SBUROCRATIZZARE SI’ MA A 360 GRADI

Semplificare la vita degli italiani. Liberarla dai mille lacci e lacciuoli della burocrazia che soffoca la libera impresa, complica la vita ai cittadini, rende complicato e difficile anche solo procurarsi un certificato. Amministrazioni che dialogano in rete per eliminare code e tempi di attesa biblici. Assunzione più veloce per lavoratori extra-comunitari, iscrizione telematica per l’Università ed un commissario, controllore ad hoc, per gli uffici lenti o ritardatari. Spariscono 333 leggi inutili che vanno a disboscare quella giungla legislativa che affastella il nostro quadro normativo, fatto di leggi doppione, norme desuete non più in uso da tempo. Questi sono i principi che hanno ispirato il provvedimento del governo che alleggerisce i meccanismi nella burocrazia italiana. Bene, bravi, bis. Sì, perché noi di Italia dei Valori abbiamo sempre sottolineato la necessità e l’importanza di un provvedimento del genere e non sono mancate in questi anni le nostre proposte in tal senso. Se l’Italia soffoca in una crisi economica spaventosa è anche a causa di una burocrazia arcaica, vessatoria e ferma all’età della pietra.
In questi anni tutti si sono riempiti la bocca con la parola “innovazione” e “sburocratizzazione”. Vi ricordate le famose tre I di Berlusconi, Internet, imprenditoria e inglese? E la semplificazione legislativa annunciata da Calderoli? Di quelle epiche gesta del padre del Porcellum, che dovevano rivoluzionare il mondo, si ricorda solo la pira “scenografica” di leggi cui diede fuoco e la furbetta manina che, con la scusa di semplificare, voleva cancellare la norma per mettere al riparo alcuni dirigenti leghisti finiti nei guai, per la vicenda delle resuscitate camicie verdi come associazione militare.
Dunque, speriamo che stavolta si faccia davvero sul serio. Condividiamo in pieno il principio delle semplificazioni e lo sosterremo, valutando nel merito il provvedimento. Occhio, però. Vigileremo perché nessuno, ma proprio nessuno, con la scusa di semplificare e sburocratizzare l’Italia, provi a fare il furbo o, peggio ancora, tenti di non toccare alcuni settori per tutelare altri interessi che non siano quelli degli italiani.

Commenti

Credo che molte siano necessaire altre si potevano fare meglio altre era megli onon farle, mi vorrei solo soffermare su quella dei locali pubblici, mi è sembrato un modo per poter far aprire alle mafie riunite le loro sedi lontane da infiltrazioni di legalità , dopo questa riforma andremmo incontro ad anni di piombo tipo america anni del proibizionismo spero di sbagliarmi ma la strada è quella ormai

Sburocratizzare è un bene per tutti, come pure l'abilizione delle Povince. Tuttavia non posso fare a meno di nutrire alcuni dubbi che nascono dalla mia passata esperienza di funzionario di un'impresa di trasporto pubblico locale. La tanto osannata autocertificazione è uno snellimento innegabile, nondimeno, fatto un controllo a campione su cento autocertificazioni che attestavano il reddito dei richiedenti le facilitazioni previste dalla normativa in vigore, ne tovai ventidue che dichiaravano il falso per cui i firmatari vennero denunciati, giustamente, all'autorità giudiziaria. Non so come sia finita la vicenda perché dopo poco tempo ho raggiunto l'età pensionabile e me ne sono andato. Se non avessi effettuati i controlli i malandrini l'avrebbero fatta franca. E ciò è successo a Firenze: non oso immaginare cosa possa accadere altrove. L'abolizione delle province pare cosa buona e giusta, ma non cambierà nulla se le persone reputate inutili o dannose oggi, verrano pari pari spostate a far danni in altre istituzioni. Questi i miei dubbi, disposto volentieri a chiarirli con chicchessia.

Si devono assolutamente ridurre i numerosi e assurdi procedimenti burocratici che finora in Italia sono serviti più da "postifici" per sistemare mogli, figli, parenti, amici, amici degli amici che per reali esigenze operative. La burocrazia é spesso "fonte di corrutela", e i politici ne sono nel tempo diventati grandi maestri, esperti in appalti, soprattutto nell'edilizia pubblica! Nella classifica olimpica sul podio abbiamo il Partito dei Ladri, ma anche il suo emulo non si tira indietro... L'ineffabile Pierluigi Bersani dichiarava pubblicamente che: Le Province non si devono toccare perché approvano i Piani Urbanistici"! Dal suo punto di vista nulla da eccepire. Il 40% di questi indispensabili inutili Enti sono in mano dei compagni  PD e danno generosamente da mangiare a decine di migliaia di compagni e loro famiglie. Ovviamenti polrone e stipendi sono sempre pagati da pantalone...e cioé dal tartassatissimo Popolo Italiano, come sempre!

mi chiedo cosa aspetti a fare pulizia dentro a certe sezioni IDV, allontanare immediatamente tutti quei mestieranti della politica, tutte quelle persone più o meno coinvolte nei 'passati regimi' che portano solo grave nocumento all'immagine del partito, e un vorticoso abbassamento dei voti. Perchè non adottare un sistema innovativo e rivoluzionario per dare incarichi di partito e amminitrativi non agli amici o ai conoscenti, ma ai semplici elettori, quelli che hanno votato IDV da anni, senza mai chiedere nulla in cambio. Queste persone si presenteranno inesperte, ingenue, non avvezze ad amminitrare la cosa pubblica, ma quali risultati si sono ottenuti con persone che da decenni bazzicano nelle sedi di vari partiti e da decenni hanno incarichi di partito e nell'amministrazione dello Stato anche rilevanti?

Sono affetto da "benaltrismo", lo ammetto. A metà anni '70 non ho vinto un concorso ad assistente universitario perché non ho presentato all'Università di Padova un certificato della stessa Università di Padova con la mia votazione di laurea (sic!). E' da quel giorno che mi domando a che servono i certificati, e che SONO CERTO che di disboscamenti nella PA ce ne sono BEN ALTRI da fare (lascio alla vostra immaginazione, ma ricordo che i tempi lunghi servono per chiedere tangenti...).