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Condivido il pensiero di Paolo Nanni di assegnare gli incarichi all'interno del partito o all'interno delle giunte comunali dopo un certo periodo di tempo di militanza interna al partito (bisogna quantificarlo), ma non condivido l’esclusività del criterio di anzianità di militanza per la'ttribuzione di tutti gli incarichi. Questo criterio  è già in uso nel nostro partito e ha dimostrato inefficienza;  tanto è vero che oggi siamo qui a parlarne. . Molti dei c.d. “anziani” che hanno partecipato come candidati alle elezioni amministrative del 6-7 giugno, non solo si sono scelti le province come lista di candidatura (molto facile, eh!!!), ma, non eletti,  sono stati premiati con incarichi ad hoc. Alcune di queste persone erano presenti anche nelle liste elettorali per il comune di Bologna, il risultato è stato  catastrofico. Questi,  che dovevano attrarre una quantità di voti, sono gli ultimi nella graduatoria di preferenza. Ovvero, sapendo anticipatamente di essere premiati, hanno lavorato il “giusto”.Nei siti delle varie giunte comunali è possibile individuare le persone che hanno ottenuto gli incarichi e nel sito della prefettura di Bologna i voti ottenuti. Molte volte mi sono lamentata con il Dr. Pagnetti, attuale coordinatore provinciale, e con l’Ing. Paolo Nanni, sulla mancanza di premio a chi ha prodotto di più rispetto ai c.d. “anziani” e ai”giovani” di primo accesso. Ho fatto tutto quello che mi è stato chiesto di fare:  banchetti, volantinaggio,  per fare numero mi sono candidata anche in un altro comune, ho dato supporto ad alcuni candidati per la raccolta  di voti, ho  attirato verso l’IdV persone che avevano sempre votato per l’UDC e per il PD,  ma  la risposta che ho ottenuto  da Pagnetti è stata : “ il partito non assegna incarichi, poltrone, seggiole in base ai  voti ottenuti o per essersi impegnati,  ma usa altri criteri”. Io, ancora devo comprendere quali sono i criteri. Forse,  li ho capiti:” Avrai il tuo incarico, la tua poltroncina, la tua seggiolina, ecc.,  se sarai  buona, accondiscendente (per non usare il termine “lecchina”) e, soprattutto,  amica/o di qualcuna/o che conta, all’interno del partito Questa si chiama “mafia”.Il criterio di nomina proposto da Paolo Nanni, non tiene conto del merito e delle competenze delle persone, della  loro capacità di fare politica,   dell’attrazione dell’elettorato, ma vuole istituire di fatto incarichi di fiducia  “ad personam”, che inevitabilmente si traducono in casta o mafia politica, così come oggi sta già avvenendo. Inoltre, l’”anzianità di militanza” è sempre molto soggettiva, poco misurabile e molto discutibile. Non vado oltre, perché avrei tanto da dire. Ma voglio solo rispondere a Polo Nanni che in questo momento sta facendo la vittima, io non ti ho attaccato, ma ho denunciato  un modo di fare che non deve appartenerci e che non ha niente a che vedere con la tua candidatura alle prossime elezioni regionali. Io ero all’oscuro che tu eri già candidato.  E per correttezza non esprimo le offese ricevute da un membro della  tua famiglia. Per quanto riguarda Silvana Mura, non so! Non la conosco bene e non mi permetto di dare giudizi.E comunque, non credo che sia questo il luogo dove esporre i problemi personali, ma sia il luogo dove trovare soluzioni, affinché il clima si rassereni. Detto ciò, ribadisco che non  condivido come criterio esclusivo il criterio di “anzianità di militanza”, ma vorrei fare delle mie proposte, suddividendo le nomine su due ambiti interno ed esterno al partito: -         attribuzione degli incarichi interni al partito sulla base delle primarie, provinciali e regionali. Il vincitore organizza e nomina i vari coordinatori interni.. Chi sostiene  che non si possono fare le primarie, perché siamo un partito piccolo, dico che non è vero, anzi, proprio perché siamo un piccolo partito diamo più trasparenza ai cittadini.  Oggi, in tutto questo parlare ci siamo dimenticati di loro; -         attribuzione degli incarichi fuori da quelli eletti  (giunta comunale) per graduatoria di espressione di voto di preferenza con uguaglianza di distribuzione degli incarichi tra uomini e donne;-         attribuzione degli incarichi nelle società partecipate sulla base di curriculum attinenti alle società partecipate; Ringrazio l’On Massimo Donadi per averci dato la possibilità di esprimere i nostri pensieri. Distinti saluti, Lucia Fiadino

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