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LE RISPOSTE DI MASSIMO DONADI
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Caro Massimo, ho piacere che i vertici di IDV prendano a cuore quanto sta succedendo nel Partito! Ieri sera ho letto con molta attenzione il Tuo post sulla “rivolta della base” e Ti confesso che sono rimasto spiazzato da quanto riportaVi: soffermarsi su alcuni termini quali rinnovamento, militanza, regole non corrisponde affatto a quanto avviene in IDV-Venezia, la Tua città!Credo o spero Tu sappia che, attualmente in vista delle prossime elezioni comunali, le strategia politica viene definita dai coordinatori comunale, provinciale e regionale, dai tre consiglieri comunali (uno per la verità aggiunto in primavera a qualche giorno dalle elezioni provinciali), da un ex assessore, da un non iscritto (Gallo) e dall’ex rettore di ca’ Foscari (Ghetti) che iscritto lo è da “ieri”. Viene da chiedersi dove siano le rappresentanze dei giovani (che Di Pietro, nel discorso di chiusura all’ultimo congresso di Vasto, auspicava non comparissero più al "grado di sherpa"), delle donne (quote rosa) e di coloro che alle recenti elezioni provinciali hanno dimostrato di avere del merito aumentando sensibilmente il consenso di IDV nel proprio collegio rispetto al 2004 o chi ha sacrificato molti fine settimana per raccogliere firme contro il lodo Alfano o per altre iniziative?Alle ultime Provinciali sono stati proposti candidati iscritti (?) solo il mese prima. Mi pare ciò vada controcorrente rispetto a quanto da Te riportato: “ … dovrà passare un ragionevole lasso di tempo tra l’iscrizione e la candidatura. Solo così IdV potrà selezionare una classe dirigente coerente e appassionata”.Attualmente, tutti sembrano invece invasati alla ricerca di raccogliere più tessere possibili entro il 20 novembre! Pratica questa di consuetudine in partiti di ben altra tradizione.Dov’è la coerenza, il rispetto, la condivisione? Ci sarà mica paura di misurarsi col nuovo? C’è realmente la volontà di dare un’identità al nostro movimento? Rassicurato da quanto declamato dal Presidente nell’incontro di Vasto del 2008: “… controllare chi nel prossimo futuro entrerà nel partito …”, nella scorsa primavera, durante una riunione del direttivo comunale, avevo segnalato ai colleghi un pericolo “colonizzazione” di IDV da parte dei nuovi iscritti provenienti da un sindacato, che da oltre trent’anni sono militanti politici e che francamente faccio fatica a comprendere cosa abbiano in comune con chi declama in Europa i principi di riformismo, liberalismo e democrazia. Se fossero così vicini al mondo del lavoro, perché i lavoratori di Vinyls in una recente lettera alla stampa locale non ha ritenuto di ringraziare IDV, per il sostegno nella lotta contro la chiusura della fabbrica, come invece ha fatto per altri partiti?Conservo da primavera una Tua lettera che garantiva agli iscritti di IDV-Venezia regole chiare (“paletti”) che tutti avrebbero dovuto rispettare per non cadere in una anarchia che invece oggi è palese, dove ognuno dice e fa ciò che pensa senza purtroppo “pagare dazio”. Chi risulterà più “impreparato” di altri a gestire la situazione nel territorio, avrà il buon senso di farsi da parte?Com’è stato per Micromega, anche il mio sfogo vuole essere una critica costruttiva, un atto di coraggioso dissenso perché credo ancora nei valori del Partito e rimango ovviamente disponibile, se lo riterrai opportuno, ad un futuro e spero proficuo incontro.Ho un’enorme stima nei Tuoi confronti, però smettiamo di prenderci in giro. Inizierò a ricredermi solo quando l’osannato cambiamento si concretizzerà con i fatti e solo con questi.