SI APRE LA CRISI

La Camera sta decretando la fine del governo Berlusconi, che ha iniziato la legislatura con la più ampia maggioranza mai avuta da un governo in Parlamento e si è ridotto a fare la conta dei presenti ad ogni votazione. La Camera è per Berlusconi il Senato di Prodi nella passata legislatura. La maggioranza si è balcanizzata, frammentata, rarefatta, e ieri Berlusconi è dovuto venire in Aula a votare come l’ultimo dei peones. La bocciatura del rendiconto del bilancio dello Stato è un fatto di una gravità inaudita, senza precedenti. Un governo di persone per bene si sarebbe già dimesso. E’ intervenuto Napolitano con un comunicato politicamente durissimo:

"Ho finora sempre preso imparzialmente atto della convinzione espressa dal governo e dai rappresentanti dei gruppi parlamentari che lo sostengono circa la solidità della maggioranza che attraverso reiterati voti di fiducia ha confermato il suo appoggio all'attuale esecutivo. Ma la mancata approvazione, da parte della Camera, dell'articolo 1 del Rendiconto Generale dell'Amministrazione dello Stato, e, negli ultimi tempi, l'innegabile manifestarsi di acute tensioni in seno al governo e alla coalizione, con le conseguenti incertezze nell'adozione di decisioni dovute o annunciate, suscitano interrogativi e preoccupazioni i cui riflessi istituzionali non possono sfuggire. La questione che si pone è se la maggioranza di governo ricompostasi nel giugno scorso con l'apporto di un nuovo gruppo sia in grado di operare con la costante coesione necessaria per garantire adempimenti imprescindibili come l'insieme delle decisioni di bilancio e soluzioni adeguate per i problemi più urgenti del paese, anche in rapporto agli impegni e obblighi europei. E' ai soggetti che ne sono costituzionalmente responsabili, Presidente del Consiglio e Parlamento che spetta una risposta credibile”.

E’ evidente anche dalle parole del presidente della Repubblica, che il governo non può più pensare di cavarsela con un ennesimo voto di fiducia. E’ evidente che le tensioni politiche nel centrodestra hanno paralizzato lo svolgimento dell’azione di governo ed hanno reso difficoltoso per la cosiddetta maggioranza ogni passaggio parlamentare. Nel solo mese di settembre il governo è stato battuto alla Camera ben otto volte, portando il totale a circa novanta nel corso della legislatura. La mancanza quasi sistematica di una maggioranza parlamentare impedisce all’esecutivo di proseguire efficacemente nell’azione di governo. Questa situazione di stallo è un grave danno per l’Italia, che sta attraversando una grave crisi economica e non può permettersi un governo azzoppato dai numeri e dai problemi politici. Con le parole del presidente della Repubblica si è di fatta aperta la crisi, che ora va formalizzata. Il Governo ne prenda atto e si presenti al Colle dimissionario.

Commenti

Allegria. NESSUNO si prende la briga, nei programmi televisivi e sulla stampa, di ricordare costantemente a questi governanti semianalfabeti, che con loro, negli ultimi otto anni che hanno governato, hanno aumentato il debito pubblico di 600MILIARDI di euro. Se il ragionamento dello Sciamano Bossi, ha alcun senso, questo significa che la maggior parte di questo aumento, l'hanno pagato dal Lazio in su'. L'imbroglio, se non si potrà onorare, riguarderà anche la ridicola e fantasmagorica Padania, ma non danneggerà i soldi ricevuti da Bossi e soci, in cambio della vendita, chiavi in mano a Berlusconi, della Lega e i suoi poveracci creduloni.

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, CON QUESTO COMUNICATO, HA INTESO SOLO LAVARSI LE MANI. MAI PAROLE PIU' BANALI SONO STATE PRONUNCIATE DA UNA COSI' ALTA CARICA. CHIEDERE A BERLUSCONE SE E' IN GRADO DI GOVERNARE. E' DA SEMPRE CHE QUESTO SIGNORE (?) NON GOVERNA, OVVERO GOVERNA SOLO PRO DOMO SUA (SI RICORDINO I 179 MILIONI DI EURO SCONTATI DA TREMONTI A MONDADORI), E DA SEMPRE SOSTIENE DI FAR DELLE MIRABILIE. QUALE RISPOSTA PUO' ASPETTARSI NAPOLITANO? LA POSSO ANTICIPARE IO: SI E' TRATTATO DI UN PICCOLO INCIDENTE, LA MAGGIORANZA E' SOLIDA E COESA. E GUARDA ALL'INTERESSE DEL PAESE.

E non ci sarebbe proprio nulla di strano se così fosse, visto l'andazzo.

Speriamo si assista alla fine di questo tentativo di instaurare un Regime Autoritario a colpi di Decreto.

Era poco credibile come possibilità, anche se abbiamo l'esempio Magiaro, senza l'appoggio di qualche Generale che promettesse di far sparare sulla folla quando fosse arrivato il momento ma comunque è un periodo buio per il destino del nostro paese.

La cosa positiva certa è che ha bloccato, speriamo definitivamente, il progetto di legge Blocca Intercettazioni.