Intervista rilasciata a "il Riformista"

logo_il_riformista

Pubblico una mia intervista apparsa ieri su "il Riformista". Vorrei conoscere la vostra opinione in merito.

«Non possiamo certo rimanere inermi di fronte all'offensiva di Berlusconi. Ma Di Pietro non deve portare avanti lo scontro frontale con Napolitano. Così rischiamo di fare il gioco del premier». Massimo Donadi, capogruppo dell'Idv alla Camera, spiega al Riformista perché stavolta si smarca da Tonino.

Onorevole Donadi, siete in guerra contro il Quirinale. La convince la strategia del suo partito? Senta, per quanto mi riguarda, io riconosco che il compito del presidente della Repubblica deve essere per definizione improntato al massimo equilibrio. Aggiungo che, soprattutto in questo momento, con una maggioranza così allineata al suo capo, il ruolo di Napolitano è ancora più delicato. È Berlusconi che ha tutto l'interesse a portare i rapporti con il Colle sul filo del rasoio. La prova? Ricordi quello che accadde con Oscar Luigi Scalfaro. La sua analisi, però, porta a un approdo diverso da quello di Di Pietro... Di Pietro solleva un tema decisivo per la democrazia. Basta guardare a come si muovono Berlusconi e i suoi. Non ci sono solo il lodo Alfano, la legge sulla sicurezza e quella sulle intercettazioni. Oggi il Pdl ha approfittato del decreto anti-crisi per inserire alla chetichella una norma che consente al procuratore generale della Corte dei conti di indagare sugli sprechi della politica solo in caso di «dolo» e «colpa». Ma come fa a sapere se ci sono «dolo» e «colpa» se prima non indaga? È l'ennesima norma scandalosa, una norma contro la trasparenza... Ecco, tenendo in considerazione tutto questo scenario, forse la prudenza istituzionale del Colle può agevolare il disegno berlusconiano. Resta il fatto che l'Idv ha convocato una manifestazione non autorizzata sotto il Quirinale. L'idea della manifestazione non mi ha convinto. La tentazione anche legittima di forzare la mano di Napolitano rischia di portarci al risultato opposto. In che senso, scusi? Così facendo, rischiamo di “costringere” il capo dello Stato ad essere ancora più prudente. Mi creda, l'Italia dei valori riconosce la grande valenza istituzionale della lettera che Napolitano ha accompagnato alla «promulgazione piena» della legge sulla sicurezza. Pensi che il suo contenuto è diventato una nostra mozione. Più che altro guardate come ha reagito la maggioranza: Maroni s'è limitato a dire che farà qualcosa quando sarà l'ora di scrivere i regolamenti attuativi... Resta il fatto che Di Pietro ha parlato di intervento «piuma». E ieri, scrivendo a Napolitano, lo ha anche accusato di «offese gratuite». Certo, nel suo intervento dell'altro giorno il capo dello Stato è stato molto esplicito. Ma sono convinto che il presidente della Repubblica non avesse la benché minima intenzione di offendere Di Pietro. Napolitano è un galantuomo. Ripeto: forse il Quirinale sta seguendo la linea del tatticismo esasperato. Ma la logica dello scontro frontale finirà per portarlo nella direzione opposta rispetto a quella che vogliamo. Con l'aggravante che l'unico ad avvantaggiarsi rischia di essere, alla fine, Silvio Berlusconi.

Da “Il Riformista” del 23 luglio 2009

Commenti

Concordo “al mille per cento” con quanto detto dall'on. Donadi, riguardo ad un tipo di comportamento che, per la prima (e spero ultima) volta nella mia vita, mi ha fatto schierare in posizione critica rispetto all'on. Di Pietro.
Certo Di Pietro merita la più grande comprensione e solidarietà, per l'esasperazione, per l'amarezza che ispirava le sue parole e che riflette anche un senso di impotenza che tutti noi avvertiamo, allorché può sembrarci (ma sottolineo "sembrarci") che le più alte Autorità, poste a garanzia della legalità democratica, adottino una linea di eccessiva prudenza lasciandoci privi della doverosa tutela.
Ma pur comprendendone i motivi di indignazione e conoscendone la naturale impazienza, ritengo che stavolta Di Pietro abbia commesso un errore anche grossolano, non solo per la "figura istituzionale" da lui coinvolta, ma anche per il profondo rispetto dovuto alla concreta persona di Giorgio Napolitano, che in un difficilissimo momento politico sta interpretando il Suo ruolo in maniera straordinariamente equilibrata oltre che con grandissima signorilità.
Non dirò, come ha fatto qualche altro lettore, che l'on. Donadi a questo punto si ponga come vero leader della IdV e che Di Pietro sia caratterialmente meno idoneo a guidarla. Non lo dirò, prima di tutto, perché sono certo che all'on. Donadi non farebbe piacere sentirmelo dire; in secondo luogo per i trascorsi dell'on. Di Pietro e per la sua incontestabile "paternità storica"; ed infine perché, al di là di un puro episodio contingente, non vedo alcun disaccordo né tantomeno rivalità all'interno della IdV. Credo però che l'on. Donadi abbia il diritto e perfino il dovere di esprimere delle riserve e di dare un consiglio, allorché non condivide fino in fondo i comportamenti di un compagno di partito di qualsivoglia rango e livello.
Nessuna “spaccatura”, ne sono certo, nella IdV. La differenza è soltanto caratteriale, e sotto tale aspetto ognuno non può non essere quello che è: Di Pietro è nato sanguigno, impulsivo, irruento talvolta al limite della rudezza e così lo si deve accettare; mentre Donadi sa mantenersi equilibrato e sereno (nei giudizi, prima ancora che nelle reazioni) anche nelle circostanze di maggior sollecitazione emotiva. Questo significa una sola cosa: che dopodomani, sbollito il comprensibile sdegno, Di Pietro sarà il primo a dar ragione a Donadi e ad ammettere di avere sbagliato (e saper riconoscere un proprio errore è, forse, la qualità più importante in un leader).
Certo la pacatezza di uno come Donadi gioverebbe alla “immagine” del partito. Ma noi non siamo il “popolo delle libertà [di delinquere]”, dove il lupo si allena a sfoggiare il sorriso dell’agnello. Noi non abbiamo bisogno di lucidare la facciata, ci basta essere capiti e approvati nella “sostanza” delle nostre idee e delle nostre battaglie. E qui non credo ci siano divergenze all’interno del partito.
Aggiungerei ancora una cosa, a dimostrazione di quanto certe “intemperanze” possano fare il gioco del nemico. All’indomani della polemica di Di Pietro i berlusconiani, con la viscida ipocrisia che li caratterizza, hanno perfino potuto atteggiarsi a “difensori” del capo dello Stato e, quindi, delle Istituzioni che giorno per giorno stanno smantellando e distruggendo; hanno potuto imporre il black-out dell’informazione perfino a livello del servizio pubblico, nonché tacciare di estremismo demagogico la stampa di opposizione, presentandosi proprio essi, agli occhi degli ingenui, come i fautori di una “correttezza” e di una “civiltà” del dibattito, cui Napolitano aveva invitato “TUTTI” gli Italiani. In sostanza hanno “raccolto” a modo loro, distorcendolo a proprio uso e consumo, un appello a moderare i toni e ad evitare attacchi personali, che doveva valere per ambo le parti in contesa, applicandolo a senso unico in maniera pretestuosa e mistificatoria; e così in nome del “rispetto” reciproco hanno messo (senza reciprocità) la sordina a qualsiasi accento di denuncia o polemica proveniente dalla parte avversa.
Se Di Pietro avesse evitato certe “uscite” non proprio felici, essi non avrebbero avuto pretesto a quest’opera di disinformazione e censura: avrebbero dovuto uscire allo scoperto muovendosi senza alibi e senza maschere; e quindi ha sbagliato l’on. Di Pietro (chi non ha sbagliato una volta nella sua vita?), anche fornendo agli avversari su un piatto d’argento un pretesto per i loro abusi e soprusi.
Quanto a Napolitano, ovviamente è persona troppo intelligente per cadere nelle trappole degli ipocriti: interverrà energicamente quando sarà il momento e quando potrà farlo, al di sopra di ogni possibile dubbio, nell’esercizio delle sue prerogative costituzionali; e sul suo scrupolo di massimo Garante sarebbe malafede insinuare il benché minimo dubbio.

ANNUNCIAZIONE ANNUNCIAZIONE!!
Stiamo creando un "giornale" con i fatti del giorno presi dal blog di Antonio Di Pietro, dal blog di Grillo, da quello di Travaglio, da Antimafia 2000 da facebook e da altri ancora. 5 o 6 pagine in formato A3 (o, in alternativa,il doppio in A4) da stampare in 2 o 3 copie e da lasciare in qualche luogo pubblico. Nessuno scopo di lucro, nessuna sponsorizzazione da chichessia, nessuna spesa (escludendo l'inchiostro e la carta).

Chi volesse partecipare mi invii una e-mail all'indirizzo facendo comparire, nell'oggetto, la parola "Giornale" (senza le virgolette e scrivendo qualcosa altrimenti non capisco se è spam o meno). Gli sarà inviata una e-mail di delucidazione con allegata una copia in formato PDF dell'ultima realizzazione (cronologica).

Sabato 1 agosto 2009: siamo arrivati a 50 aderenti.

Massimo, sono d'accordo con te circa la tua intervista al Riformista. Ciao, Elvio.

Rispondo a Davide di Padova il quale sostiene che chi pensa il contrario di quanto lui afferma è in malafede. L'esempio che lei fa su berlusconi e il pdl calza proprio a pennello: ovvero si tratta di tutto ciò che IDV non dovrebbe mai diventare. Questo è uno spazio di dialogo e confronto ed ogni partito che si rispetti deve saper tollerare un minimo di dialettica interna. Il capo mandamento lo faccia fare a Berlusconi... Tornando al tema credo che il Presidente Di Pietro il suo miglior discorso lo abbia fatto subito dopo la straordinaria vittoria alle europee. Dispiace però dover constatare come la seconda fase da lui annunciata in quella circostanza non sia ancora partita. Personalmente ritengo sia arrivato il momento di affiancare alle critiche, le proposte: e per farlo occorrerà davvero usare i toni e le maniere forti....

Sono d'accordo con te.
La determinazione e la coerenza devono andare di pari passo con il rispetto dei ruoli istituzionali.
Napolitano, nel caso specifico, si puo' criticare (a volte si deve) ma un attacco frontale non è corretto e rischia l'efetto contario

Caro Donadi, in linea di principio sono pienamente d'accordo con Lei: del resto la politica e' fatta di "misura" e i mezzi devono essere guidati dal fine. Ma questo in condizioni di normalità. Secondo il mio punto di vista nel paese delle mafie le forme stanno oscurando la sostanza e il guanto di velluto nasconde solo un pugno molto molle. L'indifferenza dei governati rispetto a qualsiasi stravolgimento delle regole democratiche deriva pure dall'ignoranza dei fatti e dalla propaganda di regime: la tranquillita' del Presidente della Repubblica aggrava l'illusione che tutto sia "normale". La storia comparata del PD/IDV dimostra poi che il gioco dell'avversario si fa a forza di blandizie e di lusinghe. Non e' tempo di perifrasi: l'arroganza non arretra di fronte all'educazione ma di fronte alla fermezza. Per questo condivido la posizione piu' rigida di Di Pietro.

On.le Donadi,
già qualcuno ha accennato all'atteggiamento "pilatesco" del Presidente della Repubblica. Mi permetto ricordare che Ponzio Pilato ha, in definitiva, collaborato alla fama di un personaggio su cui, poi, è stata fondata una religione. Che forse (fatte le debite proporzioni) il nostro amato Presidente non stia, in effetti, fornendo elementi alla fama di Di Pietro?
Concordo che è un'ipotesi surreale ma, traducendo, se Napolitano insiste in un atteggiamento "soft" (Suo diritto) praticamente fornisce argomenti a Di Pietro che può avvantaggiarsene per la sua politica anti-governativa.
Mi piacerebbe, se lo ritiene, un Suo commento.
Grazie, con stima.

Caro Massimo, divisioni interne a IdV fanno solo il gioco di certa stampa mostrandoci divisi e litigiosi anche al nostro interno col risultato di creare nella gente un'immagine negativa. Si è mai sentito o visto qualcuno del PDL rilasciare dichiarazioni diverse o contrarie a quelle di Berlusconi? Chi scrive quì il contrario o è in malafede o non conosce le regole della comunicazione.
In ogni caso, buon lavoro Onorevole!

Onorevole:
la seguo da tempo ed apprezzo lo stile e sostanza dei suoi interventi.
Questa volta in particolare condivido pienamente la sua posizione.
Capisco le ragioni di ADP,ma non penso che in questo caso sia opportuno apparire come chi lo attacca di continuo.
L'immagine di litigiosità viene facilmente strumentalizzata dai media dell'opposizione (quai tutti)e l'Italiano medio riceve un'immagine distorta dell'IDV.Come dice lei,Napolitano è un gentiluomo,e non si trova certo in una posizione facile di queti tempi.
Napolitano non può essere trattato come un parlamentare qualsiasi,è il custode degli equilibri istituzionali del Paese.
Preferirei poi che l'IDV,ammirevole nella critica serrata al governo,cominciasse a dedicare più energie a proposte costruttive ed alternative sulle reti di protezione sociale che mancano(anziani,disoccupati ecc),all'istruzione,ricerca,ambiente,energia,modifiche di ASL e municipalizzate,attenuando le tattiche di attacchi quotidiani a questo o quello,che forse colpiscono di più al momento,ma a lungo andare,da sole,non permetteanno di crescere a quel 15-20% di voti che ci vorranno.
Con stima ed auguri di buon lavoro
Gianfranco

ANNUNCIAZIONE ANNUNCIAZIONE!!

Stiamo creando un "giornale" con i fatti degli ultimi giorni presi dal blog di Antonio Di Pietro, dal blog di Grillo, da quello di Travaglio e da alcuni gruppi in facebook. 5 o 6 pagine in formato A3 (e circa il doppio in A4) da stampare e da lasciare in qualche bar. Ognuno di noi potrebbe stamparne alcune copie e distribuirle. Nessuna foto, solo testo in bianco e nero. Si crea, si scarica, si stampano alcune copie e si "abbandonano" da qualche parte. Con l'aiuto di 30 volontari, mediamente, per ogni città si potrebbero informare decine (se non centinaia) di migliaia di persone. L'unica cosa da verificare è se si può fare senza violare le leggi (e pare di no se si prendono determinati accorgimenti).

Se qualcuno vuole partecipare mi invii una e-mail all'indirizzo facendo comparire, nell'oggetto, la parola "Giornale" (senza le virgolette).

A tutti coloro che scriveranno invierò una copia in formato PDF dell'ultima copia realizzata (cronologica).

----------------------------------------------------------------------

Martedì 28 luglio 2009: siamo arrivati a 21 aderenti.

Questa volta non mi trovo pienamente d'accordo con Lei, caro Donadi. Sa perchè? Perchè Napolitano dimostra di farsi un baffo degli interessi del Paese, mostrando un atteggiamento remissivo e da "schiena piegata" di fronte ai provvedimenti schifezza, in materia economica e di giustizia, che il Governo berluscoide continua a varare senza che colui che dovrebbe garantire una difesa strenua dei valori costituzionali, ovvero Napolitano, batta ciglio, eccezion fatta per una inutile letterona di 9 pagine allegata al DPR con cui ha promulgato il Disegno di legge sulla sicurezza.
Rimpiango Ciampi, lui sì che è stato un grande Presidente.
E condivido la battaglia che Di Pietro sta portando avanti per invitare Napolitano a togliere le fette di prosciutto che si è messo davanti agli occhi.
D'accordo, la lotta va fatta contro questo governo liberticida ed illiberale, ma non si può non combattere un uomo che avrebbe il potere di ostacolare Berlusconi ed i suoi scherani pronti alla morte a fare i suoi ed i loro interessi.
Qualche minuto fa ho letto una Sua dichiarazione sulla possibilità di chiedere il ritiro delle nostre truppe dall'Afghanistan. Non sono d'accordo nuovamente.
Bisognerebbe predisporre in tempi brevi operazioni progressiva di ritiro dei nostri soldati, una volta assicurata una sommaria condizione di sicurezza ed indipendenza al popolo afghano.
Non è possibile pagare con tanti ragazzi morti e miliardi di euro che andrebbero destinati ad altri settori (scuola e ricerca in primis)!
Con immutata stima,
Roberto Bordi

Napolitano un galantuomo? Ma per piacere!

L'articolo 74 della Costituzione italiana conferisce al Presidente della Repubblica il potere di rimandare (con messaggio motivato) una legge alle Camere.
Se le camere approvano nuovamente la legge, questa dev'essere promulgata.
Si possono condividere o meno alcune scelte, però francamente mi pare eccessivo accusare di non conoscere la Costituzione chi avrebbe voluto che il Presidente della Repubblica non firmasse la legge sulla sicurezza.
Se il Presidente ha evidenziato 9 punti critici poteva anche non firmare la legge.
L'Italia dei Valori, per la politica che attua è premiata dagli elettori, che inviduano nel partito una seria alternativa a Berlusconi.
La ricca partecipazione di commenti all'intervista rilasciata a "il Riformista" dimostra la vitalità del partito, che però non deve smarrire la sua unitarietà.
Cordialità

Caro Donadi ,condivido in pieno tutta la sua intervista
saluti e buon lavoro
dott.Paolo Fidanzi

Gent.mo Onorevole, sicuramente lei ha agito per il meglio, non posso che condividere il suo modo di affrontare situazioni che potrebbero risultare dei boomerang, d'altra parte resto perplesso di fronte al comportamento del Presidente della Repubblica e istintivamente sostengo anche la reazione diretta di Di Pietro! E' tale ormai la sfiducia che nutro nei confronti del ruolo che dovrebbe svolgere il Presidente della Repubblica che non posso non temere qualche brutta sorpresa. Quindi in conclusione direi che essere cauti e strategici come intende fare lei, rischia di diventare una doppia beffa, ovvero una posizione di Napolitano che ci lascerà ancora più delusi e questo nonostante si sia cercata la strada del buonsenso. D'altra parte con il sistema del "ma anche" e del "pacatamente" già qualcuno ha dovuto fare i conti con risultati pari ad un pugno di mosche. Siamo certi che gli interlocutori istituzionali siano meritevoli di tanta precauzione ed abbiano davvero tutta questa buona fede? Lo vedremo presto.
Un cordiale saluto
Gianni

come veicolarlo verso IDV naturalmente.....

Sposo in pieno l'ultimo intervento. Toglierei solo il "se" della quinta riga, e concentrerei ora l'attenzione sulle strategie comunicative da adottare per giungere a nuove fascie di cittadini, in breve: come veicolare il voto alternativo alla lobby politica che come anche il Presidente Di Pietro ha recentemente sostenuto vede riuniti PDL PD E UDC? Alcune volte mi viene da pensare che se Berlusconi si fosse ritirato dalla scena politica ora a guidare l'Italia ci sarebbe una mediocre riedizione del pentapartito....solo alcune volte però.

Il problema non è che Di Pietro critichi o meno Napolitano che per me è e rimane una profonda delusione, ma che i media non diano altra notizia. Focalizzano l'attenzione sull'alterco e non spiegano le ragioni per cui è nato: e in questo hanno buon gioco grazie anche all'aiuto di oppositori per modo di dire. Nondmeno, se la realpolitik impone un contenimento degli attacchi di Di Pietro al Quirinale, possiamo momentaneamente accettarla, senza però retrocedere di un passo dalle nostre posizioni. Insomma si modelli pure la forma se si corre il rischio di un isolamento esiziale, ma non si alteri per nessun motivo la sostanza, altrimenti potremmo confluire nel PD o, peggio ancora nell'UDC.

Finalmente caro Onorevole ti sei smarcato dagli atteggiamenti folli ed irrispettosi profusi dal "capo" ( ??? di chi? ). Come più volte Ti ho detto, Tu sei una persona seria e di buon senso. Avanti così.
Aggiungo: se poi si trattasse anche di politica e non solo di tutto ciò che fa o dice, o dicono di averlo sentito dire (al di la delle azioni politiche) da Berlusconi, allora si potrebbe dire di fare "politica".
Buon lavoro Onorevole.

Siamo in molti a pensare ciò con cui la Sig. Leila chiude il suo imtervento. Il problema infatti non è sostanziale, ma formale. Siamo sicuri che l'unica soluzione sia imitare gli standard leghisti o addirittura piddiellini? Da parte mia credo di no. Mi sembra che nell'intervista di Donadi non venga sconfessata la sostanza dipietrista, semplicemente le cose vengone dette con toni che riescono a giungere anche a chi non è schierato con IDV. Si tratta di un problema di tattica: se IDV vuole continuare la sua crescita deve saper parlare anche a chi non si riconosce in certe esuberanze del nostro caro Presidente. Il rischio è di autoconfinarci in una zona d'ombra che le iniziative tipo quelle condotte ieri dal Sen. Pedica (di cui certo apprezziamo la tenacia e il lavoro straordinario da coordinatore regionale) non fanno che alimentare: ovvero un gran can can che trova d'accordo noi che ne condividiamo le linee di fondo senza però riuscire realmente ad incidere su fascie di elettorato che ora non ci gratificano con il loro consenso ma che, con una politica meno urlata e più seria, potrebbero trovare in noi una vera alternativa di governo. Dall'8% è più facile scendere che salire, e io sogno una IDV primo partito del centrosinistra. Comunque è giusto dialogare senza accentuare divisioni interne che nella realtà non esistono. W L'ITALIA.....dei VALORI!!!!!

Mi dispiACE,oN:dONADI,MA QUESTA VOLTA NON SONO D'ACCORDO CON lEI.Ci siamo forse dimenticati di quello che dichiarava la carfagna quando sosteneva che Napolitano non era il suo presidente,in quanto lei non si sentiva rappresentata da lui? e ci siamo altresì dimenticati di aver visto nello studio del sindaco di verona tosi(sempre minuscolo) la foto di un altro presidente al posto di quella di Napolitano, perchè anche Tosi non lo riconosceva come il suo presidente? E ora ci sentiamo molto offesi dall'atteggiamento di Di Pietro(che io condivido in pieno)che chiede al Presidente quello che tutti noi senza voce gli chiediamo da molto tempo.Vi siete anche dimenticati gli insulti dei leghisti a Ciampi al parlamento Europeo? Adesso, veramente BASTA!!! sempre due pesi e due misure, vorrei vedere la stessa tenacia a perseguire tutte le stupidaggini, insulti e volgarità che vengono quotidianamente espresse da berlusconi.Io comunque continuo a pensare che Napolitano, sia il peggior presidente della Repubblica ( dopo cossiga) che l'Italia abbia mai avuto.
Con ossequio

La chiarezza e la determinazione non deriva dall'uso di toni eccessivi o dall'insistito ricorso alla piazza. In questo modo in realtà viene indebolita la piazza stessa la cui forza si disperde in mille rivoli anziché erigersi come un fiume in piena nelle occasioni davvero importanti per contrastare la barbarie che ci circonda. Che IDV sia l'unica opposizione credo sia ormai chiaro a tutti. Per quanto mi riguarda però mi sembra altrettanto chiaro che dopo una fase contrassegnata dall'uso di toni cruenti che ci ha permesso di raddoppiare i voti raccogliendoli alla nostra sinistra, sia necessario adesso raddrizzare la barra e iniziare a ragionare da grande partito, ovvero opposizione dura e senza sconti ma ragionata, pacata nei toni ed efficace nella sostanza. Concordo dunque con l'On. Donadi che non le manda a dire senza cadere nel tranello di chi aspetta solo queste occasioni per dire che IDV è un partito eversivo.
A livello locale, dove anche io svolgo la mia attività, molto spesso siamo isolati, ignorati, oscurati. NON CHIUDIAMOCI NEI GHETTI MA CERCHIAMO DI PARLARE A TUTTI GLI ITALIANI!!!!!!

AVANTI ITALIA DEI VALORI!!!!!!

Mi piacciono i distinguo di opinione tra persone pacate e in sintonia come lo sono certamente Donadi e Di Pietro. La dialettica "intelligente" fa bene alle persone intelligenti. Oltretutto le divergenze dei commenti precedenti confermano la difficoltà di essere tutti d'accordo. C'è invece totale accordo sulla necessità di tenere alta la guardia nella difesa del paese e degli elettori, e sperando che questi siano sempre di più rinnovo a Massimo e Tonino stima e incitamento a non mollare.

Ieri sera mi è venuta un'idea: vogliamo creare un "giornale" con i fatti degli ultimi giorni presi da questo blog, dal blog

di Grillo, da quello di Travaglio e da facebook? 5 o 6 pagine in formato A3 da stampare e da lasciare in qualche bar. Ognuno

di noi potrebbe stamparne qualche copia e distribuirle. Nessuna foto, solo testo in bianco e nero. Si crea, si scarica, si

stampano alcune copie e si "abbandonano" da qualche parte.
Con l'aiuto di 30 volontari, mediamente, per ogni città si potrebbero informare decine (se non centinaia) di migliaia di

persone. L'unica cosa da verificare è se si può fare senza violare le leggi...
Che ne dite?

Se qualcuno vuole discuterne può inviarmi una e-mail all'indirizzo scrivendo, nell'oggetto, la parola

"Giornale" (senza le virgolette).

A tutti coloro che scriveranno invierò una copia (in formato PDF) di questa "cosa" fatta ieri sera con le notizie degli

ultimi giorni.

Mio caro Donadi
Spero che domani i giornali non pubblichino "spaccatura nell'IdV" ;-)

Scherzi a parte, non ci vedo nulla di male chiedere al Presidente della Repubblica spiegazioni riguardo ai suoi comportamenti come, appunto, Presidente della Repubblica. Inoltre Lui (il Presidente della Repubblica) non dovrebbe PERMETTERSI DI OFFENDERE il Popolo (che lo elegge e lo PAGA) affermando che dal popolo certi comportamenti se li aspetta ma da Di Pietro no. Ci sta prendendo in giro? Se certi comportamenti te li aspetti, allora cambia il tuo modo di fare e fa ciò che si aspetta il Popolo (sempre nel rispetto della Costituzione). Se andiamo a vedere, quello che si aspettava il popolo era che non promulgasse delle leggi palesemente incostituzionali o che vanno contro la Giustizia favorendo i criminali.
A che serve firmare e scrivere una lettera di accompagnamento? A nulla, infatti il governo, oltre ad avergli riso dietro (e venuto da ridere perfino a me da casa) lo ha anche preso per il c.u.l.o. dicendogli "discuteremo i suoi dubbi"... e intanto il ddl è diventato praticamente legge.

Napolitano sta dimostrando , come sempre, di voler fare la figura da grande senza aver rogne. Era felice nella bolla del consenso assoluto che pdl e pd gli avevano ritagliato per controllarlo. Napolitano ha preso le difese dei crudeli russi al tempo della repressione contro l'Ungheria per essere dalla parte di chi andava allora per la maggiore; poi, dato il vulcano Berlinguer, ha cambiato idea: è un ignavio!Va dove la corrente vincente lo porta. Grandiosi i toni di Di Pietro che impediscono ai cittadini di vedere in Napolitano un intoccabile santo. Bravissimo di Pietro ad aver sottolineato che chi non conosce la costituzione è Napolitano stesso con questi interventi irrituali. Giusto ora lasciarlo riflettere per tornare alla carica quando se lo merita. Napolitano ora sa che rimanere servo della maggioranza non sarà impresa facile. Il pd ora sa che sconfessando un'azione sacrosanta dell'idv mette ancor più a nudo da che parte realmente stanno i suoi vertici. Credo gent. on. Donadi che l'azione sia stata giusta e che ora, solo, si possa fare come dice lei fino alla prossima necessaria stangata.
Vi prego però di chiarire il tutto a lato non tramite interviste che danno modo ai giornali servi di parlare di contrasti interni all'idv

Concordo pienamente con Lei, il Presidente Napolitano non è che sia intoccabile, ma sinceramente non vedo nulla da eccepire nel suo modo di lavorare, finora ha fatto praticamente tutto secondo le sue funzioni e credo che fare muro contro muro contro Berlusconi non porti a nulla, considerando che se rifiutasse di firmare una legge e la stessa gli ritorna intonsa dalle Camere sarebbe costretto a vergarla comunque se non si vuole dimettere e prego affinchè la cosa non avvenga mai, dato che avremo Berlusconi al suo posto per ancora 7 anni: penso mi suiciderei... Quindi il buon Giorgio fa benissimo a firmare con "appunti", gli italiani saprebbero che quella legge non è proprio il massimo e quindi la destra in caso di problemi se ne assumerà la responsabilità.

Premesso che concordo nei contenuti della lettera aperta inviata da Di Pietro al Presidente della Repubblica, concordo anche sul fatto che non sia facile trovare la forma per portare avanti queste domande. Se pur l'istituzione piu' rappresentativa della cittadinanza italiana, Napolitano non puo' essere sopra ogni critica. Personalmente non capisco l'atteggiamento del Presidente che pur avendo seri dubbi ha firmato la legge e ritengo che difficilmente verra' cambiata dalla maggioranza. Al limite faranno qualche ritocchino come hanno fatto con il Lodo Alfano dopo la parziale illegittimità costituzionale del Lodo Schifani. La sostanza rimarra' sempre pessima.

Caro Massimo, rispondo in modo indiretto.

Con Napolitano al Quirinale, non rimpiango certamente Cossiga……… Ma Pertini, Scalfaro e Ciampi, SI’!

Caro Massimo,
anche a mio parere il Presidente non si è comportato in modo corretto, forse non è libero di agire. Ma non si può tacere sull'inopportunità delle strade scelte dal PDR come la firma del lodo alfano a legge ancora fresca d'inchiostro e questa promulgazione con le istruzioni per l'uso sull'abominevole pacchetto sicurezza. Sono comportamenti incoerenti con il ruolo che il PDR deve svolgere
Sbagliatissimo invece il sit in davanti al Quirinale, non l'ho apprezzato e l'ho trovato decisamente fuori luogo.

Questa volta non sono d'accordo con Lei. Di Pietro fa bene, la figura del presidente della repubblica Non deve essere quella del nonnino buono, Napolitano non fa il suo dovere. Giusto criticarlo aspramente secondo me. Capisco i suoi timori ma non possiamo rimanere inermi.

Caro Massimo Donadi, mi dispiace ma non sono affatto d'accordo con te: Contraddizioni, imprecisioni e distanziamenti dal Presidente sono inammissibili. Torna a casa o forma un tuo nuovo partito. Ritengo che ti sei messo fuori da solo. Mi dispiace per la nostra amicizia.
Carlo Mascarino dall'Argentina.

ho letto adesso dell'intrusione del parlamentare PEDICA dell'IDV ad una conferenza stampa del ministro GELMINI per esporre il problema dello scioglimento dell'amministrazione comunale di FONDI. Io penso che con questi atti e con altri stiamo perdendo un po la faccia..è meglio darsi una calmata e far valere i nostri diritti con metodi più civili e degni di uno dei principali partiti italiani. Non è così che si contrasta il governo berlusconi, anzi questo è il modo peggiore..si da allla maggioranza la possibiltà di getttare fango sull'IDV e screditarci di fronte a milioni di italiani. stiamo facendo il gioco del centrodestra. Bsogna costituire subto, appena eletto il nuovo segretario del PD, un centro sinistra forte, unito che possa contrastare al meglio il governo berlusconi, da soli non si va da nessuna parte...

Sei davvero una persona di buon sbnso , quela sei tu
Sai Massimo che cosa ho provato vedendo Di Pietro davanti al Qurinale in quel modo?
un senso di rigetto verso tutta la poltica
Credimi: lo confidavo stamattina a dn amico criticando aspramente DiPietro
Non possimo trasporre i problemi da na persona all'altra
Non so se Di Pietro sappia cosa sia l'EGO IPERTROFICO ma temo ne soffra
Tu fai bene a tenre la TUA LInea
Giusta così Hai la stima mia
E forse grazie a Te non butto alle ortiche anche iDV
Ormai non mi sento piu rappresentato da nessuno
MA FAI PURE SAPERE A DI PIETRO CHE NON CI SIAMO COSì NON VA PROPRIO E NON VA NEPPURE QUELLO CHE VEDO IN IDV A PARTE LE PERSONE COME TE
CON STIMA PROFONDA

ALBERTO

Condivido in pieno quello che lei sostiene, ed e bene che qualcuno faccia notare al nostro Leader che non sempre si può attaccare Napolitano,succede che questi interventi fuori luogo danneggiano l'immagine del Partito e non vorremmo pagarne le conseguenze, e questo dispiace molto, come lei ha già ricordato il sacrificio che voi avete fatto per portare il partito a questi livelli trovandovi in un Bar con quattro gatti a discutere e trovare l'intesa per costruire il Partito.
Adesso non vorremmo perdere tutto quanto si e costruito solo perchè Di Pietro non riesce a frenarsi nelle sue esternazioni contro Napolitano , questo sarebbe compito della Mura a farlo riflettere prima di parlare.
Spero di incontrarla a Vasto per il quarto convegno, un saluto sincero con tutta la mia ammirazione. Francesco

Ho letto con attenzione tutti commenti. Io credo che la nostra politica sia cristallina:quando dobbiamo fare, facciamo e laddove dobbiamo lavorare per fare opposizione, ci siamo. In fin dei conti che cosa dice Di Pietro? Che questa legge è un attentato alla Costituzione, una vergogna e pertanto che il Presidente della Repubblica potrebbe, utilizzare il suo potere di rimandarla alle Camere, invece di promulgarla immediatamente.
Ora questa legge noi l'abbiamo letta e criticata nelle piazze e sui nostri blog. Per me è sacrosanto aspettarsi che il Presidente della Repubblica utilizzi il suo potere come custode della nostra Costituzione. Tuttavia Napolitano - rivolgendosi a Di Pietro - ci trasmette anche un altro messaggio e cioè che il Presidente della Repubblica non ha molto potere se non quello, prima del contrasto istituzionale "dell'autorevolezza". In fin dei conti parla all'Italia: è il cittadino con il suo voto che determina il primo responsabile di ccolui che poi, eletto, va a fare certe leggi. E se il vero potere ce l'ha il Parlamento allora è nei partiti di governo che occorre puntare la forza dell'opposizione. In qualità di leader di un partito Di Pietro ha sollevato un problema, e in qualità di Presidente della Repubblica, senza eccessi il Presidente della Repubblica ha preso posizione. Nel rispetto dei ruoli si costruisce e si mantiene la casa della democrazia. Una grande lezione di diritto , questo battibecco. Nessuna offesa, ma un grande spunto per un'opposizione ancora più forte , possiamo ancora dire qualcosa alla gente e spronarli a dare un voto a IDV, che è un voto diverso non è , semplicemente, un voto "contro"

Caro Massimo,
condivido l'opinione per cui è preferibile non esarcerbare gli animi nei confronti del Presidente della Repubbilca e cio che rappresenta, ma credo anche che sia necessario far emergere le contaddizioni che possono favorire leggi che antidemocratiche o dannose per la società civile. Quindi, attenzione, meglio non dare l'idea che all'interno del Partito vi siano correnti contrapposte, sarebbe un grave errore...
In ogni caso, buon lavoro Massimo!!!

E BASTAAAAAA!!!!!!!!! NON SE NE PUO' PIU'!!!!!! BERLUSCONI A CASA!!!!! W DI PIETRO!!!! W DONADI!!!!! W NAPOLITANO!!!!!!

Condivido in toto. Il presidente Napolitano sta svolgendo al meglio il suo ruolo e poi così hai ragione tu così si fa solo il gioco di Berlusconi!!
Vai Massimo, continua così, sei il migliore

cari tutti, ascoltate la voce di una vecchia zia. a più di 60 anni ne ho viste parecchie in politica. ricordo quando scalfaro fu accusato da berlusconi di essere di parte. perse autorevolezza e credibilità e fu considerato una voce politica come tante. berlusconi mira a questo e napolitano glielo sta impedendo. di pietro rischia di costringerlo a scnedere nell'arena politica e ddi indebolirlo. a quel punto non avrebbe più argini.

Massimo sono perfettamente d'accordo con te. Tanti dell'Italia dei Valori dovrebbero prendere esempio da te. La cosa che non mi piace di molti esponenti sono i toni sempre eccessivamente alti. La tua compostezza sia da monito per gli altri.
Grazie Massimo per quello che fai

Io credo che l'idv sia la sola vera opposizione parlamentare esistente e donadi un suo più autorevole rappresentante. ho sempre condiviso le scelte di di pietro, ma stavolta suggerirei più cautela. napolitano non è berlusconi e la presidenza della repubblica è un'istituzione che merita rispetto perché è l'unico argine allo strapotere del premier

completamente d'accordo. come ho già commentato su facebook, a differenza che sul "lodo alfano" (magari avesse usato in quell'occasione la "moral suasion"), stavolta non sono d'accordo con le valutazioni dell'on. di pietro, di travaglio ed altri. il presidente napolitano, sicuramente con modalità inconsueta, ha percorso una strada che, in vista di una possibile "chiamata in causa" della corte costituzionale sull' ormai "legge-sicurezza", peserà come un macigno. con conseguenze probabilmente più rilevanti dello stesso rinvio alle camere.
a volte, il percorso più efficace non è una linea retta. almeno in politica.
le auguro un proficuo lavoro,
stefano fernando tozzi

“Su De Rica non si può” diceva una vecchia pubblicità. La vita pubblica ha designato un certo numero di cariche o di ruoli su cui non si può sindacare. Pare che, come nel gioco dei “4 cantoni”, chi arriva a una certa carica è in una gabbia dorata e a costoro il perbenismo diffuso (giornalistico, politico) deve tributare solo onore. Dobbiamo preferire che dubbi personaggi ci annuncino, “democristianamente” ed elegantemente, autentici soprusi a danno del diritto pubblico? Di Pietro si stà rivolgendo alla più alta carica dello Stato, perché - oltre che ai media internazionali - non sappiamo più a che santo votarci!

Molti uomini diventano “carica istituzionale” per elezione (anche quelli della fumata bianca), per cooptazione, per carriera, per raccomandazione, eppure sono uomini, fallibili per definizione, eletti da uomini, come un Presidente della Repubblica, fino all' altro ieri uomo di partito.

IDV è progredita in voti e persone per la chiarezza-immediatezza-parlar chiaro del suo Presidente.

Gentile onorevole, conosco il suo operato da diversi anni e la mia conscenza mi porta ad avere la massima stima nei suoi confronti.
Credo che la pluralità di posizioni all'interno di un partito sia comunque un fatto positivo, anche se nello specifico credo che le critiche nei confronti del Presidente non siano condivisibili.
Ero presente al Quirinale e rivendico con decisione la decisione del Presidente e del coordinatore regionale del Lazio, senatore Stefano Pedica, di far sentire la propria posizione al PResidente Napolitano.
Oggi come l'8 luglio 2008 sentiamo la necessità di rimproverare, pur nel rispetto della carica e della Carta Costituzionale, a Napolitano un'eccesiva prudenza nei confronti dell'attuale esecutivo e delle sue leggi vergona accompagnate da un eccessivo utilizzo della decretazione d'urgenza non rispondente ai dettami costituzionali. Ricordo nella storia della Repubblica anche recente attacchi ben più violenti e volgari da parte delle forze politiche, basti pensare alle accuse a Scalfaro e Ciampi.
Io temo che nel rapporto non idilliaco tra l'attuale inquilino del Quirinale e Di Pietro ci siano motivazioni che vadano ricercate nei primi anni '90, quando le indagini dell'allora magistrato non si fermarono di fronte alla migliorista del PCI/PDS, ala di cui Napolitano era il maggior esponente.
Malgrado tutto auguro a Lei e al nostro Presidente di continuare a lavorare come da anni state facendo, in piena sintonia con ideali di legalità e giustizia.

Caro Massimo,
Lei, con il suo distinto comportamento, fa vedere ai servitori del padrone che ci si può esprimere liberamente anche non condividendo le idee del proprio leader. Per me questo è un bellissimo esempio di libertà di espressione.
Per quanto riguarda il contenuto, mi rendo conto che la gente o ci ama o ci odia, difficile spostare ancora l'ago della bilancia. Napolitano è il nostro Presidente, anche troppo spesso non prende posizione. E questo è un danno per la nazione. Non può assecondare un governo se non ne condivide l'operato. Forse vuole la stabilità nel paese, vuole il bene del paese, e nella situazione attuale Lui non riesce a vedere possibilità diverse da quelle attuali.
Di Pietro vorrebbe un Presidente attivo, presente, lo vorrebbe scuotere da quello che a volte appare un torpore. Napolitano forse è come un nonno stanco che vuole vivere sereno e senza problemi.
Per me Di Pietro è come il nipote effervescente di questo nonno, un nipote che dovrebbe dire le stesse cose in modo sempre incisivo ma diverso, abbiamo notato tutti che pure in Parlamento ci snobbano, ci insultano, ci tacciano di tutto e di più. In alcune realtà locali come la mia, siamo persino INVISIBILI, inesistenti.
Oggi Pedica ha interrotto la conferenza stampa dei ministri dove parlava la Gelmini. Spero che abbia parlato a proposito dell'argomento, anche se non so quanto la Gelmini potesse sapere della giunta comunale di Fondi (Latina) che dev'essere sciolta per infiltrazione mafiosa.
Ma se il senatore Pedica è intervenuto per il piacere di disturbare, è lì che agiamo in modo sbagliato. Capisco farsi sentire, bucare un video sempre più oscurato alla parola IDV, ma non sono possibili certi atteggiamenti...
I miei più cari saluti
Silvia di Verona

Caro Massimo, io penso che in questo momento le cautele che sarebbero normali e doverose in un Paese normale vadano messe da parte. L'Idv ha in questo periodo sulle spalle l'immensa responsabilità di rappresentare l'unica opposizione a un gruppo di potere potentissimo e pericolosissimo, e di farlo da posizione di totale isolamento. Non è facile, ma è necessario mantenere saldissima la rotta e non guardare in faccia nessuno, fosse anche il Presidente della Repubblica. Fra l'altro, trovo nutile e un po' assurdo che tutti facciamo finta di non sapere che Napolitano è del PD, non è calato dal cielo avvolto in una nube di imparzialità il giorno prima di essere eletto Presidente...

Così rischiamo di fare il gioco del premier»..........

Così facendo, rischiamo di “costringere” il capo dello Stato ad essere ancora più prudente...........
++++++

Caro Massimo..
Vorei sapere in che modo si possono "concretizzare" questi concetti,non sono un politico e mi paiono alquanto "vaghi"...............

Sono d'accordo, purtroppo muoversi sul filo del rasoio non è cosa facile, il rischio di ottenere il risultato opposto e molto alto.
Come sintetizzato da commento di luisa persico

di pietro ha ragione nella sostanza ma non nel metodo. è sbagliato indebolire il quirinale. tutti sanno che napolitano vuole arginare berlusconi e che non è suo compagno di merende. criticare il capo dello stato e non berlusconi rischia di danneggiare l’italia dei valori e di farla restare isolata e più debole.

Buon lavoro

Le "sparate" di Di Pietro,suonerebbero come una "stonatura" in un paese "normale".....Ma nel contesto attuale, sono addirittura necessarie.........Non voglio soffermarmi sul danno causato da un modello che calpesta i diritti elementari sanciti dalla Costituzione e non solo.....Cosa avrà insegnato la ratifica del lodo Alfano ai nostri figli??... Loro,i nostri figli,gli uomini di domani,cresciuti in un marasma di volgarità,prevaricazione,abuso,ingiustizia.Sarà questo il loro bagaglio socio-culturale-etico?...Noi...Oggi,abbiamo la grande responsabilità di combattere,sia pure con la scimitarra,questa deriva da cui non riusciamo a ridestarci e che pagheranno amaramente sempre loro.. I nostri figli........Bossi,Lega,oltraggiano e offendono bandiere, istituzioni e Costituzione ad ogni piè sospinto e la politica tace e il Quirinale "abbozza". "due pesi due misure"..No!..Caro Massimo.Ho grande stima per il tuo modo di concepire la politica e l'approvo in pieno.....Ma lasciamo ad A.Di Pietro "l'onere" di dare spallate a scuotere coscienze fin troppo dormienti....................

Invia nuovo commento

Il contenuto di questo campo è privato e non verrà mostrato pubblicamente.
  • Indirizzi web o e-mail vengono trasformati in link automaticamente
  • Elementi HTML permessi: <a> <em> <strong> <cite> <code> <ul> <ol> <li> <dl> <dt> <dd><table><tbody><tr><td>
  • Linee e paragrafi vanno a capo automaticamente.
  • Images can be added to this post.

Ulteriori informazioni sulle opzioni di formattazione