ha nulla a che spartire con la “gente” che campa di salario e di pensione! Tant’è che 'il manager con il pullover', deve aver percepito l’atmosfera e s'è mosso a compassione, annunciando che l'obiettivo per il futuro, se aumenterà la produzione e se gli operai non schiatteranno sotto gli ingranaggi della fabbrica torinese, è di portare gli stipendi degli operai a livelli europei! Per contro, un paese serio dovrebbe perseguire un solo obiettivo: rilevare tutte le strutture Fiat al valore di... 'un euro', come dice 'lui', e riconvertirle riprendendosi i soldi delle agevolazioni statali. Dopo, ma solo dopo, il ‘metalmeccanico’ Marchionne, potrà andare a produrre dove e come gli pare!
Non serve parlare dei guadagni altrui e tanto meno di LOTTA DI CLASSE,sono discorsi fuori dalla realtà.Quello che bisogna capire è che la FIAT,come tutte le aziende,deve fare profitti,altrimenti chiude!Una volta chiuso le vostre lotte avranno ottenuto cosa?
la fiat deve fare profitti, ma non speculando sul lavoro, sulla pelle e sulle necessità dei propri dipendenti....il problema di legare la competitività di un'azienda SOLO e soltanto alla produttività del fattore lavoro  è un modo semplice e immediato per risolvere il problema....lo sappiamo bene che dietro si nasconde la volontà di diminuire il potere contrattuale dei lavoratori al fine di renderli facilmente ricattabili e di conseguenza schiavi.....   
Fa strano sentire Marchionne dire che sta lavorando per i diritti /salari degli operai mentre dai giornali trapela che riducono le pause agli operai per lavarsi il grasso dalle mani,ecc., lì, ci voleva il contraddittorio perchè o mente Marchionne o mente la stampa. Comunque, fermo restando che diritti sindacali e non, non si toccano leggevo che in  Francia e in Germania hanno stipendi più alti. Produttività. Il mio parere, è che si doveva investire prima su progetti e magari nuovi modelli, assumere ingegneri, lavorare su auto a basso consumo, eco-compatibili, ecc. Perchè è anche vero, io sono la prima, che ci saranno 2 italiani su 10 che comprano Fiat, perchè?Quindi produttività non è rubare  mezz'ora di pausa agli operai ma investire su nuovi progetti al passo coi tempi. Ed è sempre il gatto che si morde la coda, se i salari sono fermi da vent'anni e il potere d'acquisto è una barzelletta, cosa compri??
l'informazione è la base per sbugiardare questo lestofante del Berlusconi e i suoi accoliti bene continuare ad informare, anch'io cerco di fare il mio.