Intervista rilasciata a L’Unità

 

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Pubblico una mia intervista apparsa ieri su “l’Unità”. Vorrei conoscere la vostra opinione in merito.

 

“Il Pd è il nostro alleato naturale, ma non ci deve considerare residuali”

 

L’unica collocazione possibile per l’Idv, “oggi, domani e sempre” è nel centro sinistra. A livello locale come a livello nazionale, con un’unica pregiudiziale: “La massima serietà nella scelta dei candidati”. Massimo Donadi, capogruppo Idv alla Camera, toni gentili, parole misurate, non per questo Antonio Di Pietro.

 

Nel centrosinistra per una nuova coalizione, ma alle vostre condizioni.

“Nel centrosinistra sempre – anche se Berlusconi dovesse uscire di scena – e senza venir meno al bipolarismo che non può essere rimesso in discussione. Per  questo abbiamo rilanciano il tema delle alleanze: insieme al Pd vogliamo ricostruire una sinistra moderna e riformatrice che sappia tornare al governo con una proposta concreta e non soltanto perché dall’altra parte c’è Berlusconi£.

 

Intanto però ci sono le amministrative e parecchi problemi in molte regioni. I paletti?

“Siamo convinti che per tornare al governo del paese a partire dalle Regioni non serva soltanto un progetto di contenuti di programma, ma sia necessario recuperare rispetto ad un centro destra che ha dimostrato di avere compromesso una serie di valori etici e morali di riferimento, quella diversità che per tanti anni ha contraddistinto le amministrazioni di centrosinistra”.

 

Tutti uguali?

“Credo che in alcuni casi in questi anni l’idea di buon governo che ha sempre contraddistinto le amministrazioni del centrosinistra sia stata compromessa. Non vogliamo metterci in cattedra e fare i maestrini, ma al Pd diciamo: mettiamoci insieme e ricreiamo questa diversità, ricominciamo a essere la coalizione che mette i migliori amministratori al servizio della collettività, catalizziamo il consenso perché sappiamo gestire il potere riportando il merito al centro. Dobbiamo riaffermare il senso etico di una coalizione di centro sinistra. Il Pd è il nostro alleato naturale, insieme possiamo riuscire nell’impresa. Non escludiamo a priori altre liste, ma a una condizione: chi ha governato male se ne deve andare”.

 

Vendola in Puglia ha governato male?

“Abbiamo dato due giudizi definitivi sulla Calabria e la Campagna. Bassolino e Loiero hanno perso non la fiducia dell’Idv ma di tutti i cittadini campani e calabresi. Quindi vanno mandati a casa, su questo non siamo disponibili a transigere. Sulla Puglia il discorso è aperto, perché abbiamo la sensazione che non sia ancora completamente chiaro se Vendola sia stato vittima di una situazione  a sua insaputa o ci siano anche omissioni a lui riconducibili”.

 

Giorgio Merlo dice “Di Pietro non ha il monopolio della questione morale della politica italiana”. Che gli risponde?

“Non teniamo assolutamente, né lo rivendichiamo. Con altrettanta chiarezza diciamo che non accetteremo di essere una componente residuale dell’alleanza di centrosinistra.

 Siamo convinti che la famosa Unione dove tutto ruotava attorno ad un partito e il resto era un riempitivo per arrivare al 51% non abbia fatto bene al Pd. Soltanto se si accetta questa regola di convivenza comune si può andare avanti e tornare presto al Governo del Paese.

 

I rapporti con D’Alema come vanno?

“Ho la sensazione che l’attuale Pd abbia riunito due culture che hanno sempre ritenuto che al di fuori di loro non ci fosse spazio né dignità per altra politica nel centrosinistra. L’Idv mette a disposizione con umiltà della coalizione il valore della passione, dell’impegno civile, della buona politica e forse varrebbe la pena non sottovalutare tutto questo. Mi è sembrato di cogliere un cambiamento in quello che ha detto Pier Luigi Bersani qualche giorno fa: “Forse in passato nell’immaginare il nostro essere all’interno di una coalizione non siamo stati generosi”.

 

Il grande centro è un’ipotesi realistica?

“E’ un bluff, non c’è lo spazio politico e non ci sono i protagonisti all’altezza di questo progetto. Gli italiani, poi, lo hanno già appoggiato a favore del bipolarismo”.

 

di Maria Zagarelli, 

l'Unità, 21 settembre2009

Commenti

Caro Onorevole, ho letto con molto interesse la sua intervista così come con altrettanto interesse ho ascoltato il suo intervento a Vasto e in linea generale sono d'accordo con quasi tutte le argomentazioni; fa eccezione l'abolizione delle province che è un tema sul quale ho qualche resistenza perchè non si può affrontare solo questo aspetto senza aver prima valutato un generale riassetto di tutti gli organismi di governo (ovvero comunità montane, società partecipate, enti e consorze ecc.ecc.), spesso percepiti dai cittadini ancora più distanti di quanto non sia l'ente provincia (sembra che quello della "lontananza" sia uno dei motivi principali per giustificarne la soppressione!!). Detto questo, passo a darle il mio parere riguardo la sua intervista non senza premettere un fatto nuovo che finalmente (oso dire) qualcuno ha avuto la forza di portare alla ribalta nazionale e che prima o poi dovrà essere affrontato dal Presidente e dalla classe dirigente del partito: IdV nelle sue rappresentanze locali non può oggi dettare lezioni di moralità quasi a nessun partito. La recente inchiesta di Micromega (un ringraziamento a P.F.D'Arcais perchè davvero questo sembra essere un "atto d'amore" nei ns. confronti) ha delineato una situazione locale disastrosa; ai militanti locali già nota e più volte portata all'attenzione delle dirigenza, ma per tutti coloro che votano IdV d'opinione (ovvero la stragrande maggioranza, visti i risultati delle europee ed i confronti fatti con le amministrative) assolutamente sconosciuta. Forse per questo è rimasta per tanto tempo sottaciuta. Io credo che la difficoltà del PD a riconoscere le competenze/capacità dei nostri amministratori locali parta proprio dal fatto che le persone che oggi vengono proposte da IDV siano in realtà ben note, ed in taluni casi di discutibili qualità politiche e morali. Per rendersene conto basta leggere l'inchiesta e verificarne localmente la veridicita: almeno nella Regione Marche, per la parte a me nota, il rispetto dei fatti è pressochè totale. D'altronde sarebbe difficile creare una favola così circostanziata. Per carità tutti possono sbagliare i propri riferimenti politici una volta, ma io non penso di avere la forza di dare credito a personaggi che mi vengono imposti/candidati come IdV e che negli ultimi anni hanno cambiato setto/otto partiti. Per questo, occorre portare avanti la linea dell'apertura alla società civile, avendo però il coraggio di dare al nuovo che avanza le chiavi del partito sottraendole a chi, fiutando in anticipo l'affare della crescita esponenziale del nostro movimento, in maniera illegittima da qualche tempo se ne è impossessato. Mi auguro che la nuova fase congressuale vada proprio in questo senso: non vedrei male - nello Statuto o nei regolamenti congressuali - una clausola che imponga a chi si candida a cariche dirigenziali all'interno del partito, almeno una militanza attiva di tre anni in IDV. Il nostro non può essere il partito dell'opportunità politica, deve essere quello della coerenza. La coerenza non si pratica dichiarando - come bene fa Lei nell'intervista - che il partito è collocato in maniera netta in una coalizione di centro-sinistra mentre in alcune realtà si appoggiano coalizioni di centro-destra. Uno dei primi a farne le spese è Lei che non è più credibile. Sa meglio di me che l'appoggio al c-dx è già avvenuto in una Regione ed alcune avvisaglie si stanno avvertendo in altre. E la spiegazione che ci viene data è che inglobare personggi ex Forza Italia in IDV è opportuno per erodere il bacino elettorale del PdL!! E' questa la logica del partito nuovo? Io penso che qualche volta bisogna chiedersi se è il caso di avere qualche voto/amministratore in meno o camminare la testa alta e non è pura demagogia. Cordialmente, Roberto Minnucci

questo scudo fiscale all'italiana o meglio adattato al metodo berlusconiano è solo una truffa spacciata per riportare in italia delle risorse che servono per finanziare opere pubbliche ecc... questo è quello che ci vogliono far credere, ma in realtà serve solo per sdoganare e ripulire tanti mafiosi, tanti falsificatori di bilanci, bancarottieri ecc che hanno defraudato il nostro paese a scapito di noi cittadini che paghiamo le tasse fino all'ultimo euro. queste persone altro che condonate cavandosela con poche migliaia di euro, ma devono essere processate e condannate perchè hanno commesso dei reati.

Povero Giuseppe, per te quelli dell'IDV sono tutti onesti, positivi capaci...ma 'ndo vivi? Raccontami un pò del figlio di Di Pietro, come mai non si è dimesso da consigliere? E' che le poltrone fanno gola a tutti ma ancora non l'avete capito che questi dell'IDV non sono degli alieni...

Caro Massimo, in linea di massima sono daccordo con il suo pensiero, il PD e' l'alleato naturale con il quale costruire un'alternativa di governo e vorrei che vincesse Bersani, sia per la sua preparazione ma anche l'onesta' che emana, a pelle, la sua persona. Io sono un comunista che ha deciso di votare IDV prima dell'appello di Veltroni al voto utile, quindi mi sono avvicinato all'IDV per le circostanze createsi e sono rimasto meravigliato positivamente nel conoscere persone positive, oneste e capaci, i miei sensi hanno fatto quest'analisi e ho deciso di seguirvi. Io non sono laureato, ho smesso di studiare decenni fa, pero' conosco e capisco le persone e, nel mio piccolo, vorrei darle un paio di consigli : non essere precipitosi, non avere fretta nelle decisioni e non scendere a compromessi, ma soprattutto stare attenti a quelli che si avvicinano all'IDV solo perche' hanno inteso che e' il cavallo vincente, con un grande futuro davanti, selezionare e testare i futuri quadri dirigenti di un partito che mira ad espandersi, ma io dico, non a tutti i costi, il virus e' meglio combatterlo quando ce l'hai davanti che quando si e' insidiato dentro, ho avuto gia' qualche sentore di questa situazione, anche leggendo i commenti che mi hanno preceduto. Spero che leggera', o qualcuno gli riferira', questa mia piccola riflessione, la ringrazio e continuero' a seguirla insieme ai suoi colleghi! Giuseppe Iadecola

Dovendo agire all'interno del bipolarismo, che si ritiene ormai consolidato, bisogna pur scegliere un campo, uno o un gruppo di alleati con cui progettare un nuovo governo del Paese. Questo campo di azione tattico necessariamente deve costituire un riferimento costante , come un punto di ritrovo in cui dare appuntamento ai cittadini per disacutere il da farsi e non disperdersi con cambi continui di posizione. Per il resto, in un tempo post ideologico, non dobbiamo avere riferimenti della cultura del passato come medicine obbligate che dobbiamo accettare non ostante siano scadute. Stiamo tra la gente, la gente per bene. Teniamo come assiomi la legalità solidale, la giustizia giusta, l'interesse generale, la salvezza del pianeta.

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On. Donati,
il PD sarà pure, secondo lei, il naturale alleato nella politica nazionale, non credo possa essere altrettanto per le tantissime e diverse realtà locali.
Un esempio è Viterbo, dove il PD porta avanti progetti scellerati alla stregua del PDl, vedi il progetto del mega distruttivo aeroporto low cost. I programmi sono identici. Ora mi dica lei come dovremmo comportarci, fare gli inciuci, chiudere gli occhi, tapparsi il naso e orecchie? NO grazie.
Gianluca Ricci.

Car.mo Donadi,
assieme ai complimenti per tutto il lavoro che stai facendo, ti esorto assolutamente a continuare sulla strada che avete coraggiosamente scelto, senza dubbi o ripensamenti : ci sono milioni di persone, solitarie o riunite in associazioni e movimenti, che stanno aspettando di potersi riconoscere in una nuova organizzazione, in un Partito nuovo, che faccia davvero l'opposizione, che lotti senza paura contro questo governo piduista e mafioso : è la gente semplice, bella e determinata che da sempre viene chiamata "il popolo della Sinistra" .
I partiti della sinistra italiana, in un delirio suicida, si sono distrutti o si sono estinti, lasciando sul terreno macerie fumanti oppure creature transgeniche, dalla dubbia collocazione e natura .
Un enorme vuoto si è creato per la gente che ancora crede nei Valori storici della Sinistra, che poi sono la giustizia, la libertà, il lavoro, il bene comune, la pace, la democrazia .
L'Italia dei Valori può e deve rappresentare il naturale approdo per quel popolo, che cerca un porto sicuro dove attraccare,dopo una navigazione che, negli ultimi venti anni, si è dimostrata veramente troppo tempestosa e priva di bussole .
Mi ha sempre fatto ridere chi accusava Tonino di essere populista, o peggio ancora di nascere a destra … per lui e per la natura dell'I.d.V. parlano i fatti, le iniziative, le proposte di legge, il coraggio di fare opposizione : tutto ciò racconta un Partito che, nel suo programma e nella pratica quotidiana, ha fatto sue le più importanti e naturali istanze della Sinistra storica, che ha fatto sue le esigenze vere e i desideri della gente, anche e soprattutto quelli del "popolo della Sinistra" , da troppo tempo orfani di Enrico Berlinguer, della sua etica e della sua determinatezza .
Cari saluti .

Claudia ma ancora credi che Di Pietro sia stato imparziale nel corso delle sue indagini di Mani Pulite? Poverina!

E come mai il Nostro non indagò sul miliardo incassato dall'allora PDS? Perchè gli unici segretari ad essere graziati furono guarda caso D'Alema ed Occhetto?
Ancora andate dietro a questa gente ipocrita che si erge a paladina della questione morale...ma che cazzo vi dice il cervello?

Caro Massimo,
nel lungo periodo (che in politica non so se significa 2 anni o 20 anni) non posso che vedere un unico partito di centro sinistra, contrapposto ad un partito di destra. Considerate le difficoltà del PD (e la questione morale, peraltro cavallo di battaglia di Berlinguer, non è secondaria) magari può essere proprio IdV il nuovo partito aggregante delle diverse anime del centro sinistra. Se cosi fosse, come speriamo, il compito che ci attende in termini di elaborazione di un programma profondamente rinnovatore, di nuova organizzazione, di scelte di competenza e serietà delle donne e degli uomini, è a suo tempo enorme ed enormemente stimolante.

L'IDV si sta presentando come valida alternativa al cartello che vede protagonisti PDL e (ahimè) PD. L'alleanza con quest'ultimo è importante, ma non credo necessaria. Del resto, se il PD vuole costruire un progetto serio e duraturo, noi non possiamo che essere i naturali interlocutori. La storia recente insegna quanto sia costata l'alleanza con i micropartiti di sinistra. Spero prevalga il buon senso. In caso contrario, abbiamo dimostrato di essere in grado di sapere andare avanti con le nostre gambe. Non sottovalutiamo la nostra forza e il nostro consenso popolare: non abbiamo avuto bisogno di essere padroni dei media per raggiungerlo.

Giorgio Merlo dice “Di Pietro non ha il monopolio della questione morale della politica italiana”?
Invece ce l'ha, da" Mani Pulite" in poi, se non altro per la tenacia con cui l'ha sempre ricordata e ribadita . Dimostrino gli altri di aver fatto lo stesso, sempre e comunque, anche a costo dei loro sorrisini di degnazione.

POSSO CAPIRE LA NECESSITA' DI ALLEANZE PER RAGGIUNGERE LA MAGGIORANZA, MA VOTARE IDV, COME FACCIO DA SEMPRE, DIVENTA DIFFICILE SE SI CONSIDERA CHE DI QUEL VOTO POSSANO BENEFICIARE RUTELLI, D'ALEMA, IL SUO KILLERE LATORRE E TUTTA QUELLA COMPAGNIA PARASSITARIA CHE SI ANNIDA NEL CENTROSINISTRA E CHE A FASI ALTERNE INCIUCIANO CON LE PARTI AVVERSE.
IDV DOVREBBE PUNTARE DA SOLA AL 51%

Ho fatto l'ultima campagna elettorale per le amministrative da candidato dell'IdV a sostegno di un sindaco PD ed ero convinto che fosse la cosa giusta. Ma sto cambiando idea. Troppo spesso il PD è un PDL senza la L.
Le alleanze vanno fatte solo dove ci siano più che ragionevoli probabilità di successo e a patto di pari dignità. Dove il risultato è più incerto tanto vale correre da soli e dimostrare la nostra capacità di smarcarci da tutto il sistema precedente. Tanto non raccontiamoci palle, il PD è condannato a una lenta e continua discesa e nessuno dei nostri elettori si straccerà le vesti quando collasserà definitivamente in un'altra cosa.

Condivido che l'IDV sia collocata a sinistra intendendo per sinistra una socialdemocrazia moderna e postideologica. Il problema del PD è che non risulta nei fatti un partito di opposizione, ma è troppo incline a trovare terreno di scambio ed intesa con Berlusconi. Del resto Fassino ha ipotizzato alleanze elettorali con il Berlusconi nelle prossime regionali in lombardia e veneto! Mi sembra inoltre che il PD sia spesso infastidito molto di più dal rigore del nostro movimento, piuttosto che dalla demolizione della democrazia effettuata da Berlusconi. In sintesi: siamo e saremo alleati naturali del PD, ma a patto di vigilare sempre sulle sue reali intenzioni di fare vera opposizione ed alternativa al berlusconismo. p.s. Se non ci fosse l'IDV non voterei più da molti anni.

Sono d'accordo con Nicolò Gesualdo. Ma forse entrambi pecchiamo di ottimismo nello sperare che anche in un PDL senza il berlusconismo (non immaginabile...per ora) IDV possa intravedere un possibile futuro alleato. Ricordando, come ha ben rimarcato Sabrina Di Napoli, che in politica nulla è per sempre. Thomas Olivieri ha ad esempio sollevato uno dei problemi che, a livello locale, noi di IDV incontriamo rapportandoci a un PD per nulla, non molto anche a livello di politica economica, dissimile all'attuale PDL. Pertanto non credo che "la fascia di elettori" che guarda a IDV "da Destra" lo abbia fatto solo perché vede in Di Pietro un "uomo d'ordine": non siamo negli anni trenta, e per quanto mi riguarda sono nato qualche decennio dopo la fine del fascismo e di Mussolini. Ridurre il pensiero liberale o quello riformista alle ormai deteriorate categorie di destra autoritaria e sinistra estremista mi sembra semplicistico, soprattutto da parte di chi fa politica. Probabilmente il partito a cui mi onoro di appartenere potrebbe ambire a divenire il più concreto esempio di forza politica moderna, vera espressione di un rinnovamento che sappia stimolare il progresso, senza per forza svilire i valori della tradizione. In Europa, del resto, non mi pare che la collocazione di IDV sia tanto vicina a quella del PD...In conclusione credo che IDV, forse più e meglio del PD, certamente più e meglio dell'odierno baraccone pidiellino, possa cercare di riportare al voto la maggioranza degli italiani: quella che oggi non va più alle urne ma vorrebbe tanto tornare a sentirsi parte di una Nazione che cura la salute e la crescita civile dei suoi cittadini. Il fatto poi che Antonio, vecchio socialista del mondo politico che fu, si dica d'accordo con me, addirittura decrepito ex-giovane missino, mi pare la conferma di quanto, senza la pretesa di salire su nessuna cattedra, cercavo di esporre nel mio commento precedente.

Poveri illusi estasiati dall'Italia dei Valori...che sviolinate tocca leggere...ma dove cazzo vivete, non lo avete ancora capito che i politici sono tutti uguali? Come mai nessuno dell'IDV ha chiesto di discutere in aula il dimezzamento dello stipendio, dei vergognosi privilegi e delle auto blu a favore dei parlamentari?
Continuate ad andare dietro ai politicanti parolai e strapagati...

Ma come fa la IDV ad allearsi con il Pd, una fogna in cui c'è di tutto e di più? Decine di suoi esponenti indagati e arrestati in molte regioni, Liguria, Toscana, Campania, Calabria, Puglia, Abruzzo...Vogliamo andare a braccetto con Bassolino, Jervolino, Del Turco, Vendola ed suoi assessori arrestati, Loiero? Alla faccia della questione morale...

Caro Massimo,

anch'io sono un 'reduce' del Vasto IV, quindi ti ho ascoltato con piacere.
Vai così.
Abbiamo una sola lobby: quella dei cittadini per bene.
Liberalismo, vero, democrazia, reale, riformismo efficace sociale non assistenziale.
Questo è neoprogressismo.

Il Pd è un alleato naturale, sì, ma il vero problema è fin quanto potrà durare un'alleanza dove tutti gli "alleati" si strappano voti l'un l'altro senza strapparli all'avversario e soprattutto senza impedirne l'emorragia verso gli estremi. Di Pietro ha detto di voler essere alternativa nel paese, ma penso che per questo servano programmi e se l'Idv non ha un input non vedo grandi programmi nel Pd come nel resto della sinistra, sia in prospettiva delle regionali che sul piano nazionale.

Sono d'accordo; per noi del PD l'IdV è un alleato naturale perchè ci sono molti valori condivisi: l'onestà ,la meritocrazia, la solidarietà (parola quasi scomparsa nel panorama politico e sociale italiano).
Entrambi i partiti però e le persone che li compongono e li sostengono, a partire dai leaders, devono studiare un programma, condividerlo e lavorare assieme per realizzarlo evitando posizioni precocette e pensieri o ideali dominanti e prvaricanti.
I cittadini richiedono chiarezza ed unità !!

Bene cosi' , come Lei , molto chiaramente , dice.
( .. riguardo alla alleanze , va solo ricordato ad ALCUNI esponenti del PD che la VERA strategia politica di Pierferdinando Casini ( per un futuro piu' o meno immediato ) e' la seguente :
Berlusconi al Quirinale e lui ( Pierferdinando Casini ) a Palazzo Chigi !
E' ben vero che , a questo punto la Lega ( ????????? ) ma il Pierferdinando e' un uomo dalle risorse imprevedibili !!!!!!
( Per chi NON lo avesse ANCORA CAPITO !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! )
Saluti ed Auguri

Grazie Donati.
Mi sembra di risentire le nobili parole di Berlinguer riguardo la 'questione morale'.
Avrete sempre i mio appoggio.
S.Leva

Sono sempre stato moderatamente a sinistra e anche fortemete convinto che in Italia, il Socialismo è morto con l'indimenticato Pertini. Ciò però non mi impedisce di essere d'accordo con Alessandro. In Italia non c'è bisogno di una collocazione politica ma di ETICA, ETICA e ancora ETICA. Sogno, pertanto, uno schieramento che sappia fare a meno dei "mestieranti", tipo Dalema, Casini, Buttiglione, Fassino, Mastella ecc.... (la lista purtroppo è lunghissima).

Credo che l'alleanza con il PD, nell'area di "centro-sinistra", sia naturale almeno in questa fase politica. Sicuramente più nel centro che a sinistra. Infatti IdV credo che abbia poco, o niente, da condividere con la sinistra estrema come rifondazione e simili. In questa ottica non considero una eresia l'eventuale intesa con l'UDC, posto che anche in quell'area ci sono persone degnissime come Bruno Tabacci, ecc. Quindi, attenzione ai VALORI e non tanto agli schieramenti o alle casacche, nè tantomeno, alle ideologie. Io sono pochi nesi che sono iscritto a IdV, ma credo che ormai le ideologie siano obsolete (lo dimostra il fatto del declino della sinistra estrema), sia di destra che di sinistra. Assume importanza, invece, il sistema dei valori al quale fare riferimento: la trasparenza, l'onestà, la correttezza, la giustizia, la difesa della democrazia... Su questi valori condivisi si può fare tutte le alleanze, anche con l'UDC, e perchè no, anche con quella parte del PdL che non si riconosce con l'autoritarismo del Capo Papy Silvio...!

Caro Massimo, anzitutto, una piccola divagazione; sono stato veramente soddisfatto del suo intevento a Vasto, dove, tra l'altro, ho avuto il piacere di stringerle la mano e "conoscerla" personalmente e non solo via web; dunque, vengo ad alcune considerazioni:
- è vero che il PD dev'essere il nostro interlocutore, ma sono d'accordo con lei quando dice che non vi dev'essere sudditanza da parte nostra; le regole per una sana e duratura, nonché proficua alleanza, vanno costruite assieme, ma con la chiara determinazione nel fissare alcuni paletti irremovibili, sui quali anche il nostro presidente è stato chiarissimo: legalità e trasparenza, soprattutto quando è ora di mettere in campo volti per i quali poi chiedere fiducia agli elettori;
- è vero che possiamo essere davvero un'alternativa di governo; è vero che la società civile, quella buona e fatta di operai che credono in ideali di solidarietà e di imprenditori che credono nella reciproca cooperazione, ripone in noi, di IDV, grandi speranza; dico noi, perché credo che noi piccoli operatori politici, dalla base, possiamo e dobbiamo dare il via ad una nuova stagione di politica attiva, nelle fabbriche, nelle piazze, nelle scuole...; anche noi, senza nulla togliere al vostro indubbio merito, possiamo e dobbiamo far crescere IDV, non solo a parole, ma con i fatti; condivido, quindi, l'incentivazione a proporre eventi, eventi, eventi ed ancora eventi!
- concludo con una piccola nota critica: anche noi dobbiamo rivedere alcune facce al nostro interno; non alludo a nomi altisonanti, non mi permetterei mai, bensì parlo della base; nei piccoli centri locali, circoli, sedi provinciali,si trovano persone che vogliono gestire il partito come il proprio giocattolino personale, impedendone la crescita e mettendo i bastoni tra le ruote quando vuoi organizzare gli eventi di cui sopra...; anche tra di noi, qui a Trento, abbiamo qualche "scomodo" iscritto e, a mio modesto parere, dovremmo avere il coraggio di sbatterlo fuori dalla porta; ma non solo a chiacchiere, ma con i fatti!
Con cordialità, stima e vera ammirazione per la sua indubbia e apprezzatissima professionalità, mi permetto di abbracciarla cordialmente.

Io credo che in politica nulla sia per sempre. Oggi siamo IDV in coalizione certa con PD, questo vogliamo noi e questo vogliono i nostri elettori, cui questa coalizione piace molto. Fermo restando che gli uomini che rappresentano IDV portino in loro questa stessa convinzione.

Italia dei Valori è nato, come partito, prima del PD. Ed è per questo, io credo, che è riuscito nell'impresa di convincere gli elettori.

Italia dei Valori, era il partito di centro sinistra che gli elettori stavano aspettando. Non cattolico o ex comunista. Ma fermo nei suo professare la necessiotà di ritornare ai valori. Gli elettori ci votano perchè il nuovo è più credibile. Più facilmente innovativo. Più forte.
In un sistema in cui il punto debole dei partiti è proprio la rappresentanza, il vero nuovo in sè è molto più vicino ai cittadini, che non volevano votare a destra ma che non potevano pensare di votare un residuo di partito antisistema. IDV trova nei suoi dati elettorali il suo vero consenso. Rappresentiamo chi crede nei valori: della democrazia, delle istituzioni, della Costituzione, destra o sinistra? Brava gente!

Non siamo un partito estremista, ma siamo un partito che lavora per governare proponendo con forza che esiste un'alternativa senza che nessuno possa dirci che siamo ex comunisti mangiabambini. Su di noi i termini partito Antisistema. Lobbistico. Fuso a freddo, non funzionano. Siamom inattacabili. La lobby dei cittadini, questa sola, ci interessa. Quella rappresentanza disgregata in nome della raccolta del passato attorno ad un'ideologia.

Oggi il PD esiste.
Il punto è: vogliamo le stesse cose del PD? E' come se insieme ci giocassimo il diritto di dare un'anima forte al centro sinistra, un'anima che si riflette nei volti delle persone che costituiscono la linfa e la dirigenza del partito. In politica, ogni cosa è sempre in movimento, ma un conto è la tattica un conto è il fine.

IDV ha una dirigenza a misura di cittadini, di società civile. Espressione di un cambiamento reale. Di certo noi non siamo gente di potere. Ma adesso lo abbiamo. Di certo, siamo gente disposta a battersi perchè cambiare tutto non voglia dire mai più "non cambiare niente".
Chi può dire altrettanto nel PD di oggi?
La differenza non è nel nome di un partito o nella sua posizione sull'asse politico ma nei fatti. F A T T I. Responsabilità enorme di ogni governante.

Io credo che sia questa la vera lezione di IDV, che è possibile fare politica in modo diverso.

ecco il motivo per il quale mi sono iscritto a IDV!
chi meglio poteva rappresentare il mio pensiero se non IDV.
veda Onorevole......sono stato per troppo tempo alla finestra a guardare e ad assistere passivamente all'affossamento del mio paese.
c'è bisogna di pluralità d'intenti: ripristinare subito la legalità, rispettare la collettività, trasparenza.
Io auspico ad una società di gente per bene, di gente che si metta veramente a disposizione per gli altri, essere lo strumento attraverso il quale i cittadini possano riappropriarsi dei loro diritti, da anni calpestati.
Con la speranza, prima o poi, di poterle stringere la mano, la saluto cordialmente.

Luca Corbellari

Nell'intervista non viene fatto cenno agli eventuali rapporti col Vaticano, cioè col potere assoluto in Italia (in parte regalato, in parte imposto). Nell'eventuale unione verrebbero inglobati i vari Rutelli, Binetti...insomma coloro che "dipendono" dal Vaticano?
Il "Cavaliere", la Cavalleria mi perdoni, per farsi perdonare sta per regalare all'Oltretevere finanziamenti per la scuola privata, legge sul (divieto di) testamento biologico...insomma si cala le brache. e l'IdV che ne pensa? Ribadirà questo comportamento?
passando ad altro: perché l'IdV non fa pubblicare il Resoconto della Corte dei Conti del 2006 (relazione del Dott.Pasqualucci) da cui risulta che il Governo di centro destra ha prosciugato le casse dello Stato? perché non fa un'interrgazione in Aula sul fatto che siano stati spesi 35 miliardi di euro in più di Spesa Pubblica, in 14 mesi, senza che si possa conoscerne la destinazione?

Caro Onorevole Donadi,
voglio complimentarmi con lei e con tutte le persone del suo partito, per la vostra onestà, semplicità e forza d'animo con cui portate avanti la battaglia politica affinchè i cittadini possano cominciare a sperare in un cambiamento atteso ormai da troppo tempo.
Nelle interviste che rilascia ai giornalisti al tg rai 3, riesce sempre a rispondere con sorriso cordiale e toni pacati, dimostrando con molta calma la sua capacità di analizzare criticamente il mondo della politica.
Il suo è da sempre un parlare chiaro, lineare e molto coerente da persona sincera e affabile.
Nel rinnovarle la mia stima per lo straordinario lavoro che ogni giorno svolge, le porgo i miei più sinceri auguri.

rosaria de rossi

E' già da molto tempo che l'IdV ha deciso di collocarsi nell'area di centro sinistra. Quindi la sua riaffermazione, on. Donadi, non dovrebbe far stupire più nessuno. Noto invece che c'è una fascia di iscritti o di simpatizzanti, non so quanto vasta, che apprezza soprattutto l'elemento di "ordine" che il movimento di Di Pietro, almeno all'inizio, poteva ispirare.
Più difficile sembra la situazione sul versante alleanze.
Se il PD non è riuscito ad amalgamare le sue due anime, e chissà se mai ci riuscirà, resta difficile pensare che possa impostare alleanze fattive con le forze a lui più prossime.
La dirigenza di turno potrebbe al massimo, ed è già successo, lanciare dei dicktat forte unicamente di quel 26% di preferenze che ancora le rimane e che fa del PD il partito più "grosso" dello schieramento ma non il più propositivo.
In una situazione del genere, a mio parere, l'IdV dovrebbe via via farsi carico del progetto iniziale del PD senza però la zavorra di confessionalismi o dogmatismi vari. Un progetto quello progressista che nel suo insieme ritengo sia ancora valido ma che va rinvigorito con quelle linee guida fin qui espresse dal partito del gabbiano: meritocrazia, legalità, questione morale.
Ammettiamo tuttavia che il PD riesca a ricomporre le proprie fratture e diventi concretamente il punto di riferimento del centro sinistra. L'IdV si troverebbe in una situazione non facile da gestire. Infatti, o raggiunge un numero di preferenze tali che portino al "punto di interposizione", che probabilmente si colloca attorno al 15% delle preferenze totali dell'elettorato italiano, oppure rischia di essere fagocitata.
Infine il "grande centro". Personalmente ormai non mi stupisco più di niente. Se in Italia uno è riuscito a vincere le elezioni con un "partito" fondato quattro mesi prima, potrebbe anche accadere che una "cosa" chiamata grande centro veda la luce magari in una situazione d'improvviso crollo. Nel medio e nel lungo periodo non penso tuttavia che questo ircocervo possa realmente nascere e, soprattutto, sopravvivere.

Caro On. Donadi sono daccordo con quanto afferma nell'intervista.
Con umiltà ma con fermezza nella scelta degli uomini e del programma.
Per quanto riguarda la mia regione Puglia, fate attenzione Vendola ha deluso non poco i suoi elettori.

ma di fronte all'idea di andare eventualmente "da soli" come ipotizzato nella regione Puglia se il PD non dovesse cambiare il candidato (che sarà molto probabilmente nuovamente Niky Vendola), come la pensa ?

La crisi economica, il rischio istituzionale, persino la degenerazione "antropologica" del nostro infelice, malgovernato Belpaese, non consente scelte diverse da quelle da Lei ipotizzate,dal momento, che questa destra "cesarista" ed avventurista, è tutta, almeno per ora, complice delle prevaricazioni e degli abusi di potere di Berlusconi "and Company". Ma non bisogna dimenticare però,(insieme al dominio monopolistico mediatico), le cause profonde,che hanno favorito il lungo e reiterato successo Berlusconiano,nonchè quello, non meno pernicioso della Lega Nord : 1)Il costo spropositato ed irragionevole della politica, 2)Gli sperperi plateali di pubblico denaro, 3)Il costo delle "Mafie" e della devastante convivenza con le medesime, 4)Disfunzioni costanti,nei "SERVIZI PUBBLICI ESSENZIALI" : GIUSTIZIA, SANITA', SCUOLA, 5)Evasione fiscale endemica et cetera et cetera.
L' avere la "CASTA AUTOREFERENZIALE",abrogato spudoratamente"pro domo sua", nel lontano 1990,(quando c' erano Craxi ed Andreotti, ma non ancora Silvio Berlusconi),il gravissimo reato d' "INTERESSE PRIVATO IN ATTI D' UFFICIO", dovrebbe aprire gli occhi e far riacquistare la vista anche ai ciechi! Cosa hanno fatto,per esempio, sullo scottante e decisivo tema, Vostri e Nostri futuri alleati necessari, come Fassino e Diliberto?

Gent.mo On.Donadi,
ero a Vasto per la tre giorni bellissima di IDV. Ero presente a tutti i temi trattati nel weekend, dall'immigrazione, con un grande discorso del "presidente del mondo" On. Orlando, il suo intervento ineccepibile sul lavoro e l'emozionante intervento di Salvatore Borsellino sulla giustizia. Durante la prima giornata ho assistito, da imbucato perché non sono un eletto, all'assemblea degli eletti, appunto.

Un paio di interventi, in particolare quello del mio conterraneo Davide Rossi, Vice presidente della provincia di Pesaro - Urbino riguardavano proprio il nostro rapporto col PD, che nella nostra regione, come ben saprà "regna" da cinquantanni. Questa reggenza però ha visto nascere maturare ed incistarsi clientele simili se non peggiori di quelle del cemtrodestra in regioni come la Sicilia.

La commistione coi poteri forti è continuo ed io che ora ricopra l'incarico di segretrario comunale della mia Città, Fano, la terza città delle Marche, non so come affrontare la questione.
Mi sono consultato con i miei referenti regionali, ma ho bisogno di una voce autorevole a livello nazionale come la sua. Mio padre mi ha insegnato ad essere una persona onesta, ma lei sa che in politica ciò non basta. Non sono disposto però a rinunciare a quei valori che la mia famiglia e anche questo partito mi hanno insegnato.

Attendo quindi con ansia un suo consiglio, un indirizzo chiaro su come comportarmi.
Le lascio il mio recapito telefonico qualora le interessasse discuterne con me personalmente.

Cordiali Saluti
Thomas Olivieri

cell. 338 86 71 380

Purtroppo sulla collocazione dell'IdV nel mio piccolo comune - Aielli - ( ricorderà l'interrogazione parlamentare sulle vacche in giro senza bolli" ) non c'è alternativa con il PD, hanno governato male. Siccome gli strascichi del terremo e varie lungaggini ci porteranno al 2010 solo una lista civica anche se intrisa di un pò di destra e l'unica alternativa. In quanto non potrà che riformare solo se stessa e la nomenclatura di partito, prima di potersi ripresentare al giudizio degli elettori.
per chi non lo avesse ancore capito si autoriciclano con fantoccini ma dietro ci saranno sempre quegli interessi "rossi" vedi assicurazioni e "coop rosse" e di scandali ce ne sono nelle cronache giudiziarie.
Nelle regioni del meridione si deve fare sempre i conti con i poteri maficostituiti che, detengono il consenso finale per qualsiasi alleanza dire che non esistano e da illusi. Ad esempio porto la vicenda sanitaria dell'Abruzzo, a capo di tutto c'era addirittura il presidente che gestiva un sottopotere di impunità. Nei confronti di D'Alema nutro un pò di rispetto, ricordo quando era segretario nella FIGC "Federazione Giovani Comunisti" anche liu si è perso in quel grande centro.

Cordialmente
Benedetto
- Referente cittadino IdV - Aielli

All'interno del PD vi sono persone che hanno "sbarcato il lunario" facendo credere di fare gli interessi del cittadino ma che alla fine hanno fatto solo i loro di interessi. Se la base del PD, mi riferisco a tutte quelle persone che hanno ideologie valori etici e morali indiscutibili, vorrà contribuire al cambiamento ben venga, a patto che camminino in parallelo a noi.

Buongiorno,

sono da poco iscritto al PD comunque prima dell'11 Luglio quindi sono attivamente occupato alle elezioni dei candidati per le primarie.

Io insieme ad un gruppo di amici della società civile (come i dice) abbiamo deciso di verificare se un gruppo di 40 enni (splendidi 40enni citando Nanni Moretti) puo' contribuire positivamente con idee, contributi, capacità organizzativa e gestionale etc. (siamo tutti professionisti(avvocati, bancari, io lavoro per una multinazionale, altri nell'ambito della cultura...) al rilancio di un'opposizione con velleitarie opportunità di governo. Seguo con interesse le iniziative gli interventi dell'IDV (a livello nazionale voglio dire non di circoscrizione - giornali stampa tv) e spesso csono in accordo con l'atteggiamento intransigente dell'IDV nei confronti dell'attuale maggioranza.
Credo anch'io che l'IDV sia un alleato importante e non debba o possa essere relegato ad un ruolo perennemente minoritario.

A presto.
Max Cascini

P.S. Ho anche contattto la vostra segreteria nazionale per dare la mia disponibilità ad aiutare Gianni Vattimo per la campagna alle europee - (E' stato mio professore all'università, e ne ho una grande stima intellettuale)

Che l'IDV si collochi nel centro sinistra mi sembra una questione ineludibile, non foss'altro che sul versante opposto sia schierato tutto quel coacerbvo di forze politiche o parapolitiche che si rifanno a valori in netto contrasto con quelli propugnati da IDV. Il no agli ideologismi non deve comportare un desueto distacco da tutto ciò che la realtà politica italiana propone. Arroccarsi in un nuovo Aventino non porta a nulla di buono, semmai è indispensabile interagire e nei dovuti modi e con le dovute cautele con chi accetta i valori propugnati, a partire da quello della legalità. Sognare qualcosa di diverso è utopico, come lo è sperare di arrivare al 51% da soli. Il cammino è lungo, l'Italia è marcia e gli italiani ne sono responsabili, ora è il momento di rimboccarsi le maniche e non salire in cattedra, tener conto del meglio che ci si offre e cogliere ogni occasione, a partire dalle prossime amministrative, ecco perchè il dialogo con il PD è imprescindibile. Avanti così on. Donadi, con umiltà, pazienza e determinazione, il tempo è galantuomo!

Io sono per l'alleanza con il PD.
Noi dell'IDV abbiamo fatto una promessa ai cittadini che è quella di lottare affinchè valori come la giustizia e la legalità siano in primo piano all'interno del panorama del nostro paese. Per combattere e giungere a dei risultati occorre essere nel recinto, da soli non si conclude molto e si tradisce il patto con gli elettori. Ciò non vuol dire chiaramente schierarsi con la gente peggiore, ritengo che il Partito Democratico sia una realtà in crisi, ma formata per la gran parte da gente onesta e vedo nel prossimo congresso che eleggerà il nuovo segretario PD una speranza di rinnovamento, indipendentemente da chi verrà eletto, la linea sarà inevitabilmente diversa e spero possa conciliarsi con quella del nostro partito.
Cerchiamo quindi di assumere il rilievo che merita un partito all' 8%, ma senza eccedere di intrasingenza, tenendo a mente che si combatte un nemico comune e che il primo obiettivo è guarire l'Italia dai mali causati da questo governo e se ci sarà da venirsi incontro senza rivoluzionare i valori base del nostro partito, facciamolo.
La saluto con profonda stima onorevole confermandole il mio semplice, ma sincero appoggio. Buon lavoro!
Nicola Modafferi

Concordo pienamente sul fatto che il modello sociale ed economico voluto dall'IdV si collochi nel centro sinistra e che quindi l'alleato naturale sia il PD.
A me sembra evidente, anche dopo quanto ho potuto ascoltare a Vasto, che l'IdV ha messo sul "piatto" un progetto concreto che può essere anche una sfida a tutte le forze politiche di centro sinistra a fare altrettanto. La vera sfida sta nel comunicare queste cose a tutti i cittadini. L'IdV è aperta a confronti costruttivi e non ad isolarsi facendo vedere quanto è più bello quel che propone. Questo è quanto ho recepito a Vasto e che condivido. Sarà dura portare avanti questa linea sui vari territori, ma le sfide sono belle perchè stimolano a dare sempre il massimo.

Stavolta non sono d'accordo con LEI caro ON. DONADI. Essendo IDV un partito post-ideologico credo che affermare che il suo posto sia nel centrosinistra a prescindere di chi e cosa propone sia una forzatura oltre che un errore. Personalmente ho iniziato a militare in IDV nel 2001, dopo anni in cui mi ero disaffezionato dalla politica a causa dell'irrompere di Berlusconi nel centrodestra. Non mi vergogno a dire che da giovanissimo militavo nel MSI (senza mai essere stato fascista) e ricordo perfettamente come il vecchio partito di FINI appoggiasse, prima di vendersi al denaro e al potere di BERLUSCONI, la Procura di Milano e la sua azione durante tangentopoli. Se si vuole fare di IDV l'ennesimo partito di estrema sinistra lo si dica chiaramente agli elettori, io ritengo che la sua collocazione naturale sia tra la gente, nella società civile, al fianco di chi lotta per la giustizia sociale, riscoprendo accanto all'attuale spinta riformista anche un pò di quel sano conservatorismo ( anche se il termine è ormai desueto) che ha condotto molti elettori di destra, che respingono il berlusconismo come il peggiore dei mali che affligge il paese, a scegliere DI PIETRO. Confidavo molto in Lei in quest'ottica, tanto che il suo intervento è stato per me l'equivalente di una doccia scozzese. Niente contro il centrosinistra, tanto più che l'ho votato, semplicemente credo che per fare il salto di qualità IDV debba parlare a tutta la società, non ad una parte, senza escludere nulla in un momento come quello attuale. Momento in cui la geografia parlamentare mi sembra etremamente mutevole oltre che poco corrispondente alle idee politiche degli italiani. Più che demonizzare la destra in quanto tale, si cerchi di allargare il nostro consenso in quella direzione dopo aver giustamente dato voce alle esigenze dei molti elettori di sinistra non rappresentati in modo appropriato da nessun altro partito. Creda a me anche a destra ci sono elettori, non fascisti né razzisti o clericali, che non sono rappresentati da nessuna delle attuali forze politiche, e un partito post-ideologico e moderno come vorrei fosse IDV dovrebbe saper cogliere tale occasione. Io ho molte idee in proposito e credo di avere anche i titoli per svilupparle se solo il partito mettesse i suoi militanti in condizione di operare al suo servizio valorizzando le capacità dei singoli. C'è molto da fare per far crescere IDV mio caro On. Donadi, non solo da scegliere gli alleati o i candidati.
Con STIMA
ALESSANDRO

Sono d'accordo con l'alleanza col PD, ma con la precisazione che purtroppo non si può affermare con certezza che tutto il PD è a posto, ma bisogna sapere e quindi tenere presente che dentro il PD, ma devo dire purtroppo anche dentro IDV, ci sono persone con le quali è meglio non averci a che fare. Quindi va bene l'alleanza con il PD ma solo se le persone che lo rappresentano sono oneste e serie. Non credo che a nessuno di IDV interessi avere ache fare con persone (alleati o compagni di partito) che si comportano come dittatori, impongono la loro linea battendo i pugni sul tavolo, sono massoni, e che quando vengono eletti fanno gli interessi loro e dei loro amichetti. Purtroppo parlo per conoscenza diretta dei fatti.
Roberta Serra

Ho notato in questi giorni a Vasto ,alla festa IDV , che la "societa' civile"
ha trovato nel partito ITALIA DEI VALORI un interlocutore quasi naturale
e un punto di riferimento non occasionale per continuare le battaglie di giustizia sociale e di rinnovamento

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