SI VOLTA PAGINA. LA SFIDA CHE CI ATTENDE

 Il tatticismo esasperato è il tratto distintivo della crisi di questa maggioranza, sin dal suo inizio. Un tatticismo davvero intollerabile che ricade interamente sulle spalle di un paese che guarda sfinito e attonito. Uno spettacolo che si è ripetuto anche ieri. Ma non possiamo far finta di non vedere che di questa interminabile partita a scacchi tra Fini e Berlusconi, questa mossa, se non è l’ultima, di certo è la penultima. Il governo cadrà. E presto. Questione di giorni o di alcune settimane al massimo. Fini e Berlusconi non saranno mai più alleati tra di loro. Con ogni probabilità si creeranno le condizioni per un’alleanza elettorale ampia (una sorta di Comitato di Liberazione Nazionale) che sbarrerà per sempre la porta al rischio di un ritorno di Berlusconi al governo. Dopo, nascerà la terza repubblica. Una terza repubblica senza Berlusconi e quindi senza antiberlusconismo. Noi dobbiamo essere pronti a tutte queste sfide. A quella di farci concavi o convessi, se servirà, per dare vita a una breve fase di alleanze, anche innaturali, che servano a spazzare via non solo Berlusconi ma anche la sua vergognosa corte dei miracoli. Ai nostri elettori lo potremo spiegare perché stiamo lavorando per costruire la nuova Italia e l’approdo finale sarà un bipolarismo finalmente sano. L’altra sfida che dovremo accettare è quella di lasciare le sponde sicure della resistenza democratica al despota Berlusconi per trasformare le nostre idee e i nostri valori, che continueremo a difendere con intransigenza ed irriducibilità, in una politica nuova dove il confronto primario sarà di idee e di progetti e sarà giocato sulla capacità di saper proporre e realizzare una vera modernizzazione del Paese. L’unica cosa che ci è preclusa è di stare fermi e di continuare con i toni e i modi del passato. Nel momento in cui tutto cambia e tutto si sposta, e non c’è più Berlusconi dall’altra parte, continuare con la politica della clava contro tutto e tutti rischia di relegarci in un radicalismo minoritario. Dobbiamo aprire una fase nuova, posare la clava e prendere in mano malta e cazzuola, perché l’Italia ora ha bisogno di costruttori e di speranza. E noi dobbiamo avere solo una cosa da temere: la nostra paura di cambiare. Abbiamo un programma, abbiamo un leader, abbiamo idee e proposte che ci consentiranno di essere nelle responsabilità di governo anche più forti ed autorevoli di quanto non lo siamo stati in questa fase di resistenza democratica e costituzionale.  

Commenti

  
  • In una repubblica democratica parlamentare un governo va via a fine legislatura, o in caso di crisi. In Italia abbiamo vissuto diverse “crisi di governo” (l'ultima, quella del governo Prodi), non è certo questa la prima. Eppure questa si presenta come la più tragica. E forse anche la più pericolosa.
  • Berlusconi, spaventato dall'idea di trovarsi alla resa dei conti con la giustizia, senza “scudi”, e anche dall'idea di dover lasciare poltrone e potere, sta rivelando tutta la sua natura di “presidente del partito dell'amore”. 
  • Afferma, in virtù di non so quale fantasioso sondaggio, di avere il 60% delle preferenze. Mah! Ero convinta che alle ultime elezioni non avesse superato il 30, forse il 35% dei voti utili!!! Comunque, è già un passo avanti rispetto a quando millantava il 98% delle preferenze!!
  • Sostiene che la RAI non offre un servizio pubblico, confondendo il servizio pubblico con il SUO.
  • Ritiene che la crisi sia solo alla Camera e non al Senato, per cui le eventuali elezioni dovrebbero rinnovarsi per un solo ramo del parlamento. Singolare come procedura!!! Quando, nel 2008, cadde il governo Prodi, la crisi era in una sola delle due camere, ma si andò comunque al voto.
  • Un presidente del Consiglio che abbia idea di cosa significhi SUL SERIO essere democratici, non si sognerebbe mai di dire che chiamerà le piazze. Normalmente la piazza serve ad una parte sociale per manifestare contro il governo, per attirare l'attenzione (di chi sta al governo) su una questione importante. Il Governo scende in piazza, contro chi???
  • Il presidente del partito dell'amore (sempre lui!) paventa la possibilità di una guerra civile.
  • Mi chiedo: se non fosse presidente del partito dell'amore, bensì del partito dell'odio (ammesso che queste due categorie siano applicabili alla politica), cos'altro farebbe “per il bene del paese”?
  
MA QUALE AMORE, PER VOI SOLO DIO ODIO E ANCORA ODIO!!!
VAI A FARE COMPAGNIA A GIUSTI E GUGLIELMO: SIETE USCITI DALLO STESSO RECINTO!!!
'Maggioranza-Opposizione' - dopo i tempi poco regolamentari di una legislatura giocata su un terreno ai limiti della impraticabilità, in un campo che s'è fatto palude sotto gli incessanti acquazzoni di scandali, ruberie, ripensamenti e tradimenti, e dopo aver disputato i tempi supplementari che stavolta non hanno sortito inciuci, aggiustamenti e ribaltoni vari, tanto era alto il livello di indecenza raggiunto - arrivano a giocarsi la partita ai calci di rigore. Si và ad oltranza: a colpi di mozione e l’ultimo rigore, quello decisivo, a calciarlo sarà proprio Gianfranco Fini! Il Pd ha presentato, alla Camera, insieme all'Idv la mozione di Sfiducia contro il governo. Il capogruppo alla Camera Dario Franceschini ha scritto al presidente della Camera Gianfranco Fini per chiedere di convocare subito una capigruppo che calendarizzi il voto sulla mozione. Subito dopo il gruppo del Pdl ha presentato al Senato la mozione di Fiducia al governo, primo firmatario il capogruppo Maurizio Gasparri. La mozione è di due righe: "Il Senato invita il governo a proseguire nella sua azione secondo le linee tracciate dal presidente del Consiglio on. Silvio Berlusconi". Ora la 'palla' passa quindi a Fini: un calcio di rigore e due porte - a sua disposizione - per realizzare un autogol a quello che è stato anche il ‘suo’ governo: segnare nella propria porta negando la Fiducia al Senato, o mettere la palla nella rete dell’opposizione votando la Sfiducia alla Camera! La palla è lì ferma sul dischetto: "Forza Gianfry tira sto' rigore"!
Salve Donadi, le vorrei chiedere una semplice cosa: nel caso che questo governo dovesse cadere come si potrebbe fare per evitare che tutti i paraculi politici si mischino ad altre forze politiche  per essere rieletti ingannando cosi' di nuovo gli elettori? Mi piacerebbe che la frase ,<..cade Sansone e tutti i Filistei> si potesse attuare anche in un futuro scenario politico. Mi potrebbe rispondere per cortesia?
Salve Donadi, le vorrei chiedere una semplice cosa: nel caso che questo governo dovesse cadere come si potrebbe fare per evitare che tutti i paraculi politici si mischino ad altre forze politiche  per essere rieletti ingannando cosi' di nuovo gli elettori? Mi piacerebbe che la frase ,<..cade Sansone e tutti i Filistei> si potesse attuare anche in un futuro scenario politico. Mi potrebbe rispondere per cortesia?
ottima domanda!! non vorrei che  un capezzone si riciclasse in idv, per esempio!!
"trasformare le nostre idee e i nostri valori"Caro Donadi, sono un pò confuso, per questo ti chiedo quali sono le nostre idee e i nostri "valori". Negli ultimi tempi, con le varie fasi congressuali, sono cambiati i linguaggi, le prospettive e i comportamenti a tutti i livelli. Ora comandano i cooptatori di tessere, quelli che hanno sempre avuto relazioni con cricche e poteri forti. Il lavoro di oltre tredici anni di attività è stato circuito ed emarginato per l'eccessiva applicazione dei principi scritti nella "Carta dei Valori". Quei principi, ai quali molti di noi avevano aderito, sono carta straccia e quindi ti chiedo, per cortesia di riscrivere la nuova "Carta dei Valori", in modo che ognuno di noi possa prendere una decisione chiera e univoca.Ti pongo una domanda: qualcuno dei tuoi collaboratori legge i commenti? Se li legge perche tu o i tuoi collaboratori non ci inviano una risposta? una volta era più facile dialogare con la dirigenza del partito, oggi mi sembra di essere in una struttura altamente burocraticizzata.
io auspico che questo governo cada, e arrivi presto una legge elettorale seria e dignitosa, non voglio più votare col Porcellum, mi fa schifo già dal nome e nelle modalità.il testo di Donadi è saggio, dopo l'opposizione, se finalmente il governo Berlusconi cadrà, occorre la ricostruzione seria e faticosa ,sicuramente, di questo paese.ma il governo deve cadere, i tatticismi non devon durare tanto. w l'Italia.
 Hai ragione, Paolo, ma credo che il nostro dianzi aspirante a dittatore vitalizio non vorrà andare alle lontane isole Kayman, ma dal suo socio d’affari Gheddafi che sorveglierà i suoi beni rimasti in Italia e potrà magari nominarlo Maresciallo di Libia in una cerimonia con tante urì.  
I partiti in Italia sono sette:
  • Pdl
  • Lega
  • Fli
  • Pd
  • Idv
  • Sel
  • Udc
Per salire nello carro dei vincitori, come Fini ha organzzato in due secondi il suo partito, in altri due secondi possono allearsi Fini e Lega.Quale alleanza potremo mai fare noi?Chissà!
Salve mi spiace contraddirla in queste tristi circostanze ma non avremmo altro da fare che sperare in una legge elettorale che premi un partito solo a scapito di tutta la merda politica che vuole cambiare la faccia dall'oggi al domani per fregare gli elettori. Io non vado a votare con questa legge elettorale truffa e poi sono per un governo tecnico con non piu di 100 deputati in parlamento (3-5 per regione) ...il resto sarebbero solo soldi buttati
Guardi personalmente non posso tollerare che Vendola, Di Pietro e Bersani non riescano a fare fronte comune, stringendosi in un'alleanza, visti i livelli di indecenza politica e culturale, non di ieri. Si vede che a destra, nonostante l'ottusità regni sovrana, alcune lezioncine le hanno apprese. Dunque possiamo affidare il cambiamento della legge elettorale a quello che sarà, continuare ad essere subalterni oppure protagonisti e predere il 5% de voti, non andare a votare e affidarci a qualche santo magari!
francamente non capisco perchè in questa nuova era post-berlusconiana che si preannuncia, debba avere un posto di prestigio colui che, per 20 anni, ha sguazzato oltremodo dentro al berlusconismo, ne è stato protagonista attivo, ne ha determinato la degenerazione....oggi, dopo un ventennio di correità alle porcate ( ben 37 leggi ad personam, tanto per fare degli esempi) il suddetto si ravvede e pretende, in un batter d'occhio, il riconoscimento di non si capisce cosa ....ok, fini!: sei stato bravo...la tua astuzia innata ti ha consentito di abbandonare la barca finchè eri in tempo e ti ha permesso di farlo senza troppi effetti collaterali per te e i tuoi....ti riconosco un acume politico che pochi hanno perchè la tua è stata un'escalation straordinaria che aveva come UNICO scopo quello di chiudere, per sempre, l'esperienza con berlusconi....hai iniziato con la tattica del dissenso e del controcanto sapendo benissimo che cio'  avrebbe comportato la tua cacciata dal partito....e così è stato!!...una volta creatoti l'alibi del "che fai? mi cacci", hai continuato attraverso la nascita di nuovi gruppi parlamentari(FLI) ....fino ad arrivare a ieri, quando c'è stata la presentazione ufficiale del tuo nuovo partito....bravo! ma non basta!!. non si puo' dimenticare!....non possiamo dimenticare! troppo facile! è vero, anche tu, alla fine, hai capito che era giusto mollare il predellino su cui, pero', non ti era affatto dispiaciuto salire...ma, per questo, hai fatto perdere all'italia anni preziosissimi!!!....hai contribuito all'imbarbarimento sociale, politico.....al decadimento etico, morale del paese...ad una crisi economica, ad una disparità sociale, senza precedenti... e oggi ti ripresenti come se niente fosse, servendoci  la favola di una nuova destra, moderna, europea, post-berlusconiana....e proponendo quei valori (legalità) che fino a ieri ti sei guardato bene dal difendere pur di sostenere quella specie di leader....e proponendoti tu stesso quale futuro leader dell'italia...questo è troppo!!...l'italia, semmai riuscirà a liberarsi dalla piaga del berlusconismo,  avrà bisogno di smaltirne i postumi e tutti coloro che ne hanno fatto parte....per cui, caro fini, stacca la spina e fatti da parte anche tu!!
Cara Stefy, io non me la prendo con Fini. Lui ha fatto il SUO gioco. Se l'ha fatto bene, se è riuscito nel suo intento, è stato bravo. Se altri hanno scambiato la sua scaltrezza per qualcos'altro, sono stati sciocchi. Personalmente ho sempre sostenuto che Fini, anche se diceva qualcosa di condivisibile (bastava dire qualcosa di finalmente diverso dalle pappardelle berlusconiane!) restava comunque un politico di destra. Più "decente" di Berlusconi, che non è un politico. Ma comunque DI DESTRA. Legittimamente di destra, intendiamoci! E' stato sciocco chi ha ritenuto di "delegare" a Fini un'azione d'opposizione. Perchè ha creato uno "spazio vuoto"  di cui Fini s'è subito impadronito. Ciò gli ha permesso di ripulirsi la faccia, di presentarsi come una specie di salvatore della patria, e di creare immediatamente attorno a sè un notevole consenso.  
 
  • Con il “6” politico non andiamo lontano
  • Questa è una rubrica interattiva. Facciamo un gioco. Lo faccio tutte le volte che parlo agli elettori del Pd. Secondo voi, se sulla scheda si potesse esprimere il voto - il voto come a scuola, da 1 a 10 - gli elettori della Lega, che voto darebbero alla Lega? Come dite? 10? Già. Gli elettori della Lega sono più creduloni della questura di Milano: ancora convinti che Bossi gli darà il federalismo. E quelli che votano per il Pdl? Come dite? 10? 9? Anche 8, già. Una volta era 10, ma le ultime notizie sul sesso promiscuo di Berlusconi hanno turbato gli elettori del Pdl. Non li turbano i tagli alla scuola e le collusioni con la Mafia ma i festini con le minorenni sì. Per altro, nessuno di loro pare interessato al fatto che la povera Karima, in arte Ruby, fosse una ragazzina dal passato tragico costretta ad abortire. E dire che l'aborto, voglio ricordarlo con le parole di Papa Benedetto XVI°, «È una ferita aperta nella società». Evidentemente, è pur sempre una valida alternativa al preservativo. E gli elettori dell'Idv? Che voto darebbero all'Idv? 10. Al massimo 9. Lasciamo stare i partiti più piccoli tipo il Movimento Cinque Stelle, che io ancora non mi abituo a questa furbata di chiamare «movimento» un partito. È sleale! Allora facciamo il «Movimento Democratico», per quelli che amano dire: «A me i partiti mi fanno schifo, sono morti, io voto per il movimento democratico, oh, yeah!». Veniamo agli elettori del Pd. Che voto darebbero al Pd? Come dite? 6. Anche 7, dici tu. 2?! Esagerato! Quasi tutti dite 6. Il problema è che un partito che si becca un 6 da chi lo vota è un partito destinato a perdere consensi. Uno che dà 6 al partito che sceglie è uno che non convince nessun altro a scegliere quel partito. È come per il ristorante. Non direste mai a un amico che vi chiede dove portare a cena fuori una tipa che gli piace: «Portala al Pd, che è un po' caro, i primi non sono il massimo, il vino lascia a desiderare e non si trova mai parcheggio». Fine del gioco. Che si vince? Niente. Se andiamo avanti così.    (Francesca Fornario) 
07 novembre 2010 
Mi pare che con le conclusioni siano d'accordo anche i rottamatori del PD. Sarebbe bello lavorare anche insieme con loro.
sono stato via un po'..................mi sono perso qualcosa o va sempre tutto bene? mica che B. lo ha messo di nuovo in qualche posto strano?.......tipo una vagina?
No, rassicurati: non ti sei perso niente. Il premier continua a pensare agli affari suoi. Fini invece pure. L'opposizione si fa le seghe mentali. Degli italiani non frega niente a nessuno.....Però è questione di punti di vista. Per i governativi va tutto a meraviglia, abbiamo il miglior "governo del fare" che si sia mai visto da 150 anni a questa parte. Per Fini invece è un governo del "fare finta", come fa lui quando "fa finta" di voler "staccare la spina a Berlusconi". L'opposizione è sempre quella del "potremmo fare meglio e di più: siamo quelli delle idee", ma non ha ancora deciso "quando" farà.....in fondo, c'è tempo....questo governo forse cadrà, ma solo per passare di mano ad un governo cosiddetto di transizione, che ci porterà dolcemente verso il terzo reich....pardòn volevo dire verso la "terza repubblica", secondo un neologismo finiano.
Ciao Maria. Infatti, hai detto una cosa sacrosanta: "fa finta" di staccare la spina. Alle parole si devono sempre far seguire i fatti: e questo punto mi lascia molto perplesso, devo dire. Non entro nemmeno in merito dei famosi sedici anni con il banano, faccio soltanto una considerazione: tanti "bau bau", e poi al momento del voto sempre con il pdl. E poi, un'altra cosa:Fini di certo corre per la leadership di uno schieramento, che non può essere che di centrodestra; e per far ciò, non può prescindere dal partito più forte della coalizione, cioè il pdl. Se proprio volesse creare uno schieramento di cdx alternativo al pdl, i numeri non li avrebbe, con il trio Rutelli-Lombardo-Casini, un venti per cento al massimo, ecco. Secondo il mio punto di vista, tutto quell'entusiasmo manifestato dal FQ, ad esempio, è pura illusione, sono dei puri proclami ingenui: le cose non cambiano, e non cambieranno. Piuttosto, i partiti della nostra area si mettano a lavorare come si deve, che le elezioni si possono vincere in un solo modo: richiamando gli astensionisti alle urne. Ma, se al posto di avere una coalizione si avesse una cozzaglia di persone senza idee, mettiamocela via: silvio ad aeternum. Quindi, riporre meno le speranze nell'insperabile, mettere i piedi saldamente a terra e dire: ce la dobbiamo fare con le nostre forze, non con gli autogol dell'avversario. Un saluto.
"in una politica nuova dove il confronto primario sarà di idee e di progetti e sarà giocato sulla capacità di saper proporre e realizzare una vera modernizzazione del Paese" ... " l’Italia ora ha bisogno di costruttori e di speranza"....M'innorgoglisce il fatto che queste tue parole, Caro Donadi, sono state pronunciate da me in tempi remoti e non sospetti. Era questa la mia preoccupazione che, con lo strumento del "tesserificio", il partito cadesse, come è avvenuto, nelle mani di gente non propense a condividere  queste tue/nostre brillanti idee. Quando noi denunciamo la mancanza di progettualità ma solo la presenza di nuovi soggetti dediti ad occupare il partito per le poltrone, non era una fantonia o voglia di egemonia, ma semplice constatazione e denuncia per quello che si andava realizzando nell'IdV.Essere propositivi in una nuova concezione della politica e una nuova progettualità non significa stare al balcone, sentenziare e picchiare con la clava ma essere pronti per diventare un partito grande e forte con energie nuove che non hanno goduto delle prebende della vecchia politica e che continuano a professare metodi e modi della prima e della seconda repubblica: "la politica del mercimonio". Noi del Circolo di Manfredonia, "spazzato via" da personaggi avvezzi ai vecchi modi di fare politica, non siamo così ottimisti e ci rincresce dover constatare che l'IdV sta prendendo una "brutta china".La nuova classe dirigente emergente è intrisa di un'idea arcaica della politica. Quella politica arcaica che ha portato l'Italia al punto in cui siamo.Essere forza di governo non significa essere proni o silenti nei confronti di chi si barcamena e/o si crogiola nel tegame del malaffare.
Il ben ultranoto PAPI Presidente Padrone Padrino Piduista Pifferaio e Puttaniere sta ora organizzando in gran segreto la sua fuga dall'Italia, dopo averla abbondantemente depredata ed essersi enormemente arricchito alle sue spalle. Ovviamente i suoi onorevoli  compagni di merenda lo seguiranno fedelmente come fece il suo mentore Benito Mascellone! Forse, poi, qualcuno li fermerà a Dongo... Ma sembra che l'astuto Topolino sia invece diretto alle isole Kayman nel suo sottomarino giallo ora ben nascosto in Sardegna a Villa Certosa "residenza presidenziale" opus legis.  Per non finire, poi,  come San Bottino a Hammamet, resterà lontano e ben nascosto ai magistrati e ai loro giusti ma inutili mandati di comparizione, come il capitano Nemo di Jules Verne, e, ridacchiando ilare e felice, passerà gli ultimi giorni della sua miserabile esistenza a contare, centesimo per centesimo come Paperon de' Paperoni,  il ricco bottino accumulato negli ultimi due decenni grazie al generoso, ma grullo popolo italiano...
Non me la sento di darti torto. A pensarci bene, se da un lato la tua riflessione potrebbe far sorgere il sospetto che sei contro il NANO "Tout court" a prescindere dai sentimenti che suscita il suo crotalico atteggiamento da pifferario, puttaniere e così via, dall'altro, devo ammettere che il pensiero della sua prossima "fuga" non è peregrino. La tua ipotesi parrebbe incontrarsi con una idea di un noto seguace di Tony Blair che ha fatto una articolata analisi, breve ma pertinente, apparsa a trafiletto sul Times di qualche settimana fa, peraltro non richiamata dalla nostra stampa, con cui ipotizzava proprio il tuo pensiero. Comunque, se dovesse scappare per non tornare più, la cosa potrebbe dolermi per il solo fartto che non paghi per tutto il danno arrecato alla nostra povera Italia. Mi consola, però, sapere che una volta per tutte, ci potrebbe liberare della sua viscida presenza dominante, invadente, pesante e maltollerata.CordialitàGaetano Cantisani
Fantastico questo commento, complimenti!
Il Paese si sgretola e sta franando sotto le piogge torrenziali di questi giorni. Il crollo della domus dei gladiatori a Pompei non è una metafora della politica, ma il dramma italiano di una crisi che non risparmia niente e nessuno! Neppure la nostra storia con i suoi monumenti e le sue opere d'arte! E non è vero che la colpa è dei soldi che non ci sono, perchè le tasse non sono state soppresse, ci sono, eccome, e continuiamo a pagarle tutte, anche se non proprio tutti! Il fatto è che i quattrini che la 'genteperbene' versa nelle casse dello Stato non sono spesi in opere pubbliche, in infrastrutture e servizi al cittadino, ma servono a mantenere i fasti di una politica nefasta, i 'loro' sprechie e le 'loro' ruberie! E così le strade sono impraticabili, piene di buche che diventano voragini, la monnezza ci sommerge e le nostre case, i nostri monumenti franano sotto la pioggia incessante dell'incuira, degli scandali e del malaffare! Il nome classico della domus crollata ieri a Pompei è Schola Armaturarum Juventis Pompeiani, un edificio risalente agli ultimi anni di vita della città romana prima che l'eruzione la seppellisse. La casa secondo gli studiosi doveva fungere da sede di una associazione militare e deposito di armature. L'ampia sala dove si allenavano i gladiatori era chiusa con un cancello di legno. Su una delle pareti apparivano gli incassi che contenevano delle scaffalature con le armature stesse che furono infatti ritrovate nello scavo. La decorazione dipinta, persa nel crollo, richiamava al carattere militare dell'edificio: trofei di armi, foglie di palma, vittorie alate, candelabri con aquila e globi. La casa - prima del crollo - non era visitabile internamente, ma si poteva osservare solo dall'esterno. Adesso solo per cartolina! Il Ministro Senza Responsabilità - Sandro Bondi, forse lontano parente dell'altrettanto comico dei cine-panettoni Massimo Bondi - ha dichiarato che la Domus e gli affreschi della Schola Armaturarum di Pompei potranno “probabilmente” essere recuperati. Speriamo non abbia in mente di rivolgersi al neo-pensionato Guido Bertolaso per far costruire una Domus in legno prefabbricata ed antisismica e di affrescarne le pareti con i trionfi del sempreverde Berlusconi al posto di quelli del vecchio Augusto. C’e’ solo da augurarsi che i gladiatori non rimangano per troppo tempo nelle tendopoli…
Ho ascoltato con attenzione Fini, e credo di aver compreso che con ambizione si candida a futuro leader del centrodestra che includa anche casini. Non farà cadere il governo. Voterà la fiducia programmatica. Ritirerà i suoi dal governo. Si sentirà libero ed inizierà da una posizione privilegiata la sua campagna elettorale. Pienamente d'accordo che bisogna lasciare la clave ed usare la cazzuola. Il tempo della protesta è finito occore la proposta. Fini ha il merito di aver elevato i termini del confronto e ritengo ingenuo coloro che lo accusano di tradimento o di non aver coraggio... Fini può essere condivisibile o meno, ma in questo momento gioca per se... si è scrollato di dosso la vecchia fiamma ed ha fondato un partito che si identifica nella sua persona... L'Italia è moderata ha necessità di proposte e di programmi di ampio respiro, se noi, come centro sinistra continueremo a litigare all'interno per puro ideologismo... difficile vincere. Per l'IdV questo è il momento di scelte forti, di vero rinnovamento, un partito che dia spazio alla società civile e ai movimenti e non in mano agli "eletti"... La sola immagine di Di Pietro legalista si sta esaurendo... finendo Berlusconi finisce anche parte della politica di Di Pietro... Molti dei nostri eletti sono assenti dal territorio... e su molte regioni siamo troppo vicini alle ragioni della Lega. Questo è il mio miodesto pensiero e ho ritenuto opportuno riportarlo. Vi auguro buon lavoro
CON FINI, TRIONFA IL NULLA.   PIU' CHE UN PARTITO, FLI,E' UNA CLOACA, CON DENTRO DI TUTTO, A PARTIRE DAI SOCIALISTI CRAXIANI, PER PASSARE AGLI EX DEMOCRISTIANI, PIU' NANI E BALLERINE TELEVISIVE.....    TUTTI PRONTI AD ABBANDONARE LA NAVE CHE AFFONDA, PER CERCAR RANCIO ALTROVE.   NAVE DOVE HANNO BANCHETTATO PER 20 ANNI, A COMINCIARE DA FINI, CHE FRATTANTO HA SISTEMATO LA PRIMA MOGLIE NELLA SANITA', LA SECONDA MOGLIE NEGLI APPALTI TELEVISIVI, E TUTTA LA FAMELICA COMPAGNIA. SENZA DIMENTICARE, IL VISCIDO GENERO DI CALTAGIRONE.         QUESTO MESCHINO SOGGETTO, CHE NEL 93 PLAUDIVA A MANI PULITE, REPENTINAMENTE PASSO' CON LE CRICCHE CHE MANI PULITE INDAGAVA, PARTECIPANDO ATTIVAMENTE ALLA COSTRUZIONE DI LEGGI CHE HANNO MESSO IN GINOCCHIO L'ITALIA, SIA ECONOMICAMENTE CHE MORALMENTE (FALSO IN BILANCIO, PRESCRIZIONI BREVI, SCUDI FISCALI, SANATORIE ......). IN OGNI CASO, PER NON DISTINGUERSI TROPPO DAL SUO EX CAPO, HA MESSO DENTRO UN PO' DI STRILLONI ANTIMAGISTRATURA. L'UNICA PERSONA CHE E' STATA RESPINTA E' LA SIGNORA D'ADDARIO, E' EVIDENTE CHE QUESTA PERSONA E' ALMENO 3 SPANNE SUPERIORE A LORO (ELETTORI ED ELETTI DI QUESTA CLOACA)  AVENDO LEI VENDUTO SOLO IL SUO CORPO, E VENDENDO LORO IN OGNI MOMENTO LA LORO DIGNITA', OVVERO CIO' CHE A LORO MANCA.      E' PROPRIO VERO, AL PEGGIO NON C'E' LIMITE. PEGGIO DI BERLUSCONI, CI SONO I SUOI RINNEGATI SCIACALLI. SE IL PROGETTO DI QUESTA COMPAGNIA DI MERENDE, CUI VA AGGIUNTO D'OBBLIGO, IL CAPO EFFETTIVO DEL PD (TALE D'ALEMA MASSIMO) VA AVANTI, ALL'ATTUALE MIGNOTTOCRAZIA, SI SOSTITUISCE UNA PIU' NAUSEABONDA ESCREMENTOCRAZIA.
Sulla partecipazione di Fini ai Governi che hanno regalato al Paese leggei ad personam, ad aziendam, vergognam ecc.; bisogna iscrivere anche l'UDC a pieno titolo, con responsabilità enormi del centro sinistra per non aver mai fatto una legge sul conflitto di interessi. Ma la questione ora non è questa:-l'unico modo per liberare l'Italia da Berlusconi è quella di sostituirlo con un Governo tecnico presieduto da qualsiasi Presidente del Consiglio in grado di raccogliere la FIDUCIA al Senato (dando per scontata quella alla Camera) in grado di cambiare la Legge Elettorale, impedendo quindi di consegnare col 36% dei voti nuovamente l'Italia alla banda B.B. (BerlusconiBossi);-Fini non può agire diversamente: la sua azione per certi versi assomiglia all'ordine del giorno Grandi che mise in minoranza Mussolini; ma assomiglia di più all'Operazione Valchiria di von Stauffenberg perchè la posta in gioco è ormai la fine politica di Fini o di Berlusconi, senza alcuna opzione intermedia;