Federalismo e Giustizia: le ragioni di Idv

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Pubblico una mia intervista apparsa oggi su il Gazzettino. Vorrei conoscere la vostra opinione in merito.

 I sondaggi danno l’Idv in crescita, soprattutto nel Nordest, e Massimo Donadi legge in questo consenso «l’apprezzamento per un partito che non si fa condizionare e che in questi mesi ha fatto una opposizione alla luce del sole, schietta, anche dura quando doveva essere dura».

Voi non siete la sola opposizione, ma ognuno va per la sua strada: sul federalismo, per esempio, Pd e Udc sono orientati per il no, l’Idv è molto più disponibile.

«Sì, ma con una precisazione. Noi siamo molto disponibili e molto aperti perché il federalismo lo vogliamo con tutte le nostre forze. Per noi non è un ripiego, una scelta tattica. Siamo convinti che un buon federalismo, che porti il controllo di come vengono spesi i soldi pubblici vicino ai cittadini, sia un formidabile strumento di legalità, di buona amministrazione e anche di risparmio dei costi. Quindi lo vogliamo fortissimamente. Abbiamo però delle perplessità: primo perché su una materia così delicata è stato un errore grave quello di aver scelto la forma della legge delega, oltretutto talmente larga nelle maglie da rendere sostanzialmente in bianco il mandato al governo; secondo, perché già nell’ipotesi di legge si scrive che quel tiepido federalismo fiscale previsto non entri a regime prima di otto anni: e conosciamo abbastanza l’Italia per sapere che, quando si parla di fare una cosa tra otto anni, di solito si ha poca voglia di farla. Diciamo che la nostra è una preoccupazione tutta federalista».

Sulla giustizia, parti invertite: Pd e Udc cautamente disponibili, Idv contrario.

 «Sulla giustizia, tutti scelgono sempre la scorciatoia di definire l’Idv il partito del no a prescindere, il braccio armato dei giudici. Non sarà sfuggito che noi, che da otto mesi diciamo di no, alla proposta di Fini abbiamo detto tre quarti di sì e un quarto di no. Abbiamo detto che, se la proposta è quella, noi al tavolo ci sediamo. Ci sono differenze, ma abbiamo preso atto che nella riforma di Fini c’è quello che per noi è il cuore di una iniziativa fatta per rendere la giustizia più veloce e più efficace, non per disinnescarla. Qui però il problema è ormai tutto interno al centrodestra: quale linea prevale? Quella di Fini, che è la linea della legalità, o quella di Berlusconi che non si fanno mai le intercettazioni, si mettono i giudici sotto il controllo della politica e poi, per evitare che qualche indagine sfugga comunque, non si dà un solo centesimo ai giudici, così li ammazziamo per sfinimento?»

Sbaglio, o emerge che Pd e Udc siano più vicini di quanto l’Idv lo sia all’alleato Pd?

«Credo che questa sia davvero una colossale falsità. Affermo, certo di non poter essere smentito, che dall’inizio della legislatura su diecimila votazioni in aula, Idv e Pd hanno votato nello stesso modo 9.750 volte, Udc e Pd hanno votato insieme solo 250 volte. Forse è una strana forma di strabismo: la pensano allo stesso modo, ma al momento di votare premono due bottoni diversi. Oppure, dietro a queste apparenti vicinanze, ci sono i solo giochi interni al Pd di chi, avendo obiettivi propri e personali in mente, usa le alleanze come strumento di lotta interna al Pd. Sono stato chiaro?».

Da “il Gazzettino” del 22 gennaio 2009

Commenti

Ho letto il disegno di legge delega di Calderoli sul federalismo fiscale e l'ho commentato tempo fa su http://noisefromamerica.org/, e non capisco dove Lei abbia letto che non entrera' a regime non prima di 8 anni. Ho riletto il testo velocemente ora nella forma recentemente approvata in Senato e non trovo riferimenti oltre 5 anni, nel senso di un avvio istantaneo con una convergenza graduale entro 5 anni dei parametri quantitativi come la spesa pro-capite delle Regioni.

Premesso questo, e premesso che ho personalmente varie critiche sul DDL ma ancora prima sulla forma degenere e statalista di federalismo fissata dalla riforma costituzionale votata dalla maggioranza dell'Ulivo nel 2001, entro cui questo DDL necessariamente si deve muovere, vorrei sottolineare che nessuna persona ragionevole puo' pensare che non siano necessari alcuni anni per allineare i costi standard della sanita' e delle altre competenze regionali, come il DDL propone di fare. Se deve considerare che nelle Regioni del Sud tali costi sono su base pro-capite anche il 50% superiori alle Regioni piu' efficienti, che sono prevalentemente Veneto e Lombardia. Questi sono gli sprechi dovuti a malgoverno clientelare che idealmente il DDL si propone di ridurre ed eliminare, e su cui spero che l'IDV abbia coscienza e proposte per una realistica soluzione.

Sul mio Blog ho inserito l'articolo sotto riportato.
Menzogne sulle intercettazioni – di Bruno Tinti.

E’ un falso affermare che occorre limitare le intercettazioni perché se ne è abusato, loro (gli intercettati) dicono che il numero dei telefoni sottoposti a controllo è elevatissimo: in realtà le intercettazioni sono disposte in una ridottissima percentuale dei processi penali (a Torino 300 processi su 200.000); quindi sono pochissime. E’ però vero che tra gli intercettati, vi è un numero ridotto ma importante di appartenenti alla classe dirigente. Così, quando qualche politico racconta che vi è un numero troppo elevato di cittadini intercettati, in realtà sta dicendo che vi è un numero troppo elevato di politici e amici degli amici che sono intercettati. E certo, dal suo punto di vista, questa cosa è abbastanza grave: perché gli affari dei politici e degli amici dei politici e degli amici degli amici in genere sono un po’ sporchi.

Non è vero che le intercettazioni costano troppo; la spesa denunciata dal governo per giustificare il disegno di legge che riduce le intercettazioni, circa 300 milioni, è una piccolissima parte del bilancio della giustizia che è pari a 7 miliardi; e comunque è comprensiva delle somme pagate per i periti e i consulenti del PM, per le spese di missione giudiziaria, per le trascrizioni degli interrogatori e via dicendo. Infine le intercettazioni fanno scoprire un sacco di reati in materia di economia (i soliti, quelli che in realtà non si vorrebbe fossero scoperti: frodi fiscali, falsi in bilancio, riciclaggio, corruzioni, ecc.) e fanno recuperare un sacco di soldi: succede così che quasi sempre le intercettazioni si pagano da sole.

Non è vero che le intercettazioni siano pubblicate abusivamente e che quindi bisogna intervenire per bloccare questo malcostume: le intercettazioni compaiono sui giornali quando è scaduto il segreto investigativo, cioè quando l’imputato e i suoi difensori le conoscono, ad esempio perché sono riportate in un provvedimento del giudice che li riguarda (ordinanza di misura cautelare, di sequestro, ecc.). Quindi, quando sono pubblicate, sono pubbliche: non c’è nessun abuso.

Non è vero che le intercettazioni e le altre notizie che riguardano il processo sono passate ai giornalisti dai giudici. Per prima cosa non è mai stato provato. E poi basta chiedere ai giornalisti; che spiegheranno a chi vuole starli a sentire che le informazioni che essi pubblicano lecitamente le ricevono dai difensori degli imputati, subito dopo che loro stessi le hanno conosciute. Certe volte le ricevono dagli stessi imputati che poi sfruttano la pubblicazione per mettersi a strillare che la loro privacy è stata violata e che il giudice (in realtà il pm) ce l’ha con loro, che deve essere trasferito, che il processo deve essere celebrato da un’altra parte e insomma tutto il manuale del perfetto impunito.

Non è vero che le notizie che non hanno rilevanza penale non devono essere note all’opinione pubblica: se queste notizie riguardano uomini pubblici, gente che si è assunta la responsabilità di governare o gestire il paese, l’opinione pubblica ha diritto di sapere tutto di loro, anche se si tratta di cose non costituenti reato. Se un onorevole firma una legge contro la liberalizzazione della droga è, nella vita privata un cocainomane; se un politico di primo piano favorisce suoi conoscenti o compagni di partito con incarichi ben remunerati; se un giudice frequenta persone poco raccomandabili, è necessario (non giusto, necessario) che i cittadini lo sappiano.

perfettamente d'accordo su tutto.
solo vorrei informarla che in campania idv non è in crescita.
percio' datevi da fare e togliete quella "palla" di formisano che con noi è stato un bugiardo ed un falso gli uomini che ha raccomandato sono tutti "chiacchieratissimi"....vedi porfidia,marrazzo , silvestro ecc.
In campania la gente per bene sta scappando dal partito.
Il nostro gruppo ,se a lei fa piacere,le chiede un incontro per dimostrarle che formisano è un raccontatore di balle un bugiardo.
Sperando che la campania non venga sempre penalizzata
la saluto
cordialmente

Se, come ogni giorno affermano schiere di pregiudicati, prescritti, condannati e benpensanti, l'On. Di Pietro ha fatto fortuna con le "disgrazie giudiziarie" altrui, figurati io e tutti i miei colleghi che abbiamo cresciuto le famiglie grazie alle "disgrazie sanitarie" di migliaia di poveri cristi. Questa è una visione del mondo alquanto singolare, la via italiana verso l'ottimismo di massa. Invertendo l'ordine dei fattori il risultato cambia , eccome se cambia. Non è una cattiva idea e la stanno facendo passare. Se riesci a deviare i soldi dello Stato nelle tue tasche e nessuno te ne chiede conto, hai fatto una brillante operazione finanziaria e amen, nessuno si è fatto male, poichè i soldi di tutti sono in fondo i soldi di nessuno e dunque cosa ti frega se riesco ad arricchirmi? Non sarai per caso invidioso? Il problema sorge solo quando qualche invidioso moralista si mette a fare i conti. Ci sono magistrati spregiudicati che si arrogano il compito di essere più realisti del Re e questo è intollerabile, una lesione della volontà popolare che a larga maggioranza, nel segreto dell'urna, ha deciso che farsi i fatti propri è un valore, tanto, come si dice, oggi a te e domani a me. Questa Weltanshauung (http://www.carloanibaldi.com/novecento/images/wiki.jpg) alto medievale è tornata di moda qui in Italia. Il mondo va avanti e anche noi, ma dall'altra parte.

Caro Massimo,
felicissima di poter dialogare con te e altre persone che come me apprezzano il tuo modo di far politica in IDV .
Sul federalismo fiscale sono alquanto preoccupata per 3 motivi molto semplici:
1) l'inadeguatezza di molti dei "nominati"nelle Istituzioni;
2) la farraginosità della riforma del titolo V della Costituzione;
3) l'attuale sistema tributario che è ormai un guazzabuglio di norme privo di un quadro di riferimento coerente, per la gioia e la disperazione dei commercialisti.
Pertanto non mi sembra saggio costruire un edificio importante come il federalismo fiscale con muratori inaffidabili e su fondamenta inadatte tanto più che, a detta del miglior commercialista preveggente del mondo,Tremonti, non è possibile calcolare i costi dell'edificio.
Infine, il padre costituente Calderoli, che si occupa della questione federalismo fiscale, è quello che è abituato a scrivere le riforme della Costituzione in poche settimane nelle baite e non mi ispira alcuna fiducia, è solo un bel furbetto!
Ai furbi ho sempre prefirito gli onesti e i competenti.
Un caro saluto.

Innanzitutto grazie per i chiarimenti ricevuti da questa intervista, perché mi rendono più chiare le idee dell'Idv che ho votato alle ultime elezioni.
Per quanto riguarda il federalismo, sono ben contento se questo può portare vantaggio a tutte le regioni, in termini di riduzioni delle spese, ma maggiori servizi.Il problema resta però il come e il quando. Ho letto tempo fa la bozza di Calderoli e di certo non mi ha convinto, ma proprio per niente, perché mi è sembrata troppo priva di "garanzie". Sembra come se il Governo se ne infischi della situazione attuale delle regioni. Io mi pongo i problemi sul federalismo perché non vorrei che questo possa diventare un'ulteriore vantaggio a quei politici di casta che usano le loro posizioni per dare vantaggio a loro stessi o amici. In Calabria ad esempio abbiamo un "buco sanitario" di 2,5 miliardi di euro, si parla di costruire un altro "aeroportino", ecc...insomma succede quello che forse succede nelle altre regioni...Con il federalismo riusciremmo a coprire quel buco?A chiudere le strutture utili ai soliti noti?o il federalismo sarà solo una forma di "veditela tu!sono cavoli tuoi?"

Caro Massimo
Sinistra e destra hanno le proprie criminalità da difendere.
La sinistra grosso modo fa da sponda ai bombaroli dei centri sociali ed agli spacciatori magrebini(si chiama "solidarietà").
La destra deve tutelare i rapinatori delle scrivanie,quelli delle cordate ai gruppi bancari,che danno Alitalia agli amici e i debiti alitalia agli italiani.
Costoro debbono essere garantiti dalle intercettazioni.
Per non mandare in galera questi,bisogna lasciare un sistema giudiziario che poi garantisce l'impunità anche a quegli altri.
Solo l'I.D.V. ha elaborato un programma che comprende anche la certezza della pena.

Il federalismo è necessario soprattutto per la gente del sud che ha il diritto di avere una classe politica migliore, di avre la speranza di costruire un futuro economico e sociale per le nuove generazioni diverso da quello che è stato proposto.
Qui al nord sarebbe benvenuto e, da un punto di vista politico, io credo contribuirebbe a disinnescare quella spirale di insofferenza che talvolta fa leva sui sentimenti delle persone che non dovrebbero esistere..., indipendentemente dalla volontà della Lega e forse a ridurre l'evasione fiscale.
Il federalismo poi riscatterebbe il sud anche facendo leva sull'orgoglio: quale politico potrebbe mai lavorare infischiandosene di come sta la sua gente?

Sul PD l'analisi è semplice: IDV ha ridato speranza al centro sinistra. ha captato la chiusura, ne ha amalgamato lo spirito mentre il PD pensava a spartirsi le poltrone.Pensavano loro di usare noi, invece...ma IDV è un partito a sè. Non è solo di una parte, è di gente che lavora insieme rispettando le differenze di ciascuno. La legalità è trasversale ai partiti e alle correnti. E certamente non è uno slogan.

Caro Massimo ho letto con interesse la tua intervista ed esprimo le mie considerazioni sugli argomenti trattati. Sul federalismo sono molto preoccupato per come si sta arrivando al varo di questa legge (ambiguità della posizione di PD e UDC, delega troppo ampia al governo, incertezza sui costi e sui reali benefici...). Si vuole dare l'dea che sia una sorta di panacea che risolverà tutti i vizi della pubblica amministrazione. Penso, invece, che, per una sana gestione della cosa pubblica, sia più importante che i cittadini imparino a controllare l'operato dei propri rappresentanti politici, evitando di dare deleghe in bianco e rifiutando di farsi coinvolgere solo per mettere una crocetta, sulla scheda, il giorno delle elezioni.
Sulla giustizia si giocherà gran parte del nostro futuro come nazione all'interno di una Europa moderna e democratica. Se la giustizia cadrà sotto il controllo dei potenti politici di turno, ciò potrebbe mettere in pericolo la stessa convivenza civile nel nostro paese.
Per quanto riguarda i partiti dell'opposizione, si percepisce per noi, nella società, simpatia e speranza con un probabile, consistente, aumento del consenso elettorale. Se il PD si spacca (e ciò sarebbe un segno di chiarezza nei loro rapporti interni), potremmo diventare il maggiore partito dell'opposizione.

Rocco,
da Adria (RO)

Rispondo a Silvio VR, viviamo nella stessa città e quindi so da dove nascono alcuni pregiudizi. Ma essendo nato in germania da genitori calabresi, ti posso assicurare che la voglia di lavorare, la corruzione, e l'italianità è la stessa da Aosta a Gela. Quello che cambia sono, la vicinanza con le frontiere, ed il lavoro a disposizione, il resto sono fesserie... da figlio di gente che ha girato l'europa inseguendo il lavoro aggiungo, idiozie.
Detto questo bisogna fare qualcosa, ormai siamo al baratro.
Ci vuole rispetto per le persone rispettabili, e disprezzo per le persone disoneste... razza, sesso e religione sono caratteristiche che differenziano un individuo dall'altro... non una sentenza.

Ercole da VR

Caro Massimo grazie del contatto,anche io,non so se lo sai,stavo con Tonino,e rappresentavo IDV in Grecia,dall'inizio addirittura dell'osservatorio sulla legalita'.Ma quando Tonino ,alle ultime elezioni,ha avuto il torcicollo verso Veltroni mi sono dimesso...e po candidato estero sinistra arcobaleno ecc ecc
Comunque su federalismo e giustizia c'e' tanta confusione e mala informazione e purtroppo tanti interessi economici,sociali e politici....e IDV non sembra avere una posizione precisa ne programmatica.
Comunque Massimo complimenti per la tua' moralita'...di questi tempi di NON DEMOCRAZIA.

Caro Massimo,
continua così!!! Sono stata volontaria dell'IDV e so cosa vuol dire sostenere chi persegue la legalità e la giustizia in tutti i campi. Riusciremo anche a scalzare gli "sciacalli mediatici" che tentano di infangare il Partito, solo con l'opposizione dura che meritano. Buon lavoro e... ad maiora

Carissimo Donadi, sono perfettamente d'accordo con lei, condivido tutto ciò che dice e penso che IDV sia il partito del futuro.
Io personalmente mi sono iscritto 1 anno fa a Italia Dei Valori di Rimini e faccio parte del Direttivo del partito per la provincia di Rimini, seguendo la parte ambientale e il nostro sito prov.le nel quale scrivo periodicamente degli articoli.
Mi sono "buttato" in questa forma di volontariato in quanto sono stanco di assistere impotente alle nefandezze di questa classe dirigente che pone gli interessi privati agli interessi di tutti gli italiani.
Da quando Berlusconi ha cominciato a calcare la scena politica, la stessa si è impoverita dei valori necessari al nostro Paese per emergere positivamente in europa e nel mondo.
Ho creato anche un mio blog personale, nel quale posso esprimere i miei pensieri liberamente (http://davidemontanari.altervista.org).

Continui così, avrà l'appoggio di tanti italiani onesti.
Un caro saluto.
Davide Montanari

il problema è sempre quello dei controlli: pur essendo d'accordo con il discorso che "un buon federalismo, ... porti il controllo di come vengono spesi i soldi pubblici vicino ai cittadini" nonché che "sia un formidabile strumento di legalità, di buona amministrazione e anche di risparmio dei costi", esistono anche altri sistemi dove, pur non avendo optato per la forma federalista, ugualmente non c'è spreco e non c'è corruzione.

Noi siamo l'anomalia d'Europa dove sistematicamente i contributi comunitari, in qualsiasi parte siano stati inviati:nordest nordovest centro sud isole, anziché determinare sviluppo e progresso, per usare una terminologia che ormai sembra quasi ridicola, hanno portato corruzione, delinquenza organizzata, spreco.

Occorre quindi spingere al massimo sui controlli e modificare sostanzialmente la corte dei conti che, al momento attuale, partecipa abbondantemente al generale magna magna che contraddistingue il nostro paese rispetto agli altri partner d'Europa. Che, progressivamente, ci vedono sempre da più lontano.

Caro Massimo,
voglio riportarle un piccolo dialogo familiare intercorso
proprio ieri con la mia famiglia.. Una famiglia semplice.
Fatta di persone che quando è ora va a votare per dire la sua.
Dibattevo che sono d'accordo sul federalismo ma ben applicato. (mi riferivo in particolare alle regioni del sud, per le quali sono un po' preoccupata data la situazione attuale e nonostante alcuni privilegi che hanno da sempre o elargiti recentemente)
Mia mamma ha replicato che sappiamo come sono fatte certe persone, dopo una certa ora finiscono di lavorare e non ce n'è per nessuno.
Anche un mio amico che da Verona è andato a lavorare occasionalmente in Sicilia con la sua ditta ha ammesso quanto mia mamma, senza aver tanto viaggiato, ha espresso. Ossia tanta accoglienza e calorosità e generosità ma se si può fare il meno possibile si fa. E non mi sento di dire che ci sia solo del pregiudizio. E' un dato di fatto.
In alcune regioni si tende a richiedere i diritti ma a non assolvere i doveri.
Bisogna che tutti inizino a cambiare la mentalità. Come per la raccolta differenziata.
A partire dai bambini.
Saluti

Condivido tutto quello che ha detto, ritengo anche l'IdV una delle poche speranze per questo paese. Ciò che non condivido è la scelta, a livello locale, di dar spazio ai "cacciatori di poltrona", che dopo aver seguito il vento in tutti questi anni, e magari aver sparato a zero su questo partito, si propongono ora come candidati, e vengono accolti senza vergogna dai direttivi locali...
Ci terrei ad avere un suo parere, nei medi e tempi che crede, mi rendo conto che gli impegni sia tanti ed importanti, su questo argomento.

Ercole da Verona

Il 15 gennaio Sandro Ruotolo su Facebook scrisse un messaggio per aprire una discussione:
"Dice Enrico Letta del Pd: "solo con l'Udc si torna a vincere"..Non è una barzelletta.... "

Si aprì una discussione molto intensa al punto che mi rimase memorizzato nella mente il commento spiritoso di un suo amico ...
"certo ormai tra Pd e UDC non vi è alcuna differenza, anche come pregiudicati e corrotti possono benissimo concorrere: un Vasa Vasa a te un Del Turco a me, ma forse Letta intendeva che si può vincere qualche causa"

Il mio commento, molto lapidario, fu
"Tutto grasso che cola per IDV".
Serve aggiungere altro commento?

Dottor Donadi non occorre essere un politico esperto per comprendere che i fratelli siamesi democristiani della Margherita e dell'UnioneDeiCuffari, separati da Mani Puliti ambiscono a ritornare a convivere insieme .. per poter arraffare meglio.

Il problema che non capisco è perchè i futuri appartenenti al nuovo partito dei DS (si accettano scommesse) accettano di morire democristiani?

Chiaro come al solito, onorevole. E' quello che ci si aspetta dal portavoce dell'Italia dei Valori. Nessuna obiezione al riguardo. Sono convintissimo che sul federalismo avete le idee chiare, più chiare di quanto voglia dimostrare la Lega, la quale preme fortemente per questo federalismo ma non conosce nel merito di cosa si tratti realmente. Vorrebbe solo gestire i soldi nelle regioni del nord. Per quanto riguarda la giustizia, sappiamo tutti che parlare di giustizia con Berlusconi è come parlare di corda in casa dell'impiccato. Non c'è da discutere, semmai c'è solo da prendere atto del golpe del nostro caro amico Silvio.
Cordiali saluti, Giuseppe Masillo.

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